domenica 18 aprile 2010

Intervento dell'Incontro : Efficienza, sobrietà e autoproduzione energetica (Seconda parte)

Il movimento della Decrescita Felice all'inizio(prima del 2003) si era posto l'obiettivo di fare leva sulla liberalizzazione del mercato energetico e del gas, ad oggi, l'unica buona occasione della legge, rimane quella di potersi auto produrre da soli l'energia elettrica.
La libertà di cambiare gestore e di scegliere il fornitore, fa in modo di diversificare la domanda, ma non permete di ridurre gli sprechi.

Il fulcro su cui fare leva non è l'offerta, ma la domanda di energia.
La riduzione della domanda di energia che si può ottenere riducendo gli sprechi e le inefficienze non solo consente di ottenere una diminuzione dei consumi di fonti fossili, ma richiede un investimento inferiore e genera risparmi.

Il Movimento della DECRESCITA FELICE ritiene indispensabile stabilire dal punto di vista Etico, che l'energia auto prodotta è un bene e non una merce come le grandi aziende che producono, distribuiscono e vendono energia, hanno fatto credere negli ultimi 20 anni. Non hanno il minimo interesse che si accresca l'efficienza negli usi finali e si riducano gli sprechi, perché ne deriverebbe una diminuzione della domanda e dei loro profitti.

Era appunto il 1992 quando Giuliano Amato, per fronteggiare la grave crisi politica che aveva investito le partecipazioni statali con il fenomeno di Tangentopoli e la crisi finanziaria che stava portando il debito pubblico del nostro Paese a livelli stratosferici, mise in atto le prime grandi privatizzazioni in Italia, aveva un chiaro obiettivo: cedere progressivamente la maggioranza e il controllo delle grandi aziende pubbliche a Gruppi privati per iniziare a risanare i conti pubblici, per migliorare l’efficienza di queste imprese e ridurre nello stesso tempo l’influenza politica sulle loro decisioni (Fonte: Nuova Energia).

Aumentare l'efficienza non solo nell'ambito produttivo dell'energia, ma anche nel ambito legislativo, per esempio seguendo le linee guida della Bio-edilizia e della Bio-architettura.
Italia si consumano per il riscaldamento degli edifici circa 20 litri di Gasolio al mq annuo, mentre in Germania secondo norme vigenti attuali, non si costruiscono più edifici che consumino più di 2 litri di gasolio ogni mq/anno. I loro obiettivi vanno verso il basso consumo e la costruzione di case passive cioè a zero energia.
Dal 1989-90 in Germania si costruiscono case a basso consumo energetico come con un consumo di 7 - 9 litri di gasolio per mq/anno. Questo tipo di casa è divenuta uno standard, e negli ultimi anni ne sono state costruite oltre 800.

Sono stati perfino costruiti dei prototipi di "case passive", cioè case a zero energia, con un consumo di 0,4 litri di gasolio per mq/anno ma risultano ancora troppo cari per il mercato.

Fonte: note sul risparmio energetico

Altri esempi tecnici per ridurre gli sprechi possono essere i cappotti intorno alle case, sistema di doppi e tripli vetri alle finestre, riscaldamento esteso sulla superficie dell'edificio a temperatura costante (serpentine di calore), quindi c'è in atto una vera politica di riduzione dei consumi, di evitare gli sprechi, aumentando l'efficienza energetica e termica (il riscaldamento degli edifici).
Questo è ciò che propone il MDF, ridurre gli sprechi significa fare decrescita, significa consumare di meno e vivere meglio. Quindi anche gli interventi intelligenti nell'ambito delle costruzioni di nuovi edifici e in maggior modo nella creazione di leggi ad Hoc, porterebbe ad aumentare l'efficienza.

La crescita dell'efficienza è una manifestazione d'intelligenza, che non comporta limitazioni o rinunce, migliora la qualità della vita e riduce la crescita.

1 commento:

  1. quanti spunti interessanti... sarebbe fantastico creare anche qui un movimento della decrescita felice!

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