mercoledì 30 maggio 2012

Intreccio di questioni, acqua, arsenico e rifiuti

Acqua pubblica
Qual'è la quantità di arsenico presente nell'acquedotto pubblico? È superiore al limite di 10 µg/L ritenuto pericoloso dalla comunità scientifica per la salute umana? E se è superiore a tale limite rientra nella deroga concessa (per la 3.a volta) dalla comunità europea ad alcuni comuni della provincia di Latina? E i cittadini sono informati del pericolo che corrono utilizzando l'acqua per usi alimentari con percentuali superiori al limite di 10 µg/L?La deroga vale fino al 31 dicembre di quest'anno per i Comuni di Aprilia, Cisterna, Cori, Latina, Sermoneta, Sezze, Pontinia e Sabaudia. Nel 2010 la deroga era scaduta e non prorogata eppure la Asl (l'ente deputato al controllo della qualità dell'acqua e dell'informazione) dopo numerose richieste di cittadini, associazioni e comitati pubblicava notizie false. Una denuncia in Procura dei verdi e di Legambiente portava a modificare le informazioni contestate anche dall'ordine provinciale dei medici e la rimozione del responsabile dell'informazione sbagliata. Anzi la serie di denunce otteneva che venivano effettuati anche controlli e analisi che per alcuni comuni o non erano stati effettuati oppure erano in misura inferiore al minimo di legge. Per esempio a Pontinia ne venivano effettuate 2 o 3 l'anno (il minimo è 4). Le analisi trascurate per il 2010 con un prelievo del 1 dicembre non riscontrava la qualità desiderata e venivano quindi ripetute il 9 dicembre con percentuali al di sotto del limite di 10 µg/L, quindi utilizzabili senza limitazioni per uso alimentare. La pressione mediatica e professionale faceva allineare la Asl che effettuava prelievi , informava almeno sul proprio sito. Invece da qualche tempo dal sito web ufficiale della Asl sono nuovamente spariti i dati sull'arsenico e facendo la ricerca per argomento la parola arsenico risulta sconosciuta. I verdi si sono nuovamente attivati per chiedere la dovuta e necessaria informazione negata ancora una volta. Vedremo il risultato nei prossimi giorni. Intanto sembra ci possano essere altri tipi di problemi per chi gestisce il ciclo dell'acqua che comunque sul proprio sito pubblica i dati sulla qualità dell'acqua ma non le singole analisi solo la media addirittura annuale. Quindi se ci sono stati dei picchi nessuno lo saprà. Continua la protesta dei cittadini per chiedere il rispetto del referendum dello scorso anno e la conseguente richiesta di riduzione della tariffa.

Rifiuti
Il governo è diviso sull'ubicazione della discarica del dopo Malagrotta. Il conferimento in discarica sappiamo che viene sanzionato dalla comunità europea. Quindi la maggior parte dei comuni laziali e della provincia di Latina sono fuori legge. Anche per la percentuale di differenziata di circa il 20/30% per molti comuni e come media provinciale ben lontano dal limite di legge del 65%. Intanto anche la discarica di Latina ha esaurito il suo ciclo. Almeno così dovrebbe essere essendo scaduta l'autorizzazione il 6 aprile e che non potrà essere prorogato. Per questo si lavora sui progetti di trattamento dei rifiuti. La conferenza dei servizi è bloccata per opposizione di comune e provincia di Latina. Cusani ha annunciato l'ennesimo ricorso amministrativo contro il piano regionale dei rifiuti perchè vuole un inceneritore in provincia. I verdi della regione Lazio ricorrono anch'essi al Tar ma per tutelare salute e ambiente. Intanto è stato aggiudicato l'appalto per lo scavo dei rifiuti tossici nella discarica di Borgo Montello. Il comune, Libera, Legambiente, i cittadini di Borgo Montello si costituiranno parte civile nel processo che inizierà il 30 per inquinamento. Il comune di Latina sta lavorando ad una delibera per contrastare il progetto di ampliamento della discarica. Intanto non riesce nemmeno ad approvare la tariffa agevolata per risarcimento danni a chi subisce inquinamento, malattie e altri danni dalla discarica.

Articolo di Giorgio Libralato
pubblicato su Il  Settimanale di Latina il 26 Maggio

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