Basta uscire da Bella Center (ribattezzato dai romani Tor Bella Center, dice Zatterin della Stampa) e andare alla “Climate rescue station”. Più affollata è però la “Climate kitchen”, la mensa che dovrebbe servire cibo il più possibile bio e a chilometri zero. Non so se è così ma di sicuro, i piatti sono di carta e non di plastica e molti prodotti sono del commercio equo e solidale. Piatto del giorno? Chilli con carne. Quello vegetariano, tristissimo, rape e patate. E poi dicono perché mangiamo tutta questa carne? La cucina vegetariana può essere gustosa e concorrenziale anche per le papille gustative ma che gli chef si impegnino!
Dall'esigenza di costruire un punto d'incontro, questo blog è: Informazione, Ambiente, Notizie, Politica, gruppi locali e comitati di cittadini contrari alla costruzione dell'Inceneritore a Biomasse di Pontinia.
venerdì 11 dicembre 2009
Climate kitchen
Oggi è una giornata particolare alla Conferenza, si attende la grande manifestazione che partirà domani alle 12 di fronte al Parlamento danese, si parla degli attivisti arrestati oggi in città (ho visto poliziotti ovunque, in barca nei canali, nella metro, in strada…) e si aspettano i ministri. Molti, tra cui quello italiano, arriveranno proprio domani. Greenpeace continua a sensibilizzare i delegati con la mostra “Consequences”, una carrellata di foto sui rifugiati ambientali, scattate dai migliori fotografi.
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