mercoledì 19 agosto 2009

Vuoi salvare la foresta?

Si amplificano sulla Rete modelli informatici per salvare l'ambiente. Così dal Virtuale al Reale, le azioni per smuovere le coscienze umane, alimentano un sistema di vendita pubblicitaria e acquisto di acri di foresta pluviale.
Due sono gli esempi che riportiamo, il primo è quello di un sito Web, che usa il cosiddetto sistema click-to-donate: quando un visitatore del sito clicca, senza alcuna spesa personale, su un pulsante, gli sponsor provvedono a donare soldi ad associazioni caritatevoli.

Nel caso di questo sito, il denaro viene utilizzato per preservare dall'abbattimento aree di foresta pluviale in Ecuador, Messico, Perù, Paraguay ed in altre località nel mondo. Inoltre, una parte del finanziamento viene indirizzata per preservare una foresta nello stato di Washington, negli USA.

Gli sponsor pagano per ogni click effettuato ogni giorno (una sola volta al giorno) da ogni visitatore: ogni "click" conserva 11,4 piedi quadrati di foresta pluviale, pari circa a 0,3metri quadrati - territorio che non potrà mai più essere disboscato.

The Rainforest Site non è di proprietà di una compagnia no-profit, ma nonostante questo il 100% dei soldi ottenuti dagli sponsor per ogni click viene donato direttamente ad associazioni ecologiste quali The Nature Conservancy, The Rainforest Conservation Fund, The World Parks Endowment, e The friends of Calakmul.


Ogni giorno visitando www.therainforestsite.com e cliccando su CLIC HERE TO GIVE - It's Free puoi salvare un pezzettino di foresta pluviale!!!!

Estensione della foresta pluviale salvata dal sito

Year Clicks "Area saved"
2008 45,392,545 11,879.6 acres (48.075 km2)
2007 30,562,147 8,002.8 acres (32.386 km2)
2006 27,745,996 7,261.3 acres (29.385 km2)
2005 28,115,235 7,358.0 acres (29.777 km2)
2004 26,522,578 6,939.9 acres (28.085 km2)
2003 23,916,601 7,917.2 acres (32.040 km2)
2002 21,526,818 5,633.7 acres (22.799 km2)
2001 12,688,459 1,322.8 acres (5.353 km2)
2000 15,559,026 4,704.4 acres (19.038 km2)

Fonte Wikipedia

Il secondo è Forestle ed è il primo browser per la navigazione in Rete che mira a salvare la foresta pluviale.

Il motore di ricerca a impatto zero

Matteo Alviti nel quotidiano Terra, ci spiega come fare per salvare l'ambiente con un click.
Il motore di ricerca Forestle, il cui nome viene dalla “googleizzazione” del sostantivo inglese forest, si propone di salvare la foresta pluviale devolvendo il 90% degli incassi pubblicitari raccolti dalla compagnia, alla Statunitense
The Nature Conservancy, una delle più importanti organizzazioni non governative per la protezione dell'ambiente. Dal 1951 ad oggi conta più di un milione di iscritti e ha progetti negli USA e in altri 30 Paesi su 4 continenti.

Con Forestle puoi partecipare ad
"adotta un acro" cliccando su i link sponsorizzati che trovi sulla destra quando fai una ricerca generica, sarà possibile così salvare dieci centimetri quadrati di foresta pluviale della penisola di Osa in Costarica.
Iniziative come queste, la trasparenza è tutto, i responsabili di Forestle si curano di pubblicare ogni mese il certificato di donazione rilasciato da The nature Conservancy.
Il motore di ricerca più verde del pianeta è andato oltre, ufficializzando il sito con un certificato verde di emissioni zero. In cooperazione con Co2stats, calcola la quantità di gas serra emessi dai server in uso, dalla Rete utililzzata e anche dai computer degli utenti e per compensare il danno, acquista certificati verdi, utilizzati per finanziare la produzione di energia da fonti rinnovabili.

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