Terminata in Consiglio di Stato la discussione sul ricorso del Comune contro l'annullamento del rischio di incidente
Il Consiglio di Stato, nel primo pomeriggio di ieri, ha terminato la discussione sul ricorso del Comune di Pontinia in riferimento alla sentenza del Tar di Latina che aveva annullato la Rir (Rischio Incidente Rilevante) dopo il ricorso dell'Acea Electrabel Produzione Spa. Il tavolo tecnico comunale, al lavoro da diversi anni per fronteggiare tecnicamente e legalmente la centrale a turbogas, così come quella a biomasse, ha studiato sin nei dettagli la questione. La sentenza, almeno così sostengono le parti in causa, si avrà tra circa un mese e, fino ad allora, tutti i protagonisti saranno con il fiato sospeso. Perché, al di là dell'esito finale, bisognerà poi leggere con attenzione quanto evidenziato dai magistrati amministrativi per verificare le disposizioni sui singoli punti della vicenda. «Potrebbero vietare delle cose e concederne delle altre. Il risultato finale va letto nel suo complesso» ha commentato lapidariamente Giorgio Libralato che, per il resto, non ha voluto fare previsioni. Gli avvocati dell'Acea hanno illustrato tutta la documentazione presentata in vista dell'appello, continuando a sostenere che il rischio d'incidente rilevante, approvato dal Comune di Pontinia, doveva essere annullato, così come stabilito dal Tar. Per il tavolo tecnico, invece, le analisi dei dati, almeno in primo grado, è stato parziale. All'interno dell'area industriale del Mazzocchio, ci sono addirittura due aziende che sono sottoposte alla normativa Seveso e questo non può passare inosservato, almeno secondo i legali del Comune. Altri gli aspetti tecnici che sono stati contestati e che, almeno così sperano Tombolillo, Libralato e tutti gli altri esponenti del tavolo tecnico, riusciranno a far pendere l'ago della bilancia dalla parte di chi, almeno secondo la loro ottica, vuol difendere il territorio da quelli che vengono definiti ‘ecomostri'. La questione, probabilmente, non terminerà con questa sentenza. Certo che se il Consiglio di Stato invalidasse la decisione del Tar di Latina, l'Acea Electrabel sarebbe costretta a confrontarsi con una delibera comunale che diverrebbe un ulteriore ostacolo per la realizzazione della centrale termoelettrica di 400 Mw. In caso contrario la situazione potrebbe spostarsi su altri aspetti e in altre sedi giuridiche. Per il gigante dell'energia sarebbe un successo importante che cambierebbe, e non poco, gli equilibri attuali. Al di là di come andrà in Consiglio di Stato, un dato è certo: a decidere del futuro di Pontinia, ancora una volta, saranno i giudici.20/10/2010
Autore: Graziano Lanzidei
Fonte della notizia: Quotidiano LaProvincia di Latina http://www.dimmidipiu.it/
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