mercoledì 31 marzo 2010

Cari Governatori









Appello di Greenpeace


CARI GOVERNATORI, ORA MANTENETE LE PROMESSE ANTI-NUCLEARI!

i risultati elettorali delle regionali sono definitivi. Con “Nuclear Lifestyle” abbiamo fatto sentire ai candidati la nostra voce contro il nucleare. E la vostra. In più di 75mila persone avete firmato il nostro appello e su Radioattiva avete lasciato migliaia di messaggi. I “manifesti taroccati” e le attività in piazza sono servite a svelare l’ipocrisia nucleare di alcuni candidati. Ed è nato il collettivo degli “Artisti contro il nucleare”, con una canzone-manifesto contro il ritorno del nucleare in Italia.

Risultato?

Tutti i governatori appena eletti hanno dichiarato in campagna elettorale di non volere il nucleare nelle proprie regioni.
  1. Nichi Vendola (Puglia),
  2. Vasco Errani (Emilia Romagna),
  3. Enrico Rossi (Toscana),
  4. Gian Mario Spacca (Marche),
  5. Catiuscia Marini (Umbria),
  6. Vito De Filippo (Basilicata),
  7. Claudio Burlando (Liguria)

Hanno detto di essere contrari ai piani nucleari del governo.
Gli altri:
  1. Renata Polverini (Lazio),
  2. Roberto Cota (Piemonte),
  3. Roberto Formigoni (Lombardia),
  4. Luca Zaia (Veneto),
  5. Stefano Caldoro (Campania),
  6. Giuseppe Scopelliti (Calabria)
Hanno dichiarato che comunque la loro regione non avrebbe ospitato una centrale.

Le promesse della campagna elettorale non sono parole al vento. Sono impegni. I cittadini hanno votato nella consapevolezza che il territorio in cui vivono non sarebbe stato umiliato e messo a rischio dalla realizzazione di una centrale nucleare.

Perciò “Nuclear Lifestyle” non si ferma qui. Dobbiamo mantenere alta la pressione sui nuovi governatori, affinché rispettino i propri elettori, opponendosi a qualsiasi tentativo del governo di portare il nucleare nelle loro regioni.

domenica 21 marzo 2010

PENSIERO GLOBALE AZIONE LOCALE

locandina aprilia

Lunedì 22 marzo, ad Aprilia in via delle Margherite presso l’ex Cral “G.A. Sada” alle ore 18:00.

Incontro aperto al pubblico per far conoscere la RETE DEI CITTADINI e per parlare delle responsabilità della politica.

Un incontro aperto al pubblico dove la nostra candidata Presidente Marzia Marzoli presenterà i progetti della RETE DEI CITTADINI per la regione Lazio e saranno presentati anche i candidati consiglieri Ornella Pistolesi e Marco Finotti.

Ma parleranno anche Claudio Oberlechner, sul rapporto tra corruzione ed economia, Malizia Amadio del Coordinamento contro l’inceneritore di Albano sulla situazione di Albano. Parteciperà anche l’Assessore all’Ambiente del Comune di Aprilia, Alessandra Lombardi, con un intervento dal titolo ”Gorvernare fuori dai partiti”.

Lunedì 22 marzo, ad Aprilia in via delle Margherite presso l’ex Cral “G.A. Sada” alle ore 18:00.



Ascolta Marzia Marzoli su Teleroma 56:







venerdì 19 marzo 2010

Comunicato Rete cittadini contro la Turbogas di Aprilia

La Rete cittadini contro la Turbogas di Aprilia è sbalordita dalla campagna di disinformazione che nei scorsi giorni è partita da alcuni articoli comparsi sulla stampa locale. Affermare che la Turbogas rappresenta un'occasione di sviluppo e di lavoro per Aprilia significa fingere di ignorare quanta parte dell'economia già presente sul territorio apriliano subirà un danno irreversibile dalla messa in esercizio di questo impianto, assolutamente non necessario nella nostra regione.

Costruire questo gigantesco impianto rappresenta un affare di ditte private a scapito di tutta la popolazione. Il lavoro temporaneo di qualche centinaio di operai nella fase di realizzazione della centrale è l'esempio di un'effimera ricaduta positiva che verrà pagata da centinaia di migliaia di persone con un danno permanente all'ambiente, alla qualità dell'aria e conseguentemente alla salute.

Non si parla, nel cercare di fare pubblicità positiva alla turbogas, di quanto si svaluteranno le nostre case nel raggio di chilometri dalla centrale elettrica. Non si parla di quante aziende agricole non potranno più produrre alimenti sani e quanti prodotti agricoli perderanno i marchi di qualità. Sarà impossibile produrre verdura, frutta, vino ed olio biologico con grave danno per un'economia reale che oggi (e non domani) dà lavoro e profitti in modo stabile e costante a decine di migliaia di persone.

La turbogas di Aprilia produce polveri sottili, dire il contrario significa mentire sapendo di mentire. Le bugie su questo impianto inutile, costruito in mezzo ad una popolosa borgata di Aprilia, sono un insulto all'intelligenza di tutti i cittadini e le cittadine.

Energia meno cara? Uno specchietto per le allodole. Più casi di cancro, leucemia e asma: una drammatica certezza, prevedibile attraverso seri studi medici accreditati, ma soprattutto un danno evitabile: questa energia serve solo al profitto di una società quotata in borsa e ai suoi azionisti.

Il contesto ambientale in cui si è scelto di realizzare questa turbogas negli anni è profondamente mutato. Per questa ragione la Rete da più di un anno chiede che la Valutazione di Impatto Ambientale venga fatta da capo o almeno aggiornata e rivista, come prevede la legge italiana ed europea, alla luce dell'incontestabile modificazione del contesto ambientale e della pericolosità di un impianto costruito tra le case di Campo di Carne e in prossimità di una scuola dell'infanzia.

Perciò la Rete è vicina alle migliaia di cittadini e cittadine preoccupati a ragione per la propria salute e per quella dei propri figli, ai molti agricoltori che guardano con apprensione al futuro delle proprie aziende e delle proprie produzioni. La Rete non intende lasciare il campo libero a chi diffonde falsità, a chi vuole far passare per innocuo e utile un impianto che è inutile, inquinante e pericoloso, realizzato senza che la Regione Lazio si sia dotata di un Piano energetico regionale e senza che, prima di inserire questa turbogas da 780 MW all'interno del contesto industriale apriliano, si sia fatta una Valutazione Ambientale Strategica di questo contesto nel suo insieme.

La Rete continuerà il proprio percorso di mobilitazione forte dell'appoggio di migliaia di uomini e donne che hanno capito come stanno veramente le cose e che non ci stanno a subire l'ennesimo sopruso dei potentati economici e della politica degli accattoni.

La Rete continuerà a informare correttamente tutti coloro che non sono interessati all'elemosina di una grossa società per azioni che, da un lato, (forse) toglie qualche euro in bolletta e, dall'altro, devasta ulteriormente un territorio, che invece andrebbe risanato ed alleggerito dal carico che già oggi lo degrada, e condanna i residenti nel raggio di chilometri a respirare particolato ultrafine, causa accertata (tra l'altro) di leucemie e tumori.

La Rete dei cittadini contro La Turbogas di Aprilia
Il Presidente Filippo Valenti
Il Gruppo su Facebook

giovedì 18 marzo 2010

Gli incidenti nucleari in Francia non fanno più nemmeno notizia



Provate a inserire in Google le parole: Francia "incidenti nucleari". Ci sono circa 5.000 risultati.

Il nucleare è un business per chi lo esporta, le lobby francesi, e per le aziende di Confindustria che riceveranno i finanziamenti dello Stato italiano. Uno spreco enorme di risorse. In Italia decine di miliardi di euro sono destinati alle centrali invece che allo sviluppo delle energie rinnovabili. Gli italiani hanno votato contro il nucleare in un referendum. Nessuna regione italiana vuole il nucleare, al contrario di Berlusconi e della sua corte dei miracoli (con l'appoggio esterno del genero di Caltagirone, Azzurro Pierferdinando). La Francia ha indicato la strada. Un nano tira l'altro...

Dal post di Beppe Grillo

mercoledì 17 marzo 2010

Lista civica Rete dei Cittadini denuncia la RAI e l'AGCOM

La disinformazione in campagna elettorale è un reato!

Il giorno 15 marzo ore 13:40 è stata depositata la prima denuncia contro i direttori della Rai e l’AGCOM per violazione della legge sulla “par condicio” presso il comando dei carabinieri “La Storta”. La RAI ignora nei suoi Tg la presenza della candidata alla presidenza della regione Lazio, Marzia Marzoli e della lista RETE DEI CITTADINI. Nei prossimi giorni seguiranno altre denuncie contro questa gravissima censura e violazione della legge che di fatto falsa i risultati elettorali delle prossime regionali.
Si stanno studiando gli estremi per le denunce anche contro la carta stampata.

Eccola qua

lunedì 15 marzo 2010

Piromani

Andiamo a vedere le Luci della Centrale Elettrica

Incendia le farfalle
meccaniche
le rose lisergiche e i nostri pochi orgasmi
ti ricordi dei combattimenti tra i cigni finti e delle sere a sbranarsi e delle sere a strafarsi?
con me non devi essere niente con me non devi essere niente
Venere del mio intestino tenue quando dormo vivo piano
non ti preoccupare
Venere delle nostre sterili polemiche, andiamo a Londra a dimagrire
con me non devi essere niente con me non devi essere niente
E stavi diventando blu anche tu, i tuoi insulti i tuoi fiori finti,
le siringhe disinfettate coi nostri occhi di criptonite
andiamo a vedere le luci della centrale elettrica
andiamo a vedere le luci della centrale a turbogas
e tornino a scoppiare a ridere le nostre madonne anoressiche
tornino a crepare ma dal ridere le nostre madonne bulimiche
incendia le farfalle meccaniche le rose lisergiche e i nostri pochi orgasmi
ti ricordi dei combattimenti tra i cigni finti e delle sere a sbranarsi e delle sere a strafarsi
A dire fottiti ma aspettami
A dire fottiti ma aspettami
andiamo a vedere le luci della centrale elettrica
andiamo a vedere i colori delle ciminiere dall'alto dei nostri elicotteri immaginari
andiamo a dare fuoco ai tramonti e alle macchine parcheggiate male
ad assaltare ancora i cieli a farci sconfiggere e finire sui telegiornali
foto in bianco e nero delle nostre facce stravolte sui quotidiani locali
andiamo a vedere i cantieri delle case popolari
dai finestrini dei treni ad alta velocità
trasformiamo questa città in un'altra cazzo di città
andiamo a vedere le luci della centrale a turbogas
andiamo a vedere le luci della centrale elettrica
e tornino a scoppiare a ridere le nostre madonne bulimiche
e tornino a crepare ma dal ridere le nostre madonne anoressiche
e le fotomodelle le tue fotomodelle
le tue fottute fotomodelle

Testo della canzone: Piromani, di Vasco Brondi in arte Le luci della centrale elettrica

domenica 14 marzo 2010

Si scrive Acqua ma si legge Democrazia

20 Marzo 2010 Manifestazione nazionale a Roma

Per la ripubblicizzazione dell’acqua, per la tutela di beni comuni, biodiversità e clima, per la democrazia partecipativa




Il 20 Marzo un appuntamento FONDAMENTALE per Tutti
Un momento di partecipazione collettiva, che vedrà Enti Locali, Comitati Territoriali, reti associative ed organizzazioni sindacali, forze politiche e sociali, normali Cittadini in campo per dare un forte segnale contro la privatizzazione dell’Acqua e dei Beni Comuni, per contrastare le leggi approvate, per sostenere la Legge d’Iniziativa Popolare, per irrompere sui contenuti della campagna elettorale con il tema dell’Acqua e dei Beni Comuni. La data cade a due giorni dalla Giornata Mondiale dell'Acqua e ad una settimana dalle elezioni regionali.

Scenderemo in piazza a Roma per chiedere
  • il riconoscimento dell’acqua come bene comune e diritto umano universale, la ripubblicizzazione del servizio idrico, la sua gestione pubblica e partecipativa, l’approvazione della legge d’iniziativa popolare;
  • la tutela del territorio e dei beni comuni, della biodiversità e del clima, contro la politica delle “grandi opere”, il mercato dei rifiuti, gli impianti energetici nocivi e il ritorno all’energia nucleare;
  • un nuovo modello di produzione, consumo e vita, e politiche occupazionali per la soddisfazione dei diritti sociali e ambientali delle popolazioni.

Abbiamo deciso la Manifestazione del 20 Marzo 2010 il giorno 18 Novembre 2009, il giorno dell’approvazione, con voto di fiducia del DL voluto dai ministri Ronchi-Fitto, approvazione avvenuta fra l’indignazione generale, perchè questo ha costituito un gravissimo attacco alla Democrazia, alla Volontà Popolare alle Autonomie Locali. La Manifestazione, oltre ad essere un importante ed unificante momento di lotta, mette al centro con intelligenza e determinazione la questione della democrazia partecipativa, ovvero l’inalienabile diritto di tutte/i a decidere e a partecipare alla gestione dell’Acqua e dei Beni Comuni, del Territorio e dell’Energia, della Salute e del benessere sociale per contrastare la politica delle “grandi opere” devastatrici dei territori, una gestione dei rifiuti legata al business dell’incenerimento, un modello energetico dissipatorio e autoritario, basato su impianti nocivi ed ora anche sul nucleare.

Il 6 Marzo a Roma i Comuni hanno costituito il Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la tutela dell’Acqua Pubblica e di tutti i Beni Comuni nella loro prima Assemblea Nazionale.

Da due anni la Legge di Iniziativa Popolare proposta dal Popolo dell’Acqua con oltre 400.000 firme giace colpevolmente nei cassetti delle commissioni parlamentari, come tutte le altre dalla proclamazione della Repubblica ad oggi.

Le lotte per la ripubblicizzazione si sono estese in tutti i territori, sono ormai duecento i Comuni che hanno approvato delibere di modifica degli Statuti comunali, dichiarando l’AcquaBene Comune e diritto umano universale ’ ed il servizio idrico come ‘privo di rilevanza economica, sottraendosi in questo modo alla incostituzionale normativa nazionale.

Le realtà che hanno aderito vengono da gran parte del mondo cattolico, alle associazioni ambientaliste, alle associazioni dei consumatori, alle organizzazione della cooperazione internazionale, alle organizzazioni sindacali, numerosi quotidiani e riviste per giungere alle numerose e variegate realtà sociali e culturali

E' stato registrato uno spot per promuovere la manifestazione nazionale del 20 marzo. Potete trovarlo al seguente link (http://www.acquabenecomune.org/spip.php?article7280).
Diffondetelo e inviatelo alle radio del vostro territorio e a tutte quelle con cui siete in contatto.

Fonte: www.acquabenecomune.org

sabato 13 marzo 2010

5 anni di AcquaAprilia



Margherita Ciervo (Forum Italiano dei movimenti per l’acqua - Comitato Pugliese)

"Dal Comitato cittadino al Referendum nazionale"
Dibattito pubblico in occasione dei primi 5 anni di attività del comitato difesa acqua pubblica di Aprilia

Interventi di

Margherita Ciervo (Forum Italiano dei movimenti per l’acqua - Comitato Pugliese)
Luca Martinelli (Giornalista redattore di ALTRAECONOMIA)
Bengasi Battisti (Sindaco di Corchiano (VT))
Domenico D’Alessio (Sindaco di Aprilia)
Alberto De Monaco
Alex Zanotelli (Missionario Comboniano)

Vedi tutti i video su acquabenecomune.org

venerdì 12 marzo 2010

Valle del Sacco, recuperati 200 fusti tossici


Erano lì, dentro la discarica di «Arpa 1», dove per decenni hanno distillato lentamente il loro veleno dal terreno fino al fiume Sacco; proprio in questo punto sono stati trovati i primi 200 bidoni, corrosi dal tempo e dal contenuto chimico, responsabili del disastro ambientale. «Le prime attività di scavo selettivo per 3000 metri cubi hanno consentito di rimuovere i fusti pericolosi, porli in sicurezza per il successivo smaltimento presso impianti autorizzati esterni a Colleferro», ha detto l’avvocato Pier Luigi Di Palma, subcommissario per la bonifica della Valle del Sacco. I fusti furono interrati nella discarica di Arpa1 tra gli anni ‘60 e ‘70, quando a Colleferro l’industria chimica era ancora forte. «L’attività di bonifica di “Arpa 1″ sta svelando, senza ombra di dubbio, le attività criminose poste in essere, in epoca passata, nel comprensorio industriale della Valle del Sacco – prosegue Di Palma - confermando i dati di inchiesta della Procura che sono stati, sin dall’inizio, posti a base dell’azione dell’Ufficio commissariale». La bonifica dell’area è iniziata un anno fa, dopo che nel 2005 venne trovato, nel latte della Centrale di Roma proveniente dagli allevamenti della zona, il betaesaclorocicloesano, un derivato di sintesi del lindano, potente pesticida prodotto a Colleferro. E nel 2008 l’analisi epidemiologica della Asl Rm/E rilevò che questa sostanza era presente anche nel sangue delle persone che abitavano lungo le rive del Sacco. «Per la popolazione della Valle – conferma Di Palma - è in corso la seconda fase del monitoraggio, che prevede una indagine estesa ad un ampio numero di residenti». Nel 2009, la bonifica della discarica «Arpa 1» ha visto realizzato il sito di stoccaggio permanente, la riorganizzazione della rete acque bianche, la pulizia del fosso Cupo, principale veicolo della diffusione della contaminazione del fiume Sacco. Inoltre è stato completato l’iter per la messa in sicurezza permanente dei siti Cave di Pozzolana e «Arpa 2» ed è stato abbattuto lo stabilimento del Benzoino, bonificando suolo e sottosuolo: «Tutte le macerie dell’area sono state trattate quali rifiuti e avviate a smaltimento in impianti autorizzati esterni al sito industriale di Colleferro», rassicura Di Palma. Infine, anche il finanziamento della Regione di 5 milioni e mezzo di euro per la bonifica dell’area Benzoino, non concesso ad ottobre, è stato recuperato: «Si è trattato di un mero problema di burocrazia contabile che, peraltro, ha agevolato gli adempimenti di competenza dell’Ufficio commissariale consentendo di destinare le risorse finanziarie, oltre 5,5 milioni di euro, ad una pluralità di interventi di bonifica nel comprensorio industriale di Colleferro, da completarsi nel 2010», conclude Di Palma.

(Stefano Gelsomini, IlTempo)

http://www.9online.it/blog_emergenzarifiuti/2010/03/03/valle-del-sacco-recuperati-200-fusti-tossici/

giovedì 11 marzo 2010

Presentazioni Librarie con il Terracina Social Forum


Partecipa e visita l'evento su facebook

mercoledì 10 marzo 2010

Udienza Rimandata. Turbogas più vicina?

PONTINIA. Il comune ha deciso di rimandare l'udienza al TAR di Latina per studiare nuove soluzioni

La lotta contro la costruzione della centrale Turbogas a Pontinia continua ad andare avanti con i suoi tempi e le sue strategie. Da una parte abbiamo il Comune di Pontinia che cerca di ostacolare in tutti i modi che venga realizzato, nella zona di Mazzocchio, un nuovo impianto, dall'altra c'è l'Acea, società interessata alla costruzione della centrale, che spinge per una veloce e favorevole soluzione. Dopo vari ricorsi presentati dal Comune, adesso si è arrivati ad un momento decisivo. L' 11 febbraio doveva esserci l'udienza al TAR di Latina per valutare la sospensiva del decreto del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio riguardante l' Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA). In questo decreto, emanato il 29 Aprile 2009, si dà il via libera alla costruzione, della centrale da parte di Acea. L'udienza di febbraio, però, è stata rimandata perché la società interessata alla costruzione dell'impianto, appena due giorni prima, aveva presentato alcuni documenti di cui i tecnici e gli avvocati che difendono il Comune di Pontinia non conoscevano l'esistenza . "Con questi nuovi documenti, - afferma Giorgio Libralato, uno dei tecnici del Comune - che l'Acea avrà sicuramente avuto dai canali privilegiati che loro hanno con i vari Ministeri, abbiamo deciso di chiedere al giudice di rinviare l'udienza e di entrare subito nel merito della discussione". L'Acea ha preso di buon grado questa decisione, perché significa fissare subito la prossima udienza, prevista entro il mese di Marzo, ed accorciare notevolmente i tempi della soluzione. "La società interessata ha fatto di tutto per arrivare a questo punto - continua Libralato -, perché è convinta di vincere. Da parte nostra, però, abbiamo preso tempo per osservare bene i nuovi documenti e studiare nuove iniziative legali ed amministrative. Sono molti i punti su cui cercheremo di avere la meglio. Tra i principali citerei la mancata revisione del decreto VIA(Valutazione Impatto Ambientale) del 30 ottobre 2009, da parte del Ministero dell'Ambiente e i vari errori di valutazione sugli incidenti rilevanti e sulla sentenza del RIR (Rischio Incidenti Rilevanti)". In tutto questo il Sindaco Eligio Tombolillo rimane comunque fiducioso: "Noi ci crediamo, altrimenti non avremmo portato avanti questa battaglia e speso soldi per difendere il nostro territorio. Oltre al nostro caso, pieno di incongruenze, penso sia necessario un piano regionale per decidere quante centrali devono essere costruite e in quali terreni. Non si può lasciare briglia sciolta a questi imprenditori. Così facendo non si tutelano l'ambiente e i cittadini". Si dovrà attendere, quindi, la prossima udienza del TAR per sapere se la costruzione della centrale turbogas diventerà realtà e se la volontà di una società come l'Acea avrà la meglio contro i ricorsi di tre organi statali come il Comune di Pontinia, la provincia di Latina e la Regione Lazio.

Articolo tratto dal Caffè n 188 dal 25 febbraio al 10 Marzo 2010 scritto da Riccardo Angelo Colabattista

Leggi anche : turbogas nuova udienza al tar,

turbogas slitta la decisione del tar
turbogas pontinia rischio di incidenti
Acea la vera posta in gioco alle regionali del Lazio

NO al rinvio delle elezioni. Sì alla legalità.

La Lista civica Rete dei Cittadini ha emesso un comunicato con cui ci dichiariamo contrari al rinvio delle elezioni. E’ la sola posizione sensata e rispettosa dello stato di diritto e della costituzione che si possa sostenere.

Leggi tutto il post sul blog di Pino Strano

Intanto i Ragazzi della Rete dei Cittadini si Incatenano il 13 Marzo per protestare contro il rinvio delle elezioni e l'oscuramento mediatico della Lista civica Rete dei Cittadini che corre da sola all' elezioni regionali per il Lazio.

Alcuni esponenti della Lista civica Rete dei Cittadini si incateneranno per protesta in qualche luogo rappresentativo (ad esempio la sede della RAI di via Teulada o qualche piazza importante) sabato 13 marzo contro il rinvio delle elezioni e contro l'oscuramento mediatico che subisce quotidianamente la Lista civica e il suo candidato presidente, MARZIA MARZOLI.
L'evento dovrà essere anticipato da una campagna di protesta tramite volantinaggio e diffusione via internet. Saranno invitati all'evento, tra gli altri, tutti i gruppi che hanno protestato contro il decreto salva-liste (tranne quelli di chiara estrazione partitica).
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Caos Sep la replica

Incredibile come da un giorno all'altro ci si renda conto che la situazione è grave. In questi 4 articoli succedutesi nel giro di 4 giorni, la situazione viene presentata prima poco allarmante, poi allarmante, grave e infine gravissima se la provincia o la regione LAZIO non corre ai ripari.
Non leggo nessuna soluzione trasparente e risolutiva. Si cerca di vendere una merce come se fosse dietro una vetrina. Oltre a dare delle informazioni sbagliate, come per esempio : "il buon compost che produceva la Sep". Ma come, non è stata forse chiusa per inquinamento delle acque sotterranee? E poi vi ricordate l'indagine svolta a Sabaudia dove veniva versato sui terreni il buon compost della Sep, anche questi posti sotto sequestro per inquinamento?

Non ci si domanda il motivo per cui non hanno costruito un centro di raccolta di compostaggio in tempo, visto che questo problema è vecchio di quasi 3 anni. Vi ricordate l'incendio a Luglio 2007?
Il ricorso dei comitati spontanei dell'area di cotarda e Mazzocchio per gli odori nauseabondi? Vi ricordate della mancanza di un depuratore? A proposito ma i fondi stanziati dalla regione per il depuratore nella zona Industriale di mazzocchio?

L'assessore all'ambiente di Pontinia vuole risolvere il problema?
Deve realizzare un centro di compostaggio a norma di legge, a gestione pubblica dove conferire la propria frazione umida. Negli articoli poi, c'è la mancanza di realtà. Ci si preoccupa dell'ammontare della spesa per conferire l'umido, ma non si pensa a ridurre la produzione di rifiuti organici! Basterebbe un vero piano di rifiuti Zero per risolvere il problema. La cosa che più mi sconvolge è: ma gli altri comuni (circa una trentina) come risolveranno la situazione? Ma è possibile che nell'intera provincia ci sia solo la Sep? Perché l'altro centro di compostaggio dell'azienda di Aprilia non ha portato risultati sperati? Cosa è successo?
Per ultimo si può notare come si risolvono i problemi a casa nostra: rivolgendoci agli altri....perché?
Fotografando le tante realtà a Pontinia, riesco solo ad immaginare una comunità bloccata nella figura del ragazzino che deve ancora crescere. Delle responsabilità che non riesce a prendere da solo per maturare. Dipendente dalle altre figure, e immerso nei problemi di un ragazzo in fase adolescenziale.
Quando riusciremo a crescere? Per affrontare e risolvere i nostri problemi da soli, in maniera indipendente?

Leggi il post precedente: Caso SEP

Il Caos SEP

Pontinia, disagi per la raccolta dei rifiuti. Impianto Sep chiuso, differenziata nel caos

La chiusura dell’impianto Sep di Pontinia rischia di gettare nel caos la raccolta differenziata di Pontinia. Il fermo delle attività dell’azienda specializzata nella lavorazione del compost è arrivato in seguito ai controlli dell’Arpa che hanno accertato il superamento della soglia di sostanze tossiche nelle acque sotterranee. Per questa ragione la società che gestisce l’impianto è stata diffidata a proseguire l’attività che consiste nel trattamento di scarti organici che vengono trasformati in compost. Come appunto la cosiddetta frazione umida dei rifiuti solidi urbani. Tanti i Comuni che si servono dell’impianto Sep, tra questi appunto anche quello di Pontinia. Dal canto suo l’assessore all'ambiente Walterino Battisti ha avanzato la proposta di conferire temporaneamente i rifiuti organici ad altro stabilimento autorizzato della provincia con la Sep ammontavano a 20 euro per tonnellata. Battisti raccomanda ai cittadini di proseguire la raccolta differenziata separando i rifiuti in base alla loro tipologia. Il timore principale è che la chiusura della SEP possa causare un aumento dei costi del servizio di raccolta. Sulla vicenda interviene anche il consigliere del Pdl Sandro Novelli il quale sollecita il sindaco Eligio Tombolillo a ad emettere un'ordinanza che vieti l'uso dell'acqua del fosso San Carlo. «Tutto quello che è successo - aggiunge Novelli - è da addebitare a questa maggioranza che continua a pagare contributi al Consorzio Industriale, autentico carrozzone mangiasoldi». Contro il suo Statuto, Novelli presentò un emendamento con cui si vietava la realizzazione di certi impianti pericolosi, compreso il termovalorizzatore. «La maggioranza - conclude il consigliere - è consapevole che i dati dell'Arpa non si prestano ad interpretazioni e che i pericolo d'inquinamento sono concreti, tanto è vero che la stessa giunta intende approvare una riduzione della Tarsu, in via eccezionale quale ristoro a favore dei residenti nella zona circostante la società Sep per i disagi causati dalle maleodoranti emissioni provenienti dal trattamento dei rifiuti organici per la produzione di compost».
Articolo di Antonella Subiaco sul quotidiano Latina oggi del 4 marzo 2010


PONTINIA, SOLUZIONI AL VAGLIO DOPO LA CHIUSURA DELLA SEP Trattative per il compost, ma i costi aumenteranno

DOPO la chiusura dello stabilimento SEP di Mazzocchio a seguito delle analisi allarmanti riscontrate dall'Arpa sulle acque sotterranee, il Comune di Pontinia ha dovuto correre ai ripari per smaltire la quota dei rifiuti organici conferiti finora nello stabilimento di Via Marittima che ne ricavava compost di qualità. Al termine di un summit in Comune tra tecnici e amministratori, è scaturita la proposta di contattare altra società di compostaggio disposta a ritirare le 40 tonnellate di organico prodotto mensilmente a Pontinia. Come ha riferito l'assessore all'ambiente, Walterino Battisti, sono in corso trattative con una ditta di Nettuno con prevedibile aumento dei costi di trasporto e conferimento di parecchio superiori ai 20 euro a tonnellata richiesti dalla SEP. «Un accordo tra le parti - aggiunge Battisti - dovrebbe essere concluso al più presto mentre la differenziata a Pontinia proseguirà secondo le scadenze stabilite dal Piano Benedetti». Il servizio, iniziato nel centro urbano, ha dato risultati superiori al 45%. Alla fine di marzo la differenziata sarà praticata anche nelle nelle strade di campagna iniziando dalla Migliara 45 per proseguire lungo la strada del Tavolato e le migliare della zona. A tutte le famiglie saranno distribuite delle compostiere nelle quali depositare i rifiuti organici, utilizzabili successivamente come fertilizzante da spargere sul terreno. Tutti gli altri rifiuti, in base alla loro tipologia, saranno depositati nei rispettivi cassonetti. Battisti dichiara che il Comune presto prenderà accordi con i commercianti per ridurre l'uso delle buste in polisterolo per migliorare l'igiene sul territorio. L'assessore e l'amministratore della Trasco, Sebastiano Gobbo, hanno discusso l'argomento con i diretti interessati ed illustrato il contenuto di un protocollo d'intesa che prevede la graduale riduzione delle buste di plastica per la spesa sostituendole con borse biodegradabili e di cestelli riutilizzabili.
Articolo di Antonella Subiaco sul quotidiano Latina Oggi del 5 Marzo 2010


PONTINIA, LA DIFFERENZIATA RISCHIA IL CAOS
Chiusura Sep, i rifiuti organici restano in strada

DOPO la chiusura della Sep, la situazione sembra essere più grave di quanto si pensava. Al momento infatti i rifiuti organici, che venivano conferiti e lavorati nell’impianto di Mazzocchio per essere trasformati in compost, resta in strada. E il bello è che non si sa come uscirne. La SEP, come si ricorderà, è stata chiusa nei giorni scorsi per decisione del titolare in seguito ai risultati delle analisi eseguite sulle acque sotterranee che avrebbero superato la soglia di contaminazione. La chiusura dell'impianto ha causato il blocco del conferimento dei rifiuti da parte di trenta comuni tra cui Pontinia. L’assessore all’ambiente del Comune di Pontinia, Walterino Battisti, non nasconde le proprie preoccupazioni. Il blocco provocato dalla chiusura della SEP rischia di far saltare il servizio della raccolta differenziata che fino ad ora si era svolto regolarmente e con risultati più che apprezzabili. «Adesso - dichiara l’assessore - bisogna trovare una soluzione alternativa. ma i primi tentativi non sono affatto incoraggianti. Il primo approccio avuto con una ditta di compostaggio di Aprilia non ha dato i risultati sperati. Negativa anche la risposta di altra società del frusinate che lavora soltanto rifiuti provenienti dai comuni di quella Provincia. «Una soluzione si troverà», ha assicurato Battisti Ma c’è un ma che forse piacerà pochi ai cittadini contribuneti: «Quasi certamente
dovremo affrontare costi ben superiori a quelli richiesti dalla SEP al Comune: dai venti euro a tonnellata che paghiamo attualmente si potrebbe passare fino a 100. Anche gli altri Comuni stanno studiando delle contromisure per smaltire i rifiuti prima destinati all'impianto di via Marittima, in attesa che quest'ultimo possa riprendere l'attività».
Articolo di Antonella Subiaco sul quotidiano Latina oggi del 6 Marzo 2010


PONTINIA Emergenza rifiuti, l’appello in Provincia

SI aggrava l'emergenza rifiuti a Pontinia e negli altri comuni che fino al 26 febbraio scorso conferivano la quota organica della raccolta all'impianto SEP di Mazzoccchio, che ne ricavava composto di qualità. Chiuso l'impianto fino a nuove disposizione, i rifiuti seguitano a restare nei cassonetti e si aggrava l'emergenza in tutti i comuni interessati mettendo a rischio l'igiene pubblica e la raccolta differenziata che a Pontinia, stava dando buoni risultati. Gli amministratori, con il sindaco Eligio Tombolillo in testa, nel suo ruolo di Consigliere provinciale, ha esposto la situazione in Commissione ambiente di Via Costa sollecitando il Presidente Enrico Dalla Pietà, a studiare un immediato provvedimento e trovare una soluzione alternativa alla chiusura della SEP. La posizione di Tombolillo è stata pienamente condivisa dall'assessore all'Ambiente, Walter Battisti, che, a sua volta, ha interpellato il suo omologo provinciale Stefanelli perché individui altro impianto di compostaggio possibilmente in provincia di Frosinone che finora ha opposto un netto rifiuto a ricevere l'organico di Pontinia. «Si tratta di un'emergenza - ha sottolineato Battisti - e come tale se ne devono fare carico la Provincia, la Prefettura e la stessa Regione Lazio».
Articolo di Antonella Subiaco sul quotidiano Latina oggi in data 8 Marzo 2010

martedì 9 marzo 2010

Lotte e vertenze dei Comitati riuniti del Lazio



Comitati e vertenze territoriali di città, paesi, quartieri. In lotta contro decisioni calate dall’alto, per difendere il “bene comune”, la qualità della vita, il futuro dei figli, le proprie città, i diritti fondamentali. Storie di cittadini e cittadine che non si sentono più rappresentati e che in mancanza di tutele e privati del diritto al futuro scelgono di agire in prima persona. Dalla battaglia contro l’inceneritore di Albano alla NoTurbogas di Aprilia, dai comitati NoFly di Ciampino e Viterbo al NoCoke dell’Alto Lazio; dai No Corridoio Roma-Latina al comitato di quartiere Pigneto-Prenestino; dalla lotta per la casa fino alla difesa dei migranti o al comitato delle Madri per Roma città aperta. Un viaggio nella mobilitazione invisibile di Roma e Lazio, una mappa ragionata e raccontata di lotte esemplari, di persone in carne e ossa, di slogan e parole d’ordine che non trovano spazio nei media ufficiali ma che fondano le ragioni e le speranze di un’altra politica.



Leggi il blog IN PRIMA PERSONA e il libro che raccoglie tutte le vertenze dei comitati del Lazio.

Per il 13 MARZO 2010 Alle ore 16 davanti la stazione di Guidonia, il COMITATO DI RISANAMENTO AMBIENTALE di Guidonia Montecelio ha organizzato una manifestazione contro le nocività e il degrado! Vuole essere una continuazione della mobilitazione iniziata il 6 Marzo 2010 in piazza Sant'Apostoli a Roma. Vedi il video in alto. Partecipa anche su facebook

Le elezioni di Repubblica

Dal sito di Repubblica possiamo visualizzare I candidati regione per regione, ma la parconditio per il quotidiano pagato dalle tasche dei cittadini è un optional. Una visualizzazione da approfondire nel dettaglio cliccando su gli altri candidati, si viene a conoscenza che alle Regionali del 28-29 Marzo 2010 alla presidenza della regione Lazio c'è anche Marzia Marzoli della Rete dei Cittadini.

Ascoltatela ospite del programma “Tribuna Elettorale”, andato in onda l’8 marzo 2010 sulla rete regionale della RaiTV.

Video tribune elettorali

lunedì 8 marzo 2010

Gli impresentabili

Elezioni regionali

Corrotti, rinviati a giudizio, collusi e fuori dalle regole. Eppure sono in lista.

di Enrico Fierro, da Il Fatto Quotidiano, 2 marzo 2010

I codici etici li hanno chiusi nel cassetto. Le leggi anti-corruzione le hanno solo promesse. La pulizia l’hanno annunciata. Le liste per le elezioni regionali sono una carrellata di pregiudicati, rinviati a giudizio, gente in affari con i boss, corrotti. Il resto è fatto di professionisti della politica, trasformisti, figli e cognati, ex portaborse, igieniste dentali e veline varie. Tutti in corsa per una carica non da poco. E non per i ricchi emolumenti, ma per i compiti sempre più delicati che sono assegnati alle regioni. Qui passano le spese per lo sviluppo e il lavoro, i trasporti, l'istruzione, la cultura e la salute dei cittadini. Per questo non possiamo che indignarci di fronte al lungo elenco di candidati “impresentabili” che si propongono, a nord come a sud, a destra come a sinistra. I casi più eclatanti Campania e Calabria. Nella regione che fu di Bassolino c'è un signore, Nicola Cosentino, per il quale diversi giudici hanno chiesto l'arresto per Camorra, che da coordinatore del Pdl ha selezionato i futuri consiglieri. Sull'altro versante, Pd e centrosinistra, c'è un candidato presidente, Vincenzo De Luca, che tra marzo e aprile dovrà sedersi davanti a un Tribunale per rispondere di accuse pesanti, che ha fatto altrettanto. In Calabria non si candida l'ex consigliere coinvolto in fatti di mafia, ma il figlio. Il suo compare, invece, ci mette la faccia. E così tutti gli ex onorevoli regionali coinvolti nell'inchiesta “Why Not?”. Tutti insieme, allegramente. E' la futura classe dirigente.

LAZIO

Le liste dei candidati consiglieri sono annodate dagli intrecci di parenti e poteri forti. Anche quelli già messi alla prova. Roma è tappezzata dal faccione di Francesco Storace, già presidente dal 2000 al 2005, già coinvolto nello scandalo Laziogate, alla regione ha lasciato una bella eredità: un buco nella sanità da 10 milioni di euro. A fianco di Renata Polverini anche Roberto Carlino, quello che “non vende case ma solide realtà”.Guardacaso i suoi affari sono particolarmente affiatati con il costruttore Francesco Caltagirone, suocero del presidente Udc Piefrdinando Casini. Restando in tema di famiglia, nel listino della Polverini c'è pure Isabella Rauti, moglie del sindaco di Roma Gianni Alemanno, il nipote del vicepresidente della Commissione europea, Antonio Tajani, Carlo De Romanis, la coppia Francesco Carducci-Veronica Cappellaro. Non sono noti, ma si immaginano, legami di sangue tra Rodolfo Gigli e Francesco Gigli, entrambi candidati nelle liste Udc.

Pera approfondire tutte le altre regioni leggi sul sito di MicroMega

sabato 6 marzo 2010

Colpo grosso all'Italiana



Da questa notte l'Italia non è più, ufficialmente, una democrazia. Il teatrino della menzogna ha aperto il sipario. Le marionette da copione rileggono le solite frasi: "la democrazia è una cosa importante", e ancora "bisogna dare la possibilità di scegliere".

Sondaggio Ispo, un italiano su quattro si vergogna del suo Paese
Dal sondaggio in questione emerge che: ..."Un cittadino su quattro si vergogna di far parte dell’Italia e il 50 per cento ha un motivo per essere imbarazzato del suo paese. Tra i primi motivi che provocano imbarazzo ci sono i politici e la mentalità italiana"...

Non è una sorpresa che l'Italiano si vergogna di esserlo. Rendetevi conto che la situazione attuale è nauseante. Non siamo più rappresentati. Non possiamo scegliere. Ci raccomandano di pagare le tasse e poi loro sono i primi ad evaderle. Ci riempiono di stupidaggini tutti i giorni con quel maledetto attrezzo infernale che avete acceso a tutte le ore nelle vostre case. La televisione se non s'era capito! Il puzzo viene su da ogni fessura, ogni "crepetta" di questa società fa uscire ogni giorno tonnellate di veleno e noi ne respiriamo a pieni polmoni, indifesi, cerchiamo di reagire, senza risultato, ne ri-vomitiamo a quintali, e non lo vedo un problema, ma un sintomo. Risolviamo la causa così da poter smettere di vomitare velenosamente le cose che reputiamo sbagliate, ingiuste e fasciste.
Io oggi più di ieri sera mi vergogno d'essere Italiano. Questa notte la democrazia è morta con se la costituzione Italiana - poverina aveva solo 62 anni - ha smesso di respirare. Mi vergogno di fare la farsa della votazione. Le nostre scelte non sono scelte, come la legge non è uguale per tutti. I loro giochi di potere sono più importanti della democrazia e del rispetto delle leggi e delle persone che faticano per reggere il passo a questa finta società. Viviamo in una fiction di canale 5, tutto bello e perfettino agli occhi del sovrano, giù nel basso della quotidianità la puzza ormai infesta le nostre realtà. La loro realtà invece è distorta, e la nostra non potrà mai essere condivisa da loro. Viviamo due realtà diverse e parallele, dove però, nella nostra (i politici e chi li manovra) possono decidere le nostre scelte, anche quella di dover votare a tutti i costi i corrotti del Partito Del Panino! Basta con questa Dittatura a viso aperto. Mi vergogno di vivere in un paese dove la dittatura non ha mai avuto fine, ma si è metamorfizzata ogni volta cambiando pelle, colore, ceto o casta. Bastaaaaaaa!!!

TRENO VERDE LEGAMBIENTE LATINA

Oggi 6 marzo 2010 alle ore 16:30 presso la stazione ferroviaria di Latina Scalo, a bordo del treno verde, ci sarà una conferenza sul Nucleare.


La storica campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato quest’anno festeggia 20 anni di attività: atteso come sempre il suo ingresso nelle stazioni per visitare la mostra che appassiona grandi e piccini ai temi ambientali.

venerdì 5 marzo 2010

5-6 Marzo: Incontri con il Terracina Social Forum

Ricordo a tutti gli eventi organizzati per questo fine settimana dal Terracina Social Forum.
Venerdì 5 marzo, alle ore 17,30 presso la sala convegni della Coop si terrà la presentazione del libro “Il grande bluff. Il caso Tremonti”, con l’autore, Giovanni La Torre. Nel libro vengono analizzate approfonditamente le teorie economiche dell’attuale ministro delle Finanze, alla luce della sua attività di governo e del pensiero espresso nei suoi libri.
Sabato 6 marzo, invece, sempre alle 17,30 nella sala convegni della Coop, sarà presentato, insieme con gli autori, il libro sulle mafie “Malitalia. Storie di mafiosi, eroi e cacciatori”. Il libro consiste in una panoramica a 360 gradi sui tre principali fenomeni mafiosi del nostro Paese: mafia, camorra e ‘ndrangheta. Gli autori, nello stesso tempo, si soffermano anche sugli uomini di Stato attivi per combattere e reprimere il fenomeno della criminalità organizzata. Alla presentazione parteciperanno anche esponenti delle associazioni antimafia Libera e Caponnetto.

Entrambi gli eventi sono ad ingresso gratuito.

Durante le presentazioni dei libri i volontari del Terracina Social Forum venderanno, al prezzo di 13 euro, le gardenie dell’Associazione Italiana Sclerosi Multipla. Saranno poi presenti con il banchetto dell’AISM a piazza Garibaldi nelle giornate di sabato 6 e domenica 7 marzo, dalle 10 alle 13 la mattina e dalle 17 alle 20 la sera.
L’allestimento del banchetto dell’AISM a piazza Garibaldi sarà anche l’occasione ideale per conoscere, di persona, coloro che si sono iscritti al nostro gruppo Facebook, anche al fine di ricevere consigli e suggerimenti per migliorare il più possibile le iniziative e le attività del Terracina Social Forum.

Marco Villa del Terracina Social Forum

giovedì 4 marzo 2010

Quelli che vincono sempre

Dal fatto quotidiano di oggi, l'articolo di Daniele Martini fa luce sul gruppo di imprese che riesce ad aggiudicarsi tutti i lavori pubblici più importanti.
Gli Intoccabili : Astaldi, Baldassini-Tognozzi-Pontello (esponente di spicco della Protezione civile), Condotte, Fincosit, Impregilo, Impresa, Itinera, Maltauro, Pizzaroti, Todini-Salini, Torno, Vianini.
Su tutte si erge Impregilo della triade Benettono, Gavio-Ligresti, che grazie ad una specie di gemellaggio siamese con l'anas, sta diventando l'impresa piglia tutto.
La super Impregilo, negli ultimi tempi ha guadagnato atti aggiuntivi per circa un miliardo e mezzo di euro, per i lavori del Ponte sullo stretto di cui è la capofila.
La triade, secondo uno studio Igi (Istituto grandi Infrastrutture), centro studi dei grandi appaltatori guidato da Giuseppe Zamberletti, dei quasi 5 miliardi di euro di appalti affidati nel 2009, solo 1,3 miliardi sono piccole opere tra gli 8 e i 40 milioni, il resto sono tutti lavori dai 50 fino oltre 200 milioni.
A comandare sulle 12 superimprese c'è la triade che guida Impregilo: i Benetton che nel corso degli anni hanno aggiunto all'azienda di famiglia il controllo delle autostrade, degli Autogrill, degli aeroporti di Roma, Torino e Firenze, una partecipazione importante in Grandi Stazioni più l'ingresso nel patto di sindacato di Mediobanca; il gruppo della famiglia Gavio, titolare di concessioni autostradali nel nordovest e primo finanziatore ufficiale del Pdl; la famiglia Ligresti, con il fondatore Salvatore grande finanziatore di Craxi, arrestato per corruzione ai tempi di Tangentopoli, ora consigliere di amministrazione Unicredit, assicuratore con Fonsai, presente con oltre il 5% nel patto di sindacato di Rcs-corriere della Sera e con le imprese di costruzione coinvolto negli affari più importanti e discussi del momento, da quello della piana di Castello alle porte di Firenze all'Expo 2015 e alla Fiera di Milano.
Poi c'è Luisa Todini, ex parlamentare Europea, le cui aziende qualche mese fa sono state unite a quelle Salini, a cui hanno portato in dote gli appalti della variante del Valico sull'Appennino tosco-emiliano.
E infine Francesco Gaetano Caltagirone, costruttore con la Vianini, editore del Messaggero di Roma, del Mattino di Napoli più una serie di quotidiani locali. E poi banchiere verso una partecipazione importante nel Monte dei Paschi, assicuratore attraverso le Generali di Trieste e azionista pesante, anche se con il 9% dell'Acea, società comunale romana della luce e dell'acqua, ma che è privatizzata dalla francese Suez e insieme alla Belga Electrabel costruisce turbogas, inceneritori, centrali termoelettriche e impianti fotovoltaici, quest'ultimi purtroppo in una minima parte rispetto alle centrali.
Focaliziamoci su quest'ultimo che ha delle grandi possibilità di costruire nell'area industriale di Mazzocchio la Turbogas. Perché?
Innanzitutto è il suocero di Pier Ferdinando Casini e qui è molto votato. In provincia abbiamo una coalizione che li appoggia. In regione tra poco ci saranno le votazioni, ma si può dedurre che il panino della libertà, è servito per far convogliare volutamente voti nelle casse dell'Udc e dei personaggi che vestono Pdl, ma che sono ex AN. Poi c'è da considerare che è azionista dell'Acea, è un costruttore e da poco è diventato azionario(2%) con Generali. E' un potere forte e avrà una buona fetta della torta.

Clicca su i link Impregilo per vedere i filmati

Un Sibilio preannunciato

E' successo l'altro giorno, era venerdì e leggevo sul quotidiano la provincia che il nostro piccolo comune, Pontinia, dispone di 800 mila euro (rientrati dal Ministero dell'Interno dopo aver accertato la nullità del dissesto). "Questi possono rientrare nel capitolo degli investimenti". Leggevo che con questi soldi l'amministrazione intende puntare sul consolidamento dei servizi. Continuo nella mia lettura e scopro che gli investimenti si nascondo dietro a parole come: "decoro urbano e infrastrutture", queste per uno sviluppo economico e sociale.

Cosa vogliono intendere per sviluppo economico e sociale i nostri cari amministratori?

Lo "sviluppo" (in inglese development) economico non va confuso con la "Crescita" (growth) economica. Benché spesso vengono usati come sinonimi, lo sviluppo economico dice di più: mentre la crescita economica misura grandezze aggregate, indicatori quantitativi di ricchezza quali il tasso d'aumento nel tempo del prodotto interno lordo per abitante, lo sviluppo implica che si modifichino alcune caratteristiche, alcuni elementi costitutivi degli aggregati. Lo sviluppo è insomma una crescita qualificata.
Per sviluppo sociale si intende un cambiamento nella natura, le istituzioni e il comportamento sociale di una società / comunità, un evento o un’azione che coinvolge un gruppo di individui con determinati valori comuni, la domanda di nuove regole da parte di individui o gruppi, come ad esempio una maggior equità e giustizia sociale. Nello sviluppo sociale i cambiamenti qualitativi nella struttura e nel funzionamento di una società sono mirati ad una migliore attuazione di scopi e obiettivi. Fonte: Wikipedia

Le parole: "Decoro urbano" e "infrastrutture" stanno a significare lavori di manutenzione e sistemazione dello spazio pubblico, di aree verdi, si può riassumere anche in: "aggiustiamo le cose che gli incivili hanno rotto".
Le infrastrutture possono essere una molteplicità di cose, come Wikipedia riporta, potrebbero essere degli elementi o l'insieme degli elementi che vanno a strutturare una ambiente costruito, si potrebbero considerare: trasporti, strade, ferrovie, canali; ma sono infrastrutture anche le reti come: oleodotti, metanodotti, elettrodotti,reti fognarie, reti telefoniche ecc.
Possiamo continuare specificando anche le infrastrutture economiche, informatiche e del servizio pubblico. Quindi avete potuto notare le molteplicità di cose che una singola parola può specificare.
Ora, soffermandoci sul fatto che la politica usa in continuazione questa serie di parole (vuote) per far credere il loro intento (vago) e usa i nostri soldi in un modo univoco, senza dare spazio alle vere esigenze e necessità di una comunità, possiamo riassumere che i termini Sviluppo economico e sociale sono solo una facciata a movimenti di soldi che vanno dal conto dell'amministrazione (solo per ricordarvi che sono i soldi di tutti i cittadini onesti che pagano le tasse) verso una mini-serie di aziende, quasi sempre le stesse, in questo modo non sussiste sviluppo sociale perché non sovviene creazione di un'equità e cambiamento di comportamento sociale generando nuove domande, ma si inseguono sempre gli stessi schemi che facilitano sempre le stesse persone.
Ritornando a parlare di infrastrutture, vi ricordo che anche Turbogas, inceneritore Biomasse , rete elettrodotto e metanodotto sono infrastrutture, che non rientrano nelle nostre reali necessità sociali ma solo nell'interesse economico di poche aziende implicate.
E' possibile che l'amministrazione abbia preannunciato la costruzione di queste opere e accessori, usando come fa di consueto le solite e vuote parole?

Approfondimenti: Zeitgeist-addendum - il profitto