giovedì 30 aprile 2009

Bloccare l'inceneritore di Albano

CONTRO CHI AVVELENA E SPECULA!
Nonostante la ferma opposizione popolare più volte espressasi nelle piazze dei castelli romani; nonostante una prima VIA negativa all’ impianto del marzo 2008; nonostante la contrarietà dei comuni interessati e il parere contrario della Asl Rm H; nononstante l’ incenerimento sia nocivo per la salute e l’ambiente, non risolva il problema rifiuti ed esistano moltissime altre alternative all’incenerimento...
BLOCCHEREMO I LAVORI, BLOCCHEREMO QUESTO SCEMPIO!


BIOMASSE A CASERTA: NEL MIRINO DELLA MAGISTRATURA

Rifiuti, nuovi guai per Bassolino
Nappi, capo segreteria del Governatore: «La perquisizione ha dato esito negativo»

Troppi affari sporchi dietro l'energia pulita. Almeno così sostiene la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, con un'inchiesta sulla costruzione di un centro a biomasse nel Casertano che sta travolgendo con la violenza di uno tsunami la Regione Campania. 23 le ordinanze di custodia cautelare emesse in tutt'Italia per associazione a delinquere finalizzata alla truffa ai danni della Regione, corruzione di pubblici ufficiali, rivelazione di segreti d'ufficio e falso in atti pubblici. Il terremoto politico non risparmia alcuni fra i massimi esponenti del Pd campano. Ha ricevuto un avviso di garanzia Andrea Cozzolino, assessore alle attività produttive, da sempre uomo di punta della macchina elettorale del partito nell'era Bassolino, e possibile candidato alle Europee. Indagato anche Gianfranco Nappi, capo della segreteria del governatore, ex segretario regionale dei Ds ed ex deputato. I loro uffici sono stati perquisiti. Entrambi giurano la propria innocenza: «Non si riesce a comprendere quali siano gli addebiti che mi vengono attribuiti. Sono del tutto sereno e convinto che le indagini dimostreranno la correttezza della mia attività», dice Cozzolino. «Sono estraneo ai fatti per i quali ho subito una perquisizione che, non a caso, ha dato esito negativo», commenta Nappi.
La magistratura sostiene di avere messo le mani su una fitta rete tessuta per corrompere amministratori locali, tecnici, funzionari e consulenti di enti pubblici, con l'obiettivo di ottenere il via libera alla costruzione della centrale di Pignataro Maggiore, in provincia di Caserta, e soprattutto un contributo di 6 milioni e 800 mila euro da parte della Regione. I registi dell'operazione, due imprenditori laziali, Renzo Bracciali e Giampiero Tombolillo, avevano costituito tre società (Biopower, Natural Energy e Energethic) per la costruzione dell'impianto fortemente osteggiata dalla popolazione locale e da alcuni amministratori locali. I due imprenditori, sostiene l'accusa, avrebbero pagato tangenti per ottenere il mega-finanziamento e le autorizzazioni che in realtà non avrebbero dovuto essere concesse, visto che le società non sarebbero state in regola con le norme previste per le concessioni. I soldi sarebbero arrivati da una società con sede a San Marino: Tombolillo e Bracciali l'avrebbero creata apposta per convogliare nelle tasche dei politici e dei funzionari i soldi provenienti da conti aperti in banche svizzere.
Va detto che la Regione non ha mai sborsato un euro: la Biopower, infatti, ha poi ottenuto un finanziamento dalla Unipol Merchant Bank. Ma gli «atti corruttivi», sostengono i magistrati, sono stati comunque compiuti. Per avere quei soldi gli imprenditori si sarebbero rivolti a un dirigente della Regione, Vincenzo Guerriero, che avrebbe intascato 50 mila euro, e a un ex consulente dell'amministrazion
e pubblica, Eugenio Di Santo, accusato di avere agevolato in cambio di 140 mila euro una serie di contatti con l'assessore Cozzolino. In manette sono finiti anche due funzionari del Genio Civile, che avrebbero consentito la costruzione della centrale non a norma con le norme antisismiche. Arresti domiciliari per un altro politico: Francesco Capobianco, ex assessore della giunta provinciale casertana di centrosinistra guidata, fino a qualche mese fa, da Alessandro De Franciscis, esponente della Margherita che ha lasciato l'incarico dopo la nomina a «medico permanente» del Santuario di Lourdes: il suo compito, oggi, è di avviare le istruttorie per la verifica dei miracoli.
Nel 2007 la Procura della Repubblica di Napoli ipotizza i reati di truffa aggravata e frode per 28 persone, tra cui il presidente della Campania Antonio Bassolino. Indagato anche il ministro dell'Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio. Nel 2008 25 persone vengono tratte agli arresti domiciliari: tra loro funzionari come Marta Di Gennaro, vice di Bertolaso commissario ai rifiuti.

La Stampa 29 Aprile 2009 articolo di FULVIO MILONE

lunedì 27 aprile 2009

Cambiare Energia

Per non entrare nella contraddizione assurda di questo sistema capitalistico, in teoria noi ambientalisti convinti e contrari a ogni centrale che brucia e che è quindi da considerarsi non rinnovabile, dovremmo opporci nell'acquistare energia da società che la producono con Centrali Termoelettriche (ovvero la maggioranza esclusiva in Italia) e rivolgerci da bravi clienti a società che investono il loro capitale nella produzione di energia esclusivamente da Fonti rinnovabili.
Fino a poco fa sapevo che esisteva una società, denominata "la 220", che produceva energia da due impianti, uno Idroelettrico e l'altro solare.
Oggi provo a cercare sul motore di ricerca questa società, spinto anche dalla volontà di cambiare il gestore, invece ho trovato questi due articoli:
Scopro che, è stata inglobata nella Green Network S.p.A. di Piero Saulli come potete leggere da COMUNICATO.
Così scopro che "la 220", questa piccola società non è sopravvissuta ai colossi industriali multinazionali dell'energia, e inglobata nella Green Network S.P.A. entra in collaborazione con la società Modula Power spa che costruisce impianti a ciclo co-generativo, ovvero centrali termoelettriche a Turbogas, come potete vedere all' interno della società ci sono:
  • Modula S.r.l. società uni personale: attività vendita di energia elettrica a Clienti finali; partecipazione del 100%.
  • Solèrgys S.p.A. : realizzazione di impianti fotovoltaici in Joint Venture con Api Nòva Energia; partecipazione del 49% .
  • Modula Power S.p.A. società uni personale: attività di costruzione di impianti a fonti convenzionali (es. cicli co-generativi); partecipazione al 100%.
  • La Scossa S.r.l. società uni personale : sviluppo progetti di efficienza energetica finalizzati all’ottenimento di TEE o Certificati Bianchi e cessione degli stessi per il tramite del mercato regolamentato dal GME o tramite contrattazione bilaterale con soggetti terzi; partecipazione al 100%.
  • La Luce S.p.A. : vendita di energia elettrica ai Clienti fidelizzati Bricofer; partecipazione al 43%.
  • Green Network Sud S.r.l. : vendita e sviluppo nell’Italia meridionale, in particolare nella regione Sicilia; partecipazione al 100%.
Allora provo a cercare altre soluzioni e vedo che c'è la LIFE GATE piattaforma riconosciuta nell’ambito dell’eco-sostenibilità, che ha allargato il commercio anche nell' attività di vendita d'energia elettrica(vedi il link) oltre che continuare ad essere un portale web, radio e Magazine. Ma rimango insoddisfatto anche di questa, perché LIFE GATE energia si combina all’affidabilità di Edison, la prima società di energia elettrica fondata in Europa nel 1881, leader in Italia nel settore energetico che pur se produce 1020 MW di energia da Idroelettrico e molta ma molta ne produce con il TERMOELETTRICO tra cui le Turbogas & Inceneritori , sia direttamente che attraverso le partecipazioni della società, la quale si rivolge a Edipower Spa,che ne possiede una partecipazione del 50% .
Gli altri soci di Edipower sono A2A (20%), la svizzera Atel (20%) e Iride (10%).
Se poi vai a considerare il Consiglio d'Amministrazione:
  • Presidente: Giuliano Zuccoli
  • Amministratore delegato: Umberto Quadrino
  • Consigliere: Marc Boudier
  • Consigliere: Daniel Camus
  • Consigliere: Mario Cocchi
  • Consigliere: Gregorio Gitti
  • Consigliere: Pierre Gadonneix
  • Consigliere: Gian Maria Gros-Pietro
  • Consigliere: Marco Merler
  • Consigliere: Renato Ravanelli
  • Consigliere: Paolo Rossetti
  • Consigliere: Andrea Viero
  • Consigliere: Gerard Wolf

Dati consob al 27/02/2009

Trovi delle connessioni con : Fiat, Telecom, Ansaldo, Milano e Alleanza Assicurazioni, Intesa San Paolo, Banca Generali, Banco piccolo credito Valtellinese.

Fonte: Mappa del potere

Beh abbiamo capito l'EDISON è una delle più grandi Società che in Italia detengono la grande fetta di mercato! Passiamo all'ultima società di energie rinnovabili al 100%: flyenergia.it così c'è scritto sul sito, ma vedendo bene anche questa produce energia con le turbogas! Allora come bisogna comportarsi per essere un bravo consumatore ambientlista?

Decisioni importanti

La decisione della Turbogas di Pontinia è in mano a dei tecnici dell’Ufficio Via (Valutazione Impatto Ambientale) del ministero dell'Ambiente, ciò è quanto scritto sull' articolo :
Turbogas in salita

Quindi da oggi inizia l'operazione "preghiera continua", perché se dovessero decidere di rifare tutto il procedimento, l’obbiettivo dell'Acea di ottenere l’autorizzazione si allungherebbe di svariati anni.
Speriamo bene
, speriamo che il gioco d'azzardo dei politicanti che cercano voti e clienti in questo territorio si concluda con un piacevole risultato per la difesa della nostra salute e del futuro dei nostri figli.

Per chi vuole approfondire l'argomento :
DIOSSINE, AMBIENTE E SALUTE di Federico Valerio

Il bluff della politica

Il bluff del premier: l'inceneritore non è mai partito
Il presidente Silvio Berlusconi è uno che mantiene le sue promesse. In più di una conferenza a Napoli aveva, infatti, ripetuto che l'inceneritore di Acerra avrebbe inquinato quanto tre macchine di media cilindrata, e fino a questo momento bisogna dargli atto di essere dalla parte della ragione: l'impianto consuma anche meno, visto che é praticamente spento. Gli interruttori sarebbero bloccati dal 27 marzo, appena il giorno dopo la sua inaugurazione in pompa magna, quando il premier, con mezzo esecutivo al seguito, ha puntato le telecamere sui rifiuti che entravano nei forni. Questo almeno è quanto denunciano i comitati contro l'inceneritore e la Rete campana rifiuti e ambiente.
«Non che la cosa ci dispiaccia, ribadiamo che l'ecomostro non deve partire - spiega l'avvocato Tommaso Esposito - ma è la prova di quello che abbiamo sempre detto: è stata solo una grande operazione mediatica, non c'erano le condizioni per avviare l'impianto che tra l'altro è tecnologicamente vetusto e non rispetta le 27 prescrizioni richieste anni addietro dalla commissione ambiente del senato».

Effettivamente cliccando sul sito dell'Osservatorio ambientale (www.emergenzarifiuticampania.it), dove il team ufficiale della presidenza del consiglio monitora i livelli di inquinamento dell'impianto, dalle 3 live cam puntate 24 ore su 24, sull'ingresso, sull'avanfossa, sui camini, sembra tutto spento. Inoltre sul sito dell'Arpac (www.arpacampania.it), i dati sulle emissioni di materiali inquinanti nei pozzi d'acqua, del suolo, dell'aria, che dovrebbero essere aggiornati quotidianamente, sono fermi al 26 marzo. Il sottosegretario Guido Bertolaso ha inviato una lettera a ogni famiglia di Acerra e di San Felice al Cancello, datata 31 marzo 2007, in cui informava la cittadinanza che dalla settimana prima il termovalorizzatore era entrato in funzione. «Una lettera - continua Esposito - in cui saluta con un "cordialmente vostro" e in cui compare anche la firma del responsabile della cooperativa Partenope, l'A2A, che gestisce l'impianto, non garantisce e non tranquillizza nessuno. Anzi noi sappiamo addirittura che per il momento ad Acerra non si produce energia elettrica e che, come previsto dal contratto, non sarà possibile farlo fino al prossimo dicembre. Appare dunque evidente che l'accensione dei forni è stata solo un momento di propaganda».
Dalla struttura del commissario straordinario di governo però hanno la loro versione dei fatti: «L'impianto funziona - dice al telefono un portavoce di Bertolaso - e stiamo procedendo spediti, esattamente come indicato più di una volta pubblicamente e con i nostri comunicati. Abbiamo sempre specificato, infatti, che il termovalorizzatore sarebbe entrato a regime non prima dell'estate, e che in questo periodo avremmo semplicemente continuato a testare la prima linea, e come avviene in questi giorni anche la seconda e la terza». Ma perché allora inaugurare Acerra prima di metterla in funzione? «E' stata presa questa decisione - precisa il portavoce - per l'alto valore simbolico della struttura e anche per non inficiare il rapporto di fiducia con i cittadini che avrebbero visto entrare i rifiuti nell'impianto senza essere avvisati».
Dalla Rete campana però restano sulle loro posizioni:
«Se è simbolico avviare un impianto - incalza Mario Avoletta - allora vuol dire che non è necessario a uscire dalla crisi. D'altra parte dalla struttura del sottosegretario non hanno mai risposto alla nostra richiesta di un incontro pubblico, in cui esperti internazionali, che hanno partecipato al meeting mondiale Zerowaste 2009 tenuto a Napoli, sarebbero disposti a esporre, gratuitamente, un piano alternativo che non prevede discariche né inceneritori».

I comitati dunque non mollano e anzi sono pronti con un'altra iniziativa partita in tutto il paese tramite l'Associazione diritto al futuro e le reti nazionali rifiuti zero: «Chiediamo legalmente e individualmente - spiega Esposito - di recuperare quanto indebitamente percepito, tramite bolletta Enel, per finanziare i Cip6». Gli attivisti infatti denunciano come l'Italia abbia male applicato la direttiva dell'Ue sulle fonti rinnovabili, facendo rientrare anche i petrolieri e gli inceneritori negli incentivi, che rappresentano circa il 7% delle fatture pagate dai cittadini.

Fonte: Il Manifesto.it
Articolo di Francesca Pilla - NAPOLI

sabato 25 aprile 2009

25 APRILE: NOI RESISTIAMO!

Resistiamo a quest'aria gonfia di polveri inquinanti.
Resistiamo al fatto di avere l'acqua prigioniera dei padroni e resistiamo all'inquinamento che la sta facendo diventare estinta.
Resistiamo a questo sistema consumistico che annulla ogni contatto con la gente.
Resistiamo all'idea che una persona deve pensare di andare al lavoro e rischiare la vita.
Resistiamo a questa mappa del potere.
Resistiamo alla mappa dei tumori.
Resistiamo alla costruzione di Turbogas e Inceneritori.
Resistiamo alle 2 centrali nucleari poste nella nostra provincia, come torri di guardia alla nostra salute .
Resistiamo alle continue infiltrazioni di criminalità organizzata che passano con il contributo delle amministrazioni.
Resistiamo al fatto che il Comune diventi sempre più una S.P.A
Resistiamo all'oltraggiosa idea di cambiare la Carta Costituzionale.
Resistiamo alle multinazionali del potere che vogliono decidere cosa dobbiamo mangiare con i loro esperimenti OGM.
Resistiamo alle indifferenze di chi il potere lo muove per i propri interessi.
Resistiamo per atti di violenza e discriminazione verso persone e animali.

Il Resistere ogni giorno alle continue ingiustizie che vengono a sbattere contro le nostre realtà, è un atto di grande difesa, viviamo in questi involucri che ci separano da tutto il marcio che esiste, ma se osiamo uscirne fuori, avvertiamo lo stato alterato delle cose e impulsivamente agiamo con il Resistere.

Oggi è una data importante, Il 25 aprile del 1945 Milano e Torino venivano liberate dall'oppressione nazi-fascista e contemporaneamente venivano gettate le basi della nostra repubblica democratica, che divenne effettiva con l'entrata in vigore della Costituzione della Repubblica Italiana del 1 gennaio 1948.

Ogni anno questa ricorrenza viene spesso infangata o disprezzata al tal punto di non considerarla. In tutti questi anni si sono accumulate resistenze su resistenze e oggi ci troviamo difronte a mille problematiche tutte da risolvere.
Il nostro Resistere deve esser ribaltato in un cambiamento. Deve farci uscire da quell'involucro e farci sentire LIBERI nella nostra realtà, qualsiasi sia.

Questa sera presso il TEATRO FELLINI DI PONTINIA:

L’Associazione arci "Anonima Scrittori” presenta la 4^ ediz. del concorso di racconti “(r)esistenza 2009 – manuale di storie contemporanee” con lo spettacolo electro-reading accompagnato dai The Low Cost, un gruppo post-rock romano e la lettura davanti al pubblico del Fellini (circa 150 abbonati e una media spettatori di 250), dei racconti selezionati dal Comitato di redazione. Ingresso gratuito con sottoscrizione da devolvere alla protezione civile di Pontinia a sostegno delle zone colpite dal terremoto.

venerdì 24 aprile 2009

SEMPREVISA, 2 Maggio Alternativo



"Un paese di pianura per quanto sia bello, non lo fu mai ai miei occhi. Ho bisogno di torrenti, di rocce, di pini selvatici, di boschi neri, di montagne, di cammini dirupati ardui da salire e da discendere, di precipizi d'intorno che mi infondano molta paura.

Jean-Jacques Rosseau
"

Compagni, cittadini, fratelli, partigiani, simpatizzanti,la montagna ha da sempre rappresentato per l'uomo momento di riflessione, luogo di tempratura della propria indole e occasione di divertirsi in modo sano.
Sul cammino per la via che da Bassiano conduce alla Semprevisa, il monte più alto dei Lepini, c'è un vecchio rifugio, qui in foto:



Fino a qualche anno fa questa costruzione era totalmente abbandonata a sé stessa; tempo fa qualche anima buona (volontari, né CAI né CFS) se ne prese occasionalmente cura, ma non è abbastanza. A causa di un facile accesso alle automobili, il posto è spesso maltrattato da persone che poco hanno a che vedere con lo spirito solidale e di rispetto tipico della montagna.

Ed ecco l'idea per passare una giornata diversa: pensavamo di raccogliere qualche soldo, nell'ordine dei 5-10€ a testa, per comprare, oltre che cibo e vino per la più classica delle braciolate (non escludendo pasta e verdure per i non-carnivori), qualche oggetto di prima necessità (accette, posate, vecchi comodini, conserve, cibo non deperibile) da lasciare nel rifugio, magari cogliendo un'occasione per dare (sarebbe il lusso dei lussi) una riverniciata all'interno.

Più in basso la strada che occorre percorrere se volete giungere al rifugio con l'automobile, anche se suggeriamo di farsela a piedi, alla ecosostenibile maniera, per godersi meglio il panorama e l'atmosfera della montagna.

Per partecipare
, attivamente o spiritualmente, inviate una vostra adesione agli indirizzi email sottoelencati, comunicando la tipologia di oggetti che si vogliono portare per il rifugio e/o l'ammontare del contributo in vile denaro. Siate tempestivi! Così avremo la possibilità di organizzare il tutto nel migliore dei modi. Lasciate inoltre le vostre mail in modo da rendere facile la comunicazione.

La partenza è prevista da Latina, il 2 maggio prossimo per le 8:00. Ritorno libero.

Per informazioni e contributi:

Gabriele
320 7159561
gabriele.primavera@hotmail.it

Francesco
329 8876629
gandalf_the_grey@hotmail.it

mercoledì 22 aprile 2009

IL GIORNO DELLA TERRA: ATTIVATI PER IL CLIMA!



Greenpeace spaccia speranza come l'unica sostanza che ci possa far attraversare questo momento così pesante e angoscioso, il pianeta terra è in crisi, e non è quella che vogliono farci credere in tv, la terra ha bisogno per poter continuare a vivere del nostro aiuto, dei nostri micro cambiamenti. Gli effetti dei cambiamenti climatici possono sembrare a qualcuno senza appello. Così parla Greenpeace, penso una delle poche o forse l'unica che si batte pesantemente per il clima, come potete aver visto nel filmato.
E gli italiani cosa percepiscono da queste proteste? Cosa fanno per poter dare una svolta a questo modus operandi? Cosa fanno per cambiare la storia, la realtà? Per abolire questa forsennata guerra che distrugge le nostre risorse per arricchire i conti bancari dispersi in centomila paradisi fiscali di quella minoranza di ricchi che governa il pianeta?
E noi a Pontinia come ci comportiamo? Cosa facciamo per sentirci ogni giorno più vicini al pianeta, più sensibili e rispettosi verso le popolazioni povere e sfruttate? Come ci comportiamo davanti a questa realtà distruttiva?

Forse sono l'unico che continua a farneticare e a pensare di adottare un comportamento che rispetti il pianeta dove vivo, beh, spero proprio di no! Spero di poter conoscere altre persone che vivono in questo territorio stra martoriato dal sistema industriale (vi ricordo che viviamo in mezzo a 2 centrali nucleari) e di poter condividere un giorno lo stesso comportamento!

Intanto, alcuni semplici consigli su Ecoalfabeta cosa si potrebbe fare oggi (e magari anche domani, dopodomani ecc)
1. Preferire la bicicletta e i mezzi pubblici all'automobile;
2. Mangiare cibo biologico;
3. Non mangiare prodotti animali;
4. Non guardare la televisione;
5. Lavorare un po' di meno;
6. Se il meteo lo consente, passare almeno una mezz'ora in campagna, in un parco o in un giardino senza fare nulla oltre a guardare le piante, la natura e le nuvole.

martedì 21 aprile 2009

Rifiuti elettronici, Greenpeace li porta dalla Prestigiacomo

Se la Prestigiacomo non va dai rifiuti, sono i rifiuti ad andare dalla Prestigiacomo: è questo il significato sotteso della provocatorio blitz al Ministero dell’Ambiente operato dagli attivisti di Greenpeace. Il report dell’azione dimostrativa tratto dal sito web della sezione italiana dell’associazione ambientalista



Sulla questione della raccolta di rifiuti elettronici la ministra Prestigiacomo fa la bella addormentata. Così abbiamo portato davanti al suo ufficio computer distrutti, vecchie stampanti e monitor. Un esempio dei tanti centri di raccolta irregolari che avvelenano l’Italia. Pc distrutti, accatastati a terra, stampanti, monitor che rilasciano le sostanze pericolose nel terreno, zone incendiate o razziate da sciacalli che cercano di ricavarne rame o argento.
Secondo i dati della nostra inchiesta questo è lo scenario che rispecchia lo stato dell’ottanta per cento dei centri di raccolta di rifiuti elettronici (cdr) in Italia. Al centro di questo scenario desolante ricreato dagli attivisti davanti all’ingresso del Ministero dell’Ambiente, un’attivista vestita da bella addormentata simboleggia la ministra Prestigiacomo che, nonostante denunce e sollecitazioni, rimane inerte.
Alta tecnologia diventa alta tossicità se i rifiuti elettronici, in continuo aumento, non sono gestiti correttamente e rilasciano nel territorio sostanze tossiche per la salute di tutti.
Chiediamo al ministro dell’Ambiente di fare il proprio lavoro e provvedere subito ad attuare gli anelli mancanti del sistema di gestione dei rifiuti elettronici. È da febbraio che sollecitiamo il ministro a emanare il decreto che impone ai negozianti di ritirare gratuitamente un prodotto vecchio in caso di acquisto di un nuovo articolo di consumo. Ma ancora siamo in attesa nonostante questo provvedimento fosse previsto nel febbraio 2008. Scrivi anche tu al Ministro!
“Hi-Tox! Un’indagine sulla raccolta dei rifiuti elettronici” denuncia le irregolarità riscontrate in questa fase di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (o RAEE) in Italia. Oltre il 40 per cento dei centri di raccolta visitati da Greenpeace non rispetta assolutamente i requisiti di legge. Un altro 40 per cento circa ha avuto una valutazione mediocre. Solo il 20 per cento ha ottenuto un giudizio positivo e fra questi tre centri su otto schedati in Lombardia, tre aree di raccolta su sei della Toscana, due su cinque in Sardegna, uno su dodici in Sicilia e un CdR su otto in Campania.
Insomma, se un cittadino volesse smaltire un PC rotto (senza acquistarne uno nuovo) lo dovrebbe consegnare al centro di raccolta comunale o privato. Ma questo non sempre è possibile! I centri sono difficili da raggiungere, o addirittura inesistenti, molti sono abbandonati, o in condizioni di gestione pessima, che mettono a rischio il territorio che li ospita.

Fonti: La voce dell'emergenza - blog
Greenpeace

Vertenza CIP6

Continua il grande successo della vertenza nazionale promossa dall'Associazione Diritto al futuro e sostenuta dalla Rete Nazionale Rifiuti Zero.
Ad Aosta si e' tenuta la presentazione dell'avvio della raccolta, presso lo studio dell'Avvocato Navarra.

lunedì 20 aprile 2009

23 APRILE : appuntamento al TAR

23 aprile il primo appuntamento al TAR sul parere di incompatibilità territoriale delle centrali

Tombolillo, nella sua stragrande maggioranza, seguita a battersi con tutti i mezzi per impedire
insediamenti industriali nell'area di Mazzocchio che potrebbero danneggiare l'economia esistente e la stessa salute dei cittadini. Come ricorda Giorgio Libralato (Ecologia e territorio) il 23 aprile prossimo appuntamento al TAR che deciderà sul parere di incompatibilità delle due
centrali (turbogas e biomasse) rilasciato dal sindaco Tombolillo, sottolinea Libralato, si svolgerà la Conferenza unificata sulla centrale a biomasse alla luce delle relazioni prodotte dall'Amministrazione Provinciale e dal Comune di Pontinia. Gli altri appuntamenti sono previsti per il 9 giugno presso il Ministero per lo Sviluppo Economico e per il 23 luglio ancora al TAR che dovrà pronunciarsi sulla validità della procedura adottata dall'Amministrazione Provinciale a seguito del parere negativo firmato da Tombolillo, contrario al progetto della centrale a biomasse presentato dalla Società Pontinia Rinnovabili promotrice del ricorso all'organo amministrativo con la richiesta di un sostanzioso indennizzo in caso di mancato accoglimento. Libralato conclude chiedendo cosa pensano di queste centrali i cinque futuri candidati alla presidenza della Provincia: Cusani, Amici, Macci, Guidi, Panzarini. Ma anche la Regione
ha preso l'impegno ufficiale di bocciare tutti i progetti delle centrali elettriche a Mazzocchio perché inutili e pericolose.

Fonte : Latina Oggi

domenica 19 aprile 2009

Nuova Libera Associazione culturale "Cantiere Creativo"

E’ una libera associazione di fatto, apartitico, pacifista, con durata illimitata nel tempo e senza scopo di lucro. Nasce dall’idea di quattro studenti universitari con l’impegno intellettuale nel cinema, nell’arte, nelle scienze e nella musica e con la passione verso conoscenze che risiedono al di fuori dei comuni canali di comunicazione. Cantiere Creativo nasce con l’intento di aggregare le persone in un inedito tessuto socio-culturale: per vivere e ri-pensare gli spazi comuni, per ridare vita e nuova linfa alla conoscenza, alla creatività, al modo di intendere l’espressività. Lontani da un’idea di cultura "statica", esaltiamo il suo essere fluida, aperta ai cambiamenti, in perenne evoluzione.
La nostra idea di “ARTE” ha poco a che fare con la passiva fruizione ed è invece tesa allo stimolo di nuove riflessioni di portata sia locale che globale. Da qui proponiamo delle attività e degli incontri concepiti come cellule plasmabili dai diversi punti di vista dei partecipanti. Da qui la volontà di mettere a disposizione delle conoscenze all’insegna della CONDIVISIONE.

Cantiere Creativo propone:
  • Attività culturali: conferenze, dibattiti, proiezioni di film e documenti, concerti, attività ludiche e sociali, mostre di varie forme d’arte, happening.
  • Attività editoriale: pubblicazione di un foglio di libera espressione artistica-sociale aperiodico, pubblicazione di atti di conferenze e dibattiti, nonché degli studi e delle ricerche compiute, uso del blog come archivio multimediale delle attività.
Il programma:




Prevista per il 5 Giugno 2009 la settima giornata:
AMBIENTE, CONSUMISMO E STILI DI VITA ALTERNATIVI

Si può credere veramente che una crescita infinita in un pianeta finito sia possibile? La stretta relazione che esiste tra l’ambiente e il sistema consumistico ci ha portato a vedere con altri occhi lo stato delle cose. La sera del 5 Giugno 2009 alle ore 21.00 presso l’aula multimediale della biblioteca comunale si aprirà l’incontro con il titolo: “Ambiente, consumismo e stili di vita alternativi”. L’intento è quello di creare un dibattito e di apportare nuove conoscenze sul rapporto che intercorre tra il consumismo e l’ambiente. Con la visione di ”Story of the Stuff”, il mini documentario dell'ambientalista Annie Leonard che espone le connessioni tra un numero enorme di questioni ambientali e sociali, parleremo di situazioni critiche ambientali nel nostro territorio; la costruzione di una turbogas e di un termo-combustore a biomasse, anch’esse parte integrante del pensiero-sistema consumistico, sono l’esempio di un modello ormai giunto al declino. L’incontro continua con la visione di video-documentari-conferenze che mostrano l’aspetto dannoso di queste centrali sull’ambiente e sulla salute. Attraverso le conferenze di Paul Connett primo esponente mondiale del movimento “Rifiuti Zero”, porteremo a conoscenza la filosofia del movimento sulla problematica dei rifiuti. La teoria “Rifiuti Zero”, richiede un radicale cambiamento di mentalità per i cittadini, per gli imprenditori e per la pubblica amministrazione, in quanto l'obiettivo non è liberarsi dai rifiuti, ma assicurare l'attuazione di pratiche sostenibili con il corretto utilizzo delle materie prime sin dall'inizio del processo produttivo. Visioneremo in modo saliente le conferenze medico-scientifiche del professor Stefano Montanari, dal 2004 Direttore scientifico del laboratorio Nanodiagnostics di Modena. Portando in primo piano l’interdipendenza che esiste tra l’ambiente, l’inquinamento e la salute dell’uomo. Infine come da buona notizia, proporremo stili di vita alternativi seguendo le linee guida del movimento della decrescita felice. Movimento che parte dal presupposto che la correlazione tra crescita economica e benessere non sia necessariamente positiva, ma che esistano situazioni frequenti in cui ad un aumento del Prodotto interno lordo (PIL) si riscontra una diminuzione della qualità della vita. Fondatore del movimento in Italia è Maurizio Pallante, che a sua volta viene influenzato dal pensiero dei filosofi, sociologi e antropologi ed economisti francesi(vedi Serge Latouche, Bernard Maris, Belpomme Dominique, Cochet Yves) portatori del pensiero di decrescita serena.

Maurizio Pallante ...

La decrescita è elogio dell’ozio, della lentezza e della durata; rispetto del passato; consapevolezza che non c’è progresso senza conservazione; indifferenza alle mode e all’effimero; attingere al sapere della tradizione; non identificare il nuovo col meglio, il vecchio col sorpassato, il progresso con una sequenza di cesure, la conservazione con la chiusura mentale; non chiamare consumatori gli acquirenti, perché lo scopo dell’acquistare non è il consumo ma l’uso; distinguere la qualità dalla quantità; desiderare la gioia e non il divertimento; valorizzare la dimensione spirituale e affettiva; collaborare invece di competere; sostituire il fare finalizzato a fare sempre di più con un fare bene finalizzato alla contemplazione. La decrescita è la possibilità di realizzare un nuovo Rinascimento, che liberi le persone dal ruolo di strumenti della crescita economica e ri-collochi l’economia nel suo ruolo di gestione della casa comune a tutte le specie viventi in modo che tutti i suoi inquilini possano viverci al meglio.



sabato 18 aprile 2009

Chimere e Previsioni

Dal post del 9 Aprile 2009 su Pontinia ecologia e Territorio riporto le parole espresse dal dottor Filippelli (ACeaElectrabel Produzione spa) :
l' impianto rappresenta la miglior tecnologia, che bruciando gas non si ha alcun impatto significativo su aria e acqua, che le fonti rinnovabili sono una chimera e che non potranno mai sostituire la produzione di energia da fonti convenzionali.

Dal libro : Elogio della bicicletta di Ivan Illich

Gli indirizzi di politica energetica che verranno adottati nel decennio in corso determineranno la portata e il carattere delle relazioni sociali che una società potrà avere nel 2000. Una politica di bassi consumi di energia permette un'ampia scelta di stili di vita e di culture. Se invece una società opta per un elevato consumo di energia, le sue relazioni sociali non potranno che essere determinate dalla tecnocrazia e saranno degradanti comunque vengono etichettate, capitalistiche o socialiste.

Continua...

La diffusa convinzione che un'energia pulita e abbondante sarebbe la panacea di tutti i mali sociali è dovuta a un inganno politico, secondo cui l'equità e il consumo d'energia possono stare in correlazione all'infinito, almeno in certe condizioni politiche ideali. Vittime di questa illusione, tendiamo a ignorare qualunque limite sociale della crescita del consumo energetico. Ma se hanno ragione gli ecologi ad affermare che la potenza non metabolica è inquinante, è di fatto altrettanto inevitabile che, al di là d'una certa soglia, la potenza meccanica produca guasti.

venerdì 17 aprile 2009

Tipico Discorso Italiano

Il metanodotto arriva dalla montagna nel comune di Sezze deve attraversare il territorio del comune di Pontinia, espropriare terra e dunque lavoro ai contadini di Pontinia e Sezze, arrivare fino alla zona Industriale di Pontinia, creare energia. Dopodiché viene fatta partire attraverso l'elettrodotto di collegamento a quello più grande e i piloni dell'elettrodotto percorrono nuovamente il territorio di Pontinia per arrivare appunto all'altezza della migliara 47 sempre comune di Sezze.

Non voglio esser frainteso, per me queste centrali non devono esser costruite da nessuna parte, ci sono ben altre realtà per creare energia, ma ce ne sono tante altre per non sprecarla!

Questo è il tipico discorso Italiano, come avviene per le patate o per i pomodori o per i prodotti esotici che viaggiano su e giù per l'Europa e o per la nostra penisola, anche per l'energia, su e giù, da una parte all'altra, adottando la stessa strategia! Sprecare il più possibile!

Monologo della patatina (fritta)

di Carla Signoris

Beppe Grillo sostiene che le patate con cui si fanno le patatine Pai sono costrette a un lungo viaggio prima di finire nella mia pancia.
Si raccolgono in Germania, si lavano a Ragusa, poi tornano in Germania dove le affettano e da lì, affettate, vanno a Ginevra dove le friggono. Capolinea Genova, dove le imbustano e dove io, devota, le divoro!

I prodotti esotici, su e giù per l'Europa

Il piatto...Intelligente!

giovedì 16 aprile 2009

Aprilia di nuovo in strada. Festa di primavera NO TURBOGAS

Bio-idiozia

I biocarburanti? Una bio-idiozia.
La ricerca dell'International Council for Science


Bio-idiozia
. Così titola l'Economist un lungo articolo in cui boccia senza mezzi termini il boom dei biocarburanti. L'Economist si rifà allo studio recentemente pubblicato dal team di scienziati dell'International Council for Science (Icsu), una federazione di associazioni scientifiche.
Il recente boom dei biocarburanti ha generato numerosi allarmi: l'espansione delle colture agricole con finalità energetica, rischia di essere concorrenziale verso la produzione di cibo (e quindi minacciare la sicurezza alimentare nei paesi più poveri).
Come se non bastasse, la nuova ondata di espansione agricola minaccia le ultime foreste di pianura, e in particolare le foreste tobiere del Sud-est asiatico, con gravi impatti sulle specie viventi, sulla sopravvivenza delle comunità indigene e sullo stesso clima, dato che il prosciugamento delle paludi e il drenaggio della torba comportano il rilascio in atmosfera di grandi quantità di carbonio (CO2).

Lo studio dell'ICSU punta il dito su un'ulteriore minaccia dell'espansione agricola. Infatti conferma le conclusioni emerse dalle ricerche di
Paul Crutzen
, del Max Planck Institute di Magonza, il quale già nel 2007 aveva sostenuto come gran parte delle analisi sui biocarburanti sottovalutasse di tre o perfino di cinque volte gli effetti delle emissioni di biossido di diazoto (N2O).
Lo studio era stato considerato allarmistico, ma le ricerche condotte dall'ICSU ne riconfermano la validità: il grande quantitativo di N2O rilasciato dalla coltivazione di colza e mais basterebbe a annullare la riduzione delle emissioni di CO2. Malgrado il N2O non sia comune nell'atmosfera terrestre, è un potente gas serra, ben più dannoso (circa 300 volte) della CO2, e più persistente. Il professor Robert Howarth, della Cornell University e coautore del rapporto ICSU, sostiene come le conclusioni di Crutzen fossero sostanzialmente corrette.
















Il N2O è rilasciato da batteri che prosperano nel suolo e nelle acque ricche di azoto, proveniente dall'impiego massiccio di fertilizzanti. A partire dagli anni sessanta, l'impiego di fertilizzanti chimici in agricoltura è cresciuto di sei volte, e una parte consistente di questi composti chimici
viene dilavata e finisce nei corsi d'acqua. Le colture di mais in particolare, tendono a rilasciare maggiori quantità di azoto in quanto le radici di questa pianta assorbono il concime solo in alcuni mesi dell'anno.
Il rapporto del ICSU suggerisce come le emissioni di N2O causate dall'agricoltura, e non solo per la produzione di biocarburanti, abbiano un impatto sul clima molto più forte di quanto si ritenesse. Gli studi precedenti infatti avrebbero sottovalutato il ruolo del biossido di diazoto.

Secondo gli studi condotti da Alan Townsend, della University of Colorado, il disturbo del ciclo dell'azoto indotto dalle attività umane agirebbe in modo più rapido di quello del ciclo del carbonio. Esemplare è il caso dei biocarburanti, impiegati per ridurre il rilascio di carbonio, mentre comportano un ulteriore rilascio di biossido di diazoto.

Fonte articolo : Salvaleforeste.it

mercoledì 15 aprile 2009

Lo scontro, senza incontro

Perché nessuno si è chiesto da dove proviene la causa scatenante l'alta incidenza (ai massimi livelli) di morte per causa di tumori nel comune di Pontinia?!

Il Sindaco ha fatto più che bene a fare le prescrizioni sanitarie (la Rete dei cittadini è da tempo che consigliava di adottare questo strumento), è il nostro primo cittadino e in quanto tale ci deve tutelare, almeno per quanto riguarda la salute, per lo più è anche un Medico!

Visualizza la mappa dei registri tumori di popolazione

Prova a capire le indagini epidemiologiche, chiedi l'interrogazione sul sito
Banca dei Tumori in Italia


Ma inequivocabilmente sul Quotidiano locale troviamo
l'articolo che riporta lo : Scontro!

Perché mai? Ve lo siete chiesto?
Velo dico io: l'iter della centrale a Biomasse sarà il pezzo di carne da contesa per le prossime elezioni politiche amministrative nel nostro comune.
E' risaputo che i contatti con la società Pontinia Rinnovabili portano allo schieramento politico contrario quello del Sindaco, senza dimenticare che all'interno del gruppo politico di Tombolillo ci sono dei favorevoli al progetto! Comunque secondo me, la situazione "Centrale a Biomasse" andrà avanti per le lunghe, almeno spero!!!

Giudicate Voi!

A tutti i beoti che leggono il "Giornale", grazie ricambio l'insulto!

Giudicate un pò voi...

Dal Giornale:
"Con Beppe Grillo e Marco Travaglio tu odi i politici, odi i giornalisti, odi in generale e al tempo stesso trovi lavoro, trovi sesso e trovi anche soldi. La dimostrazione definitiva che Grillo e Travaglio sono solamente dei cinici commercianti di odio civile (da vendere a un ben individuato target di beoti, spesso poveri ragazzi in buona fede) è fornita una volta per tutte da beppegrillo.tv, sito non ufficiale dove i contenuti del blog ufficiale sono replicati per attirare lo stesso pubblico e quindi piazzargli prodotti degni del brand che rappresenta: impieghi inesistenti, illusioni, piccole truffe, dvd di Travaglio, pannolini e femmine dell’Est....
Sta di fatto che l’orrenda e ordinaria pubblicità, nel frattempo, è comparsa su beppegrillo.tv e sul gemello «marcotravaglio.tv», parenti illegittimi fondati non si sa da chi: e vai a sapere chi accidenti sia quell’Hernando Pereira che risulta aver registrato i domini. La grafica è diversa dal sito originale di Grillo, ma i contenuti pochissimo...
"

Continuate a giudicare voi...

"Riequilibrare Annozero, sospeso Vauro"
Santoro replica: "Censura sul vignettista"






Giudicate Voi!

Praga, bagno di folla per Obama

martedì 14 aprile 2009

REINTRODUCIAMO LA DEMOCRAZIA



Il Senatore Peterlini della Sudtiroler Volkspartei ha presentato un disegno di legge costituzionale per introdurre elementi di quella che è definita la "democrazia-diretta" (o semi-diretta) anche in Italia.
Vi raccomando di leggere il testo, che e' interessantissimo.
Qui, al sito del Senato della Repubblica.

In cosa consiste, in poche parole, la proposta?


1. Introduzione del Referendum senza quorum
2. Introduzione del Referendum propositivo


Referendum senza quorum significa che chi "va al mare", si fida di chi invece si prende la briga di andare a votare, e che quindi i cittadini proponenti il referendum hanno molte più possibilità di vincere.

Referendum propositivo significa che viene eliminato il monopolio del potere legislativo da parte del Parlamento. Mentre ora si trova nelle mani di un gruppo ristretto di persone, spesso sempre le stesse e molte delle quali accomunate dagli stessi interessi (il Parlamento di fatto e' diventato monopolio di un numero ristrettissimo di partiti), con il referendum propositivo, affiancato a quello abrogativo in essere, il potere di fare le leggi diventa anche dei cittadini.

I cittadini avrebbero, finalmente, quello che in Svizzera si chiama: "diritto di iniziativa" ed esiste in questo paese dal 1848. Ma esiste anche in paesi come la California, diversi altri stati dell'Ovest, la Baviera in Germania..

Se questa proposta di legge venisse approvata, i cittadini avrebbero nelle mani un potere formidabile e questo CAMBIEREBBE RADICALMENTE LA POLITICA ed inevitabilmente la classe politica, che avrebbe cosi realmente il "fiato sul collo" dei cittadini, in grado di sostituirsi a loro in ogni momento!

Segnalato da Marco Giustini dal gruppo No-Inc

Leggi il post di Beppe Grillo... Il referendum "porcata" della Lega per capire cosa stanno decidendo in Camera e Senato per il referendum sulla legge elettorale.

Ultimo aggiornamento Ansa.it : Referendum: su data voto partita a poker Pdl, Pd e Lega

domenica 12 aprile 2009

una vittoria e un pareggio

di CHRISTIAN CAPUANI

Una vittoria e un pareggio per il Comune di Pontinia nella sfida contro la collocazione delle centrali termoelettriche sul suo territorio. Nella giornata campale di ieri il risultato più clamoroso viene dall'esito della prima seduta della conferenza dei servizi sul progetto della turbogas: la Regione Lazio si è presentata all'incontro convocato dal ministero dello Sviluppo economico affermando di non aver elementi a favore della realizzazione dell'impianto progettato dall'Acea Electrabel. Al Tar del Lazio, invece, si è conclusa con un nulla di fatto l'udienza sulla richiesta di sospensiva del parere negativo del sindaco Eligio Tombolillo in merito alla centrale a biomasse della Pontinia Rinnovabili.
Con la conferenza dei servizi di ieri il Comune di Pontinia compie un grande passo avanti nel respingere il progetto turbogas. L'autorizzazione unica all'installazione della centrale è infatti rilasciata dal Governo solo d'intesa con la Regione interessata, una cosiddetta “intesa forte” che risulta imprescindibile per l'ok definitivo all'impianto. Ad illustrare la posizione della Regione in conferenza dei servizi è stata la rappresentante dell'assessorato all'ambiente Giovanna Bargagna, che ha ricordato come il Consiglio regionale abbia deliberato nel gennaio 2008 la volontà di non concedere intese su progetti di centrali termoelettriche in assenza del piano energetico regionale.
L'incontro di ieri resta comunque una tappa interlocutoria della conferenza dei servizi, che sarà riconvocata entro sessanta giorni. Buone nuove per il Comune di Pontinia arrivano anche dalla volontà espressa dal ministero dell'ambiente di riconsiderare il proprio parere positivo nella procedura di Via (valutazione d'impatto ambientale) sulla base delle osservazioni presentate da amministrazione e privati cittadini. L'Acea Electrabel, da parte sua, conferma che l'impianto turbogas progettato rappresenta la miglior tecnologia esistente e lamenta un iter procedurale troppo lungo.
Si discuterà nel merito, invece, la richiesta di sospensiva sul parere negativo del Comune di Pontinia sul progetto della centrale a biomasse della Pontinia Rinnovabili. Il presidente del Tar del Lazio ha quindi spostato la discussione al 23 luglio. Per la Pontinia Rinnovabili il rinvio è il tentativo del tribunale amministrativo «di consentire un accordo tra le parti, considerato anche i milioni di euro richiesti come risarcimento». Per l'amministrazione locale è dovuto all'inutilità del giudizio di sospensiva, visto che ora il procedimento autorizzativo della centrale è nelle mani della Conferenza unificata, che dovrebbe decidere entro tre mesi. «La nostra società - dice la Pontinia Rinnovabili - si augura che la Provincia debba rivedere la propria posizione rilasciando l’Aia, anche al fine di non aggravare il danno già subito per il colpevole ritardo nel rilascio della autorizzazione».

10 Aprile 2009
Fonte dell'articolo: Il Messaggero

giovedì 9 aprile 2009

Responsabilità processuale delle associazioni : la legge Bavaglio

Allarme: niente più Tar per la tutela dell’ambiente

Riporto l'articolo di Anna Pacilli sul Quotidiano CARTA

Le associazioni ambientaliste che fanno ricorso sono avvisate: rischiano di pagare risarcimenti milionari. Lo dice una proposta di legge del Pdl, anticostituzionale e antidemocratica

E’ sufficiente un solo articolo, otto righe in tutto, per cancellare di fatto la possibilità per le associazioni ambientaliste, e per i cittadini, di far valere le ragioni della salvaguardia dell’ambiente, dei territori e della salute in sede giudiziaria. Lo dice l’articolo 1 della proposta di legge [pdl] «Modifica all’articolo 18 della legge 8 luglio 1986, n. 349, in materia di responsabilità processuale delle associazioni di protezione ambientale», presentata il 10 marzo da oltre cento deputati del Pdl [primo firmatario Michele Scandroglio]. In poche parole, se le associazioni fanno ricorso al Tar contro la realizzazione di un’opera, determinando la sospensione dei cantieri, ma poi il ricorso viene respinto, allora ne rispondono sia in sede civile sia con il risarcimento danni e le spese di giudizio. Per maggiore chiarezza, l’articolo 1 recita «Qualora il ricorso… sia respinto, alle associazioni soccombenti che hanno agito o resistito in giudizio con mala fede o con colpa grave si applicano le disposizioni dell’articolo 96 del codice di procedura civile. Qualora il ricorso… sia respinto perché manifestamente infondato, il giudice condanna le associazioni soccombenti al risarcimento del danno oltre che alle spese del giudizio».

Sostengono i deputati che se «da un lato, la spinta ambientalista ha determinato un continuo sviluppo della normativa di settore… dall’altro, le istanze ambientaliste hanno contribuito alla crescita di una diffusa attenzione al ‘territorio di riferimento’», determinando «un ritardo costante del ‘cantiere Italia’» per realizzare rigassificatori, termovalorizzatori, corridoi ferroviari, centrali a biomasse, elettrodotti, autostrade, discariche, inceneritori. A bloccarli, secondo i firmatari della pdl, sono semplici ricorsi al Tar, sufficienti «a impedire o a ritardare la realizzazione di opere pubbliche, senza che sia previsto alcuno strumento di responsabilizzazione delle associazioni di protezione ambientale, le quali, talvolta, presentano ricorsi pretestuosi, con il solo e unico scopo di impedire la realizzazione dell’opera pubblica». «Pertanto… al fine di evitare che ricorsi amministrativi, manifestamente infondati, siano presentati al solo fine di ritardare la realizzazione di opere pubbliche… si prevedono la responsabilità delle stesse associazioni per lite temeraria e il conseguente risarcimento del danno a vantaggio della pubblica amministrazione». Per inciso, ricordiamo che in Italia si contano sulla punta delle dita i risarcimenti per danni ambientali da parte di industrie che hanno provocato morti, malattie e disastri irreparabili; comunque, sempre per cifre irrilevanti.

«Una proposta di legge in assoluto contrasto con i principi comunitari di accesso alla giustizia – dice Vanessa Ranieri, presidente del Wwf Lazio – Ma soprattutto anticostituzionale», perché la possibilità di sospendere un’opera è inibita soltanto alle associazioni ambientaliste: dunque, la norma è discriminatoria. Oltre ai dubbi di costituzionalità, è evidente un’emergenza democratica. «Nessuno riesce a spiegare a cosa servono le grandi opere, ma intanto si pensa a punire i cittadini, sempre più soli a difendere il territorio, che vuol dire le famiglie, la salute, le aziende – dice Marzia del Movimento no coke alto Lazio, da anni impegnato contro la conversione a carbone della centrale Enel di Civitavecchia [Roma] – Se non si può neppure portare avanti una vertenza, questo significa ‘regime’. Ancora più grave il fatto che fra i firmatari della pdl ci sia un sindaco: è Giulio Marini, primo cittadino di Viterbo».

Legge Bavaglio
Altri post collegati: Responsabilità processuale alle associazioni

mercoledì 8 aprile 2009

Fallito il forum mondiale dell'acqua di Istanbul

Comunicato stampa

I movimenti internazionali fanno fallire il Forum Mondiale dell'Acqua di Istanbul


Il messaggio comune riportato dagli organi di stampa nazionali ed internazionali che parlano del fallimento del 5° Forum Mondiale delll'Acqua mette in risalto il lavoro del Forum Alternativo, che ha saputo sintetizzare le battaglie delle tante vertenze locali, dei movimenti sociali e delle organizzazioni ambientaliste, che in ogni parte del mondo, in questi anni, hanno lottato per il diritto all'accesso all'acqua e spesso riscosso successi nel contrasto alle forme di privatizzazione dell'acqua.

Che il Forum Mondiale dell'Acqua non abbia riconosciuto l'acqua come diritto umano non ha stupito nessuno, tantomeno chi come noi non ha mai riconosciuto la sua legittimità. Un'istituzione serva della Banca Mondiale e delle multinazionali non avrebbe mai potuto, ne ha mai espresso la volontà di raggiungere tale traguardo.

Uno degli obiettivi politici che ha animato i lavori del Forum Alternativo di Istanbul è stato quello di creare una spaccatura all'interno dei partecipanti al Vertice mondiale che ne mettesse in evidenza le gravissime ed insostenibili contraddizioni.

I 26 paesi che hanno dissentito dalla linea imposta dal Consiglio Mondiale dell'Acqua, firmando la dichiarazione alternativa che proclama l'acqua come diritto umano; i 16 Paesi che hanno riconosciuto l'illegittimità del Forum Mondiale; l'altissima partecipazione di istituzioni - governi locali, ministri, parlamentari europei e turchi, rappresentanti dell'Onu fra cui il Presidente dell'Assemblea Generale dell'ONU Miguel d'Escoto che ha formalizzato la sua posizione con una lettera - che hanno contribuito ai lavori del Forum Alternativo; la copertura mediatica internazionale che ha parlato dell'illegittimità del Forum ufficiale: sono tutti indici di come questo Quinto Forum Mondiale per l'Acqua sia fallito soprattutto grazie alla pressione di un movimento mondiale in difesa dell'acqua che oltretutto ha voluto essere presente al fianco dei movimenti turchi e curdi nella loro lotta contro il progetto GAP, e che ha ormai una fisionomia e una capacità politica definite e contundenti, in particolare nel panorama di declino del modello economico neoliberista, che sta dimostrando i suoi limiti e la sua crisi.

Come Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua, torniamo in Europa con un panorama peggiorato - vista l'ultima risoluzione del Parlamento Europeo riguardante l'acqua - e sono solo due, fino ad ora, i Paesi europei firmatari delle dichiarazioni alternative.
Ma torniamo forti di questi successi, che dobbiamo essere capaci di valorizzare in vista delle prossime elezioni europee.
Una priorità - vista l'importanza che ricopre l'Europa nel panorama strategico delle multinazionali dell'acqua - che è stata assunta da tutti i movimenti presenti al Forum Alternativo di Istanbul e che deve vedere la neonata Rete Europea agglomerarsi con nuove energie attorno a questo comune obiettivo.

Un sintesi di quanto avvenuto a Istanbul è racchiusa nelle parole pronunciate da Maude Barlow, Senior Advisor on Water Issues per l'Onu: "Abbiamo detto chiaramente in faccia a questi signori che il Forum è illegittimo, indemocratico, scorretto. Sono imbarazzati, disorganizzati, confusi. Noi abbiamo vinto!?.


Roma, 31 Marzo 2009


Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua

Leggi anche : forum mondiale dell'acqua privata

martedì 7 aprile 2009

Ultime notizie : Turbogas e Biomasse

Ieri sera presso il palazzo comunale di Pontinia si è svolta la riunione di coordinamento per la conferenza unificata che si svolgerà il 9 Aprile 2009 presso il Ministero dello sviluppo e delle attività produttive a Roma.

Il Sindaco Tombolillo : Il parere negativo, che ha espresso nell'ambito delle osservazioni sulle prerogative in materia sanitaria sono state depositate e in questo modo l'AIA si sposta dalla sede provinciale allo Stato-Regioni.
La ditta Pontinia Rinnovabili ha fatto ricorso al TAR citando il comune di Pontinia, la Provincia di Latina, il Sindaco Tombolillo, la Dottoressa Valle e l'Ingegnere Nardoni per una somma di ben 20 Milioni di Euro. Giovedi 9 Aprile si terrà presso il Ministero la prima discussione.
Il Sindaco Tombolillo fermo sulla sua posizione ha ribadito che secondo lo studio delle analisi dei dati del nostro distretto territoriale, le malattie : leucemie, tumori al polmone sono ai massimi livelli. Queste sono i dati che confermano il parere negativo alla costruzione di un combustore a biomasse che ha bisogno di bruciare 275.000 tonnelate di materiale organico e non solo per poter lavorare 8000 ore l'anno.

Sul caso Turbogas nell'ultima riunione al Ministero dell'Ambiente, sia il comune di Pontinia che la Provincia di Latina hanno espresso parere negativo, sulla compatibilità territoriale.
Anche per questo caso la multinazionale ACEA electrabell spa ha citato il comune di Pontinia e la provincia, per quasi 4 Milioni di Euro per il contenzioso sul parere che secondo la società deve esser espressa dai vigili del fuoco di Latina. Il 9 Aprile presso il Ministero è stata convocata la conferenza dei servizi conclusiva, ma per il Sindaco, c'è la sicurezza che questa venga rimandata per aggiornamenti. Staremo sintonizzati, per vedere cosa accadrà!

Durante l'intervento del Sindaco Tombolillo apprendiamo la notizia che finalmente ieri si è svolto il consiglio provinciale che ha votato unanime parere negativo per le Turbogas di Pontinia e Aprilia, rivedendo anche il piano energetico provinciale. Leggi articolo: Domenico Guidi:
"La centrale turbogas di Mazzocchio non è per nulla un buon investimento".

Alfonso Donnarumma nelle vesti di Avvocato difensore per le aziende coinvolte nella costruzione del metanodotto e dell'elettrodotto ci spiega il lavoro che sta portando avanti, i rilievi oggettivi e soggettivi che ha analizzato, vedono coinvolte aziende che hanno investito 30 anni della loro vita per realizzarsi e adesso si vedono depauperati dalla costruzione di queste opere accessorie. Attraverso Voli pindalici dimostriamo la difficoltà che abbiamo per risolvere questi problemi. Ma per fortuna che i Partigiani che cercano di evitare il disastro ambientale resistono!
Conclude ribadendo che bisogna rimanere in contatto e che bisogna far interessare l'intera popolazione anche con l'aiuto dei mass media.

L'avvocato De Angelis , definsore delle parti danneggiate sempre per gli espropri per le opere accessorie. Conferma le nostre teorie che ribadiamo ormai da anni, che queste opere passerebbero su una zona rossa che ha problemi carsici e di sinkhole, quindi la costruzione del metanodotto e dei tralicci dell'elettrodotto sono altamente pericolosi.

Giorgio Libralato
ci fa sapere che l'Acea si contraddice sulla compatibilità territoriale e che quest'ultima ha chiesto l'ingrandimento dell'elettrodotto, ciò significa che superando l'estensione di 10Km, quest'opera risulta soggetta a Valutazione d'Impatto Ambientale.

Anche il comune di Sezze ha partecipato alla riunione e riconferma la necessità di non abbassare la guardia anche per il pericolo che potremmo avere con il ritorno al nucleare sul nostro territorio.

PASSAPAROLA

lunedì 6 aprile 2009

La fine di Marrazzo, Presidente dei Cerroni Boys

Pubblichiamo l'ultimo articolo dell'Espresso sull'inceneritore di Albano.Ci sono le agghiaccianti rivelazioni della ASL di Albano, che denuncia il fortissimo aumento delle mortalità per l'inquinamento ambientale.Di fronte al fallimento del suo scellerato e delinquenziale piano rifiuti, Marrazzo non trova niente di meglio che attaccare i cittadini di Pavona, di Cecchina, di Albano e dei Casteli Romani che stanno lottando da mesi per difendere il proprio territorio e il proprio futuro.

Con le ultime dichiarazioni sull'Espresso Marrazzo chiude in modo vergognoso la sua misera carriera politica di Presidente dei Cerroni Boys.

Roma sepolta da una montagna di spazzatura
da L'Espresso

di Emiliano Fittipaldi

Le discariche piene. L'inceneritore bloccato dalla Asl. Le sostanze tossiche smaltite illegalmente. Le malattie in aumento. E il piano Marrazzo per il Lazio che rischia di saltare. Con effetti disastrosi.

Quando alla Regione hanno letto il documento-choc inviato dalla Asl, in molti si sono messi le mani nei capelli. Due paginette, dal contenuto agghiacciante, rischiano infatti di far saltare il Piano rifiuti del Lazio e far scivolare la capitale e le provincie tutte in una crisi simile a quella della Campania.

Il rapporto sostiene che ad Albano Laziale, paesone di 40 mila anime alle porte di Roma, le morti e i ricoveri ospedalieri per alcune gravi patologie toccano livelli record. Proprio ad Albano dovrebbe sorgere il nuovo gassificatore (progettato per bruciare 160 mila tonnellate di rifiuti l'anno) previsto dal piano che ha permesso al Lazio, lo scorso giugno, di uscire dal commissariamento dopo dieci anni di emergenza.

Il programma punta anche a un allargamento della grande discarica ormai satura. Ma il parere conclusivo dell'Asl Roma H è negativo, su tutta la linea. "Si dà atto", spiega il direttore Agostino Messineo, "che l'impianto tratterà unicamente Cdr. Tuttavia la possibilità che accadano evenienze "diverse" non appare, evidentemente, pura utopia. E l'ipotesi probabilistica che accadano situazioni critiche va considerata comunque sotto un profilo delle cautele da adottare in tema di opportuna distanza dalle abitazioni".

Il professore, finito nelle indagini sulle cliniche degli Angelucci, snocciola le tabelle di un recentissimo studio sulla salute della popolazione residente in città, che "L'espresso" ha potuto consultare.

Senza fare riferimento a esposizioni specifiche (ma più che la discarica, è al traffico caotico dell'Appia che guardano gli esperti), gli epidemiologi hanno osservato un eccesso di mortalità negli uomini superiore al 50 per cento sia per le malattie respiratorie che per quelle polmonari croniche, e un aumento del 60 per cento per le malattie dell'apparato genito-urinario. "Tali eccessi", si legge nel rapporto, "sono statisticamente significativi ". Non solo. Nel paese ci sono troppi tumori alla vescica e al sistema linfatico, mentre le donne muoiono più che nel resto della regione. A causa "di malattie cardiovascolari, ischemiche, malattie respiratorie e malattie dell'apparato genito- urinario".

Da togliere il fiato anche le statistiche sulle persone ricoverate, con "eccessi significativi osservati per le malattie dell'apparato respiratorio, in particolare per la Bcpo (la bronco pneumopatia cronica ostruttiva, ndr) e le malattie dell'apparato genitourinario".

Il gassificatore non s'ha da fare, la conclusione.

Troppi veleni in circolazione per consentire nuove emissioni. Secondo la Asl deve vincere il principio di precauzione, poiché i dati scientifici possono essere anche insufficienti, inconcludenti o incerti, ma la "valutazione scientifica indica possibili effetti inaccettabili e incoerenti".

Piero Marrazzo, governatore con delega ai rifiuti, ammette di essere molto preoccupato.

"Massima priorità alla salute dei cittadini e alla difesa del territorio. Ma aggiungo che senza Albano il piano rischia di saltare. La regione può cadere in un'emergenza grave. Capisco le critiche e le rimostranze degli ambientalisti, ma non vorrei che ci fossero in campo altri interessi che mirano a far saltare tutto. Un nuovo caso Napoli? Non sarei così tranchant, però i timori sono tanti: senza il gassificatore di Albano bisognerà correre rapidamente ai ripari".

Intanto il presidente ha già chiesto all'Arpa e agli epidemiologi della Asl E una nuova valutazione che possa rendere "inoffensiva" quella di Messineo, considerata priva di motivazioni "congrue".

Per ottenere comunque l'autorizzazione integrata ambientale necessaria a realizzare l'impianto. Traffici criminali. La battaglia della monnezza è solo agli inizi. Nel Lazio si giocano due partite parallele. Una sanitaria, l'altra politica ed economica.

Lo scandalo di Colleferro, l'inceneritore dove, secondo i pm di Velletri e i carabinieri del Noe, si bruciavano anche rifiuti tossici per produrre più elettricità, è solo la punta di un iceberg dalle dimensioni gigantesche.

Nemmeno fossimo a Gomorra, le forze dell'ordine negli ultimi mesi hanno trovato migliaia di tonnellate di sostanze tossiche in discariche non autorizzate, mentre in quasi tutte le procure regionali sono aperte indagini su traffico illecito di rifiuti e contaminazione ambientale.

A Malagrotta, ad Amatrice, nel Frusinate, a Viterbo, a Rieti.

Sempre più spesso si registrano infiltrazioni della criminalità organizzata. Acqua, falde, aria e terra sono, in alcune zone, completamente compromesse.

Tanto che dopo le indagini sugli abitanti della Valle del Sacco e quelli di Albano il dipartimento di epidemiologia darà il via a un monitoraggio a tappeto nei luoghi vicino a discariche, termovalorizzatori e altri impianti di trasformazione della spazzatura.

Alla ricerca di eventuali malformazioni, malattie e andamenti strani della mortalità degli abitanti.

"Ma non facciamo allarmismi, è un progetto nato due anni fa improntato alla trasparenza", dice il direttore del dipartimento di epidemiologia Carlo Perucci, impegnato anche per la valutazione dell'impatto del discusso termovalorizzatore di Acerra: "A tutt'oggi non c'è nessuna evidenza tra rifiuti, inceneritori e patologie. Ci sono alcuni sospetti su rari sarcomi e alcuni linfomi. Nel Lazio il problema numero uno è il traffico e, in certi casi, la gestione criminale dei rifiuti: oltre ai controlli sulla salute, dobbiamo essere sicuri su quello che arriva in discarica e negli inceneritori".

(02 aprile 2009)

domenica 5 aprile 2009

Riunione di coordinamento per la conferenza unificata della turbogas

Riunione di coordinamento per la conferenza unificata della turbogas

Lunedì 6 aprile alle ore 20.00
presso l’aula consiliare del comune di Pontinia, le amministrazioni comunali di Pontinia e Sezze interessate dal percorso delle opere connesse e dai relativi espropri del metanodotto e dall’elettrodotto a servizio della centrale a turbogas di Mazzocchio invitano gli interessati, le associazioni di categoria, i cittadini ricorrenti all’apposita riunione di coordinamento.

Leggi : Il 9 aprile il giorno delle centrali

sul blog PONTINIA ECOLOGIA E TERRITOIO

Il Fascismo in Italia si legittima di giorno in giorno

Nei Tg sono sparite le informazioni, vengono riportati bollettini di guerra e notizie veloci, concentrate e falsate di una realtà distorta che allontana sempre più l'italiano medio (quello del voto facile o anche detto voto utile) da una presa di coscienza.
Ormai, con l'avallo del governo, il silenzio (assenso) dell'opposizione, la poca informazione e la maggioranza della popolazione che non comprende quanto avviene, il fascismo si legittima di giorno in giorno.

Non pensate che sia una forma di dittatura voluta solo da politici di Destra! Quando si tratta di raggiungere il potere nel più breve tempo possibile, la forza prorompente dei parlamentari si abbatte come un ascia insanguinata sulle coscienze di quei pochi Italiani con il cervello salvo dalla nebulizzazione della Tv dei dipendenti servi pseudo-giornalisti. Ricordiamoci che la legge sul Segreto di Stato è stata legiferata in parlamento dal Governo Prodi! Nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri emanato in data 8 aprile 2008 con il titolo:

"Criteri per l'individuazione delle notizie, delle informazioni, dei documenti, degli atti, delle attività, delle cose e dei luoghi suscettibili di essere oggetto di segreto di Stato"

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale entrata in vigore il 1 maggio 2008, all'articolo 5 vengono indicate come materie suscettibili di essere oggetto di segreto di Stato quelle esemplificativamente elencate nell'allegato al decreto, nel quale, al punto 17, compaiono inaspettatamente anche "gli impianti civili per produzione di energia ed altre infrastrutture critiche". Vedi qui.

Ora con la nuova manovra distruggi associazioni di cittadini che rispettano e difendono l'ambiente, mi rendo conto leggendo l'atto parlamentare, che stiamo smuovendo un gran ben di roba, abbiamo fatto innervosire veramente qualcuno? E già, il governo incomincia ad avere paura di noi comuni cittadini e ricorre alle false e inutili parole: "NIMBY", ma avete visto chi c'è nel forum Nimby?
Gli imprenditori dal canto loro, s'innervosiscono e sparano cifre a portata di mano come risarcimento danni! 20 MILIONI??? Per la mancata costruzione della centrale a Biomasse e quasi 5 Milioni per la Turbogas!?

Il programma fascista intimidatorio del governo continua la sua corsa inarrestabile, non solo con proprie iniziative ma riportando anche in auge vecchie pratiche del ventennio.
Le ronde, approvate dal governo sotto la spinta della Lega (partito fascista mascherato di verde) ma anche da A.N. , per non escludere Forza Italia (coacervo di vari esponenti di ex partiti "fascisti" tra cui il senatore Ciarrapico).
Già sono pronte le prime ronde "professionali" con tutto il programma della guardia Nazionale un remake del Ovra (la polizia politica del fascismo), leggi l'articolo : "Guardia nazionale italiana", vecchi fascisti si riciclano.
Incominciano ad intensificarsi anche i cortei e presidi fascisti.
Oggi, a Milano ci sarà il raduno e, forse, due presidi da parte di Forza Nuova: Leggi l'articolo.