Credo che l’Italia sia il paese europeo dove la conferenza di Copenhagen sul clima ha suscitato meno interesse. Nella pagina 150 del Televideo Rai la faccenda sopravvive al terzo posto, in calo. Il clima la peggiore catastrofe planetaria dai tempi dell’asteroide che liquidò i dinosauri, non frega gran che. Vuoi mettere con Spatuzza? Con gli insulti di Berlusconi alla Corte Costituzionale? Con “le palle” del presidente del consiglio? A Rosignano Solvay si vorrebbe costruire l’ennesimo rigassificatore italiano, il secondo della Toscana (l’altro è la bomba off shore di Livorno). Essendo l’Italia la peggiore in classifica nel rispetto del fu Protocollo di Kyoto, il delirio rigassificatore bipartisan – non so più se se ne vorrebbero fare tredici o quindici – è stravagante: è vero che il gas inquina di meno del petrolio, ma è pur sempre una fonte fossile. Eppure, ecco che a Rosignano Solvay, informa il gazzettino radiofonico regionale della Rai, quando la regione esprime un parere negativo la comunità insorge, i lavoratori e il sindacato pure, e “solo gli ambientalisti” sono contenti (cito la radio, chissà come stanno le cose), così la regione si affretta a precisare che il suo parere, richiesto dal Ministero, non è comunque vincolante. Nella finanziaria si tagliano, tra giornali e scuola, anche i famigerati CIP6, i contributi di Stato molto abbondanti alle “Energie alternative assimilate”, cioè a derivati del petrolio, rifiuti e altre schifezze. Peccato che assieme ai CIP6 si taglino gli spiccioli che andavano alle energie alternative effettive. In compenso, il Ministro di Genova 2001, Scajola, fa annuncio tromboneschi sulla costruzione prossima, dopodomani, anzi prima, di chissà quante centrali nucleari (e sono d’accordo anche il PD e il suo prossimo alleato Casini), delle quali il meno che si possa dire è che, se nel costo finale dell’energia si calcolassero anche gli esorbitanti costi di costruzione, della sicurezza, gli aiuti di Stato e lo smaltimento delle scorie probabilmente converrebbe ingaggiare qualche milione di persone perché pedalino e producano energia in questo modo. L’intero dibattito, chiamiamolo così, sull’argomento è semplicemente demenziale. Tutti sono in ginocchio davanti al Governo per chiedere che gli incentivi per l’acquisto di automobili vengano rinnovati anche per il 2010: misura ecologica, si dice, perché le nuove auto invece di
Articolo di Pierluigi Sullo tratto dal Manifesto di sabato 12 Dicembre
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