sabato 7 febbraio 2009

Col pacchetto sicurezza il governo imbavaglia la Rete

E' successo di nuovo. I politici mettono mano a Internet per regolarla, e fanno danni perchè lo fanno in fretta e furia senza chiedere pareri agli addetti ai lavori e trattando la Rete come se fosse un qualsiasi mezzo di comunicazione: ma ormai dovrebbe essere chiaro che la materia è delicata e richiede competenza... Bastava sentire un giurista esperto della materia come Stefano Rodotá, o Giuseppe Corasaniti, o Guido Scorza, o Daniele Minotti... I politici, con gran parte dei media tradizionali silenti, indifferenti, ignari o peggio ancora compiacenti, ci stanno scrivendo le regole per comunicare nel digitale, e noi Netizens se non ci svegliamo e non ci mobilitiamo per tempo rischiamo di arrivare troppo tardi e di diventare dei fuori-legge.

L'articolo 50-bis del disegno di legge 733, noto come il "pacchetto sicurezza", passato ieri al Senato e che deve essere adesso sottoposto alla Camera, costringe gli Internet provider a... filtrare i contenuti a caccia di istigazioni a delinquere e apologie di reato, e Facebook in Italia rischia di non poter più proseguire la sua avventura.

L'emendamento, introdotto dal senatore dell'Udc Gianpiero D'Alia, riguarda la "Repressione di attivitá di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo Internet", che al comma 1 recita:

"Quando si procede per delitti di istigazione a delinquere o a disobbedire alle leggi, ovvero per delitti di apologia di reato, previsti dal codice penale o da altre disposizioni penali, e sussistono concreti elementi che consentano di ritenere che alcuno compia detta attivitá di apologia o di istigazione in via telematica sulla rete Internet, il Ministro dell'Interno, in seguito a comunicazione dell'autoritá giudiziaria, può disporre con proprio decreto l'interruzione della attivitá indicata, ordinando ai fornitori di connettivitá alla Rete Internet di utilizzare gli appositi strumenti di filtraggio necessari a tal fine".

Una volta emesso il decreto, gli Internet provider dovranno innescare "appositi strumenti di filtraggio" (le cui caratteristiche tecniche devono ancora essere tracciate dal ministro dell'Interno, da quello dello Sviluppo economico e quello della Pubblica amministrazione e innovazione) e isolare la pagina incriminata entro 24 ore, pena una multa da 50 mia a 250 mila euro, e l'accusa di concorso di "apologia o di istigazione in via telematica sulla rete Internet", un'imputazione punita con il carcere (articolo 414 e 414 c.cp.): da 1 a 5 anni per l'istigazione a delinquere e l'apologia di reato, da 6 mesi a 5 anni per l'istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all'odio fra le classi sociali.

Ma secondo i giuristi esperti della materia, i reati d'opinione potrebbero sovrapporsi con la manifestazione del pensiero dell'individuo: diritto tutelato dall'articolo 21 della Costituzione. Con i fornitori di Internet costretti a setacciare la libera espressione.

Non solo: secondo gli esperti non è tecnicamente possibile filtrare Internet: la natura della Rete rende impossibile la censura!!!

Leggi tutto su :
PRESSANTE
BEPPE GRILLO
PUNTO INFORMATICO
INFORMAZIONE.IT
Internet, lucchetti in arrivo? di Dario Bonacina

4 commenti:

  1. se pensate che la dittatura globale stia arrivando, vi sbagliate. E' già qui da un pezzo. cosa dire se la maggioranza degli italiani è già stata lobotomizzata? solo: viva la repubblica delle banane! Qui non si tratta più di resistere o meno a dei malgoverni, qui si tratta di lottare o tacere. lottare o sparire. Questi post, questi blog, sono l'ultima roccaforte di un pensiero ancora libero e sensato... per quanto ancora?

    RispondiElimina
  2. Questa è la mia e anche la preoccupazione di molti blogger. Per quanto ancora potremmo parlare liberamente di argomenti che in tv e su i giornali sono censurati da ormai molto tempo?

    Leggi : l’avevate capito? di Sabina Guzzanti al seguente link: http://www.sabinaguzzanti.it/2009/02/08/lavevate-capito/

    Potrebbe succederci questo, un giorno, quando ... "la crisi toccherà il nostro paese in modo più pesante degli altri, non più leggero. sanno che ci saranno tumulti, conflitti, spaccature. si preparano a reagire con un regime di polizia che protegge solo chi prende parte alla spartizione del potere. tutti gli altri sono soggetti all’arbitrio più assoluto".

    RispondiElimina
  3. questo paese è abitato da persone malate d'apatia, altre invece guardano cosa accade intorno a loro attraverso la tv assorte o in catalessi, comunque la maggior parte avulsa dalla realtà, alcuni aspettano cambiamenti da più di settant'anni vivendo di speranze...e disperati stanno morendo, altri cosapevoli della degenerazione di tutto attendono la catarsi come panacea per tutti mali... poveri illusi, pochissimi invece sono quelli che hanno la capacità d'analisi critica come anticorpi reagenti alla malattia del declino sociale e culturale, spinti dalla coscienza e senso civico d'appartenenza ad una comunità promotrice e fautrice di vita e benessere si prodigano a divulgare vere notizie, agiscono per parare i danni futuri cantierati dalle più variegate amministrazioni pubbliche, però sembra che quest'ultimi non sortiscano nessun effetto sulla maggior parte dei dormienti o di quelli che aspettano in vano che qualcuno risolva i loro problemi.
    Questo giretto di parole è per rappresentare lo stato dei fatti inconfutabilmente reale evitando così d'usare una parola OFFENSIVA che riassumerebbe il tutto!
    Luigi Rete Cittadina Pontinia

    RispondiElimina
  4. Sai cosa diceva Vittorio de Sica: La televisione è l'unico sonnifero che si somministra attraverso gli occhi.

    RispondiElimina

I commenti verranno moderati per motivi legati al comma 49 del DDL Intercettazioni.