sabato 16 luglio 2011

Il punto sull'ambiente di Giorgio Libralato

Ciclo dell'acqua, fasce frangivento, rifiuti e nucleare
Dopo la clamorosa vittoria del comitato per l'acqua pubblica di Latina con l'ordinanza della corte di cassazione, c'è stato l'altrettanto clamoroso ritiro delle cartelle esattoriali da parte della stessa società Acqualatina che in un comunicato dichiara “lo strumento della riscossione a mezzo ruolo esattoriale, non è stata un’iniziativa isolata di Acqualatina in quanto, in tutta Italia, società di gestione di pubblici servizi, anche con partecipazione azionaria privata, hanno sempre e, prima ancora di Acqualatina S.p.A. stessa, utilizzato questo metodo di incasso che, solo ora, è stato ritenuto non ammissibile.” Questa ordinanza può aprire scenari importanti anche per altri servizi (per esempio rifiuti) e ad eventuali ricorsi e annullamenti di altrettanti cartelle esattoriali. Ma ripropone in tutta la sua forza il problema della gestione del ciclo dell'acqua che diversi comuni, nell'ATO 4 della provincia di Latina, oltre Anzio e Nettuno e alcuni della valle dell'Amaseno, vogliono riprendere e gestire in proprio. Abbandonando Acqualatina. Intanto i comitati aspettano la pubblicazione dei risultati referendari per chiedere la diminuzione della tariffa. Dopo la scoperta della struttura “delta” e del sistema Cusani sul quale sta lavorando la ragioneria dello stato si potrebbero aprire altri scenari. Tornando alla gestione dell'acqua i corsi d'acqua presentano, in questa stagione, i problemi mai risolti che si ripresentano ogni anno. Forse per mancanza di risorse da parte degli enti competenti o perchè ci sono troppi soggetti competenti alla fine nessuno attua l'azione determinante di prevenzione. Così come per la prevenzione degli incendi, altro problema stagionale, nonostante l'invito del Prefetto di Latina a prevenirli. Così i nostri corsi d'acqua mostrano rifiuti in superficie, scarsità d'acqua e di movimento, cattivo odore che fa pensare ad uno stato di sofferenza prevedibile. Le fasce frangivento minacciate da roghi, tagli illegali e adesso dalla «Psilla lerp», un temibile parassita. Secondo alcuni esperti per sconfiggere la Psilla è necessario introdurre nella penisola il suo antagonista, il Bliteus phyllaephagus, rinvenibile in California, ma non si ha notizia dell'interessamento e dell'intervento degli enti competenti. Intanto nelle campagne continua l'abbandono dei rifiuti di vario genere. Se la raccolta differenziata non viene svolta in maniera efficace, se non si crea la cultura, se non si sconfiggono le forze che cercano di trarre profitto illecito dai rifiuti allora vuol dire che ai comuni e ai loro amministratori non interessa avere un territorio bello e piacevole. Né a loro interessa veramente investire per il futuro. Significativa l'indagine appena pubblicata sul “sacco di Sabaudia” e la “quinta mafia”. Mentre il comune di Latina pare, finalmente, voler demolire il pericolante (oltre che brutto e che provoca erosione) pontile, riemerge il problema delle scorie nucleari mai risolto. Non esiste un sito nazionale e le scorie viaggiano spesso ad insaputa dei responsabili locali della salute e della sicurezza e vengono contaminati passeggeri e ferrovieri che viaggiano in scomoda compagnia a loro insaputa

Pubblicato su Il Settimanale di Latina oggi 16 Luglio 2011

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