martedì 24 febbraio 2009

LA STRATEGIA DELLA LUMACA

Per una società della misura: idee e pratiche di un altro sapere ed un altro saper fare

Convegno Giovedì 26 Febbraio 2009
ore 9.30 - 19.00
Palazzo Valentini, Via IV Novembre 119A

Il convegno presenterà le elaborazioni teoriche e il microcosmo delle sperimentazioni che si sono prodotte in questi ultimi anni riconducibili alla teoria della decrescita che di per sé come sostiene il Prof. Latouche nel suo “Breve trattato sulla decrescita serena” è semplicemente ‘una bandiera dietro la quale si raggruppano quelli che hanno fatto una critica radicale dello sviluppo e vogliono delineare i contorni di un progetto alternativo per una politica del doposviluppo. Il suo obiettivo è una società nella quale si vivrà meglio lavorando e consumando di meno. Si tratta di una proposta necessaria per ridare spazio all’inventiva e alla creatività dell’immaginario bloccato dal totalitarismo economicista, sviluppista e progressista’. Di fatto dunque, rientrano nel concetto di decrescita esperienze già in essere in molti campi che hanno come denominatore comune la ricerca della sobrietà e l’adozione di nuovi stili di vita compatibili con l’ambiente e l’equità sociale. Per portare un valido contributo teorico al convegno abbiamo invitato alcuni tra i più eminenti esperti della materia: Serge Latouche, Professore emerito dell’Università XI Paris-sud, teorico di riferimento del pensiero della decrescita; il Prof. Piero Bevilacqua, ordinario di Storia contemporanea all’Università La Sapienza di Roma, esperto di storia dell’ambiente e delle culture rurali; Maurizio Pallante, ispiratore del movimento italiano per la decrescita felice, saggista, già esperto di energia e di tecnologie ambientali; Francesco Gesualdi del Centro per un nuovo modello di sviluppo di Vecchiano, già allievo di Don Milani alla scuola di Barbiana. Le esperienze pratiche che si intrecceranno alle esposizioni teoriche riguardano realtà (associazioni ed Enti pubblici) che hanno già realizzato o che hanno in corso d’opera progetti che testimoniano interessanti tentativi di cambio di rotta. Tra queste: la “Cooperativa MAG Roma”, microcredito per una finanza autogestita e solidale; “La città dell’altra economia”, spazio di aggregazione di esperienze varie, dal commercio equosolidale alla ristorazione bio, al riuso e riciclo; “Palocco per Kyoto”, associazione di residenti per un borgo sostenibile; Equorete: network di organizzazioni e soggetti orientati all'ecologia sociale; Ente Parco regionale dei Monti Lucretili con esperienze su campi della decrescita; ed infine L'associazione casa del cibo che opera nel campo dei rapporti tra agricoltura, città e cibo.

(...)In questa situazione, sarebbe urgente riscoprire la saggezza della lumaca. Infatti la lumaca non solo ci insegna la necessaria lentezza, ma ci impartisce una lezione ancora più indispensabile
"la lumaca- ci spiega Ivan Illich - costituisce la delicata architettura del suo guscio aggiungendo una dopo l'altra delle spire sempre più larghe, poi smette bruscamente e comincia a creare delle circonvoluzioni stavolta decrescenti. Una sola spira più larga darebbe al guscio una dimensione sedici volte più grande. Invece di contribuire al benessere dell'animale, lo graverebbe di un peso eccessivo. A quel punto, qualsiasi aumento della sua produttività servirebbe unicamente a rimediare alle difficoltà create da una dimensione del guscio superiore ai limiti fissati dalla sua finalità. superato il punto limite dell'ingrandimento delle spire, i problemi della crescita eccessiva si moltiplicano in progressione geometrica, mentre la capacità biologica della lumaca può seguire soltanto, nel migliore dei casi, una progressione aritmetica". Questo divorzio della lumaca dalla ragione geometrica, che per un periodo aveva anche lei sposato, ci mostra le vie per pensare una società della decrescita, possibilmente serena e conviviale.

Da : breve trattato sulla decrescita serena di S. Latouche
neworldproject

1 commento:

  1. C'è qualcuno di voi interessato a questo convegno?
    Io penso di andarci, fatemi sapere, sarebbe bello poterci incontrare e confrontare. Grazie

    P.S: Penso di andarci nel pomeriggio, dopo la pausa pranzo, quando ci sarà l'intervento di Maurizio Pallante e del prof. Latouche.

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