domenica 14 marzo 2010

Si scrive Acqua ma si legge Democrazia

20 Marzo 2010 Manifestazione nazionale a Roma

Per la ripubblicizzazione dell’acqua, per la tutela di beni comuni, biodiversità e clima, per la democrazia partecipativa




Il 20 Marzo un appuntamento FONDAMENTALE per Tutti
Un momento di partecipazione collettiva, che vedrà Enti Locali, Comitati Territoriali, reti associative ed organizzazioni sindacali, forze politiche e sociali, normali Cittadini in campo per dare un forte segnale contro la privatizzazione dell’Acqua e dei Beni Comuni, per contrastare le leggi approvate, per sostenere la Legge d’Iniziativa Popolare, per irrompere sui contenuti della campagna elettorale con il tema dell’Acqua e dei Beni Comuni. La data cade a due giorni dalla Giornata Mondiale dell'Acqua e ad una settimana dalle elezioni regionali.

Scenderemo in piazza a Roma per chiedere
  • il riconoscimento dell’acqua come bene comune e diritto umano universale, la ripubblicizzazione del servizio idrico, la sua gestione pubblica e partecipativa, l’approvazione della legge d’iniziativa popolare;
  • la tutela del territorio e dei beni comuni, della biodiversità e del clima, contro la politica delle “grandi opere”, il mercato dei rifiuti, gli impianti energetici nocivi e il ritorno all’energia nucleare;
  • un nuovo modello di produzione, consumo e vita, e politiche occupazionali per la soddisfazione dei diritti sociali e ambientali delle popolazioni.

Abbiamo deciso la Manifestazione del 20 Marzo 2010 il giorno 18 Novembre 2009, il giorno dell’approvazione, con voto di fiducia del DL voluto dai ministri Ronchi-Fitto, approvazione avvenuta fra l’indignazione generale, perchè questo ha costituito un gravissimo attacco alla Democrazia, alla Volontà Popolare alle Autonomie Locali. La Manifestazione, oltre ad essere un importante ed unificante momento di lotta, mette al centro con intelligenza e determinazione la questione della democrazia partecipativa, ovvero l’inalienabile diritto di tutte/i a decidere e a partecipare alla gestione dell’Acqua e dei Beni Comuni, del Territorio e dell’Energia, della Salute e del benessere sociale per contrastare la politica delle “grandi opere” devastatrici dei territori, una gestione dei rifiuti legata al business dell’incenerimento, un modello energetico dissipatorio e autoritario, basato su impianti nocivi ed ora anche sul nucleare.

Il 6 Marzo a Roma i Comuni hanno costituito il Coordinamento nazionale degli Enti Locali per la tutela dell’Acqua Pubblica e di tutti i Beni Comuni nella loro prima Assemblea Nazionale.

Da due anni la Legge di Iniziativa Popolare proposta dal Popolo dell’Acqua con oltre 400.000 firme giace colpevolmente nei cassetti delle commissioni parlamentari, come tutte le altre dalla proclamazione della Repubblica ad oggi.

Le lotte per la ripubblicizzazione si sono estese in tutti i territori, sono ormai duecento i Comuni che hanno approvato delibere di modifica degli Statuti comunali, dichiarando l’AcquaBene Comune e diritto umano universale ’ ed il servizio idrico come ‘privo di rilevanza economica, sottraendosi in questo modo alla incostituzionale normativa nazionale.

Le realtà che hanno aderito vengono da gran parte del mondo cattolico, alle associazioni ambientaliste, alle associazioni dei consumatori, alle organizzazione della cooperazione internazionale, alle organizzazioni sindacali, numerosi quotidiani e riviste per giungere alle numerose e variegate realtà sociali e culturali

E' stato registrato uno spot per promuovere la manifestazione nazionale del 20 marzo. Potete trovarlo al seguente link (http://www.acquabenecomune.org/spip.php?article7280).
Diffondetelo e inviatelo alle radio del vostro territorio e a tutte quelle con cui siete in contatto.

Fonte: www.acquabenecomune.org

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