sabato 13 febbraio 2010

SUD PONTINO UNITI CONTRO IL NUCLEARE

Contro l’eventuale localizzazione dei nuovi impianti nucleari presso l’ex centrale del Garigliano i sindaci del sud Pontino dimostrano la loro unione. E sull’argomento il ministro Claudio Scajola ha annunciato un Consiglio dei Ministri che approverà in via definitiva i criteri della localizzazione dei siti per le centrali nucleari in Italia. Il ministro ha anche sottolineato come «da quel momento si avvierà il percorso per le diverse imprese per individuare i siti che rispondano ai criteri di sicurezza. Tra due anni potremo iniziare i percorsi autorizzativi».

Sull’argomento interviene il sindaco di Gaeta Antonio Raimondi il quale precisa: «Il nostro territorio è stato ed è ancora nella morsa di due centrali nucleari (riferendosi anche a quella di Borgo Sabotino, ndr). Il sud pontino, in particolare, è una zona ricca di aree naturali protette, di monumenti di spiagge e quindi basa buona parte della sua economia sul turismo. Un impianto del genere infliggerebbe un colpo mortale ai nostri imprenditori e, soprattutto, per i nostri cittadini già colpiti dagli effetti della crisi». D’altro canto proprio sull’argomento i sindaci del comprensorio hanno sottoscritto un documento nel quale «si esprimono le preoccupazioni e si mettono in evidenza altri aspetti che riguardano il terreno sul quale sorge l’ex centrale del Garigliano, distante pochi chilometri dal confine con il Lazio meridionale, la sismicità e l’inquinamento del fiume Garigliano le cui acque si riversano nel golfo di Gaeta». Una posizione concorde quella assunta dai primi cittadini del basso Lazio e rappresenta secondo Raimondi: «La prima forma di lotta per la salvaguardia del nostro futuro e del nostro territorio che ha già subito gli effetti nefasti della centrale. Nonostante si trovi in territorio campano si tratta di un problema che deve coinvolgere anche la nostra Regione e la nostra Provincia perché questi enti non possono abbandonare al loro destino una parte vasta ed importante del territorio». E i sindaci del Golfo, nel documento, hanno anche annunciato «la possibilità di adottare tutte le forme di protesta che riterranno necessarie seppure si auguriamo che – continua Raimondi – la questione si risolva grazie ad un tavolo di concertazione con gli enti coinvolti». Alla luce di quanto evidenziato il primo cittadino di Gaeta facendosi portavoce anche dei suoi colleghi del comprensorio chiede: «Al Governo di tenere presenti questi aspetti e accelerare il processo di smantellamento della centrale di Sessa Aurunca».

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