domenica 12 aprile 2009

una vittoria e un pareggio

di CHRISTIAN CAPUANI

Una vittoria e un pareggio per il Comune di Pontinia nella sfida contro la collocazione delle centrali termoelettriche sul suo territorio. Nella giornata campale di ieri il risultato più clamoroso viene dall'esito della prima seduta della conferenza dei servizi sul progetto della turbogas: la Regione Lazio si è presentata all'incontro convocato dal ministero dello Sviluppo economico affermando di non aver elementi a favore della realizzazione dell'impianto progettato dall'Acea Electrabel. Al Tar del Lazio, invece, si è conclusa con un nulla di fatto l'udienza sulla richiesta di sospensiva del parere negativo del sindaco Eligio Tombolillo in merito alla centrale a biomasse della Pontinia Rinnovabili.
Con la conferenza dei servizi di ieri il Comune di Pontinia compie un grande passo avanti nel respingere il progetto turbogas. L'autorizzazione unica all'installazione della centrale è infatti rilasciata dal Governo solo d'intesa con la Regione interessata, una cosiddetta “intesa forte” che risulta imprescindibile per l'ok definitivo all'impianto. Ad illustrare la posizione della Regione in conferenza dei servizi è stata la rappresentante dell'assessorato all'ambiente Giovanna Bargagna, che ha ricordato come il Consiglio regionale abbia deliberato nel gennaio 2008 la volontà di non concedere intese su progetti di centrali termoelettriche in assenza del piano energetico regionale.
L'incontro di ieri resta comunque una tappa interlocutoria della conferenza dei servizi, che sarà riconvocata entro sessanta giorni. Buone nuove per il Comune di Pontinia arrivano anche dalla volontà espressa dal ministero dell'ambiente di riconsiderare il proprio parere positivo nella procedura di Via (valutazione d'impatto ambientale) sulla base delle osservazioni presentate da amministrazione e privati cittadini. L'Acea Electrabel, da parte sua, conferma che l'impianto turbogas progettato rappresenta la miglior tecnologia esistente e lamenta un iter procedurale troppo lungo.
Si discuterà nel merito, invece, la richiesta di sospensiva sul parere negativo del Comune di Pontinia sul progetto della centrale a biomasse della Pontinia Rinnovabili. Il presidente del Tar del Lazio ha quindi spostato la discussione al 23 luglio. Per la Pontinia Rinnovabili il rinvio è il tentativo del tribunale amministrativo «di consentire un accordo tra le parti, considerato anche i milioni di euro richiesti come risarcimento». Per l'amministrazione locale è dovuto all'inutilità del giudizio di sospensiva, visto che ora il procedimento autorizzativo della centrale è nelle mani della Conferenza unificata, che dovrebbe decidere entro tre mesi. «La nostra società - dice la Pontinia Rinnovabili - si augura che la Provincia debba rivedere la propria posizione rilasciando l’Aia, anche al fine di non aggravare il danno già subito per il colpevole ritardo nel rilascio della autorizzazione».

10 Aprile 2009
Fonte dell'articolo: Il Messaggero

3 commenti:

  1. per ora la vittoria ed il pareggio se così possiamo dire è solo merito della RETE NO TURBOGAS di PONTINIA che con dovere civico e coscienza è riuscita a far cambiare parere all'Amministrazione Comunale, cosa mai accaduta a Pontinia.

    RispondiElimina
  2. Infatti sai ci pensavo a come sarebbe adesso la situazione se non fosse stato smosso così tanto il problema al tal punto da far cambiare idea ai politici nostrani e non solo!
    Grazie agli instancabili stacanovisti per la difesa dell'ambiente, adesso abbiamo un Sindaco che ha sposato la causa e altri politici si affacciano, forse perché hanno capito che campagne elettorali sull'ambiente portano un bel po' di voti?! Eh chi lo sa???
    Ma soprattutto se avessimo avuto l'amministrazione di un altro colore, avrebbe fatto le stesse cose che sta facendo l'attuale Sindaco???

    RispondiElimina
  3. carissimo NO TURBOGAS la domanda rimane senza risposta, forse il centrodestra avrebbe battagliato contro turbogas ma non contro la centrale a biomasse, o viceversa? è comunque un ipotesi, se pensiamo alla società ACEA (comune di Roma)proprietaria di maggioranza della turbogas di "pontinia" non credo che le forze del centrodestra di Pontinia avrebbero negato l'autorizzazione all'attuale sindaco della capitale loro commilitone. Il comune di roma avrebbe introitato dall'impianto di mazzocchio decine di milioni di euro, pensando ai debiti del comune di Roma qualche centinaio di milioni d'euro (così sembrerebbe)... avrebbe fatto comodo all'attuale amministrazione romana.
    Luigi Rete Cittadina Pontinia

    RispondiElimina

I commenti verranno moderati per motivi legati al comma 49 del DDL Intercettazioni.