mercoledì 10 giugno 2009

Dopo la seduta

Si è appena conclusa la seduta della Commissione Affari Costituzionali del Senato per discutere della proposta di legge di iniziativa popolare "Parlamento Pulito" che giaceva al Senato da 18 mesi.
Tutti noi pensavamo che dopo un anno e mezzo si venisse a capo, anche solo con una data, un giorno stabilito, per poi discutere la legge alla camera. Invece no, la burocrazia si mette davanti a tutto, anche dinanzi ad un piatto di cozze, perché è l'escamotage goliardico dei dipendenti pubblici, la mossa strategica per restare fermi, "continuare a prendere soldi non fare per il popolo, ma per chi controlla il popolo".
Parole Burocratiche, quesiti inutili, difensiva estrema per una questione che riguarda tutti, e noi tutti siamo stufi di una situazione che ormai la conosce anche il resto del mondo.
Condannati in parlamento, una politica marcia che cerca servilismi e clienti, connessioni con la malavita organizzata, "preferenze" decise dai politici condannati e la loro vita politica infinita con i nostri soldi. Noi che dovremmo essere la macchina operativa del paese, non sembra di aver chiesto la luna, ma solo di aver constatato con un pò di coscienza e conoscenza che la politica come viene fatta oggi non può andar lontano, sta finendo, sta arrivando al capolinea. Noi cittadini incazzati con l'elmetto stiamo cercando di cambiarla nel modo più democratico, trasparente e onesto possibile. Loro continuano a rinviare, a lasciare che la sostanza del popolo si depositi sul fondo. Ottime le parole di Beppe Grillo:
"non voglio offendervi, ma voi siete vecchi e antistorici, non nel senso fisico, ma di cultura; il mondo sta cambiando e voi continuate a leggere il giornale".

Parte del Testo dell'intervento di Grillo

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti verranno moderati per motivi legati al comma 49 del DDL Intercettazioni.