giovedì 27 agosto 2009

La bolletta CIP6

In bolletta ancora 2,4 mld di Cip6

Il conto è sempre salato, ma almeno rispetto all'anno precedente non è aumentato. Anzi, a voler essere certosini si è ridotto di circa 28 milioni di euro rispetto al 2007. Lo scorso anno, infatti, il costo degli incentivi Cip6 in bolletta è stato di 2 miliardi e 395 milioni, contro i 2,423 miliardi dell'anno precedente. La strada per tagliare i cosiddetti oneri di sistema, insomma, è ancora lunga. Era stato lo stesso ministro dello Sviluppo Economico, in un'audizione alla Camera un anno fa, a ipotizzare la possibilità di ridurre questi costi del 10%. Obiettivo per il momento lontano. Le ultime stime sono state elaborate dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas sui dati forniti dal Gestore dei servizi elettrici (Gse). «Nel 2008 i costi totali dei ritiri del Gse per l'energia Cip6 sono stimabili in 5,5 miliardi» si legge nell'ultima relazione dell'Authority, "in gran parte legati alla remunerazione dell'energia prodotta da impianti assimilati". I ricavi derivanti principalmente dalla vendita dell'energia nella Borsa elettrica, invece, "sono risultati pari a circa 3 miliardi, in aumento di 250 milioni rispetto al 2007". Il grosso degli incentivi, circa il 72%, è andato agli impianti assimilati, quelli cioè che hanno prodotto energia elettrica non da fonti rinnovabili ma dai derivati da petrolio, da altoforno, rifiuti delle raffinerie, et similaria. Nel dettaglio gli impianti assimilati hanno ricevuto contributi per 3,9 miliardi contro il miliardo e 400 milioni degli impianti rinnovabili. Sebbene nel 2008 ci sia stata una riduzione dell'energia prodotta da fonti assimilate e ritirata dal Gse (-11% rispetto al 2007) i costi sono saliti di 200 milioni grazie ad un aumento del 18% della remunerazione unitaria. Secondo i dati elaborati dell'Autorità guidata da Alessandro Ortis, "i primi 11 gruppi industriali contribuiscono per oltre il 97 % della generazione elettrica in convenzione Cip6". Anche quest'anno Edison, Saras ed Erg si confermano le prime società che hanno beneficiato dei contributi per fonti assimilate. La quota maggiore della produzione pari al 35,3% spetta ad Edison, anche se rispetto al 2007, il gruppo ha perso circa il 16% delle quote di mercato. Le società delle famiglie Moratti e Garrone, invece, detengono sostanzialmente le stesse quote dell'anno precedente. Subito alle spalle di questi gruppi si inserisce la compagnia italiana del colosso britarnnico BG Group, che nel 2008 ha prodotto il 7,4 % dell'energia assimilata.

Per quanto riguarda i ritiri dell'energia elettrica rinnovabile, spiega l'Autorità, il quadro è maggiormente articolato. Il gruppo Enel contribuisce al 17% dell'intera generazione rinnovabile, seguito da A2A con il 13%. Complessivamente i primi 10 operatori raggiungono il 62% dell'energia rinnovabile in convenzione Cip6.

IL PESO IN BOLLETTA DELLE FONTI ASSIMILATE
Dati in milioni di euro
Remunerazione impianti assimilati: 3.965,80
Remunerazione impianti rinnovabili: 1.497,70
Totale remunerazione energia Cip6: 5.463,50

Altri costi di misura e trasporto per energia Cip6: 10,7
Remunerazione energia delibera 108/97: 5
Totale costi ritiri: 5.479,10

Ricavi da cessione energia: 3.052,70
Ricavi da cessione certificati verdi: 31,3
Totale ricavi: 3.084
Costi da recuperare in tariffa: 2.395,10
Fonte: eleborazione Aeeg su dati Gse

I GENERATORI DI CIP6
Quote di mercato dei primi 10 produttori
Fonti assimilate e percentuale
Edison 35,3 %
Saras 12,6 %
Erg 10,2 %
Electrabel 7,7 %
Bg Group 7,4 %
Api 6,4 %
E.On 6 %
Cofathec Servizi 4,4 %
Elettra 3,4 %
Termica Celano 2,6 %
Eni 1,5 %
Altri operatori 2,6 %
Fonte: elaborazione Aeeg su dichiarazione degli operatori

Articolo tratto da :Milano Finanza di mercoledì 19 agosto 2009, pagina 5 scritto da Sarno Carmine

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti verranno moderati per motivi legati al comma 49 del DDL Intercettazioni.