lunedì 12 maggio 2014

I video del Convegno

i video del Convegno:

Il dopo convegno, la rassegna stampa: Cittadini uniti, amministrazione contraria al progetto


Le conclusioni del convegno di giovedì scorso 8 Maggio sono state ampiamente condivise da tutti, amministrazione compresa. Il progetto è dannoso per la salute dei cittadini e per l'ambiente, di conseguenza ne viene danneggiato il settore primario con tutto l'indotto. L'obiettivo da raggiungere - espresso chiaramente a fine convegno - è di deliberare contro l'impianto in questione. Per l'amministrazione di Pontinia, è un rinnovare l'ultimo documento ufficiale risalente al 2007 (il quale deliberava la salvaguardia della salute e la protezione del territorio da impianti nocivi), per le amministrazioni dei Comuni limitrofi è un primo vero passo verso la salvaguardia della salute dei cittadini della provincia di Latina.

La rassegna stampa del dopo convegno: 

Pontinia, no alla biomasse: i cittadini si mobilitano h24notizie.com

convegno a Pontinia per dire no alla centrale a biomasse sul Messaggero.it




L'intervento del Consigliere regionale Pernarella contro l'impianto d'incenerimento a Biomasse

Tutti contro la centrale, fronte unito tra Comune e cittadini


Salviamo l’ agricoltura e il turismo del nostro territorio, il WWF litorale pontino aderisce al Comitato


Il WWF litorale Pontino di Terracina, aderisce al comitato e scrive sul sito wwf litorale pontino questo comunicato:


Nella località di Mazzocchio del comune di Pontinia una società, la Pontinia Rinnovabili srl, intende insediare una centrale a biomasse. Il progetto ha ormai alle spalle una storia decennale fatta di ricorsi da parte di cittadini e dello stesso Comune e di tentativi da parte della società di scavalcare la volontà popolare superando le Istituzioni locali, Comune Provincia e Regione tutte contrarie, per appellarsi al Governo centrale.

 Da Wikipedia: Una centrale a biomasse è una centrale elettrica che utilizza l’energia rinnovabile ricavata dalle biomasse, attraverso diverse tecniche: l’energia può essere estratta sia per combustione diretta delle biomasse, mediante particolari procedimenti tendenti a migliorare l’efficienza, sia mediante pirolisi, sia mediante estrazione di gas di sintesi (syngas) tramite gassificazione. Il termine biomassa definisce qualsiasi materia organica (cioè derivata dal processo di fotosintesi clorofilliana) con esclusione dei combustibili fossili e delle plastiche di origine petrolchimica. Questa definizione raggruppa una varietà estremamente eterogenea di materiali: può trattarsi, ad esempio, di cascami dell’industria, di legname da ardere, di residui di lavorazioni agricole e forestali, di scarti dell’industria agroalimentare, reflui degli allevamenti, oli vegetali, rifiuti urbani, ma anche specie vegetali coltivate per lo scopo, come il pioppo, il miscanto, ecc.

 Il W W F prese posizione contro un tale intervento già nel 2007 con un documento redatto dall’associazione locale e firmato dal presidente regionale pro-tempore. centraleBiomasse Tale posizione venne confortata in un documento successivo, l’Energy Report WWF del 2011, in cui venivano elencate le modalità per raggiungere entro il 2050 il 100% di energia da fonti rinnovabili. L’elenco conteneva, ovviamente, energia solare, eolica, idroelettrica e geotermica e solo in mancanza d’altro e per centrali di piccolissima taglia si ipotizzava l’uso di biocombustibili liquidi e biomasse solide. 

La biomassa è assimilata per legge ad una fonte rinnovabile (lo è anche la frazione organica dei rifiuti!) in quanto, in un calcolo molto approssimato, ha assorbito nella sua crescita tanta anidride carbonica quanta ne emette nella combustione ma ha un forte e preoccupante impatto ambientale e sanitario a causa del processo di combustione cui viene sottoposta nell’impianto. 

La diffusione di tali industrie private, così vanno considerati tali impianti, è dovuto soprattutto ai meccanismi di incentivazione con denaro pubblico di cui godono. La localizzazione dell’impianto nel zona di Mazzocchiio chiama in causa tutti i Comuni che vi confinano; il territorio di Terracina è lì a due passi e ancora non si conosce una eventuale energica reazione della politica locale e dell’Amministrazione comunale. Il WWF Litorale Pontino che ha aderito al ComitatoNO BIOMASSE PONTINIA” sollecita i cittadini e gli amministratori a prendere coscienza della minaccia che grava sul nostro territorio e a sostenere le azioni del Comitato spontaneo.

giovedì 8 maggio 2014

un convegno per dire no

Si terrà giovedì 8 maggio, alle ore 18 presso l’aula consiliare di Pontinia, in Piazza Indipendenza il convegno organizzato dal comitato spontaneo “No centrale biomasse Pontinia”, un incontro promosso ”per informare la popolazione sui rischi alla salute e sui danni all’economia del territorio che la centrale in oggetto potrebbe provocare” fanno sapere dall’organizzazione. 

Interverranno il tecnico ambientale Giorgio Libralato, il dott. Gianpiero Baldi, medico Isde e presidente del comitato Bio Ambiente di Tarquinia e Stefano Proietti, agronomo. Il convegno si concluderà con un dibattito con il pubblico intervenuto e la possibilità di fare delle domande agli ospiti. Quello che si prospetta non è solo una discussione sul territorio di Pontinia dove da mesi, va avanti il braccio di ferro tra Comune ed una società per la realizzazione di un impianto a biomasse nell’area di Mazzocchio. L’Ente è contrario e per questo ha anche impugnato l’assenso alla realizzazione della centrale da parte del del Consiglio dei Ministri. 

La questione è aperta più che mai nella zona dei Lepini ed anche a Sabaudia dove tra borgo San Donato e Colle d’Alba sono stati presentati ben due progetti approvati dalla Provincia ed ora al vaglio del Comune. Alcuni residenti hanno anche presentato una petizione per sollecitare il comune ad indire un incontro pubblico sul tema. La risposta è arrivata dal comitato di Pontinia dove per l’appunto il tema biomasse verrà trattato a livello comprensoriale. 

Articolo pubblicato da h24notizie.com

mercoledì 7 maggio 2014

Mozione del Movimento 5 Stelle sul progetto della centrale a Pontinia

Il Movimento 5 Stelle presenta una mozione in Consiglio Regionale

COMUNICA STAMPA

“Questa centrale non si deve fare”

Il Movimento 5 Stelle presenta una mozione in Consiglio Regionale per  bloccare
il progetto della centrale elettrica a biomasse prevista nel Comune di Pontinia.

Il 6 maggio il gruppo regionale del Movimento 5 Stelle ha presentato una mozione al Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Daniele Leodori del Pd, sul progetto di costruzione della centrale elettrica alimentata a biomasse da 24 Mw a Mazzocchio, nel comune di Pontinia.  La mozione porta la firma dei consiglieri Gaia Pernarella e Devid Porrello e giunge la termine di un lungo dibattito con gli attivisti e cittadini della provincia di Latina che si oppongono a questo progetto devastante per la salute e per l'economia agricola e turistica della provincia di Latina.

“Abbiamo scelto la mozione - spiega la prima firmataria del documento Gaia Pernarella - perchè vogliamo impegnare il Presidente Zingaretti, l'assessore all'Ambiente Refrigeri e tutta la Giunta ad attivarsi per bloccare definitivamente questo progetto. La responsabilità ultima di questo procedimento dipende dal Governo nazionale, verso il quale è già stata depositata un'interrogazione parlamentare, di cui attendiamo una risposta.”

Ora bisogna attendere che la mozione venga calendarizzata e votata da tutto il Consiglio Regionale, così si capirà chi è contro e chi è favorevole a questo progetto.


“La Regione Lazio – continua Pernarella – deve opporsi a questo progetto perchè tutte le amministrazioni locali, dalla stessa Regione alla Provincia ai Comuni interessati hanno sollevato molti dubbi sull'utilità di questa centrale e sui benefici che porterà al territorio. Addirittura il Comune di Pontinia si è sempre dichiarato contrario per i rischi per la salute dei cittadini in tutte le sedi istituzionali e durante tutto l'iter per ottenere le autorizzazioni. Eppure il Governo sembra intenzionato ad andare avanti. Faremo di tutto, insieme ai cittadini, per impedire l'ennesimo scempio del nostro territorio.”.  

martedì 6 maggio 2014

Inviti al Convegno

Oggetto: Convegno “Non Biomassacriamoci il futuro”

Egregio Signore,
Il comitato è lieto d’invitarLa alla manifestazione intitolata:
"Non Biomassacriamoci il futuro"
L'evento sarà tenuto presso l’aula consiliare del Palazzo Comunale di Pontinia il giorno 8 Maggio 2014 dalle ore 18.00 alle ore 20.30
L’inesauribile impegno dell’Amministrazione comunale, per impedire la costruzione della centrale termoelettrica alimentata a biomassa (inceneritore), della società Pontinia Rinnovabili Srl nella zona industriale di Mazzocchio, deve essere noto alla cittadinanza tutta. Questo impegno va avanti da ben 7 anni, l’iter burocratico giunge quasi al termine, dopo l’approvazione da parte del consiglio dei Ministri a luglio 2013, sentiamo necessario rendere pubbliche le informazioni e le strategie per contrastare la realizzazione della centrale. Dopo le ultime osservazioni che sono state fatte all’impianto d’allacciamento della Rete Elettrica Nazionale, sentiamo necessario riaprire una nuova campagna di sensibilizzazione.
Per questo, l’intenzione è di aprire una strada d’informazione con incontri, convegni, banchetti, e altro che possa arricchire il percorso di sensibilizzazione sui rischi (sanitari, economici, ambientali) che la centrale comporterebbe sul nostro territorio.
Il convegno si svolgerà dalle ore 18.00 alle ore 20.30 presso l’aula consiliare, l’iniziativa presenta rilevanza a carattere principalmente comunale e provinciale.
Il programma del convegno verterà sull’informazione di base dell’impianto termoelettrico alimentato a biomasse, in progetto nell’area di Mazzocchio, sulle iniziative dell’amministrazione per difendere la volontà collettiva in riferimento alla delibera del 2007 di non realizzare l’impianto, l’intervento del tecnico Giorgio Libralato di Pontinia Ecologia e Territorio, del Dott. Agronomo Stefano Proietti e del Dott. Gian Piero Baldi, medico Isde dell’Associazione BioAmbiente Tarquinia.
La Vostra presenza sarebbe cosa molto gradita

Cordialmente
Il comitato No Biomasse Pontinia

Comunicato stampa Convegno 8 maggio

“NON BIO-MASSACRIAMOCI IL FUTURO”

L’otto maggio si terrà un convegno informativo sul progetto di una centrale a biomasse da 24 MW da installarsi nell’area industriale di Mazzocchio, a Pontinia, organizzato dal Comitato spontaneo.

Il Comitato spontaneo contro la centrale Biomasse proposta dalla società Pontinia Rinnovabili Srl ha organizzato un convegno informativo dal titolo: “Non Bio-massacriamoci il futuro” che si svolgerà giovedì 8 maggio a partire dalle ore 18 presso l’aula consiliare del Comune di Pontinia, in piazza Indipendenza.
Il primo relatore Giorgio Libralato, presidente dell’associazione “Pontinia Ecologia e Territorio”, illustrerà i dettagli tecnici dell’impianto da 24 MW che si vuole costruire nella zona industriale di Mazzocchio, mettendo in luce gli aspetti critici e incompatibili con le caratteristiche agricole del territorio. Libralato è anche il tecnico che siede al tavolo creato dall’amministrazione comunale per contrastare questo progetto in tutte le sedi istituzionali e giuridiche. Infatti fin da quando la Pontinia Rinnovabili ha iniziato l’iter per ottenere l’autorizzazione, il sindaco Eligio Tombolillo e la maggioranza del Consiglio Comunale hanno sempre fatto presente l’incompatibilità di questo progetto per il territorio di Pontinia, proponendo allo stesso tempo alla società di costruire un impianto molto più piccolo, capace di alimentarsi con il materiale presente in zona senza doverlo importare dall’Est Europa o da paesi extra Ue.
Il secondo relatore sarà il medico dell’Isde Gian Piero Baldi, membro del Comitato Bio-Ambiente di Tarquinia. Baldi, come tutti i medici Isde, l’Associazione internazionale di Medici per l’Ambiente, ha più volte alzato il velo sull’ipocrisia della parola bio che accompagna queste centrali. Infatti bruciare biomasse vegetali produce le stesse polveri sottili e gli stessi inquinanti di un impianto che brucia combustibili fossili. E questo impianto prevede di bruciare qualcosa come 275 mila tonnellate annue di biomasse, oltre a 75 tonnellate di gasolio.
Il terzo relatore Stefano Proietti, agronomo di Terracina, parlerà dell’impossibilità di alimentare questa centrale con una filiera corta, come prevedono le normative che indicano in una distanza di 70 km dalla centrale il limite massimo per il trasporto del materiale al forno della centrale. Limite che in questo caso sarà abbondantemente superato, visto che non siamo in Scandinavia e nemmeno in una foresta tropicale.

Purtroppo, per un disguido con il comitato organizzatore non sarà presente il sindaco Eligio Tombolillo, poiché impegnato nel proprio studio medico. Il sindaco e l’amministrazione comunale hanno assicurato la loro contrarietà al progetto e l’impegno della Giunta nel cercare di bloccare l’iter burocratico, ricordando la delibera di Consiglio Comunale votata nel 2007 in cui gli amministratori comunali avevano affermato, nero su bianco, la loro contrarietà a questa centrale, per il suo devastante impatto sulla salute dei cittadini e sull’economia della zona.   

lunedì 5 maggio 2014

Non Biomassacriamoci il futuro 8 Maggio Aula Consiliare Pontinia


Nuovo volantino modificato. Diversamente da quanto detto prima, il Sindaco Eligio Tombolillo, non potrà partecipare al convegno perché impegnato con il lavoro. Per un disguido comunicativo, avevamo messo in programma il suo intervento. Il Sindaco ci tiene a ribadire che non è mai mancato l'impegno e l'attenzione per questa tematica, che l'amministrazione continua a tenere al centro della situazione, l'importanza della Delibera adottata nel 2007 per contrastare la costruzione dell'impianto.