La «rivoluzione» nell’impianto che serve i Comuni di Pontinia, Sonnino e Terracina
Il progetto del Consorzio: si pagherà soltanto l’acqua consumata
Il Consorzio di Bonifica ha appena messo in opera un nuovo sistema per la gestione dell’irrigazione di Campo Dioso, frazione che interessa in maniera importante anche il territorio comunale di Pontinia. L’Acquacard è il nome della scheda che permette di avere sempre sotto controllo la durata e la quantità d’acqua utilizzata nell’irrigare i campi. La novità, infatti, sta tutta nella contabilità dei consumatori. Per la nuova stagione estiva la contabilità sarà effettuata in base a quanto effettivamente erogato, spostando dunque la contabilità da ettaro coltura irrigata a metri cubi consumati. «E’ un modo diverso di gestire gli impianti di irrigazione - ha detto il Presidente del Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino, Carlo Crocetti - che da una parte responsabilizza gli imprenditori agricoli nell’utilizzo più attento e oculato di un bene assai prezioso come l’acqua e dall’altro consente un risparmio agli stessi agricoltori in termini economici. Insomma si pagherà solo l’acqua che sarà consumata, oltre alla quota fissa di manutenzione dell’impianto di Campo Dioso». Il progetto è stato finanziato interamente dalla Regione Lazio per circa due milioni e mezzo di euro ed interesserà circa 600 ettari di terreno da irrigare e coinvolge ben 624 aziende. «L’Acquacard – fanno sapere dal Consorzio - è un nuovo modo di distribuzione dell’acqua grazie al quale gli imprenditori agricoli pagano solo l’acqua effettivamente consumata. Il sistema consente un risparmio notevole sulle bollette attraverso una gestione mirata dell’irrigazione grazie all’utilizzo di tessere elettroniche a scalare in dotazione agli utenti». Ma come funziona questo nuovo sistema? «L’irrigazione con la scheda – continua la nota esplicativa del Consorzio - si attiva introducendo la tessera all’interno della centralina. All’unità di campo arrivano il numero di codice dell ’Acquamob, la quantità massima di acqua erogabile e il tempo massimo di erogazione. L’irrigazione si interrompe quando il volume di acqua disponibile è consumato o appena si raggiunge il tempo massimo di irrigazione». Un metodo innovativo ma che sicuramente avrà bisogno di un po’ di tempo per essere recepito al meglio dai contadini ancora poco abituati alla nuova tecnologia.
Articolo di Riccardo A. Colabattista su Latina Oggi del 19 Luglio 2011
Il progetto del Consorzio: si pagherà soltanto l’acqua consumata
Il Consorzio di Bonifica ha appena messo in opera un nuovo sistema per la gestione dell’irrigazione di Campo Dioso, frazione che interessa in maniera importante anche il territorio comunale di Pontinia. L’Acquacard è il nome della scheda che permette di avere sempre sotto controllo la durata e la quantità d’acqua utilizzata nell’irrigare i campi. La novità, infatti, sta tutta nella contabilità dei consumatori. Per la nuova stagione estiva la contabilità sarà effettuata in base a quanto effettivamente erogato, spostando dunque la contabilità da ettaro coltura irrigata a metri cubi consumati. «E’ un modo diverso di gestire gli impianti di irrigazione - ha detto il Presidente del Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino, Carlo Crocetti - che da una parte responsabilizza gli imprenditori agricoli nell’utilizzo più attento e oculato di un bene assai prezioso come l’acqua e dall’altro consente un risparmio agli stessi agricoltori in termini economici. Insomma si pagherà solo l’acqua che sarà consumata, oltre alla quota fissa di manutenzione dell’impianto di Campo Dioso». Il progetto è stato finanziato interamente dalla Regione Lazio per circa due milioni e mezzo di euro ed interesserà circa 600 ettari di terreno da irrigare e coinvolge ben 624 aziende. «L’Acquacard – fanno sapere dal Consorzio - è un nuovo modo di distribuzione dell’acqua grazie al quale gli imprenditori agricoli pagano solo l’acqua effettivamente consumata. Il sistema consente un risparmio notevole sulle bollette attraverso una gestione mirata dell’irrigazione grazie all’utilizzo di tessere elettroniche a scalare in dotazione agli utenti». Ma come funziona questo nuovo sistema? «L’irrigazione con la scheda – continua la nota esplicativa del Consorzio - si attiva introducendo la tessera all’interno della centralina. All’unità di campo arrivano il numero di codice dell ’Acquamob, la quantità massima di acqua erogabile e il tempo massimo di erogazione. L’irrigazione si interrompe quando il volume di acqua disponibile è consumato o appena si raggiunge il tempo massimo di irrigazione». Un metodo innovativo ma che sicuramente avrà bisogno di un po’ di tempo per essere recepito al meglio dai contadini ancora poco abituati alla nuova tecnologia.
Articolo di Riccardo A. Colabattista su Latina Oggi del 19 Luglio 2011
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