lunedì 8 dicembre 2008

L'I.P.P.C. e l'AIA - Nozioni tecniche

Che cos'è l'IPPC?

L'IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control) è una nuova strategia, comune a tutta l’Unione Europea, per aumentare le “prestazioni ambientali” dei complessi industriali soggetti ad autorizzazione.


Quali sono i principi dell'IPPC?

I principi generali alla base dell'IPPC sono i seguenti:

* prevenire l’inquinamento utilizzando le migliori tecniche disponibili;
* evitare fenomeni di inquinamento significativi;
* evitare la produzione di rifiuti o favorirne il recupero o l’eliminazione;
* favorire un utilizzo efficace dell’energia;
* organizzare il monitoraggio in modo integrato;
* prevenire gli incidenti e limitarne le conseguenze;
* favorire un ripristino del sito al momento della cessazione dell’attività.


L'applicazione dell'IPPC e l'AIA

Nella Gazzetta Ufficiale del 22 aprile 2005, n. 93, S.O.m., è stato pubblicato il D.Lgs. 18/02/2005 n. 59 avente per oggetto la prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento al fine di ottenere un elevato livello di protezione dell’ambiente.

Il Decreto stabilisce misure intese ad evitare oppure, ove ciò non sia possibile, a ridurre le emissioni nell’aria, nell’acqua e nel suolo, comprese le misure relative ai rifiuti, da parte di diverse attività:

* attività energetiche;
* produzione e trasformazione dei metalli;
* industria dei prodotti minerari;
* gestione dei rifiuti;
* altre attività (cartiere, allevamenti, macelli, industrie alimentari, concerie...)

Esso disciplina il rilascio, il rinnovo e il riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale che di fatto sostituisce ogni altro visto, nulla osta, parere o autorizzazione in materia ambientale.

Il D. Lgs. 59/05 attribuisce all’APAT, per gli impianti di competenza statale, e alle ARPA, per gli altri impianti, il compito di svolgere attività di controllo con oneri a carico del gestore.

L'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA)- principi generali (art.3)

Che cos’è?

E’ il provvedimento che autorizza l’esercizio di un impianto o di parte di esso a determinate condizioni che devono garantire che lo stesso sia conforme ai requisiti del decreto. Essa sostituisce ad ogni effetto ogni altro visto, nulla osta, parere o autorizzazione in materia ambientale.

Quali sono i principi generali di cui deve tener conto?


L'Autorità competente nel determinare le condizioni per il rilascio dell'A.I.A. tiene conto dei seguenti principi generali:

* devono essere prese le opportune misure di prevenzione dell’inquinamento, applicando in particolare le migliori tecniche disponibili;
* non si devono verificare fenomeni di inquinamento significativi;
* deve essere evitata la produzione di rifiuti; in caso contrario i rifiuti devono essere recuperati o, se ciò non è economicamente o tecnicamente possibile, devono essere eliminati evitandone e riducendone l’impatto sull’ambiente;
* l’energia deve essere utilizzata in modo efficace;
* devono essere prese le misure necessarie per prevenire gli incidenti e limitarne le conseguenze;
* deve essere evitato qualsiasi rischio di inquinamento al momento della cessazione definitiva dell’attività e il sito stesso ripristinato ai sensi della normativa vigente in materia di bonifiche e ripristino ambientale.

Che cosa deve contenere?

Deve includere tutte le misure necessarie a conseguire un livello di protezione elevato dell’ambiente mediante l’utilizzo delle migliori tecniche disponibili, senza però l’obbligo di adoperare una tecnica o tecnologia specifica, tenendo conto delle caratteristiche dell’impianto in questione, della sua ubicazione geografica e delle condizioni locali dell’ambiente. In particolare deve contenere:

* i valori limite fissati per le sostanze inquinanti (Allegato III) che possono essere emesse dall’impianto in quantità significativa in base alla loro natura e potenzialità di trasferimento da un elemento ambientale all’altro (acqua, aria, suolo) nonché i valori limite di emissione sonora ai sensi della vigente normativa in materia di inquinamento acustico. I valori limite di emissione fissati nelle autorizzazione integrate non possono essere meno rigorosi di quelli fissati dalla normativa vigente nel territorio in cui è ubicato l'impianto. In alcune circostanze possono essere integrati o sostituiti con parametri o misure tecniche equivalenti;
* gli opportuni requisiti di controllo che specificano la metodologia e la frequenza di misurazione, nonché la relativa procedura di valutazione. I dati raccolti devono essere comunicati all’autorità competente per la verifica della conformità dell’attività alle condizioni di autorizzazione;
* le misure relative alle condizioni diverse da quelle normali di esercizio, in particolare le fasi di avvio e di arresto dell’impianto, per le emissioni fuggitive, per i malfunzionamenti e per l’arresto definitivo dell’impianto.
* le prescrizioni ai fini della sicurezza e della prevenzione dei rischi di incidente rilevante trasmesse all'Autorità competente dal Comitato Tecnico Regionale

Quali sono le autorizzazioni comprese nell'autorizzazione integrata ambientale?

L'AIA comprende:

* Autorizzazione alle emissioni in atmosfera, fermo restando i profili concernenti aspetti sanitari (D.P.R. 24 maggio 1988, n. 203)
* Autorizzazione allo scarico (D. Lgs. 11 maggio 1999, n. 152)
* Autorizzazione alla realizzazione o modifica di impianti di smaltimento o recupero dei rifiuti (D. Lgs. 5 febbraio 1997, n. 22, art. 27)
* Autorizzazione all'esercizio delle operazioni di smaltimento o recupero dei rifiuti (D. Lgs. 5 febbraio 1997, n. 22, art. 28)
* Autorizzazione allo smaltimento degli apparecchi contenenti PCB-PCT (D. Lgs. 22 maggio 1999, n. 209, art. 7)
* Autorizzazione alla raccolta ed eliminazione oli usati (D. Lgs. 27 gennaio 1992, n. 95, art. 5)
* Autorizzazione all'utilizzo dei fanghi derivanti dal processo di depurazione in agricoltura (D.Lgs. 1992, n.99, art. 9)
* Comunicazione ex art. 33 del D.Lgs. 5 febbraio 1997, n. 22 per gli impianti non ricadenti nella categoria 5 dell'Allegato I, ferma restando la possibilità di utilizzare successivamente le procedure previste dagli articoli 31 e 33 del D.Lgs. 22 del 1997 e dalle rispettive norme di attuazione.

Per saperne di più, leggi il post su Pontinia ecologia.

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti verranno moderati per motivi legati al comma 49 del DDL Intercettazioni.