venerdì 20 aprile 2012

Acqua, Cori: Il mio voto va rispettato!

Comunicato stampa Comune di Cori

Il mio voto va rispettato! L’amministrazione comunale aderise alla campagna nazionale per eliminare il profitto dall’acqua

Cori, 14 aprile 2012
“Il popolo italiano, e quello corese con il quorum più elevato della Provincia, ha votato a favore dei referendum per l’acqua pubblica, ma le istituzioni e i gestori continuano a non obbedire alla volontà popolare.
Dopo gli appelli inascoltati in Conferenza dei Sindaci e le richieste formali all’ATO4 di adeguamento delle tariffe idriche, il Sindaco di Cori Tommaso Conti torna a chiedere pubblicamente l’eliminazione della remunerazione del capitale investito dalla bolletta dell’acqua, come sancito dal decreto presidenziale dello scorso luglio in seguito alla schiacciante vittoria referendaria. Una lunga e faticosa battaglia quella condotta dal primo cittadino corese e da pochissimi altri colleghi, che ha portato anche alla modifica dello Statuto comunale con l’inserimento del principio che il Servizio Idrico Integrato è un servizio pubblico locale privo di rilevanza economica, e come tale deve garantire a tutti l’accesso all’acqua in quanto diritto umano universale, indivisibile e inalienabile. Ma l’Amministrazione comunale intende continuare la sua battaglia aderendo alla campagna nazionale di obbedienza civile “Il mio voto va rispettato”, l’iniziativa del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, che punta ad eliminare i profitti dall’acqua coinvolgendo i cittadini-utenti nel ricalcolo della propria bolletta idrica per spingere i gestori ad “obbedire” all’esito referendario.
Dopo averlo cancellato con il referendum è ora di eliminare realmente il profitto dalle bollette” – dice il Sindaco Conti – “e visto che i gestori sembrano non voler capire che c’è una legge da rispettare, e nemmeno le istituzioni preposte a far rispettare l’esito referendario, dobbiamo essere noi a farci sentire per poter pagare un bolletta più giusta.” Sul territorio comunale i promotori stanno già raccogliendo le firme per la lettera di reclamo e diffida indirizzata al gestore idrico: il reclamo riguarda le somme indebitamente riscosse dal 21/07/2011 (giorno di pubblicazione degli esiti referendari sulla Gazzetta Ufficiale) come remunerazione del capitale investito; la diffida, invece, chiede l’eliminazione dalla successiva bolletta della cifra corrispondente alla remunerazione del capitale, con riserva di agire in giudizio, in caso di inadempienza, al fine di richiedere la restituzione di quanto dovuto.

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti verranno moderati per motivi legati al comma 49 del DDL Intercettazioni.