La Rete NO Turbogas di Aprilia spiega: "Una volta in funzione la turbogas di Sorgenia darà meno posti di lavoro di quante morti causerà ogni anno. Sarà un'enorme danno all'economia locale per il solo profitto privato della famiglia De Benedetti e degli azionisti".
La Rete cittadini contro la turbogas di
Aprilia rende noto di concordare pienamente con le posizioni espresse
dall'Ordine dei Medici di Latina, che qualche settimana fa ha ribadito
che "mettere in funzione una centrale turbogas, che bruciando gas
naturale produce particolato fine ed ultrafine, in un territorio già
gravemente compromesso dall'inquinamento atmosferico, sarebbe causa
certa dell'aumento di patologie respiratorie, tumorali e cardiache,
specie negli anziani e nei bambini".
Inoltre la Rete cittadini contro la turbogas di Aprilia (che si sta
battendo da anni contro la messa in funzione della centrale) ricorda
come anche secondo l'OMS, l'Organizzazione Mondiale della Sanità, "il
particolato fine ed ultrafine è un inquinante micidiale per il quale non
esiste una soglia minima di pericolosità" sottolineando che la turbogas
che stanno costruendo a Campo di Carne "ne produce ogni anno circa 250
tonnellate".
"La turbogas è una macchina di morte" spiega seccamente ma risolutamente
la Rete cittadini contro la turbogas di Aprilia ricordando che
oltretutto sarebbe "morte beffarda e inutile, visto che nel Lazio si
produce il 20% in più dell'energia elettrica che si consuma oggi e con
gli impianti già in funzione sarà così fino al 2020, senza la turbogas
di Aprilia".
"Una volta in funzione la turbogas di Sorgenia darà meno posti di lavoro
di quante morti causerà ogni anno - continua il comunicato - Sarà
un'enorme danno all'economia locale per il solo profitto privato della
famiglia De Benedetti e degli azionisti della società. Sorgenia produce
meno del 3% della propria energia elettrica da fonti veramente
rinnovabili, uno specchietto per le allodole dietro il quale c'è il
restante 97% prodotto con centrali come quella che stanno costruendo ad
Aprilia".
La Rete cittadini contro la turbogas spiega inoltre che "la messa in
esercizio della turbogas di Aprilia farà crollare di oltre il 30% il
valore degli immobili nel raggio di molti chilometri, affossando inoltre
l'agricoltura, settore produttivo davvero significativo nel territorio
apriliano, con la perdita dei marchi di qualità e l'impossibilità di
coltivare biologico a causa dell'inquinamento dell'aria, dell'acqua e
del suolo".
Per questo motivo "la Rete continuerà a lottare per scongiurare
l'entrata in funzione della centrale che si trova in pieno centro
abitato, a ridosso della linea ferroviaria e della Nettunense, a meno di
un chilometro da un asilo e una scuola elementare, con 200.000 presone
che abitano nel raggio di circa 15 chilometri, ovvero nell'area
considerata ad alto rischio contaminazione per le emissioni di
particolato fine ed ultrafine, che la turbogas, se messa in funzione,
sfornerà a tonnellate" convocando per questo tutta "la cittadinanza a
prendere parte alla prossima assemblea pubblica No Turbogas mercoledì 22
dicembre alle 21 presso il centro Sada (ex-CRAL) in via delle
Margherite ad Aprilia".
Articolo di Tommaso Cicconi
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