martedì 6 maggio 2014

Comunicato stampa Convegno 8 maggio

“NON BIO-MASSACRIAMOCI IL FUTURO”

L’otto maggio si terrà un convegno informativo sul progetto di una centrale a biomasse da 24 MW da installarsi nell’area industriale di Mazzocchio, a Pontinia, organizzato dal Comitato spontaneo.

Il Comitato spontaneo contro la centrale Biomasse proposta dalla società Pontinia Rinnovabili Srl ha organizzato un convegno informativo dal titolo: “Non Bio-massacriamoci il futuro” che si svolgerà giovedì 8 maggio a partire dalle ore 18 presso l’aula consiliare del Comune di Pontinia, in piazza Indipendenza.
Il primo relatore Giorgio Libralato, presidente dell’associazione “Pontinia Ecologia e Territorio”, illustrerà i dettagli tecnici dell’impianto da 24 MW che si vuole costruire nella zona industriale di Mazzocchio, mettendo in luce gli aspetti critici e incompatibili con le caratteristiche agricole del territorio. Libralato è anche il tecnico che siede al tavolo creato dall’amministrazione comunale per contrastare questo progetto in tutte le sedi istituzionali e giuridiche. Infatti fin da quando la Pontinia Rinnovabili ha iniziato l’iter per ottenere l’autorizzazione, il sindaco Eligio Tombolillo e la maggioranza del Consiglio Comunale hanno sempre fatto presente l’incompatibilità di questo progetto per il territorio di Pontinia, proponendo allo stesso tempo alla società di costruire un impianto molto più piccolo, capace di alimentarsi con il materiale presente in zona senza doverlo importare dall’Est Europa o da paesi extra Ue.
Il secondo relatore sarà il medico dell’Isde Gian Piero Baldi, membro del Comitato Bio-Ambiente di Tarquinia. Baldi, come tutti i medici Isde, l’Associazione internazionale di Medici per l’Ambiente, ha più volte alzato il velo sull’ipocrisia della parola bio che accompagna queste centrali. Infatti bruciare biomasse vegetali produce le stesse polveri sottili e gli stessi inquinanti di un impianto che brucia combustibili fossili. E questo impianto prevede di bruciare qualcosa come 275 mila tonnellate annue di biomasse, oltre a 75 tonnellate di gasolio.
Il terzo relatore Stefano Proietti, agronomo di Terracina, parlerà dell’impossibilità di alimentare questa centrale con una filiera corta, come prevedono le normative che indicano in una distanza di 70 km dalla centrale il limite massimo per il trasporto del materiale al forno della centrale. Limite che in questo caso sarà abbondantemente superato, visto che non siamo in Scandinavia e nemmeno in una foresta tropicale.

Purtroppo, per un disguido con il comitato organizzatore non sarà presente il sindaco Eligio Tombolillo, poiché impegnato nel proprio studio medico. Il sindaco e l’amministrazione comunale hanno assicurato la loro contrarietà al progetto e l’impegno della Giunta nel cercare di bloccare l’iter burocratico, ricordando la delibera di Consiglio Comunale votata nel 2007 in cui gli amministratori comunali avevano affermato, nero su bianco, la loro contrarietà a questa centrale, per il suo devastante impatto sulla salute dei cittadini e sull’economia della zona.   

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