Dal Consiglio di Stato arriva un duro colpo per il Comune di Pontinia sulla vicenda Turbogas. Perché «respinge l'appello e, per l'effetto, conferma la sentenza impugnata - quella del Tar che annullava la delibera sul rischio d'incidente rilevante, ndc - condanna il Comune di Pontinia a rifondere in favore della sola società resistente le spese del presente grado di giudizio, che liquida in complessivi euro 5.000,00». Torto marcio, traducendo l'asettico linguaggio giuridico. E' questa la risposta che arriva da Roma, dalla magistratura amministrativa d'appello, e che rischia di compromettere tutta la battaglia del Comune. L'altro ieri mattina, il Tar di Latina ha rinviato l'udienza rispetto ad un altro ricorso del Comune, probabilmente in attesa di questa sentenza. Vista la decisione di ieri, al Consiglio di Stato, le cose non si mettono per il meglio. «La Sezione ritiene che l'impugnativa del Comune appellante sia infondata», così i giudici rispondono subito al Comune e poi passano al vaglio, negli altri 4 punti, i singoli aspetti della vicenda. Tralasciando la parte giuridica, più complessa e per addetti ai lavori, ecco quello che i giudici hanno scritto «nel merito». Rispetto alla delibera del Rir e al parere di incompatibilità territoriale espresso dal sindaco si parla di «violazione del cosiddetto criteri di ‘autosufficienza' dell'elaborato tecnico» e di «vizio di eccesso di potere per sviamento». In sostanza, dicono i giudici - così come aveva affermato il Tar -, questi provvedimenti sono stati presi soltanto per la Turbogas e non per in merito alla situazione complessiva. «Non rinvenendosi una regolamentazione adeguata della pianificazione urbanistica per le destinazioni delle aree circostanti gli insediamenti già esistenti, rinviandosi, invece, in sostanza, a valutazioni caso per caso». Sulla questione delle distanze, che inciderebbero nella rilevazione del rischio rilevante, i giudici non confermano la tesi del Comune. Il Consiglio di Stato crede che, più che motivi di natura giuridica, per il Comune vi sia «una preminente considerazione di aspetti di natura politica». «Sembra sufficente rilevare in proposito che il Sindaco, nella sede della conferenza dei servizi svoltasi il 9 Aprile 2009, aveva testualmente constatato ‘la contrarietà all'iniziativa di tutto il popolo pontino'». Al di là del fatto che il sindaco potesse aver ragione o meno, i giudici amministrativi credono che, nel dibattimento, questa posizione non debba essere presa in considerazione. La Turbogas s'ha da fare.
Graziano Lanzidei sabato 20 NOVEMBRE 2010
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