Rifiuti, sette comuni dissidenti per formare un piccolo Ato
_Lo pseudo piano rifiuti (filo lobby) di Nanopolveri-ni è già carta straccia (per tutti).
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Si allarga il «piccolo Ato» proposto dal Comune di Aprilia in
alternativa al «grande Ato» previsto nel piano dei rifiuti della Regione
Lazio. Dopo la firma di quattro Comuni (Aprilia, Anzio, Ardea e Cori)di
un protocollo per la costituzione di un sub-ambito territoriale per la
gestione ottimale del ciclo dei rifiuti, in settimana è prevista
l’adesione di Cisterna e Lanuvio. «Ne ho parlato con il sindaco Merolla
nel corso della festa della Polizia – rivela Antonio Terra – e mi ha
anticipato che ha ottenuto il via libera dalla sua maggioranza». La
proposta del Comune di Aprilia è costituire un ambito più omogeneo tra
Comuni del nord della provincia di Latina e Comuni del sud della
provincia di Roma. Questa proposta verrà presentata nelle prossime
settimane alla presidente Polverini che invece nel piano dei rifiuti
regionale aveva istituito cinque Ato corrispondenti grosso modo con le
province del Lazio. Queste dimensioni sono ritenute troppo grandi.
«Realizzare un ambito formato da sette Comuni – spiega il sindaco Terra –
garantirà al servizio maggiore efficienza. La Regione invece ha
disegnato un Ato simile a quello del servizio idrico integrato formato
da circa 35 Comuni. Vogliamo evitare un nuovo carrozzone. Perseguiremo
perciò tutte le strade possibili per raggiungere questo risultato». La
firma dell’accordo per la costituzione del sub-ambito territoriale per
la gestione del ciclo dei rifiuti non è stata accolta bene nel capoluogo
pontino. Il presidente della provincia Armando Cusani, che è già in
guerra con la Regione sul piano dei rifiuti (è stato fatto un ricorso al
Tar), non ha accolto bene la secessione di Aprilia e Cori perché
sottrae forza alla provincia. E in questi giorni sono state esercitate
pressioni su Cisterna per evitare che si aggreghi ad Aprilia.
Evidentemente le pressioni non sono servite perché in settimana il
sindaco Merolla dovrebbe firmare il protocollo che da quattro dovrebbe
portare a sette i Comuni con l’aggiunta, oltre che di Cisterna, anche di
Lanuvio e Sermoneta. Di Lanuvio se n’è parlato nel corso di un incontro
a Campoleone. È qui che il sindaco di Aprilia ha preannunciato
l’imminente accordo tra i sette Comuni. Durante la riunione è stato
spiegato che i sette enti locali vogliono «chiudere il ciclo dei rifiuti
senza ricorrere a interramento e nuove discariche e senza
l’insediamento di impianti di incenerimento». Si punta a incrementare la
percentuale di riciclo dei rifiuti solidi urbani. E a tal fine è stato
annunciato l’avvio di un «rilevamento di dati finalizzato alla
sperimentazione della raccolta differenziata porta a porta, a partire
dalle utenze non domestiche (aziende ed esercizi commerciali) per poi
essere esteso a quelle domestiche». Si tratta, è stato detto, «di una
fase esecutiva della progettazione utile a conoscere le esigenze del
territorio specifico e così attivare un servizio il più rispondente
possibile all’interesse della comunità».
http://differenziati.com/2012/05/28/rifiuti-sette-comuni-dissidenti-per-formare-un-piccolo-ato/
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