I rifiuti devono passare da problema a risorsa. In molti casi, purtroppo, diventano emergenza. Ma quando questa è pluriennale o decennale vuol dire che qualcosa non funziona. Anche Pontinia non fa eccezione a questa triste regola italiana. Lo smaltimento in discarica, al comune, costava quasi un milione di euro l’anno, dall’anno scorso, finalmente, è partita la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani nelle zone del centro. Ogni comune, come è noto, deve organizzare la differenziata e raggiungere obiettivi (almeno il 35% quest’anno) che Pontinia si avvia a raggiungere nelle zone del centro abitato e che speriamo venga esteso all’intero territorio. Il servizio viene organizzato in parte con il servizio casa per casa (anche detto porta a porta), sulla via Tavolato e nelle Migliare che vi confluiscono, e in parte con cassonetti dislocati in alcune zone del centro. E’ partita anche la campagna di informazione e sensibilizzazione dei cittadini. Accanto a questo servizio, un vanto del comune di Pontinia, è legato alle compostiere domestiche (che vengono regalate ai cittadini che ne fanno richiesta avendo uno spazio a disposizione idoneo) partito da qualche mese e l’isola ecologica organizzata con cadenze che vengono di volta in volta pubblicizzate. E’ proprio l’isola ecologica con la raccolta gratuita dei rifiuti ingombranti che tenta di eliminare la triste realtà delle discariche abusive che spesso si verificano lungo le strade, i canali. Un brutto esempio è sicuramente quello noto della “Migliara 49” che è sito alla fine di questa strada (lato sinistro dalla via Appia verso la montagna) dove si collega con la via Lungo Ufente in corrispondenza della vasca di espansione dei Laghi del Vescovo (Gricilli). Un fenomeno che ha interessato gli stessi terreni della vasca di espansione con rifiuti di vario genere anche speciali e/o nocivi e la triste ribalta de “La Repubblica” e del “TG 5”. Dopo questi fatti è stato interrotto l’accesso dalla via Migliara 49 alla vasca di espansione, ma sullo spiazzo della stessa strada periodicamente viene abbandonato materiale che va dai mobili, al materiale edile demolito, ai pneumatici o, addirittura del “presunto” cemento-amianto (eternit) per la cui definizione sono necessari apposite verifiche. La competenza e l’obbligo dello smaltimento va dalla Regione Lazio (proprietaria dei terreni), alla Provincia di Latina (considerato che le strade interessate sono provinciali) ma se ne fa carico quasi sempre il comune di Pontinia (anche se con il contributo di altri enti). Lo stesso Comune ha richiesto di chiudere le strade di accesso o almeno la video sorveglianza della zona, che può diventare un valido deterrente contro l’abbandono del materiale. Altre proposte sono quelle di recintare la zona per impedirne lo scarico. Sempre a Regione e Provincia, quando saranno comode, la tardiva e necessaria risposta.
Articolo di Giorgio Libralato sul Settimanale di Latina in data 25 Dicembre 2010
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