domenica 22 gennaio 2012

Questioni di Sicurezza

Il motivo per il quale la centrale a turbogas progettata nell'area industriale di Mazzocchio nel comune  di Pontinia è legato alla sicurezza. 
Non sono un caso le decine di morti in impianti simili e in diverse situazioni. Si va dall'incidente ferroviario di Viareggio, dalle esplosioni a centrali a turbogas negli USA, gravi incidenti a metanodotti e opere connesse. La società proponente ha perso clamorosamente la tesi del ricorso contro il comune di Pontinia nella parte che tendeva a dimostrare  la mancata applicazione della Direttiva Seveso per gli impianti a rischio di incidente rilevante. Come quello della turbogas. In un'area che già ospita 2 impianti a rischio di incidente rilevante, con la vicinanza della Ferrovie e delle gallerie che, in base alla normativa antincendio appena modificata, rientrano anch'esse tra le attività a rischio antincendio. Alle obiezioni mosse dal Comune di Pontinia, dalla Provincia di Latina, dal Parco Nazionale del Circeo, da una decina di comuni limitrofi, da associazioni, cittadini, aziende limitrofe nessuno ha risposto per il pericolo del metanodotto. Che potrebbe portare ad esplosioni. Purtroppo, come si legge nella nota che segue, oggi è accaduto l'ennesimo incidente grave che speriamo si risolva al meglio con la pronta guarigione dei 10 operai coinvolti e il ridimensionamento di danni ed effetti. L'incidente dovrebbe fare riflettere ulteriormente chi si ostina a non dare spiegazioni sulle legittime perplessità per la tutela della salute e dell'incolumità pubblica. Sono sempre troppi gli incidenti che accadono e che si potevano evitare per la superficialità (o per motivi di speculazioni o di interessi) di qualcuno. 

scritto da Giorgio Libralato


Dal Fatto Quotidiano:

Massa Carrara, esplode un metanodotto Dieci feriti. Tre operai sono gravi 
L'incidente causato da una manovra di un escavatore che nelle operazioni di manutenzione delle condutture avrebbe sganciato accidentalmente una delle tubature. La detonazione ha provocato un cratere di 8 metri di profondità e 25 metri di larghezza e ha raso al suolo 3 abitazioni nelle vicinanze Una conduttura di un metanodotto a Tresana, in provincia di Massa Carrara è esplosa questo pomeriggio. L’incidente ha causato dieci feriti tra cui 3 operai dello stesso metanodotto, che sono molto gravi. Uno di questi è stato portato all’ospedale di Pisa e presenta ustioni sull’80% del corpo. Un suo collega, inizialmente dato per disperso, è stato ricoverato al centro grandi ustioni di Genova ed il terzo si trova all’ospedale di Pontremoli.  L’esplosione ha causato un incendio con fiamme che hanno raggiunto decine di metri di altezza, ha provocato un cratere largo 25 metri e profondo 8 metri e demolito 3 abitazioni in località Tassonarla nel Comune di Tresana, ad una manciata di chilometri da Aulla, in Lunigiana. L’esplosione ha travolto anche alcune automobili, fino a lambire la vicina autostrada A15.

Stando ad una prima ricostruzione a provocare l’esplosione sarebbe stato l’accidentale manovra di un escavatore che nelle operazioni di manutenzione di routine delle condutture del metanodotto – che serve la linea La Spezia-Parma – avrebbe sganciato accidentalmente una delle tubature. Dopo il primo boato sono state udite altre piccole esplosioni e attualmente nella zona si sente un forte odore di metano. Il bilancio delle vittime avrebbe essere molto più grave ma per fortuna le case erano tutte vuote.  Le fiamme hanno anche attaccato il bosco vicino e un fienile ma sono già state messe sotto controllo dai Vigili del fuoco e dalla Protezione civile.

La Snam Rete Gas, ha comunicato che ha avviato le operazioni di messa in sicurezza della condotta interrompendo il flusso di gas e ha confermato che sul tratto di metanodotto erano in corso dei lavori di ripristino. Dei 5 tecnici direttamente coinvolti nell’evento, 2 non hanno riportato alcuna conseguenza, altri 3 sono stati immediatamente soccorsi. Attraverso suoi rappresentanti, l’Azienda si tiene costantemente informata sul loro stato di salute. Il portavoce della Rete, inoltre, ha assicurato “il coordinamento per l’attivazione del servizio alternativo di fornitura di gas ai comuni allacciati”.

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