martedì 18 gennaio 2011

L'assenza dell'Italia al World Future Energy Summit 2011 e il Gasdotto South Stream

Ad Abu Dhabi si stà consumando il World Future Energy Summit. Tutti pronti e preparati per il programma del giorno. Nel corso dei vari incontri, saluti, cerimonie, interverranno Ban-Ki Moon (segretario generale delle Nazioni Unite), e i presidenti o primi ministri di: Islanda, Pakistan, Portogallo, Svezia, Marocco, Bangladesh, Georgia, Lussemburgo, Spagna, Inghilterra, Germania, Francia, e poi anche Palestina, Kazakistan, Irlanda, Corea, Danimarca, Canada, Norvegia, Svizzera, Giappone, Turchia, Polonia e naturalmente Usa, India, Cina. Non vi pare manchi qualcuno? Già, manchiamo noi Italiani! E possiamo spiegarlo in diversi modi o punti di vista. L'Italia si sta chiudendo in un cerchio dove decide di far rientrare la Russia (infatti se controlli, non è presente nemmeno la Russia al summit sull'energia del Futuro). L'Italia sicura dell'energia che produrrà con le centinaia di Turbogas che sta costruendo sul territorio italiano, i gassificatori che gli assicurano il combustibile da bruciare (gas metano) che proviene dal tubo Eni che arriva dalla Russia. Il Gasdotto dell'Eni, è «una delle infrastrutture strategiche» per l' Italia e l' obbligo di venderlo significherebbe mettere a repentaglio la sicurezza energetica nazionale ( da un articolo di Agnoli Stefano del corriere della sera del 9 febbraio 2009: Il gasdotto russo dell' Eni e la lettera del premier ). Il Gasdotto in questione è "Il South Stream" il quale sta vincendo il derby con il concorrente "Nabucco", da leggere assolutamente questo articolo sul sole24Ore, per capire che questa storia del Gas, delle Turbogas e dei Gasdotti non è solo una questione commerciale, ma si lega a tanti aspetti mondiali, infatti in un trafiletto dell'articolo puoi leggere: "Il derby del gas è una delle partite più importanti per l'Eurasia". Continuando il discorso di prima, l'Italia è sicura di sè energeticamente anche per il complesso intreccio politico-economico con la Francia e le sue Centrali Nucleari dell'EDF di terza generazione. Per ultimo potremo utupisticamente suppporre che invece non è interessata al World Future Energy Summit per il fatto che a Bologna sono riusciti a realizzare la Fusione nucleare a freddo ma questo rappresenterebbe uno scenario di cambiamento, un'utopia che andrebbe ad infrangersi contro il muro di ipocrisia e di potere che è stato messo in atto in un secolo di capitalismo guerrafondaio.

Estratti da : daily.wired.it/news/ambiente bologna.repubblica.it/cronaca/ www.ilsole24ore.com http://www.greencity.it/news/

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