Se la cronaca si occupa, in questi giorni, dell’inquinamento della discarica di Borgo Montello, Giorgio Libralato dell’associazione Ecologia e Territorio cerca di richiamare l’attenzione anche su Pontinia. «Secondo un rapporto relativo all’ecomafia, nel 1998, Pontinia era stata segnalata come una delle discariche di rifiuti tossici.
Notizie, nel 2005, vennero chieste all’allora assessore all’ambiente della Regione Lazio, Angelo Bonelli. Nel rapporto si parlava di 11.600 fusti di rifiuti tossici e di pneumatici non riutilizzabili rinvenuti sotto il sole nell’area industriale del Mazzocchio.
Si diceva, sempre nel 1998, che c’era un’inchiesta aperta presso la Pretura di Latina. Poi non si è saputo più nulla. I cittadini di Pontinia possono stare tranquilli o corriamo il rischio che, tra qualche anno, qualcuno venga a dire, così com’è successo al Montello, che la situazione è insostenibile?
Dati gli impianti già esistenti, la Sep, o quelli che vogliono far nascere, la turbogas e la biomasse, non sarebbe il caso di affrettare questi controlli?».
Graziano Lanzidei - Tratto da Dimmidipiù.it
Si diceva, sempre nel 1998, che c’era un’inchiesta aperta presso la Pretura di Latina. Poi non si è saputo più nulla. I cittadini di Pontinia possono stare tranquilli o corriamo il rischio che, tra qualche anno, qualcuno venga a dire, così com’è successo al Montello, che la situazione è insostenibile?
Dati gli impianti già esistenti, la Sep, o quelli che vogliono far nascere, la turbogas e la biomasse, non sarebbe il caso di affrettare questi controlli?».
Graziano Lanzidei - Tratto da Dimmidipiù.it
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