venerdì 20 novembre 2009

Sgomberiamoli

Un anno fa iniziavo a scrivere su questo blog in seguito ai fatti di Aprilia. In piena notte del 18 Novembre 2008, un bliz di stampo militare sgomberava il presidio Noturbogas di Campo di Carne. A distanza di un anno i cittadini della Rete contro la Turbogas di Aprilia, organizzano un incontro dal nome: “Sgomberiamo Sorgenia!”

Questa iniziativa vedrà ancora una volta la Rete impegnata ad informare la cittadinanza sia sui progressi del percorso legale volto a scongiurare la costruzione di questo insensato e nocivo impianto industriale, sia sui danni per la salute (cancri, leucemie, scompensi tiroidei) che l’emissioni di polveri sottili e ultra-sottili della centrale inasprirà nel raggio di 30 chilometri, sia al danno economico derivante dall’eventuale entrata in funzione della centrale turbogas per l’agricoltura locale (perdita dei marchi di qualità per i prodotti locali) e per le proprietà immobiliari, che vedranno drasticamente ridursi il proprio valore.

Ad Aprilia, Sorgenia ha iniziato la cantierizzazione dell'impianto con le carte non in regola. La Rete dei cittadini contro la Turbogas si costituirà di fronte al TAR Lazio al fianco del Comune di Aprilia. Intanto sabato 21 Novembre 2009 dalle 17 alle 20 in piazza Roma, La Rete dei cittadini contro la turbogas invita a partecipare a: "Sgomberiamo Sorgenia!”

A Pontinia ancora ricorsi, il comune è contro l'ok del Ministero. La battaglia si fa infinita.
SI è tenuta ieri mattina l'ultima udienza davanti ai giudici del Tribunale Amministrativi di Latina del ricorso presentato dall'Acea contro il comune di Pontinia per il progetto della turbogas.
Ancora una volta è stato uno scontro tra avvocati e tecnici corredato da una mole di documenti per evitare al Comune un risarcimento milionario e l'installazione di un'altra servitù sul proprio territorio. L'azienda contesta il parere negativo di incompatibilità ambientale espresso dal sindaco Eligio Tombolilo e il documento di programmazione urbanistica che censisce sul territorio le imprese a rischio rilevante, ovvero che trattano materiali pericolosi e che pertanto non possono avere vicino altre industrie pericolose, come nel caso della centrale elettrica che brucerà gas naturale. «Il comune di Pontinia, - spiega il consulente Giorgio Libralato - grazie all’ottimo lavoro dei legali Carlo Bassoli e Luciano Falcone ha difeso a testa alta e con argomenti validi l’operato del sindaco, del consiglio comunale e del tavolo tecnico che ha fronteggiato alla pari procedure complesse. Con la massima serenità aspettiamo l’attesa sentenza, l’ennesima in difesa del territorio, della salute, e dell’autodeterminazione locale, sapendo che anche questo capitolo non sarà l’ultimo qualunque sia l’esito». Infatti c'è in ballo anche il ricorso al Capo dello Stato, avanzato dal Comune, contro l'approvazione dell'Aia, l'autorizzazione integrale ambientale rilasciata dal ministero dell'Ambiente nel maggio del 2009. «Dai discorsi non ufficiali – conclude Libralato - sembra che tale ricorsi saranno fissati tra breve proprio nella sede del Tar di Latina che potrebbe assistere ad un nuovo interessante argomento».
Fonte dell'articolo : Latina Oggi , blog pontinia ecologia e territorio , No turbogas Aprilia gruppo facebook