venerdì 30 marzo 2012

Arsenico nell'acqua: Clamorosa Vittoria del Codacons


La clamorosa sentenza del TAR del Lazio, numero 664 del 2012, condanna i Ministeri della Salute e dell'Ambiente a risarcire gli utenti dell’acqua di varie regioni (Lazio, Toscana, Trentino Alto Adige, Lombardia, Umbria) con 100 euro a cittadino. La sentenza apre una strada di incredibile valore, affermando che fornire servizi insufficienti o difettosi o inquinati determina la responsabilità della pubblica amministrazione per danno alla vita di relazione, stress, rischio di danno alla salute.
Il TAR ha riaffermato che l’acqua fornita ai cittadini deve essere salubre e la tariffa legata proprio alla qualità di essa, da cui l’indicazione di agire contro le ATO che non potevano non tenere conto di questo dato nel determinare la tariffa.
Ma non solo.
Il TAR ha statuito che il “fatto illecito costituito dall’esposizione degli utenti del servizio idrico ad un fattore di rischio (l’arsenico disciolto in acqua oltre i limiti consentiti in deroga dall’Unione Europea), almeno in parte riconducibile, per entità e tempi di esposizione, alla violazione delle regole di buona amministrazione, determina un danno non patrimoniale complessivamente risarcibile, a titolo di danno biologico, morale ed esistenziale, per l’aumento di probabilità di contrarre gravi infermità in futuro e per lo stress psico-fisico e l’alterazione delle abitudini di vita personali e familiari conseguenti alla ritardata ed incompleta informazione del rischio sanitario’.
 
E il TAR definisce come certa la “pericolosità per la salute umana derivante da un’esposizione prolungata all’arsenico presente nell’acqua potabile, anche in quantità piccolissime, come risultante dalla ricerca condotta su oltre 11.700 persone in Bangladesh e pubblicato nell’edizione online della rivista scientifica The Lancet, che ha dimostrato che la presenza di arsenico in elevate concentrazioni nel sangue aumenta in modo significativo il rischio di tumori. Secondo le stime effettuate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, inoltre, in Bangladesh a partire dagli anni ‘70 almeno 35 milioni di persone hanno bevuto acqua contaminata con piccolissime quantità di arsenico, e secondo lo studio Heals (Health Effects of Arsenic Longitudinal Study) coordinato da Habibul Ahsan dell’Università di Chicago, ciò è stato sufficiente a provocare il 21%) delle morti per tutte le cause e il 24% di quelle attribuite a malattie croniche (in prevalenza, tumori al fegato, cistifellea e pelle e malattie cardiovascolari)’.
 
IL CODACONS PROMUOVE ADESSO UN NUOVA AZIONE GIUDIZIARIA COLLETTIVA GRATUITA PER TUTTI I PROPRI ISCRITTI.

IL CODACONS CON QUESTA AZIONE COLLETTIVA CHIEDE IL RISARCIMENTO DI 1.500 EURO, CALCOLATO IN VIA EQUITATIVA, PER CIASCUN ADERENTE E LA RIDUZIONE DELLA TARIFFA IDRICA APPLICATA DALLE RELATIVE ATO CHE DISTRIBUISCONO ACQUA AVVELENATA DALL'ARSENICO

TUTTI I RESIDENTI NEI COMUNI CON UNA PERCENTUALE DI ARSENICO SUPERIORE AI LIMITI DI LEGGE POSSONO FINALMENTE OTTENERE IL RISARCIMENTO DEI DANNI SUBITI E LA RIDUZIONE DELLA TARIFFA DELL'ACQUA!
MA E' NECESSARIO AGIRE SUBITO, ENTRO IL 30 APRILE!

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti verranno moderati per motivi legati al comma 49 del DDL Intercettazioni.