venerdì 30 luglio 2010

APRILIA: Tribunale, spariti gli atti sulla Turbogas

Non si trovano più in tribunale i procedimenti aperti contro Sorgenia. Forse sono stati archiviati male, forse sono addirittura spariti. Fatto sta che il Comune ha richiesto l'accesso agli atti, ma questi atti non ci sono. Dalla violazione delle prescrizioni ambientali alla Via scaduta, fino ai lavori i urbanizzazioni fatti senza la dovuta richiesta al Comune: tutto sepolto - forse - in decine di faldoni in qualche scaffale dell'archivio. Eppure i procedimenti risultano essere ancora aperti. I tempi per la consegna degli atti al Comune stanno per scadere.
Giovedì pomeriggio, il Sindaco di Aprilia Domenico D'Alessio e l'Assessore all'Ambiente Alessandra Lombardi hanno avuto a Roma un lungo confronto con il legale sulla strategia da adottare nel merito.
Intanto, neanche la Soprintendenza per i beni archeologici sta dando cenni di vita. Silenzio assordante, che fa arrabbiare da una parte e spaventa dall'altra. Si attende proprio una risposta dalla Soprintendenza per capire che importanza rivestano i reperti archeologici ritrovati sul sito di Sorgenia a Campo di Carne, quello dove si sta costruendo la centrale elettrica. Un muro di probabile epoca imperiale è emerso durante gli scavi per l'elettrodotto che servirà la centrale. Un ritrovamento che va a confermare quanto i cittadini denunciano da tempo: l'area individuata da Sorgenia per la turbogas è ad alta attenzione archeologica.
Di cosa si tratta? La Soprintendenza tarda a inviare la relazione al Comune. Si potranno continuare gli scavi? Per il momento i lavori stanno andando avanti, ma una spada di Damocle pende sul cantiere. Se l'elettrodotto dovrà deviare il suo percorso, ci vorrà un nuovo progetto, nuove autorizzazioni e nuovi espropri. Da una parte, infatti, c'è il sito della Kynexia dove si sta realizzando un parco fotovoltaico, dall'altra ci sono terreni privati, il cui proprietario da sempre si è detto contrario alla costruzione della centrale. Problemi, dunque, che andranno superati. Ma ci vorrà tempo. Intanto si attende di sapere che cosa c'è sotto il terreno di Campo di Carne. Anche l'Assessore alla Cultura Patricia Renzi aveva chiesto a gran voce di fare al più presto luce su quei reperti archeologici: «Noi vogliamo sapere di cosa si tratta, vogliamo conoscere le nostre origini e spero che venga verificato tutto ciò che è verificabile. Sono sicura di interpretare il sentire dell'Amministrazione comunale, da sempre attenta alla salvaguardia non solo del nostro territorio, ma anche della nostra storia. Dobbiamo puntare ad una maggiore consapevolezza dell'importanza della cultura e dell'amore per Aprilia, per cui il nostro compito sarà quello di capire effettivamente cosa si nasconde sotto il sito di Campo di Carne, vogliamo portarlo alla luce e renderlo fruibile, permettere che si facciano studi più approfonditi, che le suole vengano in visita e conoscano la propria origine».
Stefano Cortelletti

29 LUGLIO2010
DIMMIDIPIù

L'ONU DICHIARA L'ACQUA DIRITTO UMANO: IL GOVERNO ITALIANO VOTA A FAVORE A NEW YORK E PRIVATIZZA IN ITALIA!

Lo straordinario successo della raccolta firme per i tre referendum per l'acqua può da oggi contare su una nuova autorevolissima presa di posizione: dopo 15 anni di discussioni, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha approvato, con 122 voti a favore e 41 astensioni, un documento proposto dal Governo Boliviano che dichiara "L'accesso all'acqua come diritto umano".

La dichiarazione, pur non vincolante dal punto di vista normativo, sostiene e rafforza le mobilitazioni sociali che in ogni angolo del pianeta contrastano la privatizzazione dell'acqua e la sua consegna nelle mani delle multinazionali.

Nell'apprendere del voto favorevole espresso dal Governo Italiano, ci domandiamo come questo possa conciliarsi con le normative concretamente adottate dallo stesso nel nostro Paese, dove, proprio in opposizione a queste normative, 1.400.000 donne e uomini hanno sottoscritto le proposte referendarie.
Se il Governo volesse dare un segnale positivo ed invertire la rotta potrebbe approvare una moratoria che blocchi tutti i processi di privatizzazione.
In caso contrario saranno i milioni di "SI" ai referendum della prossima primavera a ridare coerenza tra ciò che si declama all'estero e ciò che si produce in Italia.

FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L'ACQUA

Per riscontro e contatti:

Ufficio Stampa Campagna Referendaria Acqua Pubblica
Via di S. Ambrogio n.4 - 00186 Roma
Tel. 06 6832638; Fax.06 68136225
e-mail: segreteria@acquabenecomune.org
Sito web: www.acquabenecomune.org
messaggio inviato dal Comitato Acqua Pubblica Aprilia, aderente al FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L'ACQUA

mercoledì 21 luglio 2010

ACQUA IN BOCCA …. E CON LA DEROGA!!!

Comunicato stampa del 17 LUGLIO 2010

Ci inquieta l’assordante silenzio sulla qualità dell’acqua della nostra città. Ad Aprilia ci sono ben 3 parametri: Arsenico, Fluoruro e Vanadio che non rispettano i parametri di legge (D. Lgs. N. 32 del 2 febbraio 2001, n. 31), quindi ogni anno vengo approvate delle deroghe a tali valori per far tornare l’acqua potabile.

Per l’Arsenico i limiti di legge sono di 10 µg/l mentre con la deroga si può somministrare acqua con concentrazioni fino a 50 µg/l, per il Vanadio il limite è 50 µg/l e viene portato a 160 ug/l (località Campoleone), per il Fluoruro il limite è 1,5mg/l e viene portato a 2,5 mg/l (località Campoleone).

Da dicembre 2009 sono passati 6 anni dalla prima richiesta di deroga e per avere un’altra proroga ed innalzare così i valori dei parametri non a norma c’è bisogno di un parere della Commissione Europea che ad oggi ancora non è stato emanato.

Quindi la regione Lazio per “garantire alle popolazioni interessate un adeguato approvvigionamento idrico potabile” ha pensato bene di prolungare ulteriormente le deroghe in attesa di questo parere.

Di deroghe in deroghe… e dire che quando vogliono si appellano ai vincoli della comunità europea!

Ma c’è un fatto molto grave: le deroghe sui limiti del fluoruro possono essere concesse a condizione che in tutte le zone interessate:

• siano state informate le autorità competenti al fine di evitare
l’attivazione di campagne di fluoroprofilassi;

• sia avvisata la popolazione generale sulla opportunità di limitare il consumo di alimenti ad elevato apporto di fluoro;

• venga predisposto un opuscolo informativo in merito al fluoro da distribuire nelle scuole e presso i servizi materno-infantili;

• sia informata la popolazione, in via precauzionale, che il consumo dell’acqua da bere in distribuzione non è consigliato ai soggetti di età inferiore ai quattordici anni.

Quanto di tutto questo è stato fatto? Quante mamme sanno che non è consigliato far bere l’acqua di rubinetto ai propri figli piccoli? Chi tutela queste persone? Chi le ripaga per un acqua non in regola?

Il 16 aprile 2010 si è espresso lo Scientific Committee on Health and Environmental Risks, e nelle conclusioni finali il Prof U. Ackermann (Swiss School of Public Health, Zürich, Switzerland) e il Dr. S. Canna - Michaleidou (State General Laboratory, Nicosia, Cyprus.) affermano che: ”I potenziali rischi di esposizione umana ad arsenico, boro e fluoro nell'acqua potabile,contenenti fino a 50 μg/L (di As), 3 mg/L (di B), e 2,5 mg/L (F) per un massimo di 3 anni può comportare bassi rischi per la salute nella popolazione adulta. Tuttavia, nel caso di bambini fino ai 18 anni e bambini non allattati al seno, i rischi sono più elevati. La preoccupazione maggiore è per l'arsenico, e in particolare per i livelli superiori a 20 μg/L.”

Cosa stanno facendo in concreto il gestore egli enti pubblici preposti, considerando che la situazione va avanti da tanti anni, senza apprezzabili risultati? Ogni anno Acqualatina afferma le stesse cose. Infatti nel Rapporto informativo 2008 aveva dichiarato: "Per quanto riguarda la non conformità relative al parametro arsenico l’ente gestore continua nella sua attività di implementazione dei piani di azione approvati dalla Regione Lazio e dal Ministero della Salute nei concomitanti rinnovi delle relative richieste di deroga. A tal proposito si riscontra, nell’ultimo anno un abbassamento dei valori di arsenico nelle grandi captazioni intorno ai limiti tabellari come da D.Lgs 31/01. Ciò ha indotto il gestore a sviluppare una campagna di monitoraggio analitico, in collaborazione con i Servizi di Igiene e Alimenti e Nutrizione territorialmente competenti, al fine di comprovarne il dato e stabilire circa l’applicazione o meno degli onerosi piani di azione previsti per l’abbattimento dell’arsenico dalla risorsa idropotabile"

…… stessa cosa viene copiata e incollata nel rapporto informativo dell’anno 2009!!!

Fonte: http://www.acquabenecomune.org


Comitato acqua pubblica Aprilia

martedì 20 luglio 2010

Acqua Bene Comune: Firme raccolte nella Provincia di Latina

Raddoppiati gli obbiettivi iniziali sul referendum per l'acqua pubblica anche nella provincia di latina, alla fine le firme raccolte totali sono : 16.293 !
così suddivise per città:
*APRILIA = 4176
*LATINA = 2795
* FONDI = 1651
*SEZZE = 1347
*TERRACINA = 1174
*CISTERNA = 778
*FORMIA = 752
*GAETA = 477
*PONTINIA = 377
*PRIVERNO = 360
*MINTURNO = 351
*CORI = 330
*ITRI = 280
*SAN FELICE CIRCEO = 270
*ROCCAGORGA = 232
*NORMA = 213
*MONTE S. BIAGIO = 159
*SONNINO = 122
*SPIGNO SATURNIA = 118
*SABAUDIA = 118
*VENTOTENE = 103
*LENOLA = 72
*SERMONETA = 38

Direi proprio un ottimo risultato a livello nazionale e un buon raggiungimento anche qui in Provincia di Latina, ma su questi risultati ci sarebbe da domandarsi e da ragionare... sintetizzano l'aspetto di condivisione, coesione e sensibilizzazione sociale e ambientale.

APRILIA - L’assessore Renzi: “vogliamo capire cosa si nasconde sotto il sito di Campo di Carne”.

Riceviamo e pubblichiamo una riflessione su quanto sta accadendo sul sito turbogas di Campo di Carne, ad Aprilia, dell’assessore alla Cultura del Comune di Aprilia, Patricia Renzi.

APRILIA - L’assessore Renzi: “vogliamo capire cosa si nasconde  sotto il sito di Campo di Carne”."Non calpestiamo la nostra storia. La Soprintendenza approfondisca le ricerche. Non posso che essere indignata - dice l'assessore - rispetto a come sia stato martoriato il nostro territorio e il nostro paesaggio. Come può una comunità lavorare al recupero della propria storia e della propria memoria, se le tracce più evidenti del proprio passato vengono calpestate dai diritti economici?

La Convenzione Europea del Paesaggio, il documento adottato nel 2000 dal Comitato dei Ministri della Cultura e dell'Ambiente del Consiglio d'Europa, prevede "la salvaguardia di tutti i paesaggi, indipendentemente da prestabiliti canoni di bellezza o originalità", a maggior ragione se di interesse archeologico. In questo senso, il recente ritrovamento di reperti sul sito di Campo di Carne impongono una riflessione seria sui lunghi silenzi, la mancanza di ascolto rispetto a quanto veniva segnalato da appassionati della materia, da studiosi che indicavano in quei luoghi "la nascita della latinità".

"Non è accettabile - prosegue - che si calpesti anche un semplice muro antico ritrovato a pochi centimetri sottoterra. Noi vogliamo sapere di cosa si tratta, vogliamo conoscere le nostre origini e spero che venga verificato tutto ciò che è verificabile. Sono sicura di interpretare il sentire dell'Amministrazione comunale, da sempre attenta - Sindaco in testa - alla salvaguardia non solo del nostro territorio, ma anche della nostra storia. Dobbiamo puntare ad una maggiore consapevolezza dell'importanza della cultura e dell'amore per Aprilia, per cui il nostro compito sarà quello di capire effettivamente cosa si nasconde sotto il sito di Campo di Carne, vogliamo portarlo alla luce e renderlo fruibile, permettere che si facciano studi più approfonditi, che le scuole vengano in visita e conoscano la propria origine. In questo contiamo molto sul lavoro della Soprintendenza nell'approfondire le ricerche, dei tecnici e di tutti i soggetti che in questo momento possono apportare il loro contributo alla verità. Dobbiamo evitare che l'interesse economico predomini rispetto all'amore per la nostra terra.

Oggi l'unico interrogativo è: cosa si può e si deve fare per evitare il perdurare di questa situazione. Sono sicura che i nostri legali, così come quelli della Rete cittadina contro la turbogas, faranno emergere gli equivoci e le incongruenze di tutta questa vicenda, soprattutto il mancato rispetto delle prescrizioni ministeriali alla salvaguardia del patrimonio storico che rappresenta la culla della nostra comunità. Solo in questo modo potremo servire il nostro territorio ed essere d'esempio alle nuove generazioni. Da parte sua, l'Amministrazione sarà vigile ed attenta, non si lascerà calpestare i piedi e farà di tutto perché la verità venga fuori".

Fonte: Studio93

mercoledì 14 luglio 2010

Libralato denuncia: «Discarica abusiva sulla Migliara 45»

Il presidente dell'associazione di Pontinia «Ecologia e Territorio» scrive al commissario prefettizio del Comune di Latina, Guido Nardone, e al presidente della Provincia di Latina, Armando Cusani, per denunciare la presenza di una discarica non autorizzata in località Casal Traiano. «Si segnala - si legge nella missiva firmata da Libralato - che sulla via Migliara 45 in località Casal Traiano, nel Comune di Latina, sulla piazzola della strada provinciale dove in precedenza vi era il cassonetto dei rifiuti solidi urbani, vi è un deposito all'aperto di rifiuti che, immagino, non sia stato autorizzato dalle Vostre Autorità e che peraltro non risulta sia conforme alla normativa vigente. Queste immagini, è una mia opinione, oltre a non essere belle e qualificanti per il territorio, rappresentano anche un danno all'ambiente e alla salute pubblica. Ritengo inoltre, anche questa è una mia opinione, che gli Enti competenti dovrebbero: far rimuovere i rifiuti a causa dei danni che potrebbero provocare ed adottare anche tutte le misure idonee affinché tale scempio non abbia, come spesso accade, a ripetersi».

LaProvincia

Un piano per le discariche

Pontinia, Comune e tecnici a confronto per l’emergenza

Gli interventi per i Gricilli e Fontana di Muro
VENERDI' sera se ne era parlato in piazza Indipendenza a Pontinia, insieme agli amministratori comunali e ad esperti. Sabato è scoppiato l'incendio.
Fontana di Muro e i laghi dei Gricilli hanno bisogno di una serie di investimenti per evitare che l'area intorno continui ad essere una discarica a cielo aperto. Il Consiglio dei Giovani, insieme a Cantiere Creativo porteranno a Marsiglia i loro progetti davanti ad un pubblico europeo. Intanto l'amministrazione ha fatto sapere che è in corso la perimetrazione dell'area, primo passo per una rivalutazione di queste due oasi naturali. E per certi aspetti uniche, come ha spiegato il naturalista Giovanni Mastrobuoni, perché sono ancora molte le specie di uccelli che si fermano durante la migrazione. Si è parlato anche della discarica della Migliara 49. Tanto che già il giorno dopo qualcuno ha dato fuoco a tutto.
Sul posto si è precipitata la protezione civile con il loro piccolo mezzo antincendio. Ma hanno dovuto chiamare i vigili del fuoco e usare la schiuma antincendio per spegnere la massa di copertoni che erano abbandonati in quell'area.

LatinaOggi

martedì 13 luglio 2010

Silenzio-assenso

IL DOSSIER: Silenzio-assenso per chi vuole costruire azzerate le autorizzazioni ambientali

Case, alberghi, ipermercati e infrastrutture: passa la norma fai-da-te. Pd e Legambiente: "Effetti devastanti per il territorio, via al banditismo urbanistico". I Verdi: "Favoriti i grandi speculatori già beneficiati dal federalismo demaniale"
di VALENTINA CONTE

ROMA - Costruire, mai stato così facile. Da oggi non occorre più alcun permesso. Basta una banale segnalazione di inizio attività, certificata da un "tecnico abilitato", la Scia, e il gioco è fatto. Unico requisito: essere un'impresa. D'un colpo, spariscono dunque tutte le altre "carte": autorizzazioni, licenze, concessioni, nulla osta. E con loro anche le procedure e i controlli essenziali per la tutela del territorio e la lotta all'abusivismo. Sparisce così la Dia, applicata finora a ristrutturazioni e manutenzioni, sostituita e ampliata dalla Scia. Con il rischio che tirare su case, alberghi, ipermercati, persino infrastrutture alla fine diventi un'attività fai-da-te, facile e insicura.

Le nuove norme sono frutto dell'ultima opera di ritocco all'articolo 49 della manovra di Tremonti, martedì all'esordio in aula. Tema generale: la semplificazione. In base al principio "un'impresa in un giorno", si potranno inaugurare ristoranti, internet point, ma anche armerie e depositi di carburante con una semplice autocertificazione, senza controlli preventivi, senza chiedere permessi, neanche alla questura. In campo edilizio, la procedura è ancora più veloce. Si apre un cantiere, dove si vuole, segnalando l'intenzione a costruire e facendola certificare da un tecnico. Trascorsi trenta giorni senza che l'amministrazione abbia contestato quell'intenzione per carenza dei requisiti, il gioco è fatto, in attesa di eventuali controlli ex post.

Non solo. Le autorizzazioni paesaggistiche (rilasciate ora da sovrintendenze o regioni) vengono fatte rientrare nell'ambito della conferenza dei servizi e sottoposte dunque al principio del silenzio-assenso: se il parere non arriva entro i termini, è considerato positivo. Infine, anche ottenere la Via (valutazione di impatto ambientale) sarà più facile, perché rilasciata non più solo da ministero dell'Ambiente e Regione, ma "appaltata" a università ed enti pubblici.

"Così salta tutta la normativa di tutela ambientale e il regime delle autorizzazioni in vigore da sempre in Italia, cancellando con un colpo di spugna l'articolo 9 della Costituzione e il Codice dei beni culturali, varato proprio dal governo Berlusconi", sbotta Salvatore Settis, archeologo e direttore della Normale di Pisa. "E poi come può l'università rilasciare la Via, se non ha alcun compito di tutela?", prosegue.

"Eliminare la burocrazia e garantire tempi certi non può tradursi in un "tana libera tutti"", aggiunge Ermete Realacci, deputato Pd e presidente onorario di Legambiente. "Si introduce il far west urbanistico e si dà il via al banditismo edilizio", attacca il presidente dei Verdi, Angelo Bonelli. "Questa norma continuerà ad arricchire i grandi speculatori edilizi a cui il governo ha già incartato un regalo enorme con il federalismo demaniale che svende beni e terreni dei cittadini italiani per dare il via alla più grande speculazione edilizia della storia della Repubblica" prosegue Bonelli. "A fare le spese di questa politica sciagurata saranno ovviamente i cittadini onesti che hanno seguito le regole per costruirsi una casa, ma anche l'ambiente e il territorio italiano su cui insistono quasi 500 mila frane e che è letteralmente a pezzi, come dimostrano i disastri degli ultimi anni".

Si dice preoccupato anche Roberto Della Seta, capogruppo Pd in commissione ambiente del Senato: "Con questa norma, in pratica viene abolito il permesso a costruire e si introduce una sorta di condono preventivo. E non solo per le imprese. Anche i privati interessati possono fare una società e tirare su un villino. Così si rischia una nuova Punta Perotti". "E di vanificare anche le norme antisismiche, rafforzate dopo il terremoto dell'Aquila", gli fa eco Francesco Ferrante, senatore Pd, che insiste: "L'errore è pensare di risolvere la burocrazia con l'abolizione dei controlli".

Fonte : www.repubblica.it (11 luglio 2010)

lunedì 12 luglio 2010

I SERIAL KILLER DELLE DISCARICHE ABUSIVE

In molti vengono rapiti dalle notizie e da approfondimenti televisivi su serial killer (uccide con una certa regolarità nel tempo. La natura compulsiva dell'azione è spesso legata a traumi) che uccidono senza pietà persone seguendo un proprio rituale.
Veri e propri documentari che tengono con il fiato sospeso e aggrappati alla poltrona milione di persone. La televisione è sempre stata un ottimo amplificatore per qualsiasi messaggio e su i serial killer delle discariche abusive non ne ha mai parlato. Potrebbe farlo, potrebbe dirlo che in Italia abbiamo segnalate circa 5000 discariche abusive (dati del 2007), ma non lo fa, perché dire la verità e descrivere la realtà spetta alle persone coraggiose, come ad esempio il regista del documentario: BIUTIFUL CAUNTRI.

Venerdì 9 Luglio l'incontro in piazza Indipendenza è servito non solo per presentare il progetto Otesha Influence e per sensibilizzare, informare e denunciare pubblicamente l'inciviltà delle persone che continuano a depositare rifiuti di ogni tipo anche tossici pericolosi presso la curva tra la migliara 49 (la discarica abusiva) e via lungo Ufente nel territorio del comune di Pontinia.
E' servito anche per dire: c'è questo problema, risolviamolo! In che modo? Prendiamolo seriamente in considerazione e ripuliamo l'area, costruiamo una pista ciclabile in modo tale che l'area venga frequentata e se proprio non basta, sorvegliamola attraverso un sistema di videosorveglianza.

Tutto l'entusiasmo della serata, sia nostra che degli amministratori presenti si è spento esattamente il giorno dopo, sabato 10 Luglio, quando venivamo a sapere delle fiamme che avvolgevano il mucchio di copertoni ammassati nello spiazzo che si è creato presso il sito prima indicato.

Ammazza più persone un Serial Killer o chi deposita rifiuti tossici speciali e li incendia per gioco, per ignoranza o per camorra?

In queste circostanze bisogna credere al caso?
O dare spazio ai pensieri che avvolgono la mente e avvolti dal fumo tossico dell'inciviltà fatta persona, urlare alla scandalo dei Serial Killer delle Discariche abusive?

Per Kant, a differenza di Hegel, società civile e politica, società civile e Stato sono un tutt'uno inscindibile come momento successivo e superiore che supera la barbarie affidandosi all'autorità e alla legge. [Stato di diritto e società civile, Kant - Tra Kant e Hegel: Per una riaffermazione dell'antico concetto di società civile]

Aprilia, ville romane sotto gli scavi della Turbogas

Trovati reperti archeologici nell'area della centrale: si tratterebbe di residenze di epoca repubblicana ed imperiale. Ora a rischio i lavori per l'elettrodotto.

Si sospettava che quel terreno a Campo di Carne dove Sorgenia sta costruendo la centrale turbogas nascondeva reperti archeologici. Ora questi sospetti sono diventati realtà.
Nei giorni scorsi, durante le operazioni di scavo per realizzare il tracciato interrato dove passerà l'elettrodotto che alimenterà la turbogas, sono venuti alla luce alcuni muri portanti e delle tegole, probabilmente risalenti all'epoca romana. Erano a mezzo metro di profondità: se ne sono accorti gli operai della ditta che stava eseguendo i lavori, tanto da vedersi costretti a spegnere le ruspe. La Soprintendenza per i Beni Archeologici della Provincia di Latina ha già effettuato una ispezione del cantiere: questo per il momento rallenterà molto la costruzione della centrale. O meglio: i lavori potranno continuare ma a Sorgenia sono state imposte delle prescrizioni sul tipo di escavatore da usare e sulla modalità di svolgimento dei lavori. Questo, in attesa di sapere di che tipo di ritrovamento archeologico si tratti. Dopodiché, le carte in tavola potrebbero cambiare in maniera netta ed inficiare completamente il lavoro già avviato per la realizzazione della centrale elettrica..
Non è certo infatti se questi muri portanti possano essere solamente i resti delle fondamenta di una abitazione rurale, oppure se possano nascondere dell'altro. Il dubbio è che, scavando ancora più in profondità, potrebbero esserci altre sorprese.
Già nel marzo 2007 alcuni membri della Rete No Turbogas avevano rinvenuto un pezzo di muro, fondi e parti di anfore, frammenti di piatti decorati e verniciati risalenti all’epoca repubblicana e imperiale (tra il III secolo prima di Cristo ed il II d.C.), tegole e manici di lumini in terracacotta che affioravano dal terreno. Gli oggetti ritrovati erano stati subito consegnati ai Carabinieri di Aprilia. Studiando una cartina redatta dall’Associazione architetti e ingegneri di Aprilia, Archeoclub d’Italia, proprio in quella zona sono censite ville di epoca repubblicana e imperiale.
“È probabile che scavando possano venire alla luce anche i muri di quelle ville” aveva spiegato tre anni e mezzo fa Giosuè Auletta, esperto di storia locale, nel consegnare i reperti ai Carabinieri. Bene, quei muri sono venuti fuori.
Quella di Campo di Carne è una zona ricca di reperti archeologici, con tremila anni di storia alle spalle. Nel 1958 in via dei Giardini vennero alla luce numerosi reperti archeologici. Presero quello che c’era e poi sotterrarono tutto. C’è chi racconta di una antica città, Longula, distrutta dagli scavi per costruire le fondamenta di una villa. Una città che si crede senza storia, limitandosi a guardare solo la sua recente fondazione.
E se veramente si trattasse dei resti di queste sei ville? Come farà Sorgenia a proseguire i lavori? Come sarà eventualmente modificato il tracciato dell'elettrodotto? Come si comporterà la Soprintendenza? Quale sarà il ruolo del Comune di Aprilia? Una cosa è certa: ora che la notizia dei ritrovamenti archeologici è ufficiale, le Istituzioni ed i cittadini non accetteranno di veder distruggere questo immenso patrimonio archeologico. La vera origine di Aprilia.
Stefano Cortelletti

La Provincia Quotidiano:
http://www.dimmidipiu.it/stories/Cronaca/7692_aprilia_ville_romane_sotto_gli_scavi_della_turbogas/

mercoledì 7 luglio 2010

Progetto Otesha Influence: Pontinia 9 Luglio Piazza Indipendenza

Il Progetto Otesha Influence è un progetto ambientale di portata europea.
Associazioni francesi, inglesi, italiane, tedesche, spagnole, greche, portoghesi, bulgare, ungheresi e lituane sono impegnate in questo progetto che vede i giovani in prima fila occuparsi di questioni ambientali e di stili di vita sostenibili.

Il Consiglio dei Giovani di Pontinia e l'Associazione Cantiere Creativo hanno raccolto la sfida e si sono occupati della grave situazione in cui versa la discarica ABUSIVA in via Migliara 49 (che tutti noi conosciamo) e il degrado della Sorgente Fontana del Muro. Una bellissima zona protetta.

All'evento è stata invitata l'Amministrazione Comunale a cui sottoporremmo un progetto di pista ciclabile che parta dal centro cittadino e, attraversando le campagne, arrivi fino alla Sorgente. Sarà anche un'occasione per chiedere interventi seri e concreti per risolvere la presenza delle discariche abusive.
Interverranno:
- Il naturalista Giovanni Mastrobuoni
- Le associazioni Libera e Idee In Comune che presenteranno un documentario sul parroco di Borgo Montello, Don Boschini ucciso dalla camorra perchè aveva denunciato la situazione della discarica di Borgo Montello.

al termine del dibattito sarà proiettato il documentario BIUTIFUL CAUNTRI, un viaggio nel problema dei rifiuti nella provincia di Napoli.

E' importante esserci. Perchè l'ambiente è di tutti....
ORE 21.00 Piazza Indipendenza Pontinia

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