Uno studio Swg rivela: centrale il ruolo dei Consorzi di Bonifica
UN’ACQUA di qualità per ambire ad un’agricoltura di qualità: cambia il rapporto tra le aziende agricole della provincia mpontina ed uno strumento basilare come l’irrigazione. A rivelarlo è uno studio della Swg, istituto demoscopico di Trieste. Secondo gli studiosi la chiave di volta va cercata nel ruolo del Consorzio di Bonifica. «Le aziende agricole evidenziano un grande fabbisogno idrico e fanno sempre più ricorso a dispositivi di controllo per evitare un consumo eccessivo. Riconoscono l’importanza del ruolo dei consorzi di bonifica e ritengono cruciale il loro apporto per ottimizzare la gestione dell’irrigazione». È quanto emerge dall’indagine sviluppata tra gli addetti ai lavori del settore primario. Ovviamente i sondaggi hanno coinvolto anche aziende agricole pontine, sottoposte a questionari suddivisi in aree geografiche, in sistemi di irrigazione e le loro fonti, sulla gestione irrigua e quindi sulla valutazione complessiva degli agricoltori del servizio offerto dal consorzio. Stando ai risultati dello studio, cambia il ruolo delle aziende nella gestione dell’irri gazione, grazie ad un utilizzo più consapevole degli strumenti per controllo della qualità dell’acqua da distribuire. Non è un caso che il Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino proprio quest’anno abbia attivato l’acquacard tra le aziende di Pontinia, Terracina e Sonnino che utilizzano l’impianto di Campo Dioso. «Una rivoluzione importante - la definisce Carlo Crocetti, presidente del Consorzio - che interessa circa 600 ettari di terreni da irrigare e coinvolge 624 aziende». «Rivoluzione confermata dal sondaggio della Swg - sottolinea Aldo Capponi, direttore del Consorzio - secondo cui gli agricoltori sono ormai consapevoli che l’acqua da irrigazione costituisce un fattore competitivo centrale, non solo una risorsa. Per questo il Consorzio di Bonifica ha avviato questa prima fase di nuova irrigazione. Un modo non solo per andare incontro alle esigenze delle imprese e dei contribuenti che pagheranno solo in base all’acqua utilizzata, ma anche e soprattutto per dare un segnale forte sull’importanza di una risorsa come l’acqua che non può e non deve essere sprecata». Articolo su Latina Oggi 6 Agosto 2011
UN’ACQUA di qualità per ambire ad un’agricoltura di qualità: cambia il rapporto tra le aziende agricole della provincia mpontina ed uno strumento basilare come l’irrigazione. A rivelarlo è uno studio della Swg, istituto demoscopico di Trieste. Secondo gli studiosi la chiave di volta va cercata nel ruolo del Consorzio di Bonifica. «Le aziende agricole evidenziano un grande fabbisogno idrico e fanno sempre più ricorso a dispositivi di controllo per evitare un consumo eccessivo. Riconoscono l’importanza del ruolo dei consorzi di bonifica e ritengono cruciale il loro apporto per ottimizzare la gestione dell’irrigazione». È quanto emerge dall’indagine sviluppata tra gli addetti ai lavori del settore primario. Ovviamente i sondaggi hanno coinvolto anche aziende agricole pontine, sottoposte a questionari suddivisi in aree geografiche, in sistemi di irrigazione e le loro fonti, sulla gestione irrigua e quindi sulla valutazione complessiva degli agricoltori del servizio offerto dal consorzio. Stando ai risultati dello studio, cambia il ruolo delle aziende nella gestione dell’irri gazione, grazie ad un utilizzo più consapevole degli strumenti per controllo della qualità dell’acqua da distribuire. Non è un caso che il Consorzio di Bonifica dell’Agro Pontino proprio quest’anno abbia attivato l’acquacard tra le aziende di Pontinia, Terracina e Sonnino che utilizzano l’impianto di Campo Dioso. «Una rivoluzione importante - la definisce Carlo Crocetti, presidente del Consorzio - che interessa circa 600 ettari di terreni da irrigare e coinvolge 624 aziende». «Rivoluzione confermata dal sondaggio della Swg - sottolinea Aldo Capponi, direttore del Consorzio - secondo cui gli agricoltori sono ormai consapevoli che l’acqua da irrigazione costituisce un fattore competitivo centrale, non solo una risorsa. Per questo il Consorzio di Bonifica ha avviato questa prima fase di nuova irrigazione. Un modo non solo per andare incontro alle esigenze delle imprese e dei contribuenti che pagheranno solo in base all’acqua utilizzata, ma anche e soprattutto per dare un segnale forte sull’importanza di una risorsa come l’acqua che non può e non deve essere sprecata». Articolo su Latina Oggi 6 Agosto 2011
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