Comunicato stampa del 17 LUGLIO 2010
Ci inquieta l’assordante silenzio sulla qualità dell’acqua della nostra città. Ad Aprilia ci sono ben 3 parametri: Arsenico, Fluoruro e Vanadio che non rispettano i parametri di legge (D. Lgs. N. 32 del 2 febbraio 2001, n. 31), quindi ogni anno vengo approvate delle deroghe a tali valori per far tornare l’acqua potabile.
Per l’Arsenico i limiti di legge sono di 10 µg/l mentre con la deroga si può somministrare acqua con concentrazioni fino a 50 µg/l, per il Vanadio il limite è 50 µg/l e viene portato a 160 ug/l (località Campoleone), per il Fluoruro il limite è 1,5mg/l e viene portato a 2,5 mg/l (località Campoleone).
Da dicembre 2009 sono passati 6 anni dalla prima richiesta di deroga e per avere un’altra proroga ed innalzare così i valori dei parametri non a norma c’è bisogno di un parere della Commissione Europea che ad oggi ancora non è stato emanato.
Quindi la regione Lazio per “garantire alle popolazioni interessate un adeguato approvvigionamento idrico potabile” ha pensato bene di prolungare ulteriormente le deroghe in attesa di questo parere.
Di deroghe in deroghe… e dire che quando vogliono si appellano ai vincoli della comunità europea!
Ma c’è un fatto molto grave: le deroghe sui limiti del fluoruro possono essere concesse a condizione che in tutte le zone interessate:
• siano state informate le autorità competenti al fine di evitare
l’attivazione di campagne di fluoroprofilassi;
• sia avvisata la popolazione generale sulla opportunità di limitare il consumo di alimenti ad elevato apporto di fluoro;
• venga predisposto un opuscolo informativo in merito al fluoro da distribuire nelle scuole e presso i servizi materno-infantili;
• sia informata la popolazione, in via precauzionale, che il consumo dell’acqua da bere in distribuzione non è consigliato ai soggetti di età inferiore ai quattordici anni.
Quanto di tutto questo è stato fatto? Quante mamme sanno che non è consigliato far bere l’acqua di rubinetto ai propri figli piccoli? Chi tutela queste persone? Chi le ripaga per un acqua non in regola?
Il 16 aprile 2010 si è espresso lo Scientific Committee on Health and Environmental Risks, e nelle conclusioni finali il Prof U. Ackermann (Swiss School of Public Health, Zürich, Switzerland) e il Dr. S. Canna - Michaleidou (State General Laboratory, Nicosia, Cyprus.) affermano che: ”I potenziali rischi di esposizione umana ad arsenico, boro e fluoro nell'acqua potabile,contenenti fino a 50 μg/L (di As), 3 mg/L (di B), e 2,5 mg/L (F) per un massimo di 3 anni può comportare bassi rischi per la salute nella popolazione adulta. Tuttavia, nel caso di bambini fino ai 18 anni e bambini non allattati al seno, i rischi sono più elevati. La preoccupazione maggiore è per l'arsenico, e in particolare per i livelli superiori a 20 μg/L.”
Cosa stanno facendo in concreto il gestore egli enti pubblici preposti, considerando che la situazione va avanti da tanti anni, senza apprezzabili risultati? Ogni anno Acqualatina afferma le stesse cose. Infatti nel Rapporto informativo 2008 aveva dichiarato: "Per quanto riguarda la non conformità relative al parametro arsenico l’ente gestore continua nella sua attività di implementazione dei piani di azione approvati dalla Regione Lazio e dal Ministero della Salute nei concomitanti rinnovi delle relative richieste di deroga. A tal proposito si riscontra, nell’ultimo anno un abbassamento dei valori di arsenico nelle grandi captazioni intorno ai limiti tabellari come da D.Lgs 31/01. Ciò ha indotto il gestore a sviluppare una campagna di monitoraggio analitico, in collaborazione con i Servizi di Igiene e Alimenti e Nutrizione territorialmente competenti, al fine di comprovarne il dato e stabilire circa l’applicazione o meno degli onerosi piani di azione previsti per l’abbattimento dell’arsenico dalla risorsa idropotabile"
…… stessa cosa viene copiata e incollata nel rapporto informativo dell’anno 2009!!!
Fonte: http://www.acquabenecomune.org
Comitato acqua pubblica Aprilia
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