Comunicaton° 8/2011 del 2 Novembre 2011 - Movimento nazionale Stop al Consumodi Territorio
CareAmiche e cari Amici,
comeben sapete, lo scorso Sabato 29 Ottobre abbiamo dato vita formalmente ad un nuovo importante soggetto nazionale: il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio e al contemporaneo avvio della nuova campagna nazionale "Salviamo il Paesaggio,Difendiamo i Territori".
Luogodi
questo "lieto evento" è stato, naturalmente, Cassinetta di Lugagnano -
primo Comune italiano ad avere decretato la crescita zero urbanistica -
che già aveva ospitato nel gennaio 2009 la nascita del nostro Movimento
Stop al Consumo di Territorio. Si è trattato di un'assemblea
appassionata e appassionante, con la partecipazione di oltre 500 persone
provenienti da ben 18 Regioni. A questo link
potete leggere un breve resoconto della giornata.
Mentrea questo link:http://www.ilcambiamento.it/territorio/salviamo_paesaggio_resoconto_video.html potete seguire la registrazione filmata degli interventi della plenaria della mattina. Altri Video: http://www.ilcambiamento.it/keyword.php?k=salviamo%20il%20paesaggio
Ora
il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua non è più da solo nel
difendere i beni comuni, su cui siamo certi sia necessario rifondare i
principi di una nuova società e di un nuovo orizzonte civico; e, dopo
l'unitarietà d'intenti raggiunta per la salvaguardia dell'elemento
"acqua", ecco ora il secondo gradino volto alla difesa del suolo, della
terra, dei territori, dei paesaggi. Il
Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio nasce con
spalle forti: già oggi sono oltre 4.000 le persone che vi aderiscono e
oltre 400 le organizzazioni che ne fanno parte, tra cui tutte le
associazioni ambientaliste nazionali e decine di comitati locali. Ma
occorre ora qualche informazione per inquadrare al meglio il
significato di questa nuova situazione e, soprattutto, ragionare su ciò
che ci aspetta.
Come si è arrivati alla costituzione del Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio ?
Stop
al Consumo di Territorio, nel Gennaio 2009, si era un data un "tempo"
di azione: tre anni di lavoro per capire se il suo messaggio (chiaro e
forte) potesse essere di stimolo ad un vero cambiamento nella
pianificazione urbanistica comunale e nazionale. Già
all'inizio di questo ultimo anno, ci siamo resi conto da molteplici
piccoli segnali che non solo il messaggio era giunto a destinazione
(chiaro e forte) ma che nuovi fermenti si stavano agitando: altri Comuni
ad imitare Cassinetta, grandi città e grandi Province ad approvare
delibere o nuove leggi davvero vicine allo "stop al consumo di
territorio", una diffusa sensibilità maggiore daparte di cittadini,
tecnici del settore, media, amministratori, addirittura imprenditori del
comparto edile. Per
cui ci siamo detti: questo è il momento per rendere possibile ilnostro
primo obiettivo di partenza. Ovvero: far sì che il nostro Movimento
nazionale (24.000 aderenti individuali più le migliaia diiscritti alle
oltre 300 organizzazioni aderenti a titolo collettivo) si trasformasse
in un Forum nazionale sulla falsariga di quello dell'Acqua. SlowFood
per primo ha colto immediatamente il nostro intento e insieme abbiamo
voluto provare a diffondere un invito/appello a tutti.
Quell'invito/appello è stato compreso e raccolto e Sabato 29 Ottobre
l'agognato forum è nato!
Che cosa si propone di fare il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio ?
Innanzitutto un capillare lavoro di comunicazione, informazione e formazione (o più semplicemente di «cultura del territorio»,
come a più riprese si è detto nei vari interventi a Cassinetta) che si
accompagni alla nascita di Comitati locali pronti a sostenere banchetti
di ascolto e di raccolte firme. E la costruzione di una serie di
"strumenti operativi":
-
una campagna di richiesta perentoria a tutti i Comuni italiani affinchè
venga sviluppato un censimento capillare delle strutture edilizie
esistenti e sfitte, vuote, non utilizzate e che rapidamente questi dati
vengano messi a disposizione del Forum nazionale e dei cittadini del
territorio;
-la
stesura di una Proposta di Legge d'iniziativa popolare scritta
collettivamente da tutti gli aderenti al nascente Forum nazionale, da
sottoporre alla necessaria raccolta firme (ne occorreranno 50.000
mal'obiettivo è di raccoglierne otto/dieci volte di più) e, quindi, da
suggerire alle commissioni parlamentari per una discussione analitica.
La
Proposta di Legge popolare ha già le sue "linee guida" ed entrerà ora
nella fase di autentica redazione; si pone l’obiettivo di arrestare il
consumo di suolo e prevede che nuove occupazioni di suolo a fini
insediativi e infrastrutturali saranno consentite esclusivamente qualora
non sussistano alternative di riuso e riorganizzazione degli
insediamenti e delle infrastrutture esistenti.
Sarà
una proposta di legge popolare sin dal suo metodo realizzativo; si è
infatti deciso di non affidarla a giuristi o legali fino a che tutti gli
aderenti al Forum non avranno completato la loro individuale
valutazione delle "linee guida", limato, corretto, integrato: sarà
quindi un testo scritto a mille mani ! E da subito,ci si è preoccupati
anche di far sì che la proposta di legge siabreve, di facile
comprensione anche per i "non addetti ai lavori", prive di possibili
ambiguità o interpretabilità. Non sarà facile, ma il percorso
individuato, per quanto certamente faticoso, appare decisamente
appassionante.
Con
questa legge si vorrebbe rendere obbligatoria - per tutti i Comuni
italiani - la moratoria/sospensione temporanea di tutte le nuove
edificazioni previste dai Piani Regolatori/Piani di Gestione
delTerritorio e relative varianti, finchè non sarà stato completato un
censimento del patrimonio edilizio esistente che evidenzi:
-l’ammontare
delle superfici occupate dalle strutture (residenziali, industriali,
artigianali, commerciali, direzionali, terziarie, pubbliche, agricole
ecc.) già presenti all’interno dell’ambito comunale non utilizzate o in
costruzione;
-il
dato numerico “censito” degli edifici non utilizzati/non abitati nonchè
il patrimonio dismesso, riconvertibile e recuperabile;
-il
computo delle superfici delle aree edificabili di qualsivoglia
destinazione, già previste dai vigenti strumenti urbanistici, ma non
ancora attuate;
-il computo del consumo di suolo, esteso ai 5 anni precedenti.
Al
termine del censimento, ciascun Comune italiano dovrà mettere a
disposizione della collettività i dati raccolti e istituire
obbligatoriamente un tavolo di lavoro partecipato che veda presente ogni
cittadino residente del Comune che ne desideri far parte, oltre agli
amministratori comunali, ai tecnici comunali, a professionisti e tecnici
del settore. Questa nuova forma di partecipazione collettivara
ppresenterà una assemblea decisionale e verrà istituita con unpreciso
obiettivo: permettere la migliore utilizzazione-ottimizzazione del
patrimonio edilizio esistente e a questo rivolgere il soddisfacimento
delle esigenze abitative, commerciali e produttive della comunità di
riferimento.
Checosa cambia per il Movimento Stop al Consumo di Territorio ?
Nulla in termini di obiettivi: il nuovo Forum nazionale ha adottato esattamente i nostri principi e i nostri orizzonti.
Ma
rappresenta una nuova “casa comune” in cui troviamo ora grandi realtà
che non avevano aderito al nostro Movimento e piccoli comitati che
ancora non eravamo riusciti a raggiungere. E, naturalmente, chissà
quanti “normali” cittadini.
Il
tam tam che in queste settimane la stampa nazionale ci ha dedicato ci
ha permesso di amplificare il nostro messaggio (che ci piaccia oppure
no, nomi celebri attirano il mondo informazione più dei “puri e sani”
nostri progetti propositivi).
L’ingresso
in questa nuova “casa comune”, invece, ci spinge a mettere in pratica
in primis ciò che propugniamo da sempre, ovvero lo “svestire casacche”.
Il Movimento Stop al Consumo di Territorio confluisce nel Forum Italiano
dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio e inquesta veste agirà per
raggiungere i suoi obiettivi. La nostra rete nazionale diventa una rete
nella rete …
Dunque il Movimento Stop al Consumo di Territorio cessa di esistere ?
Assolutamente
no. Rimarremo attivi e vigili con le nostre mailing list, il nostro
sito, la nostra esperienza, le nostre facce e in tutte quelle iniziative
di base nei territori qualora non fosse possibile coinvolgere il Forum …
Ma,
così come si è detto a Cassinetta, anche noi (come Legambiente, Fai,
Italia Nostra Slow Food ecc. ecc.) da qui in avanti agiremo come Forum
Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio, senza perdere le
nostre specifiche identità. Per questo è importante che in questa fase
“fondativa” tutti gli aspetti riguardanti le attività di comunicazione e
l’assetto organizzativo del Forum ci vedano in primo piano nella
costruzione di questo grande soggetto politico nel senso buono del
termine …) e sociale.
L’esperienza del Forum dei Movimenti per l’Acqua è un perfetto metro di riferimento per capire cosa dobbiamo fare.
Non rischiamo che qualche grande organizzazione nazionale possa diventare “egemone” in questo nuovo Forum nazionale ?
E’
sempre bene essere vigili, certamente. Ma in questo momento i “patti”
paiono chiarissimi: obiettivi definiti ( e sono i “nostri”),
organizzazione non verticistica ma a “Rete” (come per il ForumAcqua), in
cui ognuno porta le sue competenze e capacità, assemblee decisionali
collettive e non ristrette (vedi i due gruppi di lavoro di Cassinetta).
All’assemblea
plenaria costitutiva di Cassinetta si è dato la parola a chiunque
l’abbia chiesta (secondo il metodo da sempre adottato nelle assemblee di
Stop al Consumo di Territorio) lasciando i primi 3 interventi “macro”
ai promotori/big (Finiguerra, Petrini, Crespi) presenti perché, al di là
del loro ruolo conquistato sul campo, “rendono” a livello di media e
affidando la conduzione della giornata al “garante” Mortarino.
Certamente
qualcuno ha storto il naso nel vedere Slow Food e Petrini molto in
vista fino ad oggi. Ma di sicuro altri avranno storto il naso nel vedere
Finiguerra, Mortarino e Scarsi altrettanto in vetrina.
Quindi:
concentriamoci sugli obiettivi, diamoci regole ed organizzazione e
continuiamo così: il momento è propizio e le sensibilità si stanno
moltiplicando. Forse la nostra utopia del 2009 (stop al consumo
diterritorio) sta diventando un nuovo metro di costruzione sociale ! E
sono passati solo tre anni …
Un abbraccio.
Domenico Finiguerra, Alessandro Mortarino, Gino Scarsi
Quella dei Forum è la via giusta per riprendersi diritti negati,difendere la Costituzione e la democrazia dalla macelleria dei degreti governativi. Propongo di andare oltre i nomi e le organizzazioni attrattive, valutando opportune forme di contatto col fiorire dei movimenti di rivolta contadini che hanno attraversato e stanno attraversando l'Italia, facendo le dovute tare senza spirito censorio. Non conosco Mortarino e Scarsi. Personalmente neanche Finiguerra. Credo di essergli corregionale se non comprovinciale. Ma non sono questi gli elementi di garanzia che mi dà, bensì quelli, da noi dei movimenti conosciuti, legati al suo impegno sociale partigiano militante.
RispondiEliminaUn saluti e auguri di buon lavoro!
Tonino Mancino