Se la Prestigiacomo non va dai rifiuti, sono i rifiuti ad andare dalla Prestigiacomo: è questo il significato sotteso della provocatorio blitz al Ministero dell’Ambiente operato dagli attivisti di Greenpeace. Il report dell’azione dimostrativa tratto dal sito web della sezione italiana dell’associazione ambientalista
Sulla questione della raccolta di rifiuti elettronici la ministra Prestigiacomo fa la bella addormentata. Così abbiamo portato davanti al suo ufficio computer distrutti, vecchie stampanti e monitor. Un esempio dei tanti centri di raccolta irregolari che avvelenano l’Italia. Pc distrutti, accatastati a terra, stampanti, monitor che rilasciano le sostanze pericolose nel terreno, zone incendiate o razziate da sciacalli che cercano di ricavarne rame o argento.
Secondo i dati della nostra inchiesta questo è lo scenario che rispecchia lo stato dell’ottanta per cento dei centri di raccolta di rifiuti elettronici (cdr) in Italia. Al centro di questo scenario desolante ricreato dagli attivisti davanti all’ingresso del Ministero dell’Ambiente, un’attivista vestita da bella addormentata simboleggia la ministra Prestigiacomo che, nonostante denunce e sollecitazioni, rimane inerte.
Alta tecnologia diventa alta tossicità se i rifiuti elettronici, in continuo aumento, non sono gestiti correttamente e rilasciano nel territorio sostanze tossiche per la salute di tutti.
Chiediamo al ministro dell’Ambiente di fare il proprio lavoro e provvedere subito ad attuare gli anelli mancanti del sistema di gestione dei rifiuti elettronici. È da febbraio che sollecitiamo il ministro a emanare il decreto che impone ai negozianti di ritirare gratuitamente un prodotto vecchio in caso di acquisto di un nuovo articolo di consumo. Ma ancora siamo in attesa nonostante questo provvedimento fosse previsto nel febbraio 2008. Scrivi anche tu al Ministro!
“Hi-Tox! Un’indagine sulla raccolta dei rifiuti elettronici” denuncia le irregolarità riscontrate in questa fase di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (o RAEE) in Italia. Oltre il 40 per cento dei centri di raccolta visitati da Greenpeace non rispetta assolutamente i requisiti di legge. Un altro 40 per cento circa ha avuto una valutazione mediocre. Solo il 20 per cento ha ottenuto un giudizio positivo e fra questi tre centri su otto schedati in Lombardia, tre aree di raccolta su sei della Toscana, due su cinque in Sardegna, uno su dodici in Sicilia e un CdR su otto in Campania.
Insomma, se un cittadino volesse smaltire un PC rotto (senza acquistarne uno nuovo) lo dovrebbe consegnare al centro di raccolta comunale o privato. Ma questo non sempre è possibile! I centri sono difficili da raggiungere, o addirittura inesistenti, molti sono abbandonati, o in condizioni di gestione pessima, che mettono a rischio il territorio che li ospita.
Fonti: La voce dell'emergenza - blog
Greenpeace
Wooow!!!
RispondiEliminaQuesta si che è una fantastica idea da rifare nel nostro comunello di Pontinia!!!
Altro che comunicati stampa della rete dei cittadini di Pontinia(senza offesa)che restano isolati e poco popoloari...
Ci vorrebbe più azione e più determinazione.
Non sto dicendo che è facile compiere un'azione così spettacolare se pur semplice, ma nemmeno impossibile!
Secondo me il problema di Pontinia è che c'è quasi un'etichetta da rispettare anche in azioni di protesta che dovrebbero invece sorgere spontanee.
Magari uno potrebbe rispondermi: allora xkè non ti muovi tu?!
E hai ragione, xkè non lo faccio?
Forse xkè mi sento un caso isolato(non unico, non parlo di ego personale), propositivo ma non coinvolgente...boh le risposte potrebbero essere tante.
Cmq sono del parere che se qualcuno si muoverà in tal senso, con azione intesa come protesta popolare dal basso, bè allora io ci sarò...
oppure chissà magari con un po di coraggio e fuck ai mille problemi che mi faccio, potrei essere io a muovere un polverone!
stay tuned : )
scusate il mini sfogo,
giovine sognatrice dell'agro pontino punta da zanzara
Eh Eh le zanzare nell'agro pontino pungono bene! E forse sono loro che riescono a darti tutta sta carica così frizzante! Ma chi sei?
RispondiEliminaCi vogliono delle proteste che escono fuori dal coro in questo paese, bisogna far suscitare qualche reazione attiva a questi spenti corpi che si muovono da bar a bar su roboanti motori ingombranti e fastidiosi!
all'anonima Wooow!!! quando avrai il coraggio d'esporti in prima persona con il tuo viso nome e cognome come ha fatto la Rete Cittadina di Pontinia a gennaio del 2007 con un'esposto alla Procura della Repubblica per denunciare la discarica di rifiuti in zona Gricilli-migliara 49-lungo Ufente allora potrai criticare giudicare l'operato altrui in merito alla difesa del territorio, difesa della quale molti cittadini si riempiono la bocca di parole senza partecipare fattivamente.
RispondiEliminaLuigi
Rete Cittadina Pontinia