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Latina, 21 set. - (Adnkronos) - Sette discariche abusive sequestrate,
con circa 4.000 quintali di rifiuti speciali, pericolosi e tossici; una
societa' e tre persone denunciate all'autorita' giudiziaria. E' il
bilancio dell'operazione 'Demetra', coordinata dal comando provinciale
della Guardia di Finanza di Latina ed eseguita dai finanzieri della
compagnia pontina, che ha sottratto circa quindicimila metri quadrati di
territorio della provincia al degrado ambientale.
Nel corso di un'attivita' di servizio, condotta nei confronti di una
societa' di Latina, attiva nel settore della compravendita di terreni
nella provincia, e' stato rilevato che alcuni fondi di proprieta' della
stessa erano stati impiegati per lo sversamento illecito di rifiuti
speciali.
E' stato dunque avviato un monitoraggio, in collaborazione con gli
elicotteri della sezione aerea della guardia di finanza di Pratica di
Mare, che ha consentito di individuare altre sei aree del territorio
pontino destinate a discariche abusive, dove venivano depositati in modo
incontrollato rifiuti di ogni genere, speciali, pericolosi ed
addirittura estremamente tossici, come l'amianto.
Le aree sequestrate si trovano nel territorio dei comuni di
Priverno, Prossedi, Pontinia, Latina e Sezze ed in alcuni casi
riguardano terreni di proprieta' dei comuni, della Regione Lazio o del
Consorzio di Bonifica dell'Agro Pontino. I rilievi tecnici effettuati
dall'Arpa Lazio hanno evidenziato il degrado di alcune di queste aree e
la loro pericolosita' per la salute pubblica.
In un caso, spiegano i finanzieri, una parte del fiume Ufente,
utilizzato fino a poco prima dell'intervento dalle locali aziende
agricole per l'irrigazione delle vicine coltivazioni, era stata
destinata a discarica di rifiuti di ogni genere, sui quali le analisi
chimiche hanno evidenziato la presenza di diossina.
L'esito delle attivita' fin qui svolte ha consentito di segnalare
alla Procura della Repubblica di Latina la posizione della societa' e
del suo legale rappresentante, un ottantatreenne romano, nonche' di due
donne, una sessantacinquenne di Amaseno (Frosinone) ed una cinquantenne
di Latina, proprietarie di altrettanti terreni. Al vaglio dell'autorita'
giudiziaria anche la posizione degli enti locali proprietari dei
terreni su cui insistevano le discariche. Proseguono le attivita'
d'indagine, finalizzate alla valutazione e quantificazione dei danni
all'ambiente.
Finalmente tutte le incertezze sulla salvaguardia dell'ambiente sono state azzerate. Massimo rispetto alle forze della Gdf e a tutti gli operatori tecnici che hanno fatto in modo che le discariche abusive venissero rimosse. Forse anche la volontà dei cittadini nella costante informazione e denuncia dell'illegalità è stata prontamente ripagata. Adesso da cittadini onesti ci aspettiamo d'esser ripagati della stessa dose di legalità e rispetto dagli Enti responsabili di quelle aree e in particolare dell'area dei Gricilli.
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