Il team di ricercatori hanno sperimentato su 61 persone volontarie esponendole al loro ambiente di lavoro (fonderia in provincia di Milano) caratterizzato da contaminanti vari analoghi a quelle delle nostre città (particolati vari, emissioni di motori diesel e benzina, usura gomme e freni, riscaldamento, ecc.) ma con concentrazioni 10 volte maggiori.
Cosa si è scoperto? Dopo tre giorni di lavoro le persone esposte avevano in corso un processo di mutazione genetica, o meglio, di metilazione che, nei casi analizzati, era ancora reversibile. Cosa si sta tentando ora di scoprire? Si sta cercando di capire quando il processo mutageno diventa irreversibile e in particolare come e cosa fare per invertire il processo mutageno.
Qui siamo, ovviamente, nel campo della ricerca bio-medico-genetica ma quello che si vuole evidenziare è che questa ricerca fornisce evidenze che dimostrano il forte legame tra tumore e il particolato generato dalla combustione delle fonti combustibili solide fossili.
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