lunedì 11 giugno 2012

Acqua Pubblica percorso ad ostacoli


IL COMUNE di Pontinia non si è mai tirato indietro rispetto a battaglie utili per la collettività. Ne è la dimostrazione il risultato ottenuto recentemente con la decisione della Suez di rinunciare al progetto della turbogas. Se il Comune ed in primis il Comitato no Turbogas insieme all’associazione Ecologia e Territorio non avessero opposto resistenza, forse la centrale sarebbe già a Mazzocchio.

PONTINIA ed il ritorno all’acqua pubblica, l’argomento torna d’attualità. Dopo le delibere del 2007 e del 2008, e dopo il referendum dello scorso anno, nella città governata dal sindaco Eligio Tombolillo nulla sembra muoversi concretamente per passare, di nuovo, alla gestione pubblica dell’acqua e di tutte le reti presenti nel territorio comunale. Nulla si muove nonostante il primo cittadino, da anni, abbia mostrato la chiara volontà di lasciare Acqualatina. Perché non si passa dalla teoria alla pratica? Perché nonostante le delibere del 2008, in cui era chiara l’intenzione di separarsi da Acqualatina, ancora non si fa nulla? A questi interrogativi si aggiungono alcune perplessità lanciate direttamente dal vice sindaco Franco Pedretti, da sempre al fianco di Tombolillo, su alcuni servizi di Acqualatina. «La nostra città non è morosa, non ha debiti con Acqualatina ed i nostri cittadini pagano regolarmente le tasse – afferma Pedretti -. Nonostante ciò non siamo per nulla soddisfatti degli investimenti di modernizzazione della rete idrica fatti sul territorio di Pontinia. Per quello che Pontinia dà riceve molto poco rispetto ad altri comuni». Insomma, a Pontinia si pagano le tasse ma non si vedono i risultati sperati. Un piccolo spiragli, però, sembra vedersi. Infatti, proprio entro la fine del 2012, dovrebbero iniziare i lavori per le nuove fognatura sulle abitazioni del Tavolato. «Abbiamo già approvato il progetto nei nostri uffici tecnici – afferma Pedretti- adesso si dovrà presto partire. Sarà Acqualatina a finanziare i lavori. Uscire da Acqualatina? A parole è facile ma nei fatti ancora non abbiamo altre vie percorribili». La situazione, quindi, si schiarisce. A Pontinia sembrano proprio non essere soddisfatti del servizio e della gestione privata ma, ad oggi, l’amministrazione comunale difficilmente potrebbe accollarsi anche gli oneri della manutenzione delle tubature e tutta una serie di servizi onerosi ed impegnativi per un comune come Pontinia. Si resta quindi nella «gabbia» privata in attesa che arrivi una soluzione dal cielo.


articolo di Riccardo A. Colabattista
Latina oggi 11 giugno 2012

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