Pontinia, le solite «manovre» dietro il Consiglio baby
CONSIGLIO dei giovani, quando la politica dei «grandi» si fa invadente. E’ questa la considerazione se pur amara di alcuni esponenti di «Giovani pensieri», interrogativi pesanti su come anche il primo tentativo di attività politica da parte dei giovani sia stati per così dire «appesantito» dalla presenza di alcuno volti noti della politica che di «lasciare spazio ai giovani» non ne vogliono sapere. «Il 13 dicembre - fanno sapere Ilenia Zuccaro e Luca Ghidoni - si svolgono le elezioni, e qui hanno trovato conferma quelle che secondo noi, sono state vere e proprie intromissione dall'alto che hanno caratterizzato un po’ tutta la campagna elettorale. Ci siamo chiesti: ma perché due esponenti politici dell'opposizione, consiglieri comunali, si affannano così tanto durante lo scrutinio delle schede? Contano i voti, si accertano delle regolarità e esultano per il risultato ottenuto. Ma le liste, anche se dichiaratamente legate a partiti politici, non sono però indipendenti? La vittoria di una determinata lista non è la vittoria di determinati consiglieri comunali. O forse si? L'affluenza alle elezioni del 13 dicembre è stata relativamente buona, segno che almeno il 20% dei ragazzi votanti avevano scelto e espresso la necessità di cambiare Pontinia. Peccato che ad un mese dalla dichiarazione degli eletti il Consiglio dei Giovani di Pontinia non si è ancora
riunito, e mentre si aspettano le decisioni del secondo ricorso sui risultati elettorali per l'assegnazione di questo fantomatico seggio, il gruppo degli eletti cerca informalmente di riunirsi per conoscersi meglio e iniziare a lavorare. Durante tutto questo periodo di attesa tra elezioni, primo e secondo ricorso, la situazione delle candidature alle poltrone di presidente
e vice presidente è stata tutta un'escalation di contrattazioni e strategie. Siamo stati avvicinati da consiglieri che ci indicavano il nome del futuro presidente e consiglieri che hanno dichiarato candidature convinti di avere accordi con noi e accusandoci di pugnalate alle spalle. La nostra idea di Consiglio dei Giovani era quella di uno spazio aperto a tutti, dove le cariche di Presidente e vice sono solamente delle figure di coordinamento del Consiglio
per l'organizzazione e il funzionamento di esso. Non sono i rappresentanti di qualche partito, né i soli che possono farsi portavoce del Consiglio. Dovrebbero possedere capacità di mediazione e indipendenza da tutto e tutti, ma non ravvisiamo in nessuno dei possibili candidati queste capacità». I problemi quando si tratta di politica sembrano essere rapportati in scala. Viene allora da chiedersi se sono i big a dare adito a scaramucce da ragazzi o se sono i più piccoli ad avere aspirazioni da politici navigati, con tutte le manovre che ne derivano.
Articolo di M.S.G. tratto da Latina Oggi del 14 Gennaio 2010
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