lunedì 31 gennaio 2011

Pontinia, isola ecologica operativa

Un articolo di sabato mattina, parla dell'isola ecologica che diventerà fissa per i cittadini di Pontinia e non solo del centro urbano, spero, ma anche per quelle 7000 persone che vivono il resto del territorio del comune di Pontinia, ovvero in campagna e nelle varie frazioni. Il deposito della Trasco, sarà per questi 6 mesi una situazione temporanea, mi chiedo perchè non è possibile farlo diventare un deposito permanente? Penso che sia di gran lunga più importante far passare il messaggio dell'esistenza di un deposito di rifiuti ingombranti, magari trovare anche qualche agevolazione per chi li consegna ai responsabili invece di abbandonarli nelle campagne del territorio del comune di Pontinia. Un'altra mia riflessione è: adesso che il deposito dei rifiuti ingombranti c'è, perchè non vengono recuperati quei rifiuti ingombranti che si trovano nei comuli abusivi e illegali sparsi nelle varie migliare, tra cui la ormai diventata famosa Migliara 49 ?

Di seguito l'articolo in questione:

Da questa mattina, e per tutti i sabati dei prossimi sei mesi, dalle 8 alle 12, sarà possibile consegnare i rifiuti ingombranti presso il deposito della Trasco. A stabilirlo, un decreto del sindaco Tombolillo. Inizia così a prender forma il progetto dell'Oasi Ecologica fissa, e non solo itinerante, che è sempre stata vista come un passaggio obbligatorio per stabilizzare la raccolta differenziata. Un punto di riferimento, se vogliamo, per tutti quelli che, nel centro urbano, si ritrovano ad avere rifiuti difficili da smaltire. Rimarrà ancora in piedi, nel frattempo, anche l'esperimento dell'Isola Ecologica itinerante, ma soltanto per le periferie. Nei mesi scorsi, sia l'amministratore unico della Trasco, Sebastiano Gobbo, che lo stesso assessore Battisti, hanno avuto modo di riscontrare il grande successo dell'iniziativa che ha risolto parecchi problemi. Non tutti però, perché le cattive abitudini sono dure a morire e gli episodi di discariche all'aperto non sono completamente cessati. L'idea è di andare sempre più verso una regolarizzazione del conferimento dei rifiuti ingombranti. Entro sei mesi, e questa sembra essere la sfida dell'amministrazione, ci sarà da decidere dove poter far nascere un'Isola Ecologica definitiva, perché è chiaro che il deposito della Trasco è solo una soluzione temporanea. E' possibile che una delle nuove aree che sono state di recente acquisite dal Comune - la ex Hilme o la ex Arcobaleno - possa avere in futuro questo tipo di destinazione? L'operazione appare difficile, perché per la ex Hilme si parla già di farmer's market mentre per la ex Arcobaleno c'è una destinazione a verde pubblico che potrebbe ostacolare tale progetto.


Articolo di Graziano Lanzidei sul quotidiano La Provincia del 29/01/2011

sabato 29 gennaio 2011

Pontinia a Led

Il futuro sostenibile in un convegno organizzato dal Cantiere Creativo

Anche quest’anno Caterpillar il programma radiofonico di Radio2, invita ad aderire all’iniziativa creando quel “silenzio energetico” che ha coinvolto le piazze di tutt’Europa negli anni scorsi, per fare spazio, ad un’accensione virtuosa, a base di fonti rinnovabili. Il Cantiere Creativo associazione culturale di Pontinia che si occupa anche di Ambiente, aderisce all'iniziativa e a quel "silenzio energetico" risponde con un convegno dedicato agli effettivi vantaggi energetici ed economici delle tecnologie a Led. Il 18 Febbraio sarà presente il professor Luciano Di Fraia della cattedra di illuminotecnica dell'Università Federico II di Napoli. Divenuto il massimo consulente scientifico e divulgatore di questa nuova tecnologia, dopo aver fatto di Torraca (SA) primo Comune a Led nel mondo. Le ricerche scientifiche del professore stabiliscono che si favorisce una riduzione del 65% dei consumi rispetto alle tecnologie tradizionali, un abbattimento dei costi di manutenzione del 50% e dell'inquinamento luminoso del 90%. Stiamo parlando di una prospettiva sostenibile, per il futuro energetico della nostra cittadina, che ci permetterà di entrare nel programma del protocollo di Kyoto, se si va ad aggiungere la decisione di questi giorni di installare impianti fotovoltaici sui tetti delle strutture pubbliche, abbattendo di molto la spesa energetica pubblica e facendo soprattutto bene all'ambiente. Il nostro, dice Matteo Lovato del dipartimento Ambiente del Cantiere Creativo, sarà un modo per far conoscere questa innovativa tecnologia che risparmia minimizzando l'impatto sull'ambiente, non solo all'amministrazione comunale di Pontinia ma a tutte le amministrazioni della provincia di Latina. La campagna Mi illumino di meno è inziata il 24 Gennaio e su RADIO2 si potranno ascoltare in questi giorni gli interventi per conoscere le buone pratiche di produzione intelligente di energia nonchè le iniziative in programma per il 18 Febbraio. Il Cantiere Creativo insieme a Pontinia Ecologia e Territorio, in quel giorno saranno presenti in piazza Indipendenza per allestire una scenografia tricolore rinnovabile. Infatti quest'anno la giornata "Mi Illumino di Meno" sarà una edizione speciale per i 150 anni dall’unità d’Italia, contestualmente agli spegnimenti simbolici delle luci della piazza, ci saranno accensioni originali di luci pulite a tema tricolore per testimoniare la necessità di una gestione più “illuminata” del nostro futuro.

Articolo di Gianpaolo Danieli del Settimanale di Latina di sabato 29 Gennaio 2011

Nel Settimane di Latina, le notizie di Pontinia

Da Sabato 4 Dicembre 2010 il Settimanale di Latina, un periodico indipendente che trovi nelle edicole di Latina ha dato la possibilità ai cittadini di Pontinia di scrivere sulla pagina notizie dalla provincia. Abbiamo iniziato così la collaborazione e i primi articoli si riferivano al Cinedocuforum Creativo del Cantiere Creativo, l'associazione culturale che da novembre ha organizzato e programmato insieme all'associazione "Pontinia Ecologia e Territorio" sei incontri con la visione di film e documentari incentrati soprattutto sull'ambiente. Inoltre sono stati scritti articoli sull'acqua e l'arsenico con la firma di Giorgio Libralato, sull'Equilibri Festival, il primo festival della letteratura che ha avuto tra gli obiettivi principali quello di contribuire a formare una coscienza civile sensibile aperta alle alterità, attraverso una cultura della legalità. Anche punti di riflessione su i giovani e l'agricoltura, la gara di solidarietà riportata dall'insegnante Benedetta Cecconi, ancora riflessioni sulla città rurale o dell'energia. Il 18 Dicembre scriveva Claudio Volpe sulla manifestazione del 14 Dicembre 2010 a Roma. Il giorno di Natale si proseguiva con l'ultimo incontro del CinedocuForum e si è parlato di rifiuti, da problema a risorsa. Con l'anno nuovo si apre con la notizia della riapertura del caso di Borgo Montello con il promo della quinta Mafia di Libera, a firma di Giorgio Libralato possiamo anche leggere il rinnovo comunale in Primavera e una notizia dal Circolo Didattico di Pontinia, a parlare questa volta è la Dirigente Anna Maria Bilancia. Sul numero del 15 Gennaio 2011 troviamo ancora qualche stralscio dell'anno passato con un articolo su cosa rimane del 2010 e per tornare ancora più indietro la storia amministrativa della città. La recensione all'evento del 17 Gennaio è a firma di Gianpaolo Danieli: Schizofrenia italiana, dalla legge Basaglia ad oggi, in un incontro al teatro Fellini con Peppe Dell'Acqua. Continua il 22 Gennaio la storia amministrativa della città e un articolo proposto nel blog qualche giorno fà: Un periodo fortunato per i No Turbogas di Pontinia? Oggi sabato 29 Gennaio sul Settimanale di Latina troviamo l'articolo sull'evento "Mi Illumino di Meno", che il Cantiere Creativo organizzerà con un convegno sul risparmio energetico sull'illuminazione a Led.

Un periodo fortunato per i No Turbogas di Pontinia?

Potrebbe essere un periodo fortunato per chi contrasta la costruzione della turbogas da 400 MW a Pontinia nell'area di mazzocchio. Associazioni ambientaliste, di cittadini e Amministrazione comunale sperano nel risultato dei lavori che in questa settimana sono stati portati a termine sul decreto legislativo per il recepimento della Direttiva 2008/114/CE, relativa all'individualizzazione e alla designazione delle infrastrutture critiche europee e alla valutazione della necessità di migliorarne la protezione. Per infrastruttura critica si intende un elemento che garantisce un servizio alla popolazione, essenziale per il mantenimento delle funzioni vitali della società, il cui danneggiamento provocherebbe un impatto negativo alle persone e all'ambiente circostante. Basti ricordare il grave disastro ferroviario (trasportava gas) di Viareggio del 29 Giugno 2009 e l'incidente (6 febbraio 2010) durante il collaudo di una centrale a turbogas da 620 MW nel Connecticut nella cittadina di Middletown in America dove sono rimasti coinvolti un centinaio di dipendenti al lavoro, provocando la morte di 5 persone e 12 feriti. Non c'è da considerare solo la centrale elettrica come infrastruttura critica, ma anche le opere connesse che si vogliono realizzare nell'area "SIC" (Sito d'Importanza Comunitaria) dei Laghi dei Gricilli situata sotto le pendici dei monti Lepini, nel comune di Pontinia e Sezze. Un elettrodotto e un metanodotto sono queste le opere connesse che vennero segnalate presso una conferenza al MISE, il 9 Aprile 2009, ribadendo i pericoli che apportano in un area soggetta a Sinkhole (sprofondamenti), delle voragini che si aprono all'improvviso nel terreno dovute a cambiamenti geologigi sotterranei. L'area in questione è studiata in continuazione da geologi per questi motivi ed è protetta dalla comunità Europea per il suo valore naturalistico e ambientale. Il processo per la designazione delle infrastrutture critiche è riesaminato ogni cinque anni, quest'anno si sovrappone ad un altro termine, quello della Valutazione d'Impatto Ambientale (VIA) scaduta il 5 Dicembre 2010 per la centrale Turbogas in questione. Potremmo veramente considerarlo un periodo fortunato, solo se avessimo la totale certezza che queste procedure vengano applicate realmente al caso, senza nessuna interferenza da parte di chi possiede interessi economici forti per la costruzione di queste opere.

Articolo di Gianpaolo Danieli sul Settimanale di Latina del 22 Gennaio 2011

venerdì 28 gennaio 2011

Pontinia: rifiuti, da problema a risorsa

I rifiuti devono passare da problema a risorsa. In molti casi, purtroppo, diventano emergenza. Ma quando questa è pluriennale o decennale vuol dire che qualcosa non funziona. Anche Pontinia non fa eccezione a questa triste regola italiana. Lo smaltimento in discarica, al comune, costava quasi un milione di euro l’anno, dall’anno scorso, finalmente, è partita la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani nelle zone del centro. Ogni comune, come è noto, deve organizzare la differenziata e raggiungere obiettivi (almeno il 35% quest’anno) che Pontinia si avvia a raggiungere nelle zone del centro abitato e che speriamo venga esteso all’intero territorio. Il servizio viene organizzato in parte con il servizio casa per casa (anche detto porta a porta), sulla via Tavolato e nelle Migliare che vi confluiscono, e in parte con cassonetti dislocati in alcune zone del centro. E’ partita anche la campagna di informazione e sensibilizzazione dei cittadini. Accanto a questo servizio, un vanto del comune di Pontinia, è legato alle compostiere domestiche (che vengono regalate ai cittadini che ne fanno richiesta avendo uno spazio a disposizione idoneo) partito da qualche mese e l’isola ecologica organizzata con cadenze che vengono di volta in volta pubblicizzate. E’ proprio l’isola ecologica con la raccolta gratuita dei rifiuti ingombranti che tenta di eliminare la triste realtà delle discariche abusive che spesso si verificano lungo le strade, i canali. Un brutto esempio è sicuramente quello noto della “Migliara 49” che è sito alla fine di questa strada (lato sinistro dalla via Appia verso la montagna) dove si collega con la via Lungo Ufente in corrispondenza della vasca di espansione dei Laghi del Vescovo (Gricilli). Un fenomeno che ha interessato gli stessi terreni della vasca di espansione con rifiuti di vario genere anche speciali e/o nocivi e la triste ribalta de “La Repubblica” e del “TG 5”. Dopo questi fatti è stato interrotto l’accesso dalla via Migliara 49 alla vasca di espansione, ma sullo spiazzo della stessa strada periodicamente viene abbandonato materiale che va dai mobili, al materiale edile demolito, ai pneumatici o, addirittura del “presunto” cemento-amianto (eternit) per la cui definizione sono necessari apposite verifiche. La competenza e l’obbligo dello smaltimento va dalla Regione Lazio (proprietaria dei terreni), alla Provincia di Latina (considerato che le strade interessate sono provinciali) ma se ne fa carico quasi sempre il comune di Pontinia (anche se con il contributo di altri enti). Lo stesso Comune ha richiesto di chiudere le strade di accesso o almeno la video sorveglianza della zona, che può diventare un valido deterrente contro l’abbandono del materiale. Altre proposte sono quelle di recintare la zona per impedirne lo scarico. Sempre a Regione e Provincia, quando saranno comode, la tardiva e necessaria risposta.

Articolo di Giorgio Libralato sul Settimanale di Latina in data 25 Dicembre 2010

Pontinia, città rurale o dell'energia?

Pontinia è in Festa per la festa di Fondazione: è ancora una città rurale o è diventata la capitale dell'energia come prometteva uno degli assessori della precedente giunta? Dopo il progetto della centrale a turbogas di Mazzocchio (oggi Acea Electrabel Produzione S.P.A), quello della centrale a biomasse nello steso nucleo industriale (oggi Pontinia Rinnovabili Srl), quello ancora a biomasse per alimentare le idrovore di Mazzocchio, la centrale fotovoltaica in zona industriale (del 2008), gli 11 progetti di centrali fotovoltaiche a terra (cioè al posto delle colture agricole) in zona rurale nel 2009, altrettanto nel 2010, spunta il progetto della terza centrale a biomasse nel comune di Pontinia (Sole Srl). Siamo quindi a 26 progetti di centrali elettriche (oltre ovviamente agli impianti fotovoltaici sui tetti di abitazioni e capannoni) a Pontinia, per una potenza di oltre 550 MW. Pensare che basterebbe coprire il 10% della sola superfie del PGR (centro abitato) per avere l'energia elettrica necessaria per alimentare case e uffici dell'intero Comune. La storia di ogni progetto è controversa. La centrale a turbogas ha ottenuto il parere favorevole alla VIA il 5 dicembre 2005 e l'AIA il 20 Aprile 2009, da ultimo deve ottenere l'autorizzazione a costruire (Autorizzazione integrata definitiva). Sul progetto sono pendenti ricorsi al Tar di Latina e al Capo di Stato. Contestati sia la VIA che l'AIA oltre ad altri pareri. Il progetto della centrale a biomasse della Pontinia Rinnovabili Srl ha ottenuto nella conferenza unificata per la procedura AIA il parere negativo del Sindaco di Pontinia ai sensi del parere sanitario il 27 Gennaio 2009. In seguito a tale parere negativo il progetto, come prevede la norma, è stato trasferito prima presso la segreteria della presidenza del Consiglio dei ministri poi alla Regione Lazio per l'eventuale parere sanitario. Il ricorso al Tar della società proponente è stato respinto e presentato appello al Consiglio di Stato. Della seconda centrale a biomasse si conosce solo la proposta ma non l'iter. La terza centrale a biomasse, società Latina Sole srl è stata fermata nella conferenza dei servizi per il rilascio dell'AIA presso la Provincia di Latina del 14 Dicembre 2010 per il parere contrario del Comune di Pontinia per il vincolo imposto dal PTPR (piano territorialoe paesistico regionale). Difatti l'area di progetto rientra nella definizione di "area agricola identitaria campagna romana, bonifiche agrarie". Dei progetti delle centrali fotovoltaiche del 2010, uno (società Solargms srl in strada della Beccaccia - Migliara 50 ) è stato escluso dalla VIA con prescrizioni. Per gli altri progetti è in conrso la verifica. Per il 2009 in nove sono stati esclusi dalla VIA con prescrizione e due sono stati rinviati a VIA. Il progetto della centrale fotovoltaica del 2008 è stato escluso dal VIA con prescrizioni.

Articolo di Giorgio Libralato sul Settimanale di Latina del 18 Dicembre 2010

I giovani e l'agricoltura

Il Consiglio dei Giovani di Pontinia dopo un anno di vita inizia a muovere i suoi passi verso tematiche importanti, considerando che il settore principale lavorativo di Pontinia è quello agricolo. I giovani sentono la necessità di parlare di agricoltura e in questi giorni è il centro dei loro interessi. Presenti domenica scorsa al Teatro Fellini, in occasione del Terra Madre Day, organizzato dal Cantiere Creativo e dall'associazione ambientalista Pontinia Ecologia e Territorio dove, dopo la visione del film "Terra Madre" di Ermanno Olmi, ci sono stati degli interventi. Il consigliere giovane Matteo Lovato della commissione ambiente, ha invitato a parlare di crisi agricola gli ospiti della serata: Maurizio Ramati (UDC) dell'amministrazione di Pontinia per la commissione Agricoltura e Danilo Calvani presidente del CRA di Latina. Inoltre hanno organizzato un incontro lunedì 6 dicembre presso la scuola elementare di Casal Traiano, tra gli agricoltori del CRA, i quali si sentono lontani dalle rappresentanze sindacali. Un tema importante per il futuro dei giovani che manifestano di vivere nell'incertezza investiti dalle scelte sbagliate dei loro genitori. Tutto questo è da considerare sotto la chiave di lettura sociale. Dicono di voler ripulire il sistema da false rappresentanze e appoggiano un comitato che chiede che venga attuato uno Stato di crisi dell'Agricoltura al più presto. L'aumento dei prezzi a consumo e il divario con i prezzi di produzione, li hanno portati sull'orlo di una crisi e la migliore azienda di oggi è la meno indebitata. Noi come genitori "li abbiamo traditi", "il degrado istituzionale ha barattato il nostro futuro", "non siamo maghi ma contadini", queste le parole di Danilo Calvani che continuavano a risuonare all'interno del Teatro, mentre nei miei pensieri si ripeteva una frase: "Il nuovo Rinascimento sarà consumare poco, consumare di meno". A parlare di Nuovo Rinascimento nel film Terra Madre è Vandana Shiva, ambientalista Indiana, laureata in fisica, tra i principali leader del Forum Internazionale della Globalizzazione, attualmente vicepresidente di Slow Food. Immaginare di consumare meno, oggi, con un atteggiamento di crescita infinita è impensabile ai più, ma se scendiamo nel basso, incontriamo gruppi e movimenti che iniziano a sperimentare "stili di vita alternativi". Per la maggiore si riconoscono nel nodo di Transizione Italiano e nei circoli della "Decrescita Felice". Il loro è un ritorno al passato ma con gli insegnamenti di oggi e la possibilità di intervento veloce come internet. Non è diversa l'idea di Vandana Shiva, con il suo libro “Ritorno alla terra. La fine dell’ecoimperialismo", in cui le tre crisi che hanno colpito il nostro mondo, ambientale, politica e finanziaria possono essere risolte solo rispondendo all’invito che ora più che mai ci sta facendo la “terra”: ovvero, rispettarla per trarne effetti benefici.

Un articolo di Gianpaolo Danieli - Il Settimanale di Latina 11 Dicembre 2010

giovedì 27 gennaio 2011

Inquinamento, allarme polveri sottili ad Aprilia

Non è solamente l'arsenico a creare difficoltà alla salute degli apriliani. Stando ai dati sulla qualità dell'aria rilevati dalle centraline di via dei Larici, in pieno centro di Aprilia, risulta che per ben due volte negli ultimi 20 giorni sono stati superati i limiti di 50 microgrammi per metrocubo delle polveri sottili, le cosiddette «PM10». Ad effettuare i rilievi è l'Arpa Lazio, l'Agenzia regionale per la Protezione Ambientale, che ha 4 punti di rilievo in tutta la Provincia, tra cui Aprilia. La sigla PM10 identifica materiale presente nell'atmosfera in forma di particelle microscopiche, il cui diametro aerodinamico è uguale o inferiore a 10 microgrammi, ovvero 10 millesimi di millimetro. È costituito da polvere, fumo, microgocce di sostanze liquide derivanti da combustione (tra cui quelli che avvengono nei motori a scoppio, negli impianti di riscaldamento, in molte attività industriali, negli inceneritori e nelle centrali termoelettriche), usura di pneumatici, freni ed asfalto. I valori limite sono definiti in Italia dal Decreto Ministeriale 2 aprile 2002, n. 60, che fissa due limiti: 50 µg/mu00B3 come valore medio misurato nell'arco di 24 ore da non superare più di 35 volte l'anno e 40 µg/mu00B3 come media annuale. Il 1° gennaio le Pm10 ad Aprilia hanno toccato i 66 microgrammi, il 18 gennaio addirittura 87 microgrammi. Nella settimana dal 20 al 26 dicembre, l'Arpa Lazio ha rilevato il superamento per ben due volte dei limiti di Pm10, anche se il valore medio settimanale non superava i 22 microgrammi per metrocubo. Il 19 gennaio l'aria risultava leggermente più pulita: 43 microgrammi per metrocubo, inferiore ai 50 stabiliti dalla legge ma comunque al limite.

Negli ultimi 20 giorni superati i limiti di 50 microgrammi per metrocubo delle pm10 ad Aprilia

E comunque stiamo parlando di una zona di Aprilia che è centrale, ma poco trafficata. Figurarsi che cosa potrebbe accadere se la centralina fosse posizionata in pieno centro.
Che cosa succederà quando entrerà in funzione la centrale turbogas?
Ma soprattutto: che fine ha fatto il progetto di installare un maxi depuratore d'aria su via Marconi, progetto promosso dall'allora vice Sindaco Vincenzo Giovannini? Sarà il caso che l'amministrazione comunale inizi a monitorare questa faccenda: anche con tre superamenti di Pm10 al mese, nell'arco di un anno si rischia di sforare il limite delle 35 volte l'anno previste dal decreto ministeriale del 2002. Vero è che ci sono tanti altri problemi ad Aprilia, forse ben più importanti della qualità dell'aria. Questo tuttavia non giustifica nessuno all'immobilismo.
articolo di Stefano Cortelletti del 21 Gennaio 2011 sul
Quotidiano La provincia

Ad Aprilia l'aria viene monitorizzata costantemente con la centralina in via dei Larici, e noi a Pontinia come stiamo messi con centraline per rilevamento polveri sottili?

mercoledì 26 gennaio 2011

Confusione d'informazioni sul depuratore di Pontinia

Il 19 Gennaio scorso Giorgio Libralato denunciava il fatto che il Depuratore di Pontinia, vedi Depuratore obsoleto servizio dimezzato, situato in via Migliara 48 e gestito da Acqualatina Spa, secondo dei calcoli sulla popolazione è un servizio che copre solo il 57% del Comune di Pontinia. Sappiamo bene che le campagne non hanno un impianto di raccolta della rete fognaria. Il suo è stato visto come un attacco alla società che gestisce il depuratore sul fatto qualitativo del servizio, mentre si necessitava fare attenzione sul dato quantitativo, in riferimento anche i dati forniti da Legambiente sulla depurazione delle acque in Italia. Le parole di Pontinia Ecologia e Territorio non sono state pesate per bene e il giorno dopo troviamo sempre sul quotidiano La Provincia, un articolo che sosteneva che il depuratore è perfettamente funzionante.
Acqualatina precisa quanto segue: «Il depuratore oggetto dell’articolo risulta pienamente funzionante, in grado di gestire l’intero bacino di utenza comunale e di scaricare acque i cui valori di analisi risultano ben al di sotto dei limiti tabellari imposti dalla normativa vigente in materia di autorizzazione allo scarico; nel corso del 2010, infatti, sono state effettuate dall’ARPA Lazio, a titolo di controllo regolamentare, e da Acqualatina S.p.A., a titolo di autocontrollo, oltre 400 analisi sui parametri delle acque trattate dal depuratore di Pontinia con una percentuale di non conformità pari allo 0%. Acqualatina S.p.A.,inoltre, è quotidianamente al lavoro per monitorare il corretto funzionamento degli impianti gestiti, ed è attiva nell’intervenire, in casi di malfunzionamento, con tempestive manutenzioni ordinarie ed importanti investimenti».
Tempestivamente segue un altro articolo, questo il 23 Gennaio: «Depuratore insufficiente,Libralato sbaglia i calcoli». A parlare adesso è il Sindaco: "tra le utenze non vanno considerati coloro che si avvalgono di altri sistemi di smaltimento". Ma nell'articolo vengono affrontati altri temi, sbagliando ancora il sogetto. Dal depuratore siamo passati all'acquedotto. Riportiamo l'articolo: "L’acquedotto di Pontinia a cui fa riferimento Libralato è pensato per servire l’intera comunità. Non è ancora utilizzato appieno proprio perché, potendo servire 8000 persone, ad oggi ne deve servire circa 7500. Per questo, ed abbiamo fatto riferimento alla cosa più volte in passato, la ex Torre Idrica, se riutilizzata sarebbe insufficiente". Un problema di interpretazione dei dati. «D’altronde» continua ancora Tombolillo «se la cosa fosse davvero come sostiene Libralato, non credo che l’avremmo passata liscia e non credo nemmeno che i cittadini potrebbero essere così tranquilli. L’acqua di Pontinia, anche dalle analisi effettuate, è potabile. A differenza di tante altre città della nostra Provincia. E’ un tema che seguiamo con grande attenzione».Conclude sulla questione dell’acqua pubblica e pulita. «Non posso che essere d’accordo con lui, l’acqua è un bene così importante che non possiamo permetterci di trascurarlo e di privatizzarlo. La nostra battaglia a tal proposito nei confronti di Acqualatina è nota a tutti».

Resta il fatto che poi non c'è stata replica e noi restiamo con una confusione che ci apre a nuovi quesiti.
Perchè Acqualatina in merito al depuratore risponde sul caso delle analisi?
Perchè il Sindaco replica dicendo che l'acquedotto è pensato per servire l'intera comunità, che poi daltronde non è così, e si dimentica del depuratore in questione?
In ultimo, perchè in tutti questi anni le varie amministrazioni non hanno mai pensato di servire tutto il territorio del comune di Pontinia (quindi campagna compresa), con un sistema di reti fognarie, in modo tale da impedire lo sversamento (oggi illegale) delle acque reflue nei canali dove poi gli agricoltori si accingono a prelevare l'acqua per l'irrigazione?

Pontinia: Tombolillo restiamo contrari alla Turbogas

Nei giorni scorsi Giorgio Libralato, presidente dell'associazione Ecologia e Territorio, è intervenuto per insinuare un dubbio: con la possibile entrata dell'Udc nella maggioranza, viste le quote di Caltagirone nell'Acea e i legami dello stesso imprenditore con il segretario dell'Udc, Pierferdinando Casini, è possibile un eventuale ripensamento circa la costruzione della centrale a turbogas? Eligio Tombolillo, attuale sindaco di Pontinia e, con molta probabilità, candidato per confermare il suo mandato davanti all'elettorato, esclude categoricamente questa ipotesi. «Libralato è sempre molto attento e vigile sulle questioni relative alla turbogas, è stato prezioso in questi anni e sono sicuro che lo sarà ancora per diverso tempo. Conosce bene qual'è la posizione di questa amministrazione e del sottoscritto ma non solo, sa benissimo che una mozione di contrarietà alla turbogas è stata votata dall'intero consiglio comunale. L'Udc, quindi, anche dall'opposizione non si è solo limitata ad esprimere il suo parere, ma ha anche preso parte a dei provvedimenti amministrativi precisi che impegnano questo Comune ad una precisa scelta contro la turbogas». Alleanza o no con il centro, Tombolillo rimane fermo sulla sua posizione. «Stiamo portando avanti una battaglia importante, in tutte le sedi istituzionali e legali possibili. Abbiamo impiegato risorse e tempo, siamo riusciti ad ottenere risultati insperati, almeno all'inizio. Libralato, come ogni cittadino di Pontinia, sa che questo è un punto qualificante del centrosinistra: chi vorrà essere nostro alleato, non può certo pensare di modificare questo come altri temi del lavoro già svolto. Nei contatti che ci sono stati con Cengia, Donnarumma e Ramati abbiamo affrontato anche questa questione e mi è parso di vederli allineati, senza ripensamenti». Tombolillo si concede una battuta, sul finale. «Mi abbandono alla fantapolitica. Nel caso in cui quei contatti di cui parla Libralato ci fossero, perché invece non pensare che potrebbero servire per evitare che si faccia la centrale? Magari qualcuno riuscisse a convincere Caltagirone e tutti i vertici dell'Acea che l'investimento di una turbogas a Pontinia non è tollerato da tutti gli enti. Sarebbe una vittoria importante e un bel giorno per l'intera città».

Articolo di Graziano Lanzidei 21/01/2011 sul quotidiano La Provincia

Vedi anche: Acea Electrabel, centrale turbogas targata Udc

Adesso il Monitoraggio dei rifiuti



In un articolo del 21 Gennaio 2011 su Latina Oggi con la firma della giornalista Graziella Di Mambro, si parla di rifiuti, di un'emergenza che non vuole essere risolta con le dovute capacità umane a sostegno dell'ambiente. L'emergenza indotta, spiega che La Provincia di Latina vuole capire dove vanno a finire i rifiuti urbani. Con una nota la dirigente del Settore Ambiente, Nicoletta Valle, ha avviato un monitoraggio su tutti i Comuni al fine di registrare «le eventuali variazioni dei flussi dei rifiuti urbani e il loro destino».
Siamo nel 2011, la legge sulla raccolta differenziata è del 1997, e ancora parlano di monitoraggio? Il monitoraggio deve essere una fase indispensabile e costante per poter applicare la legge!

L'articolo mette in risalto alcuni dati:

L'ampliamento della Discarica
Nella discarica di Montello convergono ogni anno 590mila tonnellate nel sito Indeco e 293mila in quello di Ecoambient prossima alla saturazione e quindi assai vicina ad ulteriore ampliamento.

La produzione di CDR
Nessuno dei Comuni pontini invia i propri rifiuti in impianti per la produzione di Cdr. Se lo facesse si potrebbe recuperare il 90% dei rifiuti conferiti che già dovrebbe essere il 60-70% del totale visto che viene denunciata una media vicina al 25, talvolta il 30% di differenziata. Invece l’unico impianto di trattamento per la produzione di Cdr (quello della società Rida, che si trova ad Aprilia) lavora al di sotto delle proprie potenzialità e non riceve rifiuti per la produzione di cdr da alcun Comune pontino (eccezion fatta per Monte San Biagio). Questo impianto nel 2010 ha lavorato 45mila tonnellate di rifiuti a fronte di una capacità di 116mila.

Il termovalorizzatore indispensabile
Se i Comuni (tutti o in parte) utilizzassero l’impianto di trattamento di Cdr il conferimento a Montello scenderebbe a 330mila tonnellate e quindi non solo non ci sarebbe bisogno di nuovi invasi ma diventerebbe inutile il termovalorizzatore che oggi è dato per indispensabile.

Il ciclo dei rifiuti artefatto
gli impianti già esistenti, tipo quello di Colleferro, lavorano al di sotto delle loro possibilità e devono «importare» cdr da altre regioni per evitare di bloccare le linee. In pratica i Comuni continuano a pagare di più per conferire nelle discariche e intanto le strutture di produzione del cdr non hanno rifiuti e i termovalorizzatori non hanno cdr. E tutto questo costa molto e blocca il riciclo dei rifiuti e l’approvvigionamento energetico alternativo.

In sintesi si vogliono conferire i rifiuti ai centri di produzione Cdr, per alimentare i termovalorizzatori. Ma se invece facessero come succede al centro di Riciclo Vedelago?
Il Centro di Riciclo di Vedelago si occupa di separazione e riciclaggio di rifiuti. Non sembrerebbe nulla di straordinario, ma la peculiarità di questo impianto è data dalla percentuale di rifiuti che riesce a riciclare. Circa il 99%. Fonte Terranauta

La politica e le imprese del Lazio intendono per ciclo dei rifiuti - sbagliando - un ciclo chiuso, invece bisogna iniziare a pensare che il ciclo è aperto, che il rifiuto è un materiale che si può riutilizzare, che la grande strategia (anche la legge lo indica) è produrre un numero sempre più basso. Meno rifiuti. Meno discariche. Niente Inceneritori. I rifiuti non devono essere bruciati perchè i pericoli sono molteplici. Dalla salute, all'economia, all'ambiente, all'acqua, passando per la criminalità organizzata. Il caso dei rifiuti sarà il perno centrale del nostro futuro.
Uno di questi pericoli si legge nell'articolo: Diossina e salute: riflessioni di un medico – Dott.ssa Patrizia Gentilini, sul sito: http://differenziati.wordpress.com .

giovedì 20 gennaio 2011

Concluso il Sondaggio sul libro NO TURBOGAS

Si è concluso il sondaggio sul nostro blog che chiedeva un parere ai frequentatori, se sarebbe stato d'interesse la lettura di un libro che racchiudesse la storia dal 2002 ad oggi sulla questione Turbogas di Pontinia, intrecciata al progetto della Biomasse e alle opere connesse presso i Laghi Gricilli, parallela alla questione della Turbogas di Aprilia, con una serie di documenti pubblici e un sunto dei migliori post del blog e i commenti dei visitatori.

Il sondaggio si è concluso con un 3 voti contro 1 sul SI interessa per fare chiarezza. Visto il basso numero di partecipanti e il periodo in cui è stato lanciato, ma soprattutto considerato il fatto che un progetto del genere ha bisogno di molto tempo, rilancio il Sondaggio e iniziamo a raccogliere informazioni, documenti e racconti. Per chiunque fosse interessato, mi contatti con un un commento in questo post.

mercoledì 19 gennaio 2011

Pontinia Depuratore obsoleto, servizio dimezzato

Secondo il gestore del servizio pubblico l'impianto di depurazione della Migliara 48 depura le acque di 8 mila persone. Secondo gli ultimi dati demografici, del 2009, a Pontinia risiedono 13.964 persone. Facendo una semplice divisione è servito dall'impianto comunale circa il 57% del totale». Giorgio Libralato, presidente dell'associazione «Ecologia e Territorio» denuncia la scarsa capacità del depuratore a suo tempo costruito dal Comune e ora preso in gestione da Acqualatina.
«L'Italia, tanto per cambiare, è ancora una volta davanti alla Corte Ue – fa presente Libralato – e rischia delle sanzioni, perchè è troppo basso il numero di abitanti servito dagli impianti di depurazione con una media del 70%, nel Lazio del 74,1%. Peggio di Pontinia c'è la Sicilia.
Qualcuno, comune, gestore, provincia, considerato lo sviluppo ulteriore prossimo venturo con l'attuazione dei piani particolareggiati ha pensato di adeguare, come imposto dalla normativa urbanistica, l'impianto di depurazione?».
Articolo di Andrea Zuccaro su Latina Oggi del 19 Gennaio 2011

Ma che politica fai per la città?

Il cinismo è l'arte di dimostrare in maniera ironica cosa conta davvero nella vita. Non esiste cinismo senza ironia. Un vero cinico non è quello che se ne fotte delle persone, dei loro affetti e delle loro credenze. Un vero cinico è uno che se ne fotte, e intanto li prende in giro. Si tratta piuttosto di un modo di porsi, di un atteggiamento mentale volto alla provocazione e all'analisi critica. Ma non siate portati a pensare che il cinico abbia un alternativo modo di porsi per il semplice fatto che ha visto la luce grazie alla sua immensa intelligenza. Estratti da http://nonciclopedia.wikia.com

Era l'11 Marzo 2009 quando scrivevo Senza numero cinico un breve testo cinico di sfogo contro la superficialità, la caparbietà e prepotenza di chi si siede ai posti di comando.
Oggi potrei rifare lo stesso, anche se sogetti e situazioni sono cambiate, le sensazioni rimangono le stesse. I temi cambiano, alcuni restano in stagnazione, pronti ad essere riaperti nel momento opportuno, ma la gente si trova difronte al proprio muso gli stessi meccanismi.

Potrei osare scrivendo cinicamente che le elezioni a Pontinia possono anche risparmiarsele, evitare di fare la finta teatrale di salire sul trono e ritrovarsi il giorno dopo a litigare in consiglio comunale, tanto le alleanze sono state già accordate, gli interessi comuni "personali" continueranno a solcare la strada delle decisioni condivise. Potrei osare perchè ci sono le basi per farlo.
L'8 Maggio 2011 ci sono le elezioni e nessun presunto personaggio politico avanza per comunicare alla popolazione votante e non, quali sono i suoi punti di vista, le opinioni, i progetti, gli obiettivi, i programmi. Ma che politica fai per la città se non comunichi con chi vive la città?

Ancora una volta verranno messi da parte gli aspetti più importanti di una crescita culturale, i giovani e il loro futuro, la convivenza, la criminalità organizzata, l'inquinamento ambientale, la privitizzazione delle risorse naturali, l'indipendenza dal petrolio e il sostantemento vitale di una comunità; Per dare spazio ancora una volta a rotonde stradali inutili, costruzioni di abitazioni residenziali vendute a prezzi inaccessibili (cavolo stiamo a Pontinia e non a Montreal!) e centri commerciali che spuntano come funghi. Tutto questo è già stato visto. Apriamo gli occhi per un'altra realtà. Possiamo farlo, solo se riuscissimo a schiuderli per aprirli sul serio!

Acea Electrabel,centrale turbogas «targata» Udc

PONTINIA Libralato preoccupato per l’alleanza dei centristi con Tombolillo

L'Acea, società controllante della multinazionale Acea Electrabel S.p.a. che vuol costruire la centrale a turbogas a Pontinia, ha subito nei giorni scorsi una modifica delle quote. Sembra Caltagirone – Casini (Udc) è compagno della figlia – abbia aumentato le sue quote in Acea. E già un altro ministro Udc, Rocco Buttiglione, ha una grande responsabilità relativamente alla questione turbogas a Pontinia, avendo firmato il VIA che ha iniziato l’iter burocratico nel 2005. Per Giorgio Libralato, vista anche l’alleanza che sembra profilarsi tra il partito di centro e l’attuale maggioranza di Eligio Tombolillo, vorrebbe avere garanzie. «Nel caso in cui quest’alleanza prendesse forma, la posizione del Comune rimarrebbe invariata? Saranno rispettate le volontà dei vari enti che si sono espressi contro questo tipo di impianto?». I dubbi, almeno a stare alle parole di Libralato, sempre attento osservatore dei fatti relativi alle centrali, rimangono. «Il consiglio comunale si è già espresso all’unanimità – e quindi coi voti Udc – contro tale impianto. Mi auguro che quella presa di posizione non sia destinata a subire modifiche in futuro. Perché ne verrebbe penalizzata l’intera città».

Articolo di Graziano Lanzidei

Fonte: Dimmidipiù - quotidiano La Provincia di Latina

martedì 18 gennaio 2011

Designazione delle infrastrutture critiche, il MISE deciderà

Oggi e domani al Senato è in discussione il contenuto della bozza di decreto legislativo per il recepimento della Direttiva 2008/114/CE. Energia e trasporti al centro del programma per il miglioramento e la protezione delle infrastrutture critiche.
Per infrastruttura critica si intende un elemento che garantisce un servizio alla popolazione, essenziale per il mantenimento delle funzioni vitali della società, il cui danneggiamento provocherebbe un impatto negativo non solo sul Paese membro, ma anche su altri componenti dell’Unione Europea. La classificazione come infrastruttura critica è operata dal NISP Nucleo interministeriale situazione e pianificazione, cui fanno capo membri del Ministero dello Sviluppo Economico – Settore Energia, e del Ministero delle Infrastrutture.
Il processo per la designazione delle infrastrutture critiche è riesaminato ogni cinque anni.

Potrebbe essere una giornata di svolta per noi NO Turbogas, perchè durante la conferenza del 9 aprile 2009 presso il MISE, pochi giorni dopo il terremoto de L'Aquila, erano stati segnalati, ancora una volta, i pericoli dell'elettrodotto nell'area SIC dei Laghi dei Gricilli (Pontinia LT) situata sotto le pendici dei monti lepini e Ausoni nel comune di Pontinia e Sezze. I piloni di cemento armato che devono sorreggere l'elettrodotto secondo il progetto sono stati ubicati in un terreno che è soggetto a Sinkhole, ovvero sprofondamenti, delle voragini che si aprono all'improvviso nel terreno perchè situazioni geologiche sono cambiate nell'arco di anni e hanno creato vuoti sotterranei. Ecco l'area in questione è studiata in continuazione da geologi per questi motivi ed è protetta dalla comunità Europea per il suo valore naturalistico e ambientale. Ma gli ingegneri della Terna non tengono a cuore queste variabili. Ma oggi per fortuna, il Ministero dello Sviluppo economico (MISE) pone in discussione queste materie. Oltre all'elettrodotto in quell'area in maggior modo dovrebbe passare un metanodotto per alimentare la centrale Turbogas dell'Acea Electrabel. In quel caso non sono state date risposte relative alla sicurezza, in quanto infrastrutture critiche. La designazione delle infrastrutture critiche è riesaminato ogni cinque anni, e non è un caso allora che la VIA della Turbogas di Pontinia (area Mazzocchio) è scaduta!?
Oggi veramente potremmo considerarlo un giorno fortunato? Chi può saperlo?
Il comune di Pontinia a suo tempo ha inviato tutte le richieste in merito alla pericolosità delle opere connesse (da considerare infrastrutture critiche). Oggi discutono, forse domani potranno arrivare delle risposte. Non ci resta che rimanere informati.

L'assenza dell'Italia al World Future Energy Summit 2011 e il Gasdotto South Stream

Ad Abu Dhabi si stà consumando il World Future Energy Summit. Tutti pronti e preparati per il programma del giorno. Nel corso dei vari incontri, saluti, cerimonie, interverranno Ban-Ki Moon (segretario generale delle Nazioni Unite), e i presidenti o primi ministri di: Islanda, Pakistan, Portogallo, Svezia, Marocco, Bangladesh, Georgia, Lussemburgo, Spagna, Inghilterra, Germania, Francia, e poi anche Palestina, Kazakistan, Irlanda, Corea, Danimarca, Canada, Norvegia, Svizzera, Giappone, Turchia, Polonia e naturalmente Usa, India, Cina. Non vi pare manchi qualcuno? Già, manchiamo noi Italiani! E possiamo spiegarlo in diversi modi o punti di vista. L'Italia si sta chiudendo in un cerchio dove decide di far rientrare la Russia (infatti se controlli, non è presente nemmeno la Russia al summit sull'energia del Futuro). L'Italia sicura dell'energia che produrrà con le centinaia di Turbogas che sta costruendo sul territorio italiano, i gassificatori che gli assicurano il combustibile da bruciare (gas metano) che proviene dal tubo Eni che arriva dalla Russia. Il Gasdotto dell'Eni, è «una delle infrastrutture strategiche» per l' Italia e l' obbligo di venderlo significherebbe mettere a repentaglio la sicurezza energetica nazionale ( da un articolo di Agnoli Stefano del corriere della sera del 9 febbraio 2009: Il gasdotto russo dell' Eni e la lettera del premier ). Il Gasdotto in questione è "Il South Stream" il quale sta vincendo il derby con il concorrente "Nabucco", da leggere assolutamente questo articolo sul sole24Ore, per capire che questa storia del Gas, delle Turbogas e dei Gasdotti non è solo una questione commerciale, ma si lega a tanti aspetti mondiali, infatti in un trafiletto dell'articolo puoi leggere: "Il derby del gas è una delle partite più importanti per l'Eurasia". Continuando il discorso di prima, l'Italia è sicura di sè energeticamente anche per il complesso intreccio politico-economico con la Francia e le sue Centrali Nucleari dell'EDF di terza generazione. Per ultimo potremo utupisticamente suppporre che invece non è interessata al World Future Energy Summit per il fatto che a Bologna sono riusciti a realizzare la Fusione nucleare a freddo ma questo rappresenterebbe uno scenario di cambiamento, un'utopia che andrebbe ad infrangersi contro il muro di ipocrisia e di potere che è stato messo in atto in un secolo di capitalismo guerrafondaio.

Estratti da : daily.wired.it/news/ambiente bologna.repubblica.it/cronaca/ www.ilsole24ore.com http://www.greencity.it/news/

lunedì 17 gennaio 2011

Tra i World Water Forum e il Referendum sull'acqua pubblica

Nel 2012 a Marsiglia i grandi della politica continueranno a parlare di "ACQUA". Sarà il sesto World Water Forum, il Forum Mondiale dell'acqua. Il Forum Mondiale dell’Acqua viene organizzato con cadenza triennale dal Consiglio mondiale dell'acqua (World Water Council), e riunisce esponenti di tutti i settori per determinare le politiche mondiali sull’acqua e – così recita il comunicato ufficiale - “cercare soluzioni sostenibili alle sfide idriche mondiali”.

Si stanno aprendo nuovi spiragli ottimistici per quel riguarda "L'ACQUA", questa risorsa vitale che non può essere negata a nessuno, come afferma appunto, l'ultimo comunicato dell'ONU: "far mancare l'acqua potabile a qualcuno, è illegale e che, qualora fosse resa vincolante la risoluzione, tutte le istituzioni del mondo dovranno garantire a tutti i cittadini l'accesso a tale diritto". Dall'articolo di Emilio Molinari ( "Voto Storico"), riportiamo un passaggio sostanziale:
"il diritto umano all'acqua, così come il risparmio di questo bene comune, è compatibile con la sua mercificazione-privatizzazione? Il movimento dell'acqua mondiale da più di 10 anni ha detto No in tutte le sedi. Ha sviluppato movimenti, ha influenzato governi, cambiato leggi e costituzioni in tal senso e centinaia di comuni italiani hanno modificato gli statuti. Ha detto che il diritto è incompatibile con il profitto, la privatizzazione dei servizi idrici e con il consegnare l'accesso all'acquapotabile per 1 miliardo e 200 milioni di persone, ai partenariati pubblico-privato. Ha detto che è incompatibile una politica mondiale dell'acqua se delegata ad una istituzione privata come il Consiglio Mondiale, governata dalle solite multinazionali Suez e Veolia. Infine che è incompatibile una politica di risparmio di acqua se regolata e venduta da imprese che devono fare profitti. Per queste ragioni la risoluzione dovrebbe affidare alle reti internazionali, ai governi che l'hanno promossa e a quelli che l'hanno firmata, tre compiti. Il primo è quello di renderla vincolate e tradurla in orientamenti legislativi e costituzionali in tutto il mondo. La seconda è quella di chiamare, come da tempo fanno le reti dell'acqua, le NU alla propria responsabilità di definire la politica mondiale dell'acqua in quanto unica istituzione legittima."
Siamo giunti allo starter di una lunga nuova battaglia. In Italia La Corte Costituzionale ha ammesso due quesiti referendari proposti dai movimenti per l'acqua. A primavera gli uomini e le donne di questo paese decideranno su un bene essenziale. La vittoria dei “sì” porterà ad invertire la rotta sulla gestione dei servizi idrici e più in generale su tutti i beni comuni.

leggi tutto qui: http://www.acquabenecomune.org

lunedì 10 gennaio 2011

Blitz di Legambiente alla centrale nucleare di Borgo Sabotino

NO AL RITORNO NUCLEARE PREVISTO DAL NUOVO PIANO ENERGETICO NAZIONALE

NO AL DEPOSITO NAZIONALE DI SCORIE A LATINA

SI ALLO SVILUPPO DELLE ENERGIE RINNOVABILI, ALL'INNOVAZIONE TECNOLOGICA, AL MIGLIORAMENTO DELL'EFFICIENZA ENERGETICA

I Presidenti dei circoli Legambiente di Sabaudia e Latina: “l'energia atomica non è la risposta ai cambiamenti climatici, alle esigenze del Paese, alla crisi economica e occupazione e alle aspettative del territorio pontino.
Latina non vuole il ritorno al nucleare e non può ospitare il deposito nazionale di scorie radioattive!!
Contro queste scelte l'opposizione di Legambiente sarà durissima”

Un deciso no al nucleare, senza se e senza ma. È forte l'appello no-nuke lanciato quest'oggi dal Circolo Larus di Sabaudia e Arcobaleno di Latina di Legambiente durante il blitz effettuato all'ex centrale di Borgo Sabotino di fronte alla quale si sono ritrovati decine di attivisti e oppositori del ritorno a questa dannosa ed inutile fonte di energia.

Con l'approvazione della Legge Sviluppo n.99 del luglio 2009 e con il Decreto Legislativo n.31 del 15 febbraio 2010 si è ufficialmente tornato a parlare di ritorno del nucleare in Italia: il nuovo piano energetico nazionale prevede, infatti, che il nostro paese si doti entro il 2020 di una quota del 25% del proprio fabbisogno di energia elettrica prodotta dall'atomo. Un ammontare pari a 13.000 MW. Questo significherà che varranno dislocate sul territorio nazionale non meno di 8 centrali nucleari quattro delle quale dovrebbero essere realizzate da Enel in partnership con Edf Electricité de France con una tecnologia nota con il nome EPR.

“L'energia dell'atomo non aiuterà il nostro Paese a risolvere i suoi problemi energetici – dichiarano Alessandro Loreti, presidente del Circolo Arcobaleno di Latina e Marco Omizzolo, presidente del Circolo Larus di Sabaudia e coordinatore provinciale dei circoli di Legambiente – perché incapace di garantire il rispetto degli accordi sul clima, l'abbassamento della bolletta energetica e di ridurre la dipendenza dall'estero per l'approvvigionamento delle materie prime da importare. Inoltre, il reattore EPR (di terza generazione avanzata e non di quarta) non ha risolto nessuno dei problemi noti da decenni, quali la produzione e lo smaltimento delle scorie che rimangono radioattive anche per decine di migliaia di anni, l'approvvigionamento di uranio le cui riserve si esauriranno entro qualche decennio e i rischi legati alla proliferazione di armi nucleari e di obiettivi sensibili del terrorismo globale. La sicurezza di tale tipo di reattore, inoltre, è ancora del tutto insufficiente tanto che in tutto il mondo (dal Sud Africa, al Canada agli Stati Uniti) vengono ritirate importanti commesse. Nel nostro Paese, in controtendenza, complici anche spot ingannevoli che osserviamo in questi giorni alla tv, si continua a sponsorizzare il nucleare senza neanche tener conto delle volontà espresse dai cittadini italiani nei tre referendum del 1986 ed impugnando le leggi che alcune Regioni hanno emanato per contrastare la scelta governativa.

Particolarmente significativo, dunque, il luogo scelto per il blitz – continuano i rappresentanti di Legambiente – in quanto, nonostante il Governo glissi sui siti che l'Agenzia per la sicurezza nucleare dovrebbe individuare per la localizzazione delle 8–9 centrali, è possibile ipotizzare ed individuare, come ha fatto la Legambiente, quali saranno le comunità a cui verrà “appioppato” il fantasmagorico “bidone nucleare”. Latina ed il sito di Borgo Sabotino sono sempre in lista. Ma il territorio ha già dato, in termini di sacrifici ambientali e di vite umane: ricordiamo che nel reattore della centrale di Borgo Sabotino sono presenti ancora 2.000 tonnellate di grafite altamente radioattiva! E questa è solo la premessa affinché si faccia, del sito, il deposito nazionale delle scorie radioattive, arrivando ad ospitare, a partire dal 2025, i rifiuti nucleari di terza categoria (quelli più pericolosi).

Ricordiamo inoltre che il nuovo piano per il decommissioning prevede il 2040 come data di conclusione di tutta la procedura e ciò solo se effettivamente il Paese riuscirà ad individuare un deposito unico di stoccaggio delle scorie di terza categoria capace di contenerle per periodi lunghissimi.. centinaia di anni!! Resta assurdo comunque che per l'energia prodotta fino al 1987 (anno di chiusura della centrale) si debbano continuare a spendere ingenti somme di denaro fino al 2040. Ogni anno il decommissioning costa alle casse pubbliche non meno di 2 milioni di euro. Soldi che provengono dalla componente A2 della bolletta che ogni bimestre le famiglie pagano al gestore della rete elettrica. Ecco la grande bufala del nucleare!!

Chiediamo pertanto al governo un'inversione di rotta, puntando ad uno sviluppo delle energie rinnovabili e in modo particolare sul sole di cui l'Italia non difetta certamente quanto a disponibilità, incentivando la ricerca nei settori dell'innovazione tecnologica e puntando ad un miglioramento dell'efficienza energetica, alle amministrazioni locali, oltre a formali dichiarazioni di contrarietà, di mettere in campo azioni politiche e atti che contrastino il ritorno del nucleare a Latina e alla cittadinanza di sostenere questa battaglia con determinazione”.

L'opposizione della Legambiente al ritorno del nucleare in Italia, a Latina in particolare, e alla destinazione del deposito costruito (di cui alleghiamo foto) a borgo Sabotino a deposito nazionale permanente delle scorie nucleari sarà, come sempre è stato, radicale, netta, durissima.


I direttivi dei circoli Legambiente Larus Sabaudia e Arcobaleno Latina

Si Vuole...

Siamo tornati a scrivere su questo blog. Mi sento come Neo in Matrix, appena posso vorrei riportarvi la situazione ambientale che si vive qui a Pontinia confrontata con le notizie e le informazioni che ci giungono dall'esterno.

Questo blog vuole continuare ad informare, sensibilizzare su i comportamenti umani che aggrediscono l'ambiente. Vuole continuare a urlare che a Pontinia vogliono costruire una Turbogas di 400 Mw alimentata a gas metano nell'area industriale di Mazzocchio (vicino stazione ferroviaria Fossanova- Priverno), pericolosa, nociva e anti economica per il territorio. Vuole conoscere le tante persone che ci seguono ogni giorno. Vuole confrontarsi con loro. Vuole sapere perchè si arriva a cliccare questo blog per via di queste parole : b.p. solar mazzocchio, Turbogas, cisterna di latina geologia, geologia pianura pontina, conoscete "la luce spa" elettricità, gdf suez nergie rinnovabli, incidenti nucleari in francia, inganno ambientalista, lo spreco dell'acqua, giacimenti di uranio.
Dalle parole si costruiscono pensieri, si ricercano tesi e si aprono nuove ipotesi, dalle parole si parte per comunicare un messaggio, che poi si trasforma in concetti, per costruire comportamenti. L'importanza delle parole è la prima regola e noi del No turbogas Pontinia vogliamo partire proprio da questo: NO TURBOGAS!