domenica 1 marzo 2009

L'inversione d'importanza dei valori

L'educazione che abbiamo ricevuto ha dettato una serie di valori che ci permettono di convivere nel pieno rispetto dell'altro. Ora assistiamo ad un'inversione d'importanza di questi valori.
Non troviamo l'amore, il rispetto, la solidarietà sopra ogni cosa, ma si giunge troppo velocemente a soluzioni estreme senza una giusta riflessione o una visione dell' insieme. Il problema non viene affrontato, non si parte da una visione Etica & Emica del singolo individuo nel rapporto con la società, ma come una massa di lobotomizzati si segue l'ordine autoritario di chi decide per noi e decide così le sorti del nostro vivere e sopravvivere. Prendiamo ad esempio le ultime vicende che ci sono state in questo periodo:

ITALIA FRANCIA FIRMATO L'ACCORDO

Partiamo dal presupposto che l'Italia nel 1987 con il Referendum "Antinuclearista" non sceglieva di abrogare il Nucleare, ma di scegliere e condividere una strada verso la rinuncia alla produzione di energia nucleare, un cambiamento dettato dalla scelta degli Italiani che circa in 20 Milioni, ovvero l'80% dei votanti hanno scelto di abrogare le seguenti leggi:

  1. Volete che venga abrogata la norma che consente al Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) di decidere sulla localizzazione delle centrali nel caso in cui gli enti locali non decidono entro tempi stabiliti?
    (la norma a cui si riferisce la domanda è quella riguardante "la procedura per la localizzazione delle centrali elettronucleari, la determinazione delle aree suscettibili di insediamento", previste dal 13° comma dell'articolo unico legge 10/1/1983 n.8)
  2. Volete che venga abrogato il compenso ai comuni che ospitano centrali nucleari o a carbone?
    (la norma a cui si riferisce la domanda è quella riguardante "l'erogazione di contributi a favore dei comuni e delle regioni sedi di centrali alimentate con combustibili diversi dagli idrocarburi", previsti dai commi 1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12 della citata legge)
  3. Volete che venga abrogata la norma che consente all’ENEL (Ente Nazionale Energia Elettrica) di partecipare ad accordi internazionali per la costruzione e la gestione di centrali nucleari all'estero?
    (questa norma è contenuta in una legge molto più vecchia, e precisamente la N.856 del 1973, che modificava l’articolo 1 della legge istitutiva dell’ENEL).
Era da poco scoppiato il reattore nucleare a Cernobyl: L’incidente nucleare in assoluto più grave di cui si abbia notizia, le altre notizie di incidenti nucleari venivano rese note sulle testate giornalistiche, la scelta di abbandonare il nucleare nell'anno in cui vi era in carica come presidente del consiglio Giovanni Goria, oltre ad essere stata una grande vittoria da parte di gruppi ambientalisti, è stata anche dettata dai pericolosi incidenti che si sono avuti.
La paura era tanta, gli incidenti nucleari nel mondo continuavano ad aumentarla.
Ricordiamo uno di quelli più vicini a noi:
1980
- Garigliano (Caserta - Italia). Ennesimo incidente nella centrale del Garigliano dovuto alle infiltrazioni di acqua di falda nei sotterranei della centrale dove c’erano i contenitori di stoccaggio delle resine provenienti dal sistema di purificazione delle acque del reattore della centrale. L’incidente provoca la fuoriuscita di ingenti quantità di materiale radioattivo (in particolare Cesio 137, Cesio 134 e Cobalto 60).
Qualche giorno dopo l’incidente si registra la morte di 25 bufale che avevano pascolato in aree sommerse dal fiume e la moria di grossi pesci lungo il tratto di mare ove sfocia il fiume Garigliano.

Anche se la strada del nucleare è stata abbandonata, il caso delle scorie residue e la manutenzione delle centrali sono i reali problemi che continuiamo a portarci avanti nel tempo.

Secondo le mie impressioni, il caso nucleare Italiano necessita di ulteriori approfondimenti e indagini, visto che il presidente del consiglio odierno ha stretto la mano alla Francia tramite l'Enel, inspiegabilmente senza un minimo di dialogo con la popolazione Italiana.
Ma pensandoci bene, questa mia reazione si dissolve subito dopo aver riletto bene i testi del referendum. Rispettato poco fin dall'inizio, perché?

Gli Italiani non hanno mai deciso niente in materia di costruzione di centrali nucleari, ma è stata tutta una mossa politica.
Già il secondo testo non viene più rispettato, visto che di compensi anche se non direttamente al comune (ma forse si) vengono girati con i Cip6 (che sono i nostri soldi, quindi pubblici) alle società fossili - elettriche.
Il terzo testo penso che non è stato mai rispettato per il fatto che l'Enel ha da subito stabilito contratti di dipendenza elettrica e di costruzione di nuovi impianti in altri stati Esteri (vedi : Bulgaria, Francia, Slovacchia, Spagna).
Il primo testo, creato per evitare che il Sindaco di un piccolo paese dove era previsto l'insediamento di una centrale nucleare potesse opporsi ad oltranza è stata spazzato via dalla Legge Marzano del 2004 anche nominata: "legge sblocca centrali".
Quindi tornando a noi, ma come abbiamo fatto a farci prendere in giro in questo modo?
Riusciremo mai a conquistare la nostra posizione e a ri-ri-baltare questa concezione prepotente di chi governa il quale è tenuto a fare gli affari di pochi ingegnosi lobbisti, manipolatori multinazionali, e non quelli della popolazione che vive e sopravvive a questo inferno energetico?

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti verranno moderati per motivi legati al comma 49 del DDL Intercettazioni.