lunedì 21 novembre 2011

Elezioni che Bonificano

In campo una sola lista con Cia e Coldiretti

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Non ci saranno né Confagricoltura né Anpa nella corsa per il rinnovo del consiglio di amministrazione del Consorzio di Bonifica. Una sola lista in campo con esponenti di Cia e Coldiretti. E la presenza di una sola cordata è alla base di una rovente vigilia del voto per quello che comunque è stato già bollato come un ente inutile, forse da abolire, insomma l’ultimo carrozzone. Gli aventi diritto al voto sono circa 60mila e il cda nuovo dovrò occuparsi di questioni importanti, a cominciare dal piano di tutela dal dissesto idrogeologico del territorio di competenza e, a seguire, il contenzioso con Acqualatina spa per 6 milioni di euro. Ieri intanto ci sono state le ultime accuse della Lista Anpa (esclusa dalle candidature) al presidente in carica, Carlo Crocetti: «Non ha saputo leggere la sentenza del Tar sul ricorso della nostra lista». Come si sa il Tribunale amministrativo di Latina non ha ritenuto sussistessero i motivi di urgenza per decidere di sospendere il provvedimento di esclusione della lista (ciò avrebbe bloccato il voto e imposto il rinnovo della procedura delle candidature) ma ha rinviato al 15 dicembre prossimo per assumere direttamente la decisione di merito. I legali dell’Anpa invece avevano chiesto un provvedimento d’urgenza proprio per reinserire la lista o sospendere cautelativamente le elezioni.

Il voto per eleggere il nuovo responsabile dell’ente di bonifica Consorzio, la ricetta di Conti
Il presidente uscente: puntiamo sulla prevenzione. SI vota oggi per l’elezione del nuovo presidente del Consorzio di bonifica del sud pontino. Il responsabile uscente, Lino Conti, candidato per la nuova presidenza, traccia un bilancio dell’attività del Consorzio di Bonifica durante la sua direzione. «Negli ultimi anni abbiamo raggiunto importanti traguardi - afferma Lino Conti - tra cui una manutenzione efficiente, giusta protezione idraulica del territorio. Siamo riusciti a garantire l’irrigazione, nonostante alcuni momenti di carenza idrica. In sostanza eseguiamo la manutenzione dei canali, solleviamo acqua dalle zone basse, assicuriamo che l’acqua cammini». Eppure i canali hanno più di un nemico, l’incura dei territori e l’antropizzazione. «Negli ultimi 40 anni - continua Conti - abbiamo cementificato una superficie pari pressoché a tutto il Nord Italia. Le più importanti città del Nord hanno un ritmo di cementificazione pari a dieci ettari al giorno. Questo determina che l’acqua non arrivi dai campi ai canali, ma dall’asfalto, e arrivi in velocità. C’è bisogno che la cultura della prevenzione prevalga su quella dell'emergenza. Siamo bravissimi a dichiarare lo stato d’emergenza, ma meno bravi a fare il mantenimento della rete idrica italiana». Negli ultimi anni, il Consorzio ha cercato di fare del meglio, riuscendo a prevenire situazioni di emergenza e correre ai ripari nei momenti più difficili.

ARTICOLO DI F. A. Latina Oggi 20 novembre 2011

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