Un esposto alla Procura di Roma contro Regione Lazio e Stato Italiano «di fronte all´immobilismo sul fronte dell´acqua all´arsenico». Lo ha depositato il Codacons che lunedì 7 Febbraio alle 17.00, terrà un incontro al liceo "Grassi" di Latina. Secondo l´associazione «A oggi, nulla è stato fatto per il risanamento delle acque e per garantire l´approvvigionamento idrico tramite fonti alternative. Per questo si chiede di aprire una indagine alla luce di possibili profili penalmente rilevanti quali inquinamento doloso, concorso in epidemia, e predisporre il sequestro immediato delle falde acquifere fuorilegge». Secondo il Codacons, «il problema dell´arsenico e di altre sostanze inquinanti presenti nelle acque destinate al consumo umano, era noto da anni. Nonostante ciò, la Regione si è avvalsa delle deroghe concesse dalla legislazione italiana, senza però provvedere efficacemente a bonificare le falde acquifere». Nel corso dell'incontro il Codacons, attraverso il suo presidente e i tecnici dell'associazione, spiegherà l'azione di risarcimento avviata dall'organizzazione dei consumatori contro lo Stato e la Regione, volta a far recuperare ai residenti nei comuni interessati 600 euro a famiglia, per il danno da consumo di acqua inquinata da sostanze nocive.
Fonte: Codacons
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