Tra discariche, degrado e il solito inquinamento. Percorrendo le campagne si nota la strage silenziosa delle fasce frangivento. Piante di eucaliptus bruciate dal solito fuoco stagionale di chi vuole pulire le sponde di fossati e canali. Puntualmente ogni anno nello stesso periodo e nello stesso posto. Nell'indifferenza, sembra, degli “enti e istituzioni competenti”. La qualità d'acqua di molti canali non sembra aver bisogno di esami ed analisi per accertarne il pessimo stato. Aspettando la solita annuale moria di pesci. Nella discarica abusiva della Migliara 49 la telecamera che dovrebbe registrare i responsabili dell'abbandono e dell'inquinamento si staglia su una quantità di rifiuti di ogni tipo e genere. Rifiuti di materiale edile, arredamento, eternit, elettrodomestici, copertoni. A qualche centinaio di metri altri cumuli di rifiuti, molti dei quali bruciati. La gravità e l'estensione del problema si nota agli incroci (per esempio sull'Appia in corrispondenza della Migliara 51) con una “scia” di centinaia di metri di rifiuti abbandonati. Quando viene tagliata l'erba e la vegetazione si vedono plastica e altro materiale, tra i quali i soliti copertoni. E' evidente che manca la cultura del rispetto ambientale, della raccolta differenziata, così come del riciclo, riuso, risparmio energetico. Non si può pensare a soluzioni miracolose. Deve essere estesa la raccolta differenziata (a Pontinia al di sotto del misero 20%) sopratutto porta a porta. Poi si deve fare informazione adeguata, sopratutto nelle scuole. E dare il buon esempio. Anche con acquisti verdi nella pubblica amministrazione, come nell'installazione di impianti naturali e rinnovabili, sostituire impianti illuminazione pubblica con il Led, realizzazione di piste ciclabili. Certo servirebbe una classe dirigente sensibile, progettisti preparati e magari adeguare il regolamento edilizio obbligando le nuove costruzioni a essere dotati di energia naturale e rinnovabile. Poi bisogna conoscere l'ambiente per amarlo.
Articolo di Giorgio Libralato pubblicato su Il Settimanale di Latina
Nella foto in alto: a sx il ciclista che ha scattato la foto e a dx una macchina ferma a scaricare rifiuti davanti le telecamere.
Leggi l'articolo su Latina Oggi pag 27
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