sabato 30 ottobre 2010

ACQUA BENE COMUNE: 4 DICEMBRE 2010 GIORNATA DI MOBILITAZIONE MONDIALE

di seguito il Comunicato del Forum Acqua per le manifestazioni del 4 dicembre 2010

PER L'ACQUA PUBBLICA MORATORIA SUBITO
REFERENDUM: DIRITTO DI VOTO NEL 2011

Oltre un milione e quattrocentomila donne e uomini di questo Paese hanno firmato i tre quesiti referendari per la ripubblicizzazione dell'acqua, promossi dal Forum Italiano dei Movimentiper l'acqua e da una grandissima coalizione sociale raccolta nel Comitato Promotore. Hanno posto la loro firma per una battaglia di civiltà, per la tutela e l'accesso universale ad un bene comune, contro ogni forma di privatizzazione e di consegna al mercato di un bene essenziale alla vita.

Con la loro firma, quelle donne e quegli uomini hanno posto un'imprescindibile questione di democrazia: sulla gestione di un bene fondamentale per la vita : questa importante decisione non può essere delegata ad alcuno, ma deve appartenere a tutti attraverso il referendum.

Per questo, per non tradire la fiducia e le aspettative della popolazione, chiediamo la MORATORIA : un provvedimento di legge immediato che posticipi le scadenze previste dalla legge Ronchi e per la soppressione degli ATO..

La battaglia per l'cqua, per la sua riappropriazione sociale, per la sua gestione pubblica e partecipata, è di per se un valore che si inserisce in un orizzonte più vasto : quella della tutela dei diritti e dei beni comuni, della Madre Terra nostra casa comune!


VERSO CANCUN PER LA GIUSTIZIA SOCIALE E AMBIENTALE

Dal 29 novembre al 10 dicembre 2010 si riunirà a Cancun la 16° COP, dove nell'ambito dell'Onu, i Governi discuteranno su una delle grandi emergenze che il pianeta si trova ad affrontare: quella dei cambiamenti climatici di cui già oggi oltre 600 milioni di esseri umani, soprattutto nel Sud ma sempre più spesso anche nel Nord del mondo, subiscono le conseguenze negative dei disastri ambientali.
Un anno fa a Copenaghen, i governi dei paesi industrializzati decretarono il fallimento del COP 15 per i loro interessi speculativi e di profitto. In quella occasione, a Copenhagen e in tutto il mondo, ci furono grandi manifestazioni per dire responsabile è il sistema, non il clima, perché è l'insostenibile modello di sviluppo che domina il mondo a distruggere non solo il presente ma anche le speranze di futuro.
Per questo a Cancun, come nel mondo e in Italia, i movimenti sociali manifesteranno per dire a chiare lettere che se il clima fosse stato una banca sarebbe già stato salvato e che il cambiamento climatico si combatte con la giustizia sociale e ambientale.

Fonte: FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L'ACQUA

Vedi puntata ACQUA RUBATA su RAI.TV

giovedì 28 ottobre 2010

100 piazze per il clima anche a Pontinia


100 piazze per il clima

FESTA DELLE ENERGIE RINNOVABILI


GIORNATA NAZIONALE DI LOTTA ANTINUCLEARE E PACIFISTA PER IL PROSSIMO ANNIVERSARIO DEL VITTORIOSO REFERENDUM (8-9 NOVEMBRE 1987)

C'è anche Pontinia (Piazza Indipendenza) domenica mattina 31 ottobre continuiamo la raccolta di firme per la
PROPOSTA DI LEGGE sulle FONTI RINNOVABILI (si può firmare anche nei giorni feriali presso l'ufficio elettorale del comune di Pontinia durante l'orario di ufficio), continuiamo domenica 7 novembre con la distribuzione del materiale informat
ivo.

Domenica 7 novembre, di mattina, chi vorrà potrà indossare la tuta antinucleare e sventolare la bandiera.
Pontinia continua a resistere contro le centrali a turbogas e a biomasse


Fonte dell'articolo dal blog : Pontiniaecologia.blogspot.com
Fonte dell'immagine "100" dal sito: nuovosoldo.wordpress.com

venerdì 22 ottobre 2010

BIODIVERSAMENTE AL PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO

In occasione del Summit Mondiale sulla Biodiversità Il Parco del Circeo aderisce a BIODIVERSAMENTE, iniziativa nazionale del WWF Italia.

Visite guidate gratuite sabato 23 e domenica 24 Ottobre

IL PROGRAMMA
23 ottobre 2010

Museo (presso il Centro visitatori del Parco)
Centro Visitatori del Parco, Sabaudia, Via Carlo Alberto 107
Visite guidate gratuite, in collaborazione con l’Istituto PANGEA, con partenza ogni 30 minuti dalle ore 10 alle ore 13 (ultima partenza alle ore 12.30) e dalle ore 14.00 alle ore 17.00 (con ultima partenza alle ore 16.30). La visita dura circa 30 min.

Il sentiero Foresta fino al Lago di Paola
Partenza dal Museo del Parco, Sabaudia, Via Carlo Alberto 107.
Visite guidate gratuite, in collaborazione con l’Istituto PANGEA, alla scoperta di un tratto della foresta planiziaria del Circeo fino al lago di Paola. Alle ore 10,30 ed alle 14,30; la visita durerà circa 2 h e 30.

Il lago di Fogliano
Partenza da Bogo Fogliano, Latina, ingresso dalla Strada Litoranea
Visite guidate gratuite, in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, alla scoperta di una delle zone umide più importanti del centro Italia. Alle ore 10.30 ed alle ore 12.00; l’escursione durerà circa 1 ora.

24 ottobre 2010

Nel cuore della Foresta del Circeo
Partenza alle ore 10,30 da Cerasella, ingresso dalla Via Pontina.
Visita guidata gratuita, in collaborazione con il dipartimento di biologia ambientale dell’Università la Sapienza di Roma, alla scoperta della più importante Foresta planiziaria d’Italia con visita anche alle cosìddette “piscine”. L’escursione durerà circa 2 ore e 30

Fonte della notizia: http://www.wwf.it
Fonte dell'immagine: http://www.pronatura.ch

Presentazione del libro "La corsa della green economy"

Sabato 23 Ottobre 2010 presso Sala convegni Coop- Piazzale Coop - Via Appia - Terracina. Dalle Ore 18.00
Il Terracina Social Forum presenta:

Il 2008-2009 è stato il biennio della grande crisi economica, ma anche il trampolino di lancio della green economy. L’economia verde cresce e di rafforza, moltiplica i posti di lavoro mentre i comparti produttivi tradizionali soffrono.
Ma quali sono i suoi confini? E in che modo sta cambiando la nostra vita quotidiana?
A queste domande risponde il libro di Antonio Cianciullo e Gianni Silvestrini che, attraverso l’analisi di 23 storie esemplari, racconta la corsa della green economy sostenuta da tanti soggetti diversi: aziende che evitano il fallimento spingendo sull’innovazione, colossi industriali che si convertono all’efficienza, città che sperimentano il modello low carbon. Ad accomunarli è la capacità di immaginare un futuro in cui si possa vivere e lavorare in modo più sicuro, più sano e più piacevole.

Dei due autori sarà presente Antonio Cianciullo.
ANTONIO CIANCIULLO è inviato di Repubblica. Per conto del giornale segue da oltre 25 anni i temi ambientali e ha partecipato ai principali appuntamenti internazionali: dalle conferenze sull’ozono negli anni Ottanta all’Earth Summit di Rio de Janeiro del 1992, dai reportage sui grandi disastri petroliferi ai vertici sul cambiamento climatico. È laureato in filosofia. Per la sua attività ha vinto numerosi premi. Tra i suoi libri Atti contro natura (Feltrinelli, 1992), Ecomafia (Editori Riuniti, 1995, con Enrico Fontana), Far soldi con l’ambiente (Sperling & Kupfer, 1996, con Giorgio Lonardi), Il grande caldo (Ponte alle Grazie, 2004), Soft economy (Rizzoli, 2005, con Ermete Realacci).
GIANNI SILVESTRINI, ricercatore del CNR, è direttore scientifico del Kyoto Club e della rivista QualEnergia. Autore di numerosi articoli scientifici, coordina il master “Ridef – energia per Kyoto” del Politecnico di Milano. Ha vinto l’“European solar prize 2001” ed è stato eletto nel Consiglio Direttivo dell’European Council for an Energy Efficient Economy. Ha ricoperto la funzione di direttore generale presso il Ministero dell’Ambiente e di consigliere per le fonti rinnovabili del Ministro dello Sviluppo Economico Pier Luigi Bersani. È presidente di Exalto, una nuova società della green economy.

Partecipa all'incontro su http://www.facebook.com/

giovedì 21 ottobre 2010

Pontinia, Incendio di rifiuti sulla Migliara 49

Pontinia, l’area nel degrado da anni: problema irrisolvibile
Discarica in fiamme
A fuoco i pneumatici scaricati sulla Migliara 49

PUNTUALE come l'alba è arrivato l'incendio che ha distrutto tutti i copertoni e tutto il resto del campionario di rifiuti che si trova lungo la Migliara 49 nel comune di Pontinia. Il fuoco, sulle cui origini dolose non ci sono dubbi, vista la pioggia che è caduta questi giorni, è scoppiato nel primo pomeriggio di martedì ed è andato avanti fino a sera. Nessuno lì vicino ha visto niente. E nessuno lì vicino ha pensato di chiamare i Vigili del Fuoco mentre un denso fumo nero si alzava. Quando sono arrivati i ragazzi del Consiglio dei Giovani di Pontinia, le fiamme oramai erano quasi spente. Rimaneva solo il fumo che portava in giro per le campagne il suo carico tossico.
E mentre la politica dei «grandi» pensa ad altro, una soluzione al problema dei sversamenti dei rifiuti potrebbe arrivare dal Consiglio dei Giovani, in collaborazione con la Provincia di Latina e l'Unione Europea. Infatti, dopo la presentazione del progetto Otesha, firmato da Matteo Lovato, Ilenia Zuccaro e da Gianpaolo Danieli e Annalisa Medici dell'associazione Cantiere Creativo, l'assessore ai finanziamenti europei della Provincia Marco Tomeo ha fatto presente che si possono ottenere dei fondi dall'Unione per installare un sistema di video sorveglianza. «Ma bisogna fare presto – spiega il giovane consigliere Matteo Lovato -. Il bando per partecipare verrà aperto tra 10 giorni. Come consiglio dei giovani vorremmo presentare questa proposta al consiglio comunale di Pontinia che dovrà redigere un progetto per installarle. Anche perchè solo il 9,7% dei fondi europei vengono usati dalla Provincia». Insieme al sistema di video sorveglianza il progetto riguarderà anche l'installazione di postazioni Wi-fi e la realizzazione di una pista ciclabile che dal centro di Pontinia porti ai laghi dei Gricilli.

Autore dell'articolo: Andrea Zuccaro
Fonte dell'articolo: Latina Oggi in data 21 Ottobre 2010

NIENTE SCORIE NEL LAZIO

Da Latina Oggi del 20 ottobre 2010
Fonte dell'articolo : Latina Oggi
Fonte dell'immagine: http://ecogreentips.org

NIENTE SCORIE NEL LAZIO. ALLA PISANA PASSA LA PROPOSTA DEI VERDI CHE VIETA IL NUCLEARE

di Valerio Sordilli

La Commissione Affari Comunitari e Internazionali della Regione Lazio ha dato ieri mattina il via libera alla proposta di legge sul nucleare che vieta la reintroduzione di sistemi di produzione di energia atomica sul territorio regionale. Con i voti favorevoli dell’opposizione e di una parte della maggioranza, l’organismo della Pisana ha quindi fatto propria l’iniziativa dei Verdi che «impedisce la localizzazione di nuove centrali, la riattivazione di quelle esistenti » come pure del «deposito di materiali radioattivi o di combustibile irraggiato» in ogni area del territorio regionale.

Nessuna nuova centrale quindi, e nessuna possibilità che entro i confini della Regione sia riattivata una vecchia centrale in dismissione né, tantomeno, che sia costruito alcun deposito – sia pure solo temporaneo – di scorie atomiche: questo è in soldoni quanto prevede il documento approvato dalla Commissione e che ora, dopo l’ok di ieri, arriverà presto in Commissione Ambiente, quindi in Consiglio regionale per il parere definitivo. Notizia questa che per la regione Lazio, e per la provincia di Latina in particolare, significa non poco. Visto che non più tardi di alcune settimane fa furono proprio i Verdi a dare conto della volontà del Governo di puntare sulle ex centrali (tra cui quella di Borgo Sabotino in terra pontina) per far ripartire la macchina atomica nazionale. Come pure avevano garantito la veridicità di alcune indiscrezioni secondo le quali dal Ministero dello Sviluppo Economico sarebbero intenzionati a realizzare il deposito nazionale delle scorie nella superficie dell’impianto ormai dismesso del Garigliano, costruito a cavallo tra le province di Latina e Caserta.

Soddisfazione per l’approvazione della proposta di legge anti-nucleare è stata espressa dal capogruppo dei Verdi alla Regione, Angelo Bonelli. Secondo il quale «l’approvazione della nostra proposta per impedire il ritorno del nucleare nel Lazio è solo un primo passo di una battaglia lunga», che gli esponenti del movimento ambientalista hanno annunciato di voler proseguire almeno «fino a che non si arriverà ad uno stop su tutto il territorio nazionale del ritorno al nucleare, così come deciso dai cittadini con un referendum». Chiaro però che il passaggio della proposta in Commissione Affari Comunitari, sostenuta non solo dagli esponenti dell’opposizione, abbia generato qualche mal di pancia negli ambienti della maggioranza della Pisana. Specie tra chi, come il consigliere pidiellino Francesco Pasquali, ha sempre considerato l’atomo come una risorsa indispensabile per il Lazio e, più in generale, per il Paese. Chiaro a questo punto come in molti, per far cessare le acque agitate in maggioranza, si aspettano adesso una presa di posizione netta da parte del presidente Renata Polverini. Che però sul nucleare, era già stata chiarissima in tempi di campagna elettorale: «si all’atomo – disse in un incontro in terra pontina – ma il Lazio è autosufficiente sotto il profilo energetico». Possibile, quindi, che l’ok di ieri in Commissione sia solo il primo passo di una proposta che stavolta sembra proprio essere destinata a diventare legge.

Turbogas, l'ora del verdetto

Terminata in Consiglio di Stato la discussione sul ricorso del Comune contro l'annullamento del rischio di incidente

Il Consiglio di Stato, nel primo pomeriggio di ieri, ha terminato la discussione sul ricorso del Comune di Pontinia in riferimento alla sentenza del Tar di Latina che aveva annullato la Rir (Rischio Incidente Rilevante) dopo il ricorso dell'Acea Electrabel Produzione Spa. Il tavolo tecnico comunale, al lavoro da diversi anni per fronteggiare tecnicamente e legalmente la centrale a turbogas, così come quella a biomasse, ha studiato sin nei dettagli la questione. La sentenza, almeno così sostengono le parti in causa, si avrà tra circa un mese e, fino ad allora, tutti i protagonisti saranno con il fiato sospeso. Perché, al di là dell'esito finale, bisognerà poi leggere con attenzione quanto evidenziato dai magistrati amministrativi per verificare le disposizioni sui singoli punti della vicenda. «Potrebbero vietare delle cose e concederne delle altre. Il risultato finale va letto nel suo complesso» ha commentato lapidariamente Giorgio Libralato che, per il resto, non ha voluto fare previsioni. Gli avvocati dell'Acea hanno illustrato tutta la documentazione presentata in vista dell'appello, continuando a sostenere che il rischio d'incidente rilevante, approvato dal Comune di Pontinia, doveva essere annullato, così come stabilito dal Tar. Per il tavolo tecnico, invece, le analisi dei dati, almeno in primo grado, è stato parziale. All'interno dell'area industriale del Mazzocchio, ci sono addirittura due aziende che sono sottoposte alla normativa Seveso e questo non può passare inosservato, almeno secondo i legali del Comune. Altri gli aspetti tecnici che sono stati contestati e che, almeno così sperano Tombolillo, Libralato e tutti gli altri esponenti del tavolo tecnico, riusciranno a far pendere l'ago della bilancia dalla parte di chi, almeno secondo la loro ottica, vuol difendere il territorio da quelli che vengono definiti ‘ecomostri'. La questione, probabilmente, non terminerà con questa sentenza. Certo che se il Consiglio di Stato invalidasse la decisione del Tar di Latina, l'Acea Electrabel sarebbe costretta a confrontarsi con una delibera comunale che diverrebbe un ulteriore ostacolo per la realizzazione della centrale termoelettrica di 400 Mw. In caso contrario la situazione potrebbe spostarsi su altri aspetti e in altre sedi giuridiche. Per il gigante dell'energia sarebbe un successo importante che cambierebbe, e non poco, gli equilibri attuali. Al di là di come andrà in Consiglio di Stato, un dato è certo: a decidere del futuro di Pontinia, ancora una volta, saranno i giudici.

20/10/2010
Autore: Graziano Lanzidei
Fonte della notizia: Quotidiano LaProvincia di Latina http://www.dimmidipiu.it/

martedì 19 ottobre 2010

L'Italia del Futuro

In Italia si costruiscono idee per poter aumentare il profitto di pochi. Si sfruttano nuove tecnologie per alimentare le finanze, velocizzando il tempo di raccolta e di entrata di Capitali. Le nuove tecnologie vengono rapite dai Cda di multinazionali. Saccheggiate e riproposte sotto forme consumistiche agli utenti finali. Le Multinazionali colonizzano territori a loro indifferenti, li rendono sterili dal punto di vista umano e ambientale. Si appropriano di leggi fatte ad hoc da personaggi che ricoprono ruoli istituzionali importanti nel meccanismo democratico amministrativo. Gli utenti finali sono i consumatori che all'interno del sistema hanno il minimo potere decisionale di scegliere. Attraverso le scelte possono cambiare micro realtà locali. Riappropriarsi di diritti, ma vanno contro un equilibrio dettatogli dal sistema generale. L'equilibrio che è stato precedentemente costruito per poter spingere ad alti regimi la produttività della società. Ogni utente finale può ricrearsi dei piccoli riequilibri locali, può creare delle piccole reti di autoregolamentazione e autoproduzione, ma questa scelta impedisce una regolare attività all'interno del disegno delineato dal sistema generale. Un accrescimento di consapevolezza porta ad aumento delle difficoltà. Questo sistema creato almeno 50 anni fa rispetto alla data odierna è regolare e lineare per chi non lo compromette con scelte indipendenti di riparazione d'indici di sensibilità umana e ambientale.

Il futuro che si prospetta è diviso da due strade, la prima è quella statica di continuità e approvazione subliminale delle scelte che sono state prese al tuo posto da chi disegna costantemente gli indirizzi della società moderna, il secondo è dinamico e pone la possibilità di creare micro realtà locali dove sei costantemente messo alla prova nel resistere agli attacchi esterni e pronto a ricreare costantemente l'equilibrio indispensabile per vivere con indici di sensiblità medi permettendoti una serenità sociale rapportata alla coscienza ambientale.

Le scelte che sono state prese e che ogni giorno scopriamo attraverso i sistemi d'informazione delineano un progetto di intensificazione industriale, senza lavoratori. Il mercato più grande che l'Italia sta costruendo è quello dell'energia. Grandi impianti, sfruttando le molteplicità delle risorse petrolifere, sono in costruzione o in approvazione, mentre le industrie di produzione di beni e servizi stanno spostando la loro sede verso altri paesi. L'Italia del futuro è una gigante rete di impianti alimentati a carbone, gas-naturale, olii combustibili, biomasse, rifiuti indutriale raffinati, rifiuti domestici e uranio plutonio nella fissione nucleare nei reattori, fitte reti di elettrodotti, metanodotti e oliidotti. Noi utenti finali considerati solo come consumatori colonizzati, il nostro territorio sfruttato, i nostri beni ambientali, artistico paesaggistici svenduti. Il futuro dell'Italia è in mano ad un gruppo di imprenditori, politici, manager, investitori. A noi è rimasta la scelta, quale strada seguire? E soprattutto di Resistere!

Annullamento Elezioni Regionali Lazio 2010


DURO COLPO AL SISTEMA PARTITICO



Il T.A.R. del Lazio ha fissato la data del dibattimento per l’annullamento delle elezioni regionali LAZIO 2010 per il prossimo 21 ottobre.

Il ricorso è stato presentato da Orazio Fergnani e David Rorro della lista civica RETE DEI CITTADINI, che nello scorso marzo ha presentato – inaspettatamente – la candidatura di Marzia Marzoli alla presidenza della regione Lazio.

L’oscuramento totale attuato da quasi tutti i media ha impedito alla maggior parte degli elettori laziali di esercitare correttamente il proprio diritto di scelta, lasciandoli nell’errata convinzione di poter scegliere tra due sòle antagoniste. I cittadini del Lazio sono stati privati così della possibilità di conoscere l’esistenza di una terza candidata e di uno schieramento davvero innovativo nei concetti e nei programmi.

Dimostrazione della violazione è la condanna inferta alle reti televisive dall’A.G.COM, organo di controllo della par-condicio, che ha multato i direttori dei telegiornali TG1 e TG5 per 100mila euro dopo aver riscontrato “una marginale presenza di altre forze politiche, in particolare delle nuove liste che si sono presentate alle elezioni, in violazione del richiamo già rivolto alle emittenti ad attuare il riequilibrio dell’informazione nei notiziari” (DELIBERA N. 62 /10/CSP).

Su queste basi il giudice, respingendo nel contempo tutti gli altri ricorsi presentati, ha ritenuto fondato solo quello della RETE DEI CITTADINI.

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Gli estremi del ricorso al T.A.R. del LAZIO sono: Anno 2010 nr. 3835 e 3836.

I documenti di approfondimento tra cui il provvedimento A.G.COM e il documento del T.A.R. che fissa l’udienza per il 21 ottobre sono su www.retedeicittadini.it



Fonte articolo

http://informazionesenzafiltro.blogspot.com

Proposta di Legge Efficienza energetica, Energie Rinnovabili per la salvaguardia del Clima

RELAZIONE INTRODUTTIVA

Scarica la Proposta di Legge Popolare

E’ necessaria e urgente una svolta radicale e globale nelle politiche energetiche a favore delle fonti rinnovabili e di usi razionali ed efficienti dell’energia.
La impongono il tendenziale esaurirsi del petrolio, più in generale delle fonti non rinnovabili e la drammatica accelerazione dei cambiamenti climatici. O si agisce subito o alla crisi economica e sociale, che sta sconvolgendo la vita di miliardi di donne ed uomini, si intreccerà sempre di più quella ambientale e climatica. Entrambi i problemi per essere risolti obbligano a notevoli discontinuità ed innovazioni nelle politiche economiche, in quelle fiscali ed industriali e negli stessi comportamenti e stili di vita delle persone. Da subito vanno prese decisioni politico programmatiche per avviare una globale e graduale transizione dall’attuale dipendenza dalle fonti fossili verso l’uso razionale ed efficiente delle fonti energetiche rinnovabili, pulite e prive di effetti collaterali se non quello di sostituire le importazioni di petrolio con lavoro ed occupazione, che nel 2020, nella sola Italia, potrebbe contare oltre 300.000 nuovi posti di lavoro.
E’ questa la strada su cui si è incamminata l’Europa con la decisione unilaterale e vincolante per i suoi stati membri di ridurre, entro il 2020, le emissioni climalteranti del 20% realizzando, entro la stessa scadenza, un aumento sempre del 20% sia dell’efficienza energetica sia del utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili. Si tratta di impegni vincolanti a cui anche il nostro paese dovrebbe far fronte ed invece non lo fa. Come per Kyoto, (dove per non averlo rispettato non saranno i dirigenti delle imprese inadempienti a pagare le multe che la comunità europea ci sta già infliggendo, bensì i cittadini italiani) niente si sta facendo per realizzare gli obiettivi della nuova direttiva europea per le fonti rinnovabili che va recepita entro il 5 Dicembre 2010. Il Governo italiano si è inoltre caratterizzato per un duro contrasto verso ulteriori decisioni europee più stringenti come la riduzione del 30 % delle emissioni di CO2. Fino ad ora inutilmente l’Europa sta chiedendo conto all’Italia di quali siano i nostri piani e quali progressi sono stati compiuti nell’uso delle fonti rinnovabili. Le mancate risposte del Governo italiano nascondono una diversa strategia rispetto all’Europa e al suo pacchetto clima che affida la riduzione delle emissioni e la diversificazione dal petrolio all’avventura nucleare, cioè a una fonte non rinnovabile e non prevista negli impegni europei, che non ha risolto i problemi delle scorie radioattive e della sicurezza, e che ridurrebbe le emissioni solo per una quota modesta della produzione di elettricità, e solo dopo il completamento delle centrale, ben oltre il 2020, data entro la quale gli altri paesi Europei avranno già ridotto le loro emissioni del 20% ed oltre. Va invertita la rotta che sta portando il paese fuori dall’Europa.
Inoltre l’attuale impianto normativo italiano non è in grado di consentire al paese di realizzare gli obiettivi assegnati al nostro paese dal pacchetto clima EU. Né fino ad ora sono state presentate proposte di recepimento della direttiva europea sulle le fonti rinnovabili. Con questa proposta di legge di iniziativa popolare si intende contribuire a colmare questo deficit e ad offrire un quadro normativo adeguato e in grado di recepire la direttiva.
In estrema sintesi la legge all’articolo 1 stabilisce le finalità di politica energetica fondata sulle fonti rinnovabili ed escludendo l’uso del nucleare all’articolo 2. L’articolo 3 chiarisce, dopo l’esperienza negativa del Cip6 e delle fonti assimilate, quali siano le vere fonti rinnovabili e fra queste quali sono sostenibili e quali no, ammettendo all’incentivazione solo quelle sostenibili.
L’articolo 4 stabilisce che la produzione di energia elettrica e di calore da fonti rinnovabili sostenibili, cosi come gli usi razionali ed efficienti dell’energia, sono da considerarsi attività di pubblica utilità. Per questa ragione hanno entrambe diritto ad una equa e giusta remunerazione che compensi l’energia effettivamente prodotta o quella risparmiata, ma anche i vantaggi ambientali che entrambe incorporano, non emettendo gas nocivi al clima o inquinanti l’aria che respiriamo. L’articolo 5 afferma che l’energia elettrica prodotta con fonti rinnovabili deve essere, da parte del gestore, immessa obbligatoriamente in rete.
L’articolo 7 punta a far compiere al Paese un passo deciso per migliorare la propria efficienza energetica: un piano di riqualificazione degli edifici che ne riduca i consumi di elettricità e calore e sposti le attività del settore edile verso la manutenzione e riqualificazione del già costruito abbandonando la cementificazione del territorio. Promuovendo lo sviluppo delle rinnovabili sostenibili e promuovendo una forte politica di risparmio energetico la legge intende favorire l’abbandono dell’attuale modello energetico monopolista e centralista, per passare ad uno distribuito sul territorio e conquistare così democrazia energetica: ogni casa, ogni condominio, comunità, quartiere, centro commerciale, fabbrica potrà produrre energia per il fabbisogno sia proprio che del vicinato sfruttando le fonti rinnovabili più convenienti secondo le potenzialità del luogo. Coerentemente con questo contesto l’articolo 10 richiede interventi di adeguamento della rete elettrica a favore delle rinnovabili e stabilisce che la proprietà e la gestione della stessa debbono essere pubbliche.
Infine per quanto riguarda la mobilità l’articolo 13 intende favorire scelte capaci di sottoporre il territorio italiano ad “una cura del ferro” per spostare la mobilità di persone e merci dalla gomma al ferro, su tram, metrò, treni, e al cabotaggio sulle autostrade del mare, concentrando in questa direzione le scelte e gli investimenti infrastrutturali anziché su strade ed autostrade e trasporto individuale.
Per realizzare gli obiettivi di questa legge emergono come fonti di finanziamento: il conto energia, la Tobin tax che potrebbe anche contribuire a regolare il mercato finanziario mentre si potrebbero usare a fini sociali le entrate della tassazione volta a scoraggiare la speculazione, l’istituzione di un fondo speciale presso la Cassa Depositi e Prestiti per adeguare gli edifici pubblici. L’approvazione di questa legge consentirebbe a questo paese di conquistare una reale autonomia energetica perché da un lato promuovendo usi razionali dell’energia ne ridurrebbe il fabbisogno e dall’altro perché produrrebbe l’energia necessaria con le uniche fonti di cui l’Italia resterà sempre veramente ricca: cioè il sole, il vento, le biomasse, la forza dell’acqua fluente e il calore che scorre sotto terra.
Mettere l’Italia al passo dell’Europa e inserirla fra i paesi che guidano la lotta ai cambiamenti climatici è una straordinaria opportunità per uscire dalla crisi economica, creando nuovi posti di lavoro e ponendo le basi per uno sviluppo durevole, sostenibile e per una migliore qualità di vita.

Si potrà firmare presso l'ufficio anagrafe del comune di Pontinia, servizio elettorale, negli orari di apertura al pubblico e in Piazza Indipendenza (mattinata di venerdi, sabato e domenica) oppure in occasione di iniziative che saranno annunciate di volta in volta.

Approfondisci sul sito : http://www.oltreilnucleare.it/

venerdì 15 ottobre 2010

“Nuclear Emergency” Lunedi 18 Ottobre

Mancano solo tre giorni a “Nuclear Emergency”, la nostra serata-evento contro il nucleare al Teatro Vittoria di Roma. In pochi giorni abbiamo ricevuto tantissime prenotazioni, quindi per permettere a tutti voi cyberattivIsti di partecipare trasmetteremo l’evento anche in streaming sul nostro sito.

Lunedì 18 ottobre ore 20.30 collegati all’indirizzo www.greenpeace.it/diretta e segui la diretta insieme a noi per scongiurare il rischio di un futuro radioattivo.


“Nuclear Emergency” si aprirà con l’eclettismo musicale di Adriano Bono & Torpedo Sound Machine, a seguire l’eco-comicità di Diego Parassole, con il suo spettacolo “Che Bio ce la mandi buona”. Poi saliranno sul palco la cantante partenopea, Teresa De Sio, che leggerà “La cattiva sorella. Lettera alle vedove dei liquidatori di Cernobyl” e Giovanni Soldini, il navigatore italiano delle imprese in solitaria.

La seconda parte sarà tutta musicale, con le note speciali dei Têtes de Bois, le sonorità di Leo Pari e l’hip hop del Piotta. La serata si chiuderà sulle note di “NO AL NUCLEARE” il brano degli “Artisti contro il nucleare”.

Lunedì 18 seguici on line a partire dalle 20.30 e condividi questo link www.greenpeace.it/diretta tra i tuoi contatti.
Aiutaci a far crescere questa grande community che dice basta alla truffa nucleare del Governo!

Continuità e ReAzioni

Continua il lavoro del tavolo tecnico per contrastare la realizzazione della Centrale Turbogas e della centrale Biomasse nella zona di Mazzocchio.
In estate il tavolo tecnico si è riunito per continuare i lavori legali di documentazione, utili per la prossima udienza in consiglio di Stato, che se non è stata rimandata dovrebbe accadere in data 19 Ottobre prossimo, così come leggiamo dal post di Pontinia ecologia e Ambiente.

Sullo stesso livello continua il lavoro di sensabilizzazione e informazione da parte del gruppo Pontinia ecologia e Ambiente, che insieme alle altre organizzazioni hanno dato vita a degli eventi importanti.

Se dall'amministrazione vediamo un approccio serio e deciso - apprendiamo dalle ultime parole del Sindaco Tombollilo - per contrastare questi progetti dannossi, sul livello complessivo della comunità c'è una certa disinformazione di fondo, discontinuità e disinteresse generali verso queste problematiche.

Recentemente sono stati organizzati due eventi importanti, il primo è stato l'incontro con il prof. Bandazhevsky promoso dall'associazione Mondo in Cammino e il secondo, "Global Work Party" promossa da 350.org

Altri verranno promossi nei mesi seguenti, nella speranza che la comunità di Pontinia reagisca con più convinzione, abbracciando questi argomenti di un'attualità perforatrice.

giovedì 14 ottobre 2010

Scorie nucleari, dubbi e segreti nella centrale del Garigliano

Scorie nucleari, dubbi e segreti nella centrale del Garigliano

I Verdi e il Comitato antinucleare denunciano poca chiarezza su quanto avviene nel cantiere di Sessa Aurunca.

Ogni betoniera è un sospetto. Il perimetro della vecchia centrale nucleare di Sessa Aurunca sul Garigliano è blindato. Il passo è concesso solo ai mezzi da cantiere che ormai da due anni lavorano alla realizzazione di un deposito per lo stoccaggio temporaneo di rifiuti radioattivi di seconda categoria. La fine dei lavori è prevista per il 2011, ma c’è chi sospetta qualcos’altro. «La Sogin sta occultando ai cittadini informazioni essenziali e la verità – sostiene Angelo Bonelli, leader del movimento Verde -. Più volte abbiamo chiesto di poter visitare l’impianto ma l’accesso ci è stato sempre negato».

Secondo Francesco Borrelli, Commissario regionale dei Verdi Campani, Sessa Aurunca si prepara ad ospitare il deposito nazionale delle scorie nucleari. Di tutte le centrali disseminate sul territorio italiano, solo nel Comune tra Casera e Latina si starebbero effettuando lavori per la costruzione di nuove vasche di contenimento. E a chiedersi il perché è anche il Comitato antinucleare del Garigliano: «Non si capisce che senso abbia costruire un’ulteriore vasca di contenimento dove stoccare scorie già messe in sicurezza, se poi a sua volta quest’opera dovrà essere demolita e i rifiuti tossici spostanti in un deposito nazionale». A parlare è Giulia Casella, presidente del circolo di Legambiente di Sessa Aurunca intitolato ad Alfredo Petteruti, uno dei padri dell’ambientalismo locale, la quale aggiunge: «La vasca che stanno realizzando non sarà sufficiente a contenere tutte le scorie della centrale». La poravoce del Comitato antinuclearista sospetta che alla fine le vasche realizzate saranno più di una: «La sigla con cui viene chiamato il deposito “D1” – dice Casella – fa presupporre che prima o poi ne verranno realizzati degli altri».

I vertici della Sogin e il Ministero dello Sviluppo hanno assicurato che così non sarà, ma i dubbi continuano a farsi strada tra le gente, cosi come i timori relativi ad un’eventuale dispersione di radiottività.(Rossella Anitori, Terra)

lunedì 11 ottobre 2010

Pontinia: «Global work» un successo



A Pontinia domenica si è svolto uno dei 7374 eventi nel mondo per la giornata del clima, il «Global work day». Si è tenuto un cineforum con relativo dibattito, quindi lo spegnimento dell'illuminazione pubblica in Piazza Indipendenza. A terra è stato disegnato con dei ciclamini il numero 350 (il limite massimo di parti per milione di CO2 consentito per limitare sotto un grado l’innalzamento della temperatura terrestre). Nel dibattito, dopo l'illustrazione di Pontinia Ecologia e Territorio, l'associazione di Giorgio Libralato promotore dell'iniziativa, sono intervenuti anche Alberto De Monaco, di Aprilia, rappresentante del comitato provinciale per il ritorno all'acqua pubblica, il sindaco Eligio Tombolillo e il rappresentante del Cantiere Creativo Gianpaolo Danieli. Il sindaco ha ricordato l'opposizione del comune di Pontinia ai progetti turbogas e a biomasse.