domenica 22 febbraio 2009

Davide Vs Golia, La battaglia sul bene comune

Nella battaglia sul servizio idrico le piccole amministrazioni lepine sconfiggono i «giganti»
«Stop» a Cusani e Acqualatina Il Tar boccia i ricorsi e
ridà un ruolo di centralità ai Comuni


Davide torna a sconfiggere Golia. I piccoli Comuni lepini, Bassiano in testa, hanno portato il Tar a «bacchettare» sia Acqualatina che l'amministrazione provinciale, togliendo all'ente guidato dal presidente Armando Cusani il ruolo di difensore del gestore idrico e ridando centralità alle decisioni delle amministrazioni comunali sulla gestione dell'acqua.
Su cinque ricorsi ben quattro hanno visto soccombere i «grandi». Il caso era nato dal mancato conferimento di reti e impianti da parte di Bassiano e dalle deliberazioni, nel 2005-2006, dei Comuni di Bassiano, Cori e, in provincia di Frosinone, Amaseno, con cui non hanno approvato la convenzione di gestione con Acqualatina e le successive modifiche. Le delibere in questione erano state anche impugnate dalla Provincia, a cui però subito i giudici avevano specificato di non avere titolo a intervenire, dovendo eventualmente muoversi l'Ato. La stessa amministrazione Cusani aveva poi diffidato la Regione a intervenire contro i Comuni ribelli, ma per tutta risposta la giunta Marrazzo, nel 2007, aveva ritenuto idoneo l'atteggiamento delle amministrazioni comunali, Aprilia compresa, e l'assessore all'ambiente deciso l'avvio di un'indagine sul servizio nell'Ato4. Acqualatina, supportata da via Costa, ha quindi fatto ricorso contro ladelibera regionale ma il Tar di Latina ha respinto ora il ricorso, ritenendolo infondato e specificando che, per determinati atti, i Comuni possono approvare o non approvare, non limitarsi al ruolo di semplici comparse per decisioni prese altrove. Il Tar ha inoltre ribadito alla Provincia, che in un altro ricorso aveva avuto anche l'appoggio delle amministrazioni di Fondi, Sperlonga e Minturno, che non ha ruolo nella vicenda. Accolto solo un ricorso del gestore idrico contro Bassiano, che con propria delibera aveva deciso di gestire autonomamente l'acqua: «Eccesso di potere». Mai stravincere. Articolo di Clemente Pistilli tratto da Il Tempo


TERRACINA - Il giudice di pace: Acqualatina non può emettere cartelle esattoriali senza il decreto del Giudice- inviati atti alla Procura per presunto abuso d'uffico

1 commento:

  1. GRAZIE APRILIA, NON FERMARTI!

    Con le ultime sentenze, prima del Consiglio di Stato ed ora del TAR di Latina, si conferma in modo inequivocabile il ruolo improprio svolto dalla provincia di Latina sulla gestione dell'acqua. Un ruolo teso a togliere alle comunità le decisioni sui beni comuni. Un ruolo svolto con arrogante e stupefacente pervicacia "decisionista" per "preservare" una situazione di garanzia verso il gestore, anziché svolgere un controllo profondo e costante nell0interesse dei cittadini. Un ruolo svolto in modo "surreale" ed in un palese conflitto d'interesse, tra controllore e controllato, incarnato fin dall'avvio di gestione dall'ex presidente della provincia Avv.Paride MARTELLA. Un vizio all'origine, che trova ancora la sua perseveranza nell'alleanza politica-partitica tra l?attuale Presidente della Provincia ed il Presidente della società di gestione.

    Ciò detto vorremmo far rilevare che gli esiti delle ultime vicende amministrative sono un punto d'arrivo della spinta partita da Aprilia. Non va dimenticato infatti che tutto partì dalla "reazione civica" di Aprilia nell'anno 2005. Un impulso che portò il consiglio comunale a deliberare sulla non convenienza del contratto di gestione, sulla non conformità alla legge e sulle modifiche apportate dopo gli atti di gara. Modifiche che rappresentano una garanzia impropria per il socio privato e che hanno eliminato il rischio d'impresa, come già più volte sottolineato anche dalla Procura di Latina.

    Oggi mettiamo un primo punto fermo su questioni giuridiche amministrative complesse di cui non tutti colgono l'importanza. Questo primo obiettivo è stato possibile solo grazie ad una Città che ha deciso di reagire imparando ad organizzarsi ed aggregarsi.

    Oggi, da cittadini a cittadini, ringraziamo quanti di voi hanno sofferto e subito con noi per vincere le mille difficoltà, facendo la propria parte giorno dopo giorno. Arrivare fin qui è stato duro ed abbiamo pagato sicuramente per il ruolo svolto dalla Provincia, ma anche per una classe politica (fatti i dovuti distingui personali) che persegue gli interessi dei partiti prima che quelli della comunità.

    Oggi avremmo sicuramente potuto raggiungere maggiori risultati se avessimo avuto al nostro fianco un'amministrazione preparata, determinata e pronta a cogliere le spinte della società civile. Un'amministrazione con un sindaco capace di non cedere alle pressioni politiche, magari aiutato da consiglieri comunali più fermi nel tutelare l'interesse generale prima che quello dei partiti e dei leaders di riferimento. Aprilia, attraverso l'organizzazione e l0azione dal basso, ha dimostrato di essere capace a reagire verso chi interpreta la politica nell'interesse particolare e personale. Un virus benefico, che tanti cercheranno di condizionare e isolare pur di continuare a sfruttare le potenzialità della città.
    Grazie a quanti continuano a credere nella necessità di agire come comunità nella ricerca dell'interesse comune, pronti a fare la propria parte. Il percorso è ancora lungo, ma vale la pena percorrerlo fino in fondo, affinché tutti i problemi che oggi scontiamo, causati dall'assenza civica, non si ripresentino domani.
    Grazie Aprilia, non fermarti, continua a muoverti!

    Comitato Cittadino Acqua Pubblica Aprilia

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