Qual'è
la quantità di arsenico presente nell'acquedotto pubblico? È
superiore al limite di 10 µg/L
ritenuto pericoloso dalla comunità scientifica per la salute umana?
E se è superiore a tale limite rientra nella deroga concessa (per la
3.a volta) dalla comunità europea ad alcuni comuni della provincia
di Latina? E i cittadini sono informati del pericolo che corrono
utilizzando l'acqua per usi alimentari con percentuali superiori al
limite di 10 µg/L?La
deroga vale fino al 31 dicembre di quest'anno per i Comuni di
Aprilia, Cisterna, Cori, Latina, Sermoneta, Sezze, Pontinia e
Sabaudia. Nel 2010 la deroga era scaduta e non prorogata eppure la
Asl (l'ente deputato al controllo della qualità dell'acqua e
dell'informazione) dopo numerose richieste di cittadini, associazioni
e comitati pubblicava notizie false. Una denuncia in Procura dei
verdi e di Legambiente portava a modificare le informazioni
contestate anche dall'ordine provinciale dei medici e la rimozione
del responsabile dell'informazione sbagliata. Anzi la serie di
denunce otteneva che venivano effettuati anche controlli e analisi
che per alcuni comuni o non erano stati effettuati oppure erano in
misura inferiore al minimo di legge. Per esempio a Pontinia ne
venivano effettuate 2 o 3 l'anno (il minimo è 4). Le analisi
trascurate per il 2010 con un prelievo del 1 dicembre non
riscontrava la qualità desiderata e venivano quindi ripetute il 9
dicembre con percentuali al di sotto del limite di 10 µg/L, quindi
utilizzabili senza limitazioni per uso alimentare. La pressione
mediatica e professionale faceva allineare la Asl che effettuava
prelievi , informava almeno sul proprio sito. Invece da qualche tempo
dal sito web ufficiale della Asl sono nuovamente spariti i dati
sull'arsenico e facendo la ricerca per argomento la parola arsenico
risulta sconosciuta. I verdi si sono nuovamente attivati per chiedere
la dovuta e necessaria informazione negata ancora una volta. Vedremo
il risultato nei prossimi giorni. Intanto sembra ci possano essere
altri tipi di problemi per chi gestisce il ciclo dell'acqua che
comunque sul proprio sito pubblica i dati sulla qualità dell'acqua
ma non le singole analisi solo la media addirittura annuale. Quindi
se ci sono stati dei picchi nessuno lo saprà. Continua la protesta
dei cittadini per chiedere il rispetto del referendum dello scorso
anno e la conseguente richiesta di riduzione della tariffa.
Rifiuti
Il
governo è diviso sull'ubicazione della discarica del dopo
Malagrotta. Il conferimento in discarica sappiamo che viene
sanzionato dalla comunità europea. Quindi la maggior parte dei
comuni laziali e della provincia di Latina sono fuori legge. Anche
per la percentuale di differenziata di circa il 20/30% per molti
comuni e come media provinciale ben lontano dal limite di legge del
65%. Intanto anche la discarica di Latina ha esaurito il suo ciclo.
Almeno così dovrebbe essere essendo scaduta l'autorizzazione il 6
aprile e che non potrà essere prorogato. Per questo si lavora sui
progetti di trattamento dei rifiuti. La conferenza dei servizi è
bloccata per opposizione di comune e provincia di Latina. Cusani ha
annunciato l'ennesimo ricorso amministrativo contro il piano
regionale dei rifiuti perchè vuole un inceneritore in provincia. I
verdi della regione Lazio ricorrono anch'essi al Tar ma per tutelare
salute e ambiente. Intanto è stato aggiudicato l'appalto per lo
scavo dei rifiuti tossici nella discarica di Borgo Montello. Il
comune, Libera, Legambiente, i cittadini di Borgo Montello si
costituiranno parte civile nel processo che inizierà il 30 per
inquinamento. Il comune di Latina sta lavorando ad una delibera per
contrastare il progetto di ampliamento della discarica. Intanto non
riesce nemmeno ad approvare la tariffa agevolata per risarcimento
danni a chi subisce inquinamento, malattie e altri danni dalla
discarica.
Articolo di Giorgio Libralato
pubblicato su Il Settimanale di Latina il 26 Maggio
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