"Chi ha vinto e Chi ha perso"
L’Italia ha votato. Il 57, 10 % ha deciso di partecipare avvalendosi del diritto di voto al referendum più movimentato della repubblica italiana. Nonostante le innumerevoli prove di regime screditanti, la società civile dopo 16 anni raggiunge il quorum. Ma chi sono i vincitori e i perdenti? Hanno vinto i comitati promotori, i movimenti ambientalisti, gli italiani che credono ancora al servizio pubblico e al bene comune, al rispetto delle leggi e alle energie rinnovabili, ha vinto anche chi con un No, ha espresso la sua opinione. Hanno perso tutti gli astenuti che con l’arroganza di credersi italiani, hanno seguito gli ordini di un Presidente del Consiglio che sempre più spesso s’identifica in un anticostituzionalista represso dai suoi errori. Hanno perso i Cda di multinazionali come Acea, Suez e Veolia e tutti i tentacoli disseminati nei partiti politici italiani. Ora è importante rimanere attenti e consapevoli dei cambiamenti che seguiranno. Nel modo più democratico, gli italiani hanno fatto la loro rivoluzione, senza scendere in conflitti violenti, ma imponendosi con caparbietà e pazienza. La nostra rivoluzione che ci porterà a riavere la gestione pubblica del servizio idrico, sperando che adesso le Amministrazioni pubbliche facciano la loro parte, lavorando per il mantenimento di una risorsa preziosa come l’acqua, senza specularci sopra come è successo fino a ieri. Dopo 24 anni è stata ribadita la volontà di non costruire centrali nucleari su un territorio nazionale sismico, martoriato da un’industria energetica fuori controllo. Emerge l’onestà dei cittadini che si sono schierati dalla parte della giustizia, per noi la legge è uguale per tutti. Pontinia invece è un paese da capire, nella delusione dei risultati delle ore 12.00 nella prima giornata di voto, dove solo il 6 % degli aventi diritto aveva votato, al raggiungimento del 47,9 % a chiusura dei seggi, s’intravede una reazione positiva nonostante non sia stato raggiunto il quorum. Come ha votato Pontinia? Su un totale di 10.970 elettori, 5253 hanno partecipato ai quesiti sull’acqua, 95.95% per i SI e 4.05% per i NO sulla scheda rossa, per la scheda gialla il 96.25% di SI e il 3.75% di NO, mentre la differenza si nota su i quesiti del Nucleare e del Legittimo impedimento. I contrari all’energia nucleare sono il 93% con 4833 voti, i favorevoli arrivano al 7% con 362 voti, l’ultimo quesito vede un 94,5% con 4892 voti favorevole alla cancellazione del Legittimo Impedimento e il 5,5% ha votato 285 NO. Pontinia è un territorio eterogeneo sotto ogni punto di vista, non solo culturale, storico ma anche territoriale. Poco più della metà della popolazione è raggiunta da un servizio idrico integrato, in quelle zone come Cotarda, Campoioso e Quartaccio dove la bassa affluenza di voto è il risultato di una insoddisfazione degli abitanti che si sentono lontani dai problemi collettivi perché non raggiunti. A far salire il quorum è stato il centro urbano il quale soddisfa anche chi in questo lungo periodo ha agito per sensibilizzare e informare la cittadinanza, senza dimenticare le ore passate a prendere le firme. C’è molta confusione su un territorio così vasto e difficile da seguire, forse sarebbe meglio per l’Amministrazione concentrarsi su questioni importanti che diano spazio a tutti i cittadini di Pontinia, prima di partire in quarta per soddisfare solo pochi interessati alla costruzione di nuove palazzine o centri commerciali.
articolo di Gianpaolo Danieli pubblicato su Il Settimanale di Latina
Immagine tratta dal sito: http://www.contropiano.org/
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