domenica 20 maggio 2012

Campagna popolare verso i Rifiuti Zero

Appello per un Movimento Verso Rifiuti Zero

Il messaggio che oggi lanciamo da Roma e dal Lazio riguarda il comune rifiuto di un sistema illegittimo di gestione dei rifiuti basato ancora oggi sul conferimento del “talquale” in megadiscariche o peggio la volontà di incenerirli, con grave danno alla salute ed alla compromissione del ciclo biologico e dell’integrità ambientale.

I Piani Rifiuti regionali adottati nelle nostre regioni ancora si limitano a descrivere le fasi di trattamento in linea teorica, prevedendo concretamente ancora il ricorso alla discarica ed al selezionamento dell’indifferenziato per produrre CDR da incenerire in impianti tossici, ma non prendono atto della urgenza di riconvertire le risorse ed i progetti impiantistici verso l’unica filiera oggi praticabile: quella di Rifiuti Zero / Zero Waste.

Nonostante la grave crisi in atto e la mancanza di risorse economiche, l’esaurimento di quasi tutte le discariche e l’arrivo delle sanzioni da parte della Commissione Europea si persevera nel tentativo di aprire altri siti di discarica od inceneritori, sull’onda della sempre minacciata emergenza, senza che ancora parta una concreta scelta “Verso Rifiuti Zero” di riduzione / prevenzione, di urgente avvio della raccolta porta a porta estesa e spinta in tutto il territorio regionale e della relativa impiantistica per il riciclo e recupero di materiali, oggi ancor più preziosi.

“Zero Waste” è per noi una scelta imprescindibile nell’attuale drammatico scenario regionale di deindustrializzazione in atto con la mancanza di qualsiasi ipotesi di rioccupazione: una scelta che può spostare risorse pubbliche ed investimenti privati dalla gestione monopolistica ed affaristica di megaimpianti tossici a quella di una enorme espansione del lavoro locale legato alla raccolta-riutilizzo-riuso urbano e di avvio di una nuova industria pulita del riciclo-recupero in piccoli impianti ad impatto zero. Il punto non è l’emergenza di Roma o quella del Lazio, costruita a tavolino per continuare a fare solo smaltimento, il punto è che noi chiediamo che ORA si rispetti la legge in vigore e si mettano CON URGENZA risorse economiche, progetti industriali, atti deliberativi conseguenti all’avvio della prevenzione/riduzione, all’avvio della raccolta porta a porta spinta, all’avvio di impianti di selezione/riciclo di plastica-carta-metallo-vetro differenziati e di impianti di compostaggio e biodigestori per la parte organica, alla modifica degli impianti di preselezione del “talquale” per adattarli SUBITO a selezionare altri materiali da recuperare senza produrre CDR.

L’esperienza di Napoli che, in deroga alla normativa in vigore che obbliga al trattamento ENTRO I CONFINI REGIONALI ha visto nell’esportazione dei rifiuti una possibile soluzione al problema, occorre chiarire che non è certamente “la soluzione”, essendo Napoli “l’eccezione nazionale” avendo vissuto una odissea interminabile e terribile ancora non risolta. Dal punto di vista etico per noi appare chiaro che i rifiuti indifferenziati non debbono essere esportati né usati per alimentare inceneritori del tutto simili ai nostri che produrranno polveri sottili cancerogene e mutagene con
gravi danni alle popolazioni locali, di cui noi saremmo comunque responsabili.E quindi non accettiamo che IN NESSUN GIARDINO VICINO O LONTANO SI BRUCINO RIFIUTI, per qualsiasi ragione ed in qualsiasi condizione, perché I MATERIALI IN ESSI CONTENUTI SONO LE RISORSE CON CUI POSSIAMO RIFINANZIARE un nuovo modello di occupazione locale ed un nuovo modello di gestione sostenibile ad impatto zero nel Lazio.

Iniziare da tutti i Comuni e le grandi città italiane una grande Campagna di pressione popolare e mediatica che parta da un Movimento per un Piano Alternativo per l’attuazione della Riduzione-Riutilizzo-Riciclo-Recupero perché anche Roma, Napoli ed altre grandi città possano imitare il percorso di S. Francisco, Canberra o Buenos Aires.

LANCIAMO UN APPUNTAMENTO UNITARIO A ROMA NEL MESE DI GIUGNO CON TUTTI I SOGGETTI ATTIVI NELLE VERTENZE RIFIUTI IN ITALIA CHE INTENDONO INIZIARE A COSTRUIRE UN MOVIMENTO VERSO RIFIUTI ZERO.

RETE ZERO WASTE LAZIO

Il portavoce Rete ZWLazio

Massimo Piras

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