martedì 6 dicembre 2011

Turbogas di Aprilia: farà più morti che posti di lavoro

 La Rete NO Turbogas di Aprilia spiega: "Una volta in funzione la turbogas di Sorgenia darà meno posti di lavoro di quante morti causerà ogni anno. Sarà un'enorme danno all'economia locale per il solo profitto privato della famiglia De Benedetti e degli azionisti".

La Rete cittadini contro la turbogas di Aprilia rende noto di concordare pienamente con le posizioni espresse dall'Ordine dei Medici di Latina, che qualche settimana fa ha ribadito che "mettere in funzione una centrale turbogas, che bruciando gas naturale produce particolato fine ed ultrafine, in un territorio già gravemente compromesso dall'inquinamento atmosferico, sarebbe causa certa dell'aumento di patologie respiratorie, tumorali e cardiache, specie negli anziani e nei bambini". Inoltre la Rete cittadini contro la turbogas di Aprilia (che si sta battendo da anni contro la messa in funzione della centrale) ricorda come anche secondo l'OMS, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, "il particolato fine ed ultrafine è un inquinante micidiale per il quale non esiste una soglia minima di pericolosità" sottolineando che la turbogas che stanno costruendo a Campo di Carne "ne produce ogni anno circa 250 tonnellate". "La turbogas è una macchina di morte" spiega seccamente ma risolutamente la Rete cittadini contro la turbogas di Aprilia ricordando che oltretutto sarebbe "morte beffarda e inutile, visto che nel Lazio si produce il 20% in più dell'energia elettrica che si consuma oggi e con gli impianti già in funzione sarà così fino al 2020, senza la turbogas di Aprilia". "Una volta in funzione la turbogas di Sorgenia darà meno posti di lavoro di quante morti causerà ogni anno - continua il comunicato - Sarà un'enorme danno all'economia locale per il solo profitto privato della famiglia De Benedetti e degli azionisti della società. Sorgenia produce meno del 3% della propria energia elettrica da fonti veramente rinnovabili, uno specchietto per le allodole dietro il quale c'è il restante 97% prodotto con centrali come quella che stanno costruendo ad Aprilia". La Rete cittadini contro la turbogas spiega inoltre che "la messa in esercizio della turbogas di Aprilia farà crollare di oltre il 30% il valore degli immobili nel raggio di molti chilometri, affossando inoltre l'agricoltura, settore produttivo davvero significativo nel territorio apriliano, con la perdita dei marchi di qualità e l'impossibilità di coltivare biologico a causa dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo". Per questo motivo "la Rete continuerà a lottare per scongiurare l'entrata in funzione della centrale che si trova in pieno centro abitato, a ridosso della linea ferroviaria e della Nettunense, a meno di un chilometro da un asilo e una scuola elementare, con 200.000 presone che abitano nel raggio di circa 15 chilometri, ovvero nell'area considerata ad alto rischio contaminazione per le emissioni di particolato fine ed ultrafine, che la turbogas, se messa in funzione, sfornerà a tonnellate" convocando per questo tutta "la cittadinanza a prendere parte alla prossima assemblea pubblica No Turbogas mercoledì 22 dicembre alle 21 presso il centro Sada (ex-CRAL) in via delle Margherite ad Aprilia".

Articolo di Tommaso Cicconi

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