venerdì 29 maggio 2009

''IL MALE COMUNE''

La popolazione mondiale delle citta' ha superato di gran lunga quella delle campagne. Qualsiasi strategia economica, sociale, ambientale, energetica deve necessariamente passare dalla citta'. Cemento e asfalto continuano a divorare territorio, a volte legalmente a volte aggirando le leggi, altre volte ancora, le leggi si cambiano per sanare. Non ci sarebbe nulla di male se si mantenesse un equilibrio. Cosi' pero' non e', almeno a giudicare da quello che e' avvenuto negli ultimi anni. Da Nord a Sud la situazione e' sempre la stessa: la citta', anche se la popolazione non cresce o cresce di poco, si sviluppa mangiando terreni agricoli, che se producono agricoltura o sono semplicemente paesaggio valgono poco. Se invece si decide di costruirci sopra, valgono di piu'. E cosi' all'improvviso la vita costa di piu': case, affitti, cibo. Alla fine della partita e' la destinazione del territorio che determina il valore della comunita' che ci sta sopra. Cosa succede per esempio quando si rompe il rapporto tra quanto guadagniamo in stipendio o pensioni e il valore della casa dove viviamo? Cioe' quando il valore immobiliare supera quello della comunita'? E il ''bene comune'' che fine ha fatto? Report e' andata a vedere anche come si comportano in Francia e in Germania.


Per la rubrica L'EMENDAMENTO andra' in onda ''IL RISPARMIO ENERGETICO'' di Luca Chianca.
Migliorare l'efficienza energetica delle nostre abitazioni e degli elettrodomestici che utilizziamo, oltre a salvaguardare l'ambiente, significa aiutare le famiglie a risparmiare e le imprese ad innovare. Una stima europea dice che questi interventi porterebbero un risparmio in bolletta per tutti i cittadini europei di 11 miliardi di euro e la produzione di 32 tonnellate di CO2 in meno. Cifre che corrispondono al fabbisogno di tutto il Belgio. Una volta tanto potevamo essere i capofila nella legislazione sull'innovazione tecnologia e la tutela ambientale, ma qualcosa e' cambiato. Vediamo come.


Gentili telespettatori,

Vi comunichiamo che Report andra' in onda domenica 31 maggio alle 21.30 su RAI TRE.
La puntata si intitola ''IL MALE COMUNE'' di Michele Buono e Piero Riccardi

lunedì 18 maggio 2009

Casa EcoLogica : Mostra itinerante

La Casa EcoLogica e la campagna europea per l'energia sostenibile
Parte a maggio 2009 il viaggio della Casa EcoLogica sarà in tour nei prossimi mesi nell'ambito della campagna europea di Sustainable Energy Europe: la campagna della Commissione Europea per promuovere le fonti di energia rinnovabili e l’efficienza energetica.
Le date in calendario: PALERMO, FIRENZE, BOLOGNA, ROMA, MILANO, GENOVA...continua a leggere tutto su Paea.it

giovedì 14 maggio 2009

Mappe Nucleari...dubbi sostanziali

Roma, Italia — Se dovesse tornare il nucleare in Italia, sarebbero pochissimi i territori che potrebbero ospitarlo. Grazie all'analisi di tre importanti mappe, ormai dimenticate, sveliamo perché lo stivale è assolutamente inadatto alle centrali nucleari. continua a leggere su Greenpeace...

Mappe Nucleari : l'analisi di Greenpeace

dal blog : 9online.it

Le quattro centrali prospettate - che, peraltro, anche nell’ipotesi migliore, sarebbero completate 7-8 anni più tardi del 2018 - ne offrono solo 6.400, cioè il 9,2 per cento. Per arrivare al 25 per cento del fabbisogno, occorrono 17.500 Megawatt di potenza, quasi il triplo. In buona sostanza, per centrare quell’obiettivo non bastano quattro centrali da 1.600 Mw, come quelle ipotizzate finora. Ce ne vogliono 11.

Perchè aspettare fino al 2025 per risolvere un problema di oggi , il quale possiamo iniziare fin da subito?

La formula 3 è quella giusta:
  1. Energie rinnovabili(solare,eolico,geotermico, idroelettrico)
  2. Riduzione dei consumi (risparmio energetico)
  3. Autoproduzione di energia 100% rinnovabile
Tutte in Sardegna, Puglia e Piemonte? E a quale costo? L’industria francese calcola, oggi, per la costruzione in Francia di una centrale tipo quelle italiane, un costo minimo di 4,5 miliardi di euro. I tedeschi di E. On scontano, per la costruzione di una centrale analoga, in Inghilterra, un costo di 6 miliardi di euro. Se si ritiene più attendibile, nel caso italiano, la valutazione di E. On per la centrale inglese, il costo complessivo dei quattro impianti italiani sfiora i 25 miliardi di euro. Per 11 impianti, da varare in rapida successione, si arriva vicini a 70 miliardi di euro, una cifra superiore al 4 per cento del prodotto interno lordo nazionale. (LaRepubblica.it)

Ma con 25 Miliardi di Euro, secondo voi, si riesce a dotare 60 Milioni di Italiani dell'autoproduttività di energia?

Spostare i problemi...non risolverli, questa è la ricetta!

Campania, l’emergenza rifiuti è finita (a Ferrandelle)

Una squadra di attivisti di Legambiente è riuscita a compiere un sopralluogo a Ferrandelle, una località che si trova tra i comuni di Casal di Principe, Santa Maria La Fossa e Grazzanise. Ecco le immagini e il servizio che documentano come i rifiuti scomparsi dalle città della Campania siano tenuti ’sotto sorveglianza’ in una grande discarica a cielo aperto, in un’area completamente recintata. continua...

martedì 12 maggio 2009

Dov'è la Libertà?



Uno degli aspetti più micidiali dell'attuale cultura, è di far credere che sia l'unica cultura... invece è semplicemente la peggiore. Bèh gli esempi sono nel cuore di ognuno... per esempio il fatto che la gente vada a lavorare sei giorni alla settimana è la cosa più pezzente che si possa immaginare. Come si fa a rubare la vita agli esseri umani in cambio del cibo, del letto, della macchinetta...
Mentre fino ad ieri credevo che mi avessero fatto un piacere a darmi un lavoro, da oggi penso: "Pensa questi bastardi che mi stanno rubando l'unica vita che ho, perché non ne avrò un'altra, ho solo questa... e loro mi fanno andare a lavorare 5 volte, 6 giorni alla settimana e mi lasciano un miserabile giorno...per fare cosa? come si fa in un giorno a costruire la vita?!"
Allora, intanto uno non deve mettere i fiorellini alla finestra della cella della quale è prigioniero perché sennò anche se un giorno la porta sarà aperta lui non vorrà uscire...
Deve sempre pensare, con una coscienza perfetta:
"Questi stanno rubandomi la vita, in cambio di due milioni e mezzo al mese, bene che vada, mentre io sono un capolavoro il cui valore è inenarrabile"
Non capisco perché un quadro di Van Gogh debba valere 77 miliardi e un essere umano due milioni e mezzo al mese, bene che vada.
Secondo me, poi, siccome c'è un parametro che, con le nuove tecnologie, i profitti sono aumentati almeno 100 volte... e allora il lavoro doveva diminuire almeno 10 volte! Invece no! L'orario di lavoro è rimasto intatto. Oggi so che che mi stanno rubando il bene più prezioso che mi è stato dato dalla Natura. Pensa alla cosa più bella che la Natura propone, che è quella di, mettiamo, di fare l'amore, no?!
Immagina che tu vivi in un sistema politico, economico e sociale dove le persone sono obbligate, con quello che le sorveglia, a fare l'amore otto ore al giorno... sarebbe una vera tortura... e quindi perché non dovrebbe essere la stessa cosa per il lavoro che non è certamente più gradevole di fare l'amore, no?! Per esempio il fatto che la gente vada a lavorare sei giorni alla settimana... certo c'ho mica il mitra alla nuca... lo faccio, perché faccio il discorso: "Meglio leccare il pavimento o morire?"
"Meglio leccare il pavimento" ma quello che è orrendo in questa cultura è che "leccare il pavimento" è diventata addirittura una aspirazione, capisci?
Ma è mostruoso che il tipo debba andare a lavorare 8 ore al giorno e debba essere pure grato a chi gli fa leccare il pavimento, capisci?
Tutto ciò è "oggettivamente" mostruoso, ma là dove la coscienza produce coscienza, tutto ciò è "effettivamente" mostruoso...
Intervistatore: "SI VABBE' MA ORMAI E' IRREVERSIBILE LA SITUAZIONE"
Sì, tu fai giustamente un discorso in difesa di chi ti opprime, perché è il tipico dello schiavo, no?! Il vero schiavo...il vero schiavo difende il padrone, mica lo combatte. Perché lo schiavo non è tanto quello che ha la catena al piede quanto quello che non è più capace di immaginarsi la libertà.
Ma rispetto a quello che tu mi hai detto adesso: quando Galileo ha enunciato che era la Terra a girare intorno al Sole, ci sarà sicuramente stato qualcuno come te, che gli avrà detto:
"Eh sì! Sono 22 secoli che tutti dicono che è il Sole che gira intorno, mò arrivi te a dire questa stronzata... e come farai a spiegarlo, a tutti gli esseri umani?" e lui: "Non è affar mio, signori..."
"Allora guarda, noi intanto ti caliamo in un pozzo e ti facciamo dire che non è vero, così tutto torna nell'ordine delle cose"... hai capito? Perché tutto l'Occidente vive in un'area di beneficio, perché sta rubando 8/10 dei beni del resto del Mondo. Quindi non è che noi stiamo vivendo in un regime politico capace di darci la televisione, la macchina,... no.
E' un sistema politico che sa rubare 8/10 a 3/4 di Mondo e dà un po' di benessere a 1/4 di Mondo, che siamo noi...
quindi, signori miei, o ci si sveglia... o si fa finta di dormire... o bisogna accorgersi che siete tutti morti...

Video realizzato da Davithe
Silvano Agosti, intervista con Fabio Volo.

lunedì 11 maggio 2009

Pino Masciari: questione etica e morale



Pino Masciari intraprenderà domani (12 maggio) lo sciopero della fame e della sete

Pino Masciari, imprenditore calabrese divenuto testimone di giustizia per aver denunciato ‘ndrangheta e collusioni, intraprende domani (12 maggio) lo sciopero della fame e della sete annunciato lo scorso 26 marzo e rinviato per rispetto delle vittime in Abruzzo. Il gesto estremo inizia davanti al Quirinale, simbolo di garanzia dei diritti costituzionali, alle 10 del mattino.

Masciari si rivolge anzitutto al Capo dello Stato, ai presidenti di Senato e Camera e al presidente del Consiglio dei ministri: chiede immediato intervento, nella certezza che non sarà abbandonato e lasciato morire. La sua vicenda non è più un fatto burocratico e giuridico: è una questione etica e morale.

Da 12 anni, vive in un inferno: ha dato la sua vita allo Stato ma è sempre rimasto senza adeguata protezione, con la ‘ndrangheta in agguato.

L’imprenditore calabrese, al quale il Tar del Lazio ha riconosciuto il pieno diritto alla sicurezza e alla ripresa d’una vita normale, non ha visto riscontri concreti e immediati da parte della Commissione centrale del Ministero dell’Interno, in merito all’osservanza del provvedimento, del gennaio scorso.

Dal rinvio dello sciopero della fame, la Commissione centrale del Ministero dell’Interno non ha concesso alla famiglia Masciari le misure speciali di protezione, scorta e tutela, benché riconosciute come necessarie proprio in sede istituzionale. Né i coniugi Masciari, imprenditore e medico odontoiatra, sono stati messi nelle condizioni di lavorare.

Lo Stato, per dodici anni, li ha tenuti in esilio, privandoli della sicurezza e della dignità.

Oggi, esausto, Masciari rimette la propria vita nelle mani dello stesso Stato, che deve decidere: renderla o toglierla definitivamente.

Nel caso in cui lo Stato gliela neghi, Masciari intende restituire almeno la libertà della sua famiglia dal giogo mafioso, pagando con la propria vita l’atto della denuncia. Alle ore 11 è prevista la conferenza stampa, davanti al Quirinale.

Contatti: Difesa popolare Pino Masciari

Appello di Gianni Vattimo: «Le leggi in Italia sono fatte in modo da non poter stroncare mai la mafia»


Comunicato della Rete No Turbogas di Aprilia

Apprendiamo con sorpresa e con un pizzico di preoccupazione della perquisizione personale e della propria abitazione, di un attivista vicino ai movimenti No Turbogas e No Inceneritore avvenuta di notte la scorsa settimana, con l'accusa di detenzione di esplosivi, perquisizione che, tra l´altro, si è risolta nel nulla.

Riteniamo questo atto come un chiaro segno intimidatorio e un monito verso tutti/e coloro che ogni giorno sono parte attiva dei comitati a difesa dei territorio da Albano ad Aprilia.

Sicuri che chiunque partecipi alle manifestazioni della Rete No Turbogas lo faccia pacificamente e ben conscio dello spirito non violento delle stesse e dell´intera vertenza, così come delle altre, esprimiamo la massima solidarietà al cittadino oggetto di quello che
consideriamo un abuso, ribadendo con forza il nostro sostegno alle lotte per la difesa dei beni comuni, per l'integrità dei territori, contro la loro militarizzazione e contro la devastazione ambientale.

Rete Cittadini contro la Turbogas di Aprilia

domenica 10 maggio 2009

Costruiamo una rete interrativa contro le Turbogas

In rete si trovano molti progetti importanti per la nostra provincia. Digitando Turbogas Pontinia (la cosa mi rende felice, perché anche altri paesi si muovono contro la Turbogas), sono riuscito a scovare questo interessantissimo blog:

Terracina Social Forum.

Si parla di Energie rinnovabili, soluzioni alternative per muoversi, Serre a luce solare, riqualificazione energetica della casa, auto elettriche e cosi via.
Sono rimasto abbagliato da questa scoperta, ho pensato a quanto sarebbe bello creare una rete più grande di blog e siti che sono a favore del cambiamento, delle rinnovabili, di vivere la vita rispettando l'ambiente, contrari a qualsiasi Eco-mostro.
Il mio invito è di commentare questo post aggiungendo link di blog e siti della provincia di Latina che seguono il percorso delle energie rinnovabili e del rispetto dell'ambiente.

APRILIA - “Sorgenia accelera con gli espropri”: la denuncia della Rete No Turbogas.

“Sorgenia non ha alcun titolo per obbligare i cittadini a subire il passaggio del metanodotto”.

Sorgenia accelera con gli espropri”. La Rete No Turbogas di Aprilia accusa la società che ha in progetto la costruzione della centrale Turbogas a Campo di Carne, di operare - ancora una volta – in maniera poco trasparente. “Nei giorni scorsi – spiega la Rete - alcuni cittadini hanno ricevuto una lettera da un tecnico che afferma di operare per conto di Sorgenia, nella quale si comunica che sul terreno di proprietà è previsto il passaggio del metanodotto necessario alla centrale turbogas. Nella lettera si afferma inoltre che il terreno verrà sottoposto ad esproprio ma che Sorgenia si offre di riconoscere un importo maggiore di quello previsto dalla procedura di esproprio, un cosiddetto accordo bonario”. “Sorgenia non ha alcun titolo per obbligare i cittadini a subire il passaggio del metanodotto” spiega ancora la Rete No Turbogas che mette a disposizione degli interessati il proprio legale, l’avvocato Fulvio Farì.

Leggi tutto su Studio 93

Link: NoTurbogasAprilia

venerdì 8 maggio 2009

Albano non è lontano 2

L'Inceneritore di Albano chiesto dai Sindaci! clicca sul link per aprire la pagina del quotidiano.
Fonte: Il caffè

Vedi il blog del comitato "Sotto terra il treno"

Altri post collegati: Bloccare l'inceneritore di Albano
La fine di Marrazzo presidente dei Cerroni Boys
Albano non è lontano

Dopo la conferenza

Il presidente della conferenza unificata, dottor Giovanni Scribano ha ritenuto legittimo il parere del Sindaco di Pontinia in materia di tutela e salvaguardia della salute locale nei tempi e nei modi espressi da Tombolillo il 27 gennaio.

Il presidente della conferenza ha spiegato che l’iter per la centrale a biomasse continua e che l’argomento sarà posto all’ordine del giorno della prossima riunione dell’organo politico presso la segreteria della presidenza del consiglio dei ministri.
Anche la dottoressa Laura Albani dell’area ambiente dell’Anci (associazione nazionale comuni italiani) ha espresso il suo parere a sostegno delle realtà locali, delle loro scelte di programmazione, tutela e valorizzazione del territorio, quindi sostenendo il parere contrario espresso da Tombolillo al progetto della centrale a biomasse.

Notizie tratte dal blog : Pontinia ecologia e territorio

giovedì 7 maggio 2009

Centrale turbogas, udienza rinviata

E' stata spostata al 12 maggio la seconda udienza del ricorso al Tar presentato dall'AceaElectrabel contro il comune di Pontinia.
Dopo la prima udienza interlocutoria del mese scorso, un nuovo incontro tra le parti doveva avvenire oggi, che è anche il giorno della conferenza unificata presso il Consiglio dei Ministri sul progetto di centrale a biomasse della Pontinia Rinnovabili.
Probabilmente anche quest'incontro sarà interlocutorio, visto che pure questa società ha presentato un ricorso al Tar contro il comune e la prossima udienza è fissata per luglio.
Intanto il Comune di Pontinia ha consegnato i due documenti sul rischio rilevante di due industrie che attualmente operano nell'area industriale di Mazzocchio, la Nuova Oter e al Sud Gas. Documenti intorno al quale era nato un piccolo giallo, perchè prima non c'erano e poi sono spuntati fuori.

Articolo tratto dal quotidiano locale: Latina Oggi del 05/05/2009 di Andrea Zuccaro

mercoledì 6 maggio 2009

Filiera Co2


Qualsiasi attività umana, dalla più semplice alla più complessa, dà come risultato l’emissione di una determinata quantità di CO2.

Mettere un prodotto a Filiera CO2 significa compensare le emissioni di anidride carbonica del prodotto, o del processo produttivo, mediante progetti innovativi di sviluppo agroforestale e addestramento delle persone all’adozione ed implementazione di comportamenti sostenibili.
Filiera CO2 è un progetto certificato e scientifico nato per compensare e limitare la grande concentrazione di anidride carbonica(CO2) nell’atmosfera, causata dalle produzioni industriali, dall’impiego sempre più massiccio di combustibili e dal continuo bisogno di energia del pianeta. Questa enorme produzione di anidride carbonica contribuisce a esasperare l’effetto serra, cioè esaspera il riscaldamento naturale della Terra con conseguenze dannose sui climi, sull’ambiente, sulle persone, sugli animali.



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Fai la differenza Salvaguarda la biodiversità
FONTE: filieraco2.it
Vedi anche: ALBERI MONUMENTALI D'ITALIA

lunedì 4 maggio 2009

Centrale biomasse, giovedì l’incontro

GIOVEDI prossimo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri si svolgerà la Conferenza conclusiva che dovrebbe esprimere una decisione definitiva per quanto riguarda il progetto relativo alla costruzione di una centrale a biomassa nell'area industriale di Mazzocchio.
Il progetto - scrive Giorgio Libralato dell'Associazione Ecologia e territorio - fu approvato 5 anni fa dalla giunta di centrodestra e contestato dal centrosinistra.
L'attuale giunta Tombolillo, prosegue Libralato:
«ha approvato diversi atti contrari al progetto in questione a difesa dell'agricoltura, dell'ambiente e della salute dei cittadini.
Le ricerche e le analisi prodotte da esperti nazionali hanno rafforzato la posizione dell'amministrazione comunale»
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Fonte: Articolo di A.S. su Latina Oggi